IL TESTO UNICO IN MATERIA DI SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Di Ciro D‘Aries

IL TESTO UNICO IN MATERIA DI SOCIETA’

A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Oggetto del T.U.

1

2

3

4

COSTITUZIONE

ACQUISTO

MANTENIMENTO

GESTIONE

DI PARTECIPAZIONE IN SOCIETA’

(A TOTALE O A PARZIALE PARTECIPAZIONE

PUBBLICA)

DIRETTA

INDIRETTA

ART. 1

“OGGETTO”

Finalità

1

2

3

“EFFICIENTE” GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI

TUTELA & PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA & DEL MERCATO

RAZIONALIZZAZIONE & RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA

Oggetto del T.U.

PER TUTTO QUANTO NON DEROGATO DAL TUSP, ALLE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA SI APPLICANO LE NORME SULLE SOCIETA’ CONTENUTE NEL C.C. E LE NORME GENERALI DI DIRITTO PRIVATO

RESTANO FERME: ^a) LE DISPOSIZIONI DI CUI ALLE LEGGI E REGOLAMENTI CHE DISCIPLINANO SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA “DI DIRITTO SINGOLARE” COSTITUITE PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE O DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE O PER UNA SPECIFICA MISSIONE DI PUBBLICO INTERESSE

LE DISPOSIZIONI DI LEGGE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE DI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A:

- ENTI ASSOCIATIVI, DIVERSI DALLE SOCIETA’;

- FONDAZIONI.

b)

LE DISPOSIZIONI DEL T.U. SI APPLICANO ALLE SOCIETA’ QUOTATE SOLO SE ESPRESSAMENTE PREVISTO

ART. 1

“OGGETTO”

2

Definizioni

a

b

c

d

AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: le Amministrazioni di cui all’ art. 1 co. 2 del D.lgs. n.

165/2001, loro consorzi, associazioni, gli enti pubblici economici e le autorità’ portuali

CONTROLLO: EX ART. 2359 c.c. o anche quando – per le decisioni finanziarie e gestionali e strategiche – è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo (per legge o per Statuto o per patti parasociali)

ENTI LOCALI: Gli Enti di cui all’art. 2 D.lgs. n. 267/00

ART. 2

“DEFINIZIONI”

e

CONTROLLO “ANALOGO”: Quello esercitato sui propri servizi e caratterizzato da un’influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della società – Tale controllo può anche esercitato da parte di una Persona Giuridica diversa controllata dall’Amministrazione partecipante

CONTROLLO “ANALOGO CONGIUNTO”: controllo congiunto con altre amministrazioni (Condizioni di cui all’ art. 5 co. 5 D.lgs. 50/ 2016)

Definizioni

g

h

“PARTECIPAZIONE”: Titolarità (a) dei rapporti comportanti la qualifica di socio di società ovvero (b) di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi

PARTECIPAZIONE “INDIRETTA”: Partecipazione in una società detenuta da un’ Amministrazione Pubblica per il tramite di una società o di altri Organismi soggetti a controllo da parte della medesima Amministrazione Pubblica

SERVIZI DI “INTERESSE GENERALE”: Attività che non sarebbero svolte dal Mercato senza un intervento pubblico o sarebbero svolte a condizioni differenti in termini di:

- Accessibilità fisica ed economica; - Qualità;

- Continuità; - Sicurezza;

- Non discriminazione;

e assunte come necessarie per la soddisfazione dei bisogni della collettività, di riferimento così da garantire l’omogeneità dello sviluppo e la coesione sociale, ivi inclusi i SIEG

4 i SERVIZI DI “INTERESSE ECONOMICO GENERALE”: Servizi di interesse generale erogati o

suscettibili di essere erogati dietro corrispettivo economico, su un Mercato;

Definizioni

l

m

n

“SOCIETA’”: Gli Organismi di cui al Titolo V del libro V c.c.

SOCIETA’ A “CONTROLLO PUBBLICO”: Società in cui una o più Amministrazioni Pubbliche esercitano poteri di controllo ex Art.2359 c.c. ( cfr. supra lett. b)

SOCIETA’ A “PARTECIPAZIONE PUBBLICA” : Le Società a controllo pubblico e le Società Partecipate direttamente da Amministrazioni Pubbliche o da Società a controllo pubblico

SOCIETA’ IN HOUSE: Società su cui un’Amministrazione o più Amministrazioni esercitano il controllo (congiunto)

o

ART. 2

“DEFINIZIONI”

p SOCIETA’ QUOTATE: Le Società a partecipazione Pubblica che emettono azioni quotate in Mercati regolamentati o che abbiano emesso – alla data del 31.12.2015 – strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati Regolamentati; le Società Partecipate dalle une o dalle altre, salvo che le stesse siano anche controllate o partecipate da Amministrazioni Pubbliche

LE A.P. POSSONO PARTECIPARE ESCLUSIVAMENTE IN SOCIETA’ COSTITUITE – ANCHE CONSORTILI - IN FORMA DI “S.p.A.” e “S.r.l.” anche in forma cooperativa

NELLE SRL A CONTROLLO PUBBLICO E’ OBBLIGATORIA LA NOMINA DELL’ORGANO DI CONTROLLO O DI UN REVISORE

ART. 3

“TIPI DI SOCIETÀ IN CUI È AMMESSA LA PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

NELLE SPA A CONTROLLO PUBBLICO LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI NON PUO’

ESSERE AFFIDATA AL COLLEGIO SINDACALE

Tipi di Società Ammesse

6

LE A.P. NON POSSONO

a)

b)

c)

a)

COSTITUIRE

ACQUISIRE

PROGETTAZIONE & REALIZZAZIONE DI UN’OPERA PUBBLICA (SOCIETÀ PUBBLICA DI PROGETTO EX. ART. 193 D.LGS. 50/2016)

ART. 4

“FINALITA’ PERSEGUIBILI MEDIANTE L’ ACQUISIZIONE

E LA GESTIONE DI PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

MANTENERE

AUTO PRODUZIONE DI BENI O SERVIZI STRUMENTALI ALL’ENTE O AGLI ENTI PUBBLICI PARTECIPANTI

[TALI SOCIETA’ – CONTROLLATE DA EE.LL. - NON POSSONO COSTITUIRE NUOVE SOCIETA’ O ACQUISIRE NUOVE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’, SALVO CHE LE SOCIETA’ ABBIANO COME OGGETTO ESCLUSIVO “ LA GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE“ DI EE.LL.]

[SONO SALVE LE DIVERSE PREVISIONI DI LEGGE REGIONALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA]

DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE PARTECIPAZIONI [ANCHE DI MINORANZA]

PRODUZIONE DI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE (SIG), INCLUSA LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE RETI E DEGLI IMPIANTI FUNZIONALI AI MEDESIMI;

REALIZZAZIONE & GESTIONE DI UN’OPERA PUBBLICA OVVERO ORGANIZZAZIONE & GESTIONE DI UN SERVIZIO DI INTERESSE GENERALE IN REGIME DI P.P.P. (ART. 180 D.LGS. N. 50/2016)

IN SOCIETA’ AVENTI PER OGGETTO

ATTIVITA’ DI PRODUZIONE DI BENI & SERVIZI NON STRETTAMENTE NECESSARIE PER IL PERSEGUIMENTO DELLE PROPRIE

FINALITA’ ISTITUZIONALI

“OGGETTI ESCLUSIVI” AMMESSI

b)

c)

d)

O O

e)

f)

SERVIZI DI COMMITTENZA – IVI INCLUSE LE ATTIVITA’ DI COMMITTENZA AUSILIARIE - A SUPPORTO DI ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO E DI AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI DI CUI ALL’ART. 3 CO 1 lett . a) D.LGS. N. 50/2016

VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLE AMMINISTRAZIONI

ATTIVITA’ PREVALENTE CON GLI ENTI

COSTITUENTI – PARTECIPANTI – AFFIDANTI (cfr. art. 16 T.U.)

OGGETTI ESCLUSIVI AMMESSI

LE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO – TITOLARI DI AFFIDAMENTI DIRETTI – HANNO COME OGGETTO SOCIALE ESCLUSIVO UNA O PIU’ DELLE ATTIVITA’ SUPRA a), b), d), ed e)

E’ FATTA SALVA LA POSSIBILITA’ DI COSTITUIRE SOCIETA’ ED ENTI IN BASE A DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI DELLA UE

ART. 4

“FINALITA’ PERSEGUIBILI MEDIANTE L’ACQUISIZIONE

E LA GESTIONE DI PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

8

LE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ AVENTI PER OGGETTO SOCIALE ESCLUSIVO:

 LA GESTIONE DI SPAZI FIERISTICI;

L’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI FIERISTICI;

LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DI IMPIANTI DI TRASPORTO A FUNE PER LA MOBILITA’

TURISTICO – SPORTIVA IN AREE MONTANE;

LE SOCIETA’ DI SPIN – OFF O DI START UP UNIVERSITARIE E DEGLI ENTI DI RICERCA

SONO AMMESSE:

E LA GESTIONE DI PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

L’ESCLUSIONE TOTALE O PARZIALE DELLE DISPOSIZIONI DELL’ART. 4 DEL T.U. A SINGOLE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA, ANCHE AL FINE DI AGEVOLARE LA QUOTAZIONE ( CFR. ART. 18 T.U.), CON APPOSITO DPCM DA TRASMETTERE ALLE CAMERE

E’ POSSIBILE:

APPLICAZIONE DELLE CONDIZIONI RESTRITTIVE DI CUI ALL’ART. 192 DEL D.LGS N. 50/2016 PER LE SOCIETA’ IN – HOUSE CHE DEVONO COMUNQUE POSSEDERE I REQUISITI DI CUI ALL’ ART. 5 DEL MEDESIMO DECRETO

NUOVO REGIME SPECIALE PER LE IN – HOUSE:

1

2

3

4

ISCRIZIONE C/O ANAC DELLE AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI

VALUTAZIONE PREVENTIVA DELLA“CONGRUITA’ ECONOMICA” DELL’OFFERTA DEI SOGGETTI IN – HOUSE

RAGIONI DEL MANCATO RICORSO AL MERCATO

BENEFICI PER LA COLLETTIVITA’ DELLA FORMA DI GESTIONE PRESCELTA

10

OBBLIGO DI MOTIVAZIONE ANALITICA ALLA NECESSITA’ DELLA SOCIETA’ PER IL PERSEGUIMENTO DELLE FINALITA’

ISTITUZIONALI NEGLI ATTI DELIBERATIVI PER LA

2

3

CON SPECIFICA EVIDENZA:

DELLA CONVENIENZA ECONOMICA

DELLE RAGIONI & DELLE FINALITA’ CHE GIUSTIFICANO TALE SCELTA COSTITUZIONE O ACQUISTO (DIRETTO O INDIRETTO)

DI PARTECIPAZIONI

ART. 5

“ONERI DI MOTIVAZIONE ANALITICA”

1

5 4

DELLA “ALTERNATIVA” GESTIONE DIRETTA O ESTERNALIZZATA DEL SERVIZIO AFFIDATO DELLA POSSIBILE DESTINAZIONE “ALTERNATIVA” DELLE RISORSE PUBBLICHE IMPEGNATE DELLA SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA

CON SPECIFICA EVIDENZA:

DELLA COMPATIBILITA’ DELLA SCELTA CON I PRINCIPI DI EFFICIENZA – EFFICACIA E DI ECONOMICITA’

DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA

6

OBBLIGO DI CONSULTAZIONE PUBBLICA DELLO SCHEMA DI ATTO DELIBERATIVO

OBBLIGO DI INVIO DELL’ATTO DELIBERATIVO DI COSTITUZIONE DELLA SOCIETA’ O DI ACQUISIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DIRETTA E/O INDIRETTA ALLA CORTE DEI CONTI, A FINI CONOSCITIVI

L’ATTO DELIBERATIVO DEVE ESSERE ANCHE INVIATO ALL’A.G.C.M. CHE PUÒ ESERCITARE I POTERI EX ART. 21-BIS L. 287/90

7 DELLA COMPATIBILITA’ DELL’INTERVENTO FINANZIARIO PREVISTO CON LA DISCIPLINA EUROPEA IN TEMA DI AIUTI DI STATO ALLE IMPRESE

ART. 5

“ONERI DI MOTIVAZIONE ANALITICA”

12

• OBBLIGO :

2

3

DI INTEGRAZIONE DEGLI STRUMENTI DI GOVERNO SOCIETARIO ATTRAVERSO:

REGOLAMENTI INTERNI, UFFICIO DI CONTROLLO INTERNO, CODICI DI CONDOTTA, PROGRAMMI DI RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA

DELLA CONTABILITA’ SEPARATA PER CIASCUNA ATTIVITA’ SVOLTA

DELL’AZIONE DI SPECIFICI PROGRAMMI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI “CRISI AZIENDALE”

ART. 6

“PRINCIPI FONDAMENTALI SULL’ORGANIZZAZIONE

E SULLA GESTIONE DELLE SOCIETA’ A

CONTROLLO PUBBLICO”

1

«STRUMENTI DI GOVERNO SOCIETARIO»

Relazione Annuale sul “Governo Societario”

[contestualmente al Bilancio d’Esercizio]

circa l’adozione dei nuovi strumenti o delle motivazioni della mancata integrazione degli strumenti di Governo

PER LE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO:

• VALUTAZIONE CIRCA L’OPPORTUNITA’ (IN RELAZIONE ALLE DIMENSIONI E

ALLE CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE E ALL’ATTIVITA’ SVOLTA:

COMPETENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE (PER GLI EE.LL) ALL’ADOZIONE DELL’ATTO DELIBERATIVO AI FINI:

 DELLA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETA’;

 DELLE MODIFICHE DELL’OGGETTO SOCIALE;

 DELLA TRASFORMAZIONE;

 DEL TRASFERIMENTO DELLA SEDE SOCIALE ALL’ESTERO;

 DELLA REVOCA DELLO STATO DI LIQUIDAZIONE;

 DELLA CONCLUSIONE, DELLA MODIFICAZIONE E DELLO SCIOGLIMENTO DI PATTI PARASOCIALI (ART.

9 co. 5)

 DELL’ALIENAZIONE O DELLA COSTITUZIONE DI VINCOLI SULLE PARTECIPAZIONI (ART.10 co.1)

ART. 7

“COSTITUZIONE DI SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

1

Consiglio dei Ministri in caso di Partecipazioni Statali, competente Organo Regionale in caso di Partecipazioni Regionali, Organo Amministrativo in tutti gli altri casi di Partecipazioni Pubbliche

1 14

DEVE CONTENERE LE MOTIVAZIONI DI CUI AL CO. 1 DELL’ART. 5 DEL T.U.

E’ PUBBLICATO SUI SITI ISTITUZIONALI DELL’A.P. PARTECIPANTE L’ATTO DELIBERATIVO:

PER LE SOCIETA’ MISTE P.P. OBBLIGO DI ESPLETAMENTO DI PROCEDURE DI EVIDENZA PUBBLICA AI SENSI DELL’ART. 5 co. 9 D. LGS. N. 50/ 2016

PER LE SOCIETA’ COSTITUITE SENZA L’ATTO DELIBERATIVO DI UNA O PIU’ A.P. OVVERO NEL CASO ESSO SIA DICHIARATO NULLO O ANNULLABILE, LE RELATIVE PARTECIPAZIONI SONO LIQUIDATE AI SENSI DELL’ART. 24 CO. 5 T.U.

ART. 7

“COSTITUZIONE DI SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI DI CUI ALL’ART. 7 CO. 1 E 2 T.U.

ANCHE PER L’ACQUISTO DI PARTECIPAZIONI (ANCHE MEDIANTE OPERAZIONI STRAORDINARIE) IN SOCIETA’ PREESISTENTI PENA

INEFFICACIA DEL CONTRATTO DI ACQUISTO DELLA PARTECIPAZIONE MEDESIMA

ART. 8

“ACQUISTO DI PARTECIPAZIONI IN

SOCIETA’ GIA’

COSTITUITE”

LE MEDESIME DISPOSIZIONI SI APPLICANO ANCHE CON RIFERIMENTO ALLE SOCIETA’ QUOTATE PER LE OPERAZIONI CHE COMPORTINO, PER

LA PRIMA VOLTA, L’ACQUISTO DELLA QUALITA’ DI SOCIO

16

ART. 9

“GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

I DIRITTI DEL SOCIO SONO ESERCITATI (PER GLI EE.LL.) DAL SINDACO O DAL PRESIDENTE

– O DA UN LORO DELEGATO.

Per le Partecipazioni Statali dal MEF di concerto con altri Ministeri Competenti, per quelle Regionali secondo la Regolamentazione Regionale, in tutti gli altri casi dall’Organo Amministrativo dell’Ente.

2

2

LA EVENTUALE VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEL SOCIO NON INVALIDANO LE DELIBERAZIONI DEGLI ORGANI DELLA PARTECIPATA, SALVA L’APPLICAZIONE DI NORME GENERALI DI DIRITTO PRIVATO (PER LA VALIDITA’ DELLA DELIBERAZIONE E/O DELL’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO)

I SINDACI POSSONO ESSERE REVOCATI SOLO PER GIUSTA CAUSA (ART. 2400 C.C.)

LA NOMINA E LA REVOCA DEGLI AMMINISTRATORI O SINDACI RISERVATA AGLI ENTI PUBBLICI PARTECIPANTI NELLA RELATIVA SOCIETA’ SONO EFFICACI DALLA DATA DI RICEVIMENTO DELLA COMUNICAZIONE DA PARTE DELLA SOCIETA’ STESSA

LA MANCANZA O L’INVALIDITA’ DELL’ATTO DELIBERATIVO INTERNO DI NOMINA O DI REVOCA RILEVA QUALE CAUSA DI INVALIDITA’ ANCHE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETA’

ART. 9

“GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

RESTANO FERME LE DISPOSIZIONI DI CUI AL D.L. N. 21/2012 IN MATERIA DI POTERI SPECIALI SUGLI ASSETTI SOCIETARI NEI SETTORI DELLA DIFESA E DELLA SICUREZZA NAZIONALE, NEI SETTORI DELL’ENERGIA, DEI TRASPORTI E DELLE COMUNICAZIONI

18

LE SUINDICATE DISPOSIZIONI SI APPLICANO ANCHE ALLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE IN SOCIETA’

QUOTATE

ART. 10

“ALIENAZIONE DI PARTECIPAZIONI

SOCIALI”

L’ALIENAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI E’ EFFETTUATA SECONDO I PRINCIPI DI PUBBLICITA’ - TRASPARENZA –

NON DISCRIMINAZIONE

IN CASI “ECCEZIONALI” E’ AMMESSA LA NEGOZIAZIONE DIRETTA CON UN SINGOLO ACQUIRENTE PREVIA DELIBERAZIONE MOTIVATA, ANCHE IN TERMINI DI

CONGRUITA’ ECONOMICA

E’ COMUNQUE FATTO SALVO IL DIRITTO DI PRELAZIONE DEI

SOCI PREVISTO PER LEGGE, DALLO STATUTO

LA MANCANZA O L’INVALIDITA’ DELL’ATTO DELIBERATIVO RENDE INEFFICACE

L’ATTO DI ALIENAZIONE

E’ FATTA SALVA LA DISCIPLINA SPECIALE PER L’ALIENAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI

DELLO STATO

ART. 10

“ALIENAZIONE DI PARTECIPAZIONI

SOCIALI”

20

 REQUISITI DI ONORABILITA’, PROFESSIONALITA’ & AUTONOMIA PER I COMPONENTI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO DI SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO;

 NELLE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO – DI NORMA – L’ORGANO AMMINISTRATIVO E’

COSTITUITO DA UN A.U.;

 APPOSITO DPCM (ENTRO 6 MESI) FISSERA’ SPECIFICI CRITERI IN BASE AI QUALI POTRA’ ESSERE NOMINATO UN CDA COMPOSTO DA 3 A 5 MEMBRI OVVERO CHE POSSA ESSERE ADOTTATO UNO DEI SISTEMI ALTERNATIVI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO “DUALISTICO” O “MONISTICO” (PER LE SPA);

 EQUILIBRIO TRA I GENERI, ALMENO NELLA MISURA DI 1/3 ( SUL NUMERO COMPLESSIVO DELLE DESIGNAZIONI O NOMINE EFFETTUATE IN CORSO D’ANNO) - APPLICAZIONE DEI CRITERI DI CUI ALLA L. N. 120/ 2011

ART. 11

“ORGANI AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO”

 CON APPOSITO DECRETO DEL MEF VERRANNO DEFINITI:

1. GLI INDICATORI DIMENSIONALI QUANTITATIVI & QUALITATIVI PER L’INDIVIDUAZIONE DI N° 5 FASCE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO;

2. PER CIASCUNA FASCIA - PROPORZIONALMENTE - I COMPENSI MASSIMI DEL TRATTAMENTO ECONOMICO DEGLI AMMINISTRATORI, DEGLI ORGANI DI CONTROLLO, DEI DIRIGENTI E DEI DIPENDENTI (MAX € 240.000,00), TENUTO CONTO ANCHE DEI COMPENSI CORRISPOSTI DA ALTRE A.P. O DA ALTRE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO;

3. LA PARTE VARIABILE DEL COMPENSO COMMISURATA AI RISULTATI DI BILANCIO, NEL CORSO DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE;

ART. 11

“ORGANI AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO”

22

IN CASO DI RISULTATI NEGATIVI LA PARTE VARIABILE DEL COMPENSO NON PUO’ ESSERE CORRISPOSTA.

 GLI AMMINISTRATORI DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO NON POSSONO ESSERE DIPENDENTI DI A.P. CONTROLLANTI O VIGILANTI

 SE DIPENDENTI DELLA SOCIETA’ CONTROLLANTE, GLI AMMINISTRATORI HANNO L’OBBLIGO DI RIVERSARE I RELATIVI COMPENSI ALLA SOCIETA’ DI APPARTENENZA, SALVO IL DIRITTO ALLA COPERTURA ASSICURATIVA E AL RIMBORSO DELLE SPESE DOCUMENTATE

ART. 11

“ORGANI AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO”

 DIVIETO DI CORRISPONDERE AGLI AMMINISTRATORI O AI DIRIGENTI INDENNITA’ O TRATTAMENTI DI FINE MANDATO DIVERSI O ULTERIORI;

 DIVIETO DI STIPULARE PATTI O ACCORDI DI NON CONCORRENZA CON I DIRIGENTI;

 NELLE SOCIETA’ A CONTROLLO INDIRETTO POSSIBILITA’ DI NOMINARE AMMINISTRATORI DELLA SOCIETA’ CONTROLLANTE SOLO IN CASO DI COMPROVATE COMPETENZE TECNICHE E/O PER FACILITARE L’ESERCIZIO DELLA DIREZIONE & COORDINAMENTO OVVERO NEL CASO SIANO ATTRIBUITE AI MEDESIMI DELEGHE GESTIONALI A CARATTERE CONTINUATIVO;

ART. 11

“ORGANI AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO”

24

 RESTANO FERME LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INCONFERIBILITA’ E INCOMPATIBILITA’ DI INCARICHI DI CUI AL D.LGS. 39/2013;

 PER I DIPENDENTI DI SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO CHE SIANO AL TEMPO STESSO

COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA’, OBBLIGO DI COLLOCAZIONE IN ASPETTATIVA NON RETRIBUITA, SALVO LA RINUNCIA AI COMPENSI DI AMMINISTRATORE;

 PER LE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE NON A CONTROLLO PUBBLICO MA CON PARTECIPAZIONE >

10% L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA PROPONE AGLI ORGANI SOCIETARI L’INTRODUZIONE DELLE MISURE DI CUI AI COMMI 6 ( COMPENSO MASSIMO E RETRIBUZIONE VARIABILE) E 10 ( INDENNITA’ O TRATTAMENTI DI FINE MANDATO DIVERSI E/O ULTERIORI, PATTI O ACCORDI DI NON CONCORRENZA)

ART. 11

“ORGANI AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO”

1. I COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE SONO SOGGETTI ALLE AZIONI CIVILI DI RESPONSABILITA’ DI CUI ALLA DISCIPLINA

DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI, SALVA LA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI PER IL “DANNO ERARIALE” CAUSATO DAGLI EVENTUALI AMMINISTRATORI E DAI DIPENDENTI DELLE SOCIETA’ IN HOUSE

ART. 12

“RESPONSABILITA’ DEGLI ENTI PARTECIPANTI E DEI

COMPONENTI DEGLI ORGANI DELLE SOCIETA’

PARTECIPATE”

3. “DANNO ERARIALE” = QUELLO SUBITO DAGLI ENTI PARTECIPANTI (PATRIMONIALE & NON) ANCHE DA PARTE DI COLORO CHE NELL’ESERCIZIO DEI PROPRI DIRITTI DI SOCI HANNO – CON DOLO O COLPA GRAVE -, PREGIUDICATO IL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE;

2. ALLA CORTE DEI CONTI E’ DEVOLUTA LA GIURISDIZIONE SULLE CONTROVERSIE IN MATERIA DI

“DANNO ERARIALE”, NEI LIMITI DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE PUBBLICA

26

POSSIBILITA’ DI DENUNCIA AL TRIBUNALE DI GRAVI IRREGOLARITA’ DELLA GESTIONE IN

DEROGA AI LIMITI MINIMI DI PARTECIPAZIONE (EX ART. 2409 C.C.) DA PARTE DI CIASCUNA A.P.

SOCIA

ART. 13

“CONTROLLO GIUDIZIARIO SULL’AMMINISTRAZIONE

DI SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO”

ANCHE NEL CASO DI SRL A CONTROLLO

PUBBLICO

 LE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA SONO SOGGETTE ALLE DISPOSIZIONI SUL

FALLIMENTO – SUL CONCORDATO PREVENTIVO – E SE DEL CASO – A QUELLE IN MATERIA DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DELLE GRANDI IMPRESE INSOLVENTI;

 ADOZIONE DI PROGRAMMI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ANCHE AL FINE DI PREVENIRE

L’AGGRAVAMENTO DELLA CRISI;

 NON SI RITIENE SUFFICIENTE LA PREVISIONE DI UN RIPIANAMENTO DELLE PERDITE SE

NON ACCOMPAGNATO DA UN PIANO DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE DA CUI EMERGANO COMPROVATE PROSPETTIVE DI RIEQUILIBRIO;

 DIVIETO DI RICAPITALIZZAZIONE – TRASFERIMENTI STRAORDINARI – APERTURE DI

CREDITO – DI RILASCIO DI GARANZIE A FAVORE DI SOCIETA’ NON QUOTATE CHE ABBIANO REGISTRATO PERDITE PER 3 ESERCIZI CONSECUTIVI, OVVERO

ART. 14

“CRISI D’IMPRESA DI SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

28

2

3 MANTENERE PARTECIPAZIONI COSTITUIRE NUOVE SOCIETA’

ACQUISIRE PARTECIPAZIONI

1

IN SOCIETA’ CHE

GESTISCONO I MEDESIMI SERVIZI DELLA FALLITA

 CHE ABBIANO UTILIZZATO RISERVE DISPONIBILI PER IL RIPIANO DELLE PERDITE SALVO I TRASFERIMENTI STRAORDINARI PER LO SVOLGIMENTO DI SERVIZI DI PUBBLICO INTERESSE OVVERO PER LA REALIZZAZIONE DI INVESTIMENTI NELL’ AMBITO DI UN PIANO DI RISANAMENTO APPROVATO DALL’AUTORITA’ DI REGOLAZIONE DEL SETTORE OVE ESISTENTE E COMUNICATO ALLA CORTE DEI CONTI, DA CUI RISULTI IL RAGGIUNGIMENTO DELL’EQUILIBRIO FINANZIARIO ENTRO 3 ANNI.

 APPOSITO DPCM POTRA’ AUTORIZZARE I SUDDETTI INTERVENTI PER LA SALVAGUARDIA DELLA SICUREZZA PUBBLICA, L’ORDINE PUBBLICO E LA SANITA’

NEI 5 ANNI CONSECUTIVI AL FALLIMENTO LE P.A. CONTROLLANTI NON POSSONO:

ART. 14

“CRISI D’IMPRESA DI SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

 INDIVIDUAZIONE DI UNA APPOSITA «STRUTTURA» PRESSO IL MEF PER IL CONTROLLO E IL MONITORAGGIO SULL’ATTUAZIONE DEL T.U.

 TRASMISSIONE A TALE STRUTTURA, TRA L’ALTRO:

ART. 15

“MONITORAGGIO, INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULLE SOCIETA’ A

PARTECIPAZIONE PUBBLICA”

2

3 DEI BILANCI

DELLE SEGNALAZIONI PERIODICHE

DI OGNI ULTERIORE DATO O DOCUMENTO RICHIESTO

1

4 DEGLI ALTRI DOCUMENTI OBBLIGATORI (ART. 6)

POTERI ISPETTIVI DEL DFP E DELLA RGS ESTESI A TUTTE LE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

30

1. SECONDO I PRINCIPI DELLE DIRETTIVE EUROPEE (DIR. 2014/24/UE)

2. SE SUSSITE IL “CONTROLLO ANALOGO” ANCHE CONGIUNTO

[ANCHE MEDIANTE LA CONCLUSIONE DI APPOSITI PATTI PARASOCIALI]

1. SE PREVISTO, STATUTARIAMENTE, CHE OLTRE L’80% DEL FATTURATO DELLA SOCIETA’ SIA REALIZZATO VS ENTI AFFIDANTI O SOCI E CHE LA RIMANENTE PARTE SIA FUNZIONALE ALLA

«ECONOMICITA’» DELLA GESTIONE

 OBBLIGO PER LE SOCIETA’ IN HOUSE DELL’OSSERVANZA DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI PER L’ACQUISTO DI LAVORI – BENI E SERVIZI.

ART. 16

“SOCIETA’ IN HOUSE”

AFFIDAMENTO DIRETTO:

a) GLI STATUTI DELLE SPA POSSANO CONTENERE CLAUSOLE IN DEROGA AGLI ARTT. 2380 – BIS E 2409 – NOVIES C.C.

b) GLI STATUTI DELLE SRL POSSONO PREVEDERE – A FAVORE DEI SOCI PUBBLICI – L’ATTRIBUZIONE DI PARTICOLARI DIRITTI, AI SENSI DEL CO. 3 DELL’ART. 2468 C.C.;

c) POSSONO ESSERE CONCLUSI APPOSITI PATTI PARASOCIALI ANCHE DI DURATA ULTRAQUINQUENNALE

AI FINI DEL CONTROLLO ANALOGO:

ART. 16

“SOCIETA’ IN HOUSE”

32

QUOTA SOCIO PRIVATO NON INFERIORE AL 30% DEL CAPITALE SOCIALE PER LE SOCIETA’ MISTE CON CONTESTUALE AFFIDAMENTO DEL CONTRATTO DI APPALTO O DI CONCESSIONE CHE DEVE COSTITUIRE L’OGGETTO ESCLUSIVO DELLA SOCIETA’

STESSA;

MANTENIMENTO – IN OGNI CASO - DELLA POSIZIONE DI CONTROLLO SULLA SOCIETA’ DA PARTE DEL SOCIO O DEI SOCI PUBBLICI;

ART. 17

“SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE MISTA PUBBLICO -

PRIVATA”

SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE MISTA

PUBBLICO - PRIVATA

 DURATA DELLA PARTECIPAZIONE PRIVATA NON SUPERIORE A QUELLA DELL’APPALTO/CONCESSIONE;

 LA DESIGNAZIONE DELL’A.U. O DELL’A.D. SPETTA AL SOCIO PRIVATO;

 DISPOSIZIONI STATUTARIE SPECIFICHE PER :

3

4 L’EMISSIONE DI SPECIALI CATEGORIE DI AZIONI E DI AZIONI CON PRESTAZIONI ACCESSORIE PER IL SOCIO PRIVATO

L’INDIVIDUAZIONE DI MECCANISMI IDONEI ALLO SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO SOCIETARIO

L’ATTRIBUZIONE DI PARTICOLARI DIRITTI

1

 PATTI PARASOCIALI OLTRE I 5 ANNI ED ENTRO LA DURATA CONTRATTUALE;

 POSSIBILITA’ DI EMISSIONE DI AZIONI CORRELATE O DI COSTITUZIONE DI PATRIMONI DESTINATI O ASSOGGETTAMENTO A DIREZIONE E COORDINAMENTO DI ALTRA SOCIETA’

2 IL CONTROLLO DEL SOCIO PUBBLICO SULLA GESTIONE DELL’IMPRESA

ART. 17

“SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE MISTA PUBBLICO -

PRIVATA”

34

ALLE SOCIETA’ MISTE, CHE NON SIANO ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO LIMITATAMENTE ALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA O ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO PER IL QUALE SIANO STATE SPECIFICAMENTE COSTITUITE, NON SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI DEL D.LGS. N. 50/2016 SE:

ART. 17

“SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE MISTA PUBBLICO -

PRIVATA”

3

IL SOCIO PRIVATO E’ STATO SCELTO CON PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA;

LA SOCIETA’ PROVVEDE IN VIA DIRETTA ALLA REALIZAZIONE DELL’ OPERA O DEL SERVIZIO IN MISURA > 70% DEL RELATIVO IMPORTO.

1

2 IL SOCIO PRIVATO HA GLI SPECIFICI REQUISITI DI QUALIFICAZIONE DI CUI AL D.LGS. N. 50/2016;

ART. 18

“QUOTAZIONE DI SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO IN MERCATI REGOLAMENTATI”

POSSIBILITÀ DI QUOTAZIONE DI SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO IN MERCATI REGOLAMENTATI CON LA FINALITÀ DI MANTENIMENTO OVVERO DI PROGRESSIVA DISMISSIONE

36

[QUOTAZIONE DI AZIONI O DI ALTRI STRUMENTI FINANZIARI – CFR. ART. 26 CO. 4 E 5

PER LE DISPOSIZIONI TRANSITORIE]

NATURA PRIVATISTICA DEI RAPPORTI DI LAVORO DEI DIPENDENTI DELLE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO

OBBLIGO PER A.P. DI FISSARE OBIETTIVI SPECIFICI , ANNUALI E PLURIENNALI SU:

- COMPLESSO DELLE «SPESE DI FUNZIONAMENTO»

- PERSONALE (ONERI CONTRATTUALI E ASSUNZIONI)

OBBLIGO PER LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO DI PERSEGUIRE TALI OBIETTIVI TRAMITE PROPRI PROVVEDIMENTI DA RECEPIRE – NEL CASO DI CONTENIMENTO DEGLI ONERI CONTRATTUALI - ANCHE IN SEDE DI CONTRATTAZIONE DI II° LIVELLO, OVE POSSIBILE

ART. 19

“GESTIONE DEL PERSONALE”

La Gestione del Personale

REINTERNALIZZAZIONE DI PERSONALE DELLE SOCIETÀ DA PARTE DELL’ENTE PUBBLICO, IN CASO DI:

1. REINTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO/ FUNZIONE 2. EX DIPENDENTI DI A.P.

MEDIANTE:

a) UTILIZZO DELLE PROCEDURE DI MOBILITA’

b) RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA ( CO. 557 E 562 L. 296/06)

ART. 19

“GESTIONE DEL PERSONALE”

38

LE A.P. EFFETTUANO ANNUALMENTE (ENTRO IL 31.12) * UN’ANALISI DELL’ASSETTO COMPLESSIVO DELLE PROPRIE PARTECIPAZIONI DIRETTE & INDIRETTE PREDISPONENDO UN PIANO DI RIASSETTO PER LA LORO RAZIONALIZZAZIONE, FUSIONE O SOPPRESSIONE, ANCHE MEDIANTE MESSA IN LIQUIDAZIONE O CESSIONE NEL CASO IN CUI:

1)

2)

3)

4)

5)

6)

7)

ART. 20

“RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE

PARTECIPAZIONI PUBBLICHE”

Razionalizzazione Periodica

TALE DISCIPLINA SI APPLICA A PARTIRE DAL 2018 CON RIFERIMENTO ALLA SITUAZIONE AL 31/12/2017

*

I PROVVEDIMENTI DELLE A.P. DEVONO ESSERE TRASMESSI AL MEF E ALLA CORTE DEI CONTI (ANCHE NEL CASO DI ASSENZA DI PARTECIPAZIONI)

ENTRO IL 31.12. DELL’ANNO SUCCESSIVO OCCORRE RENDICONTARE

SULL’ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE, EVIDENZIANDO I RISULTATI CONSEGUITI

APPLICAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER GLI ATTI E LE OPERAZIONI POSTI IN ESSERE IN FAVORE DI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

PREVISIONE DI SANZIONI AMMINISTRATIVE PER L’INOSSERVANZA DEI PIANI, SALVO L’ULTERIORE “DANNO ERARIALE” ACCERTABILE

ART. 20

“RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE

PARTECIPAZIONI PUBBLICHE”

40

RESTA FERMO IL «VECCHIO» PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE EX ART. 1 co. 611-616 L.

190/2014

1. DEPOSITATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO 2. COMPIUTO ATTI DI GESTIONE

SALVO DOMANDA MOTIVATA DI PROSECUZIONE DELL’ATTIVITÀ CORREDATA DELL’ATTO DELIBERATIVO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SOCIE

CANCELLAZIONE «D’UFFICIO» PER LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO CHE PER 3 ESERCIZI CONSECUTIVI NON ABBIANO:

ART. 20

“RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE

PARTECIPAZIONI PUBBLICHE”

ACCANTONAMENTO OBBLIGATORIO PER LE A.P. TENUTE ALL’ADOZIONE DELLA CONTABILITA’ FINANZIARIA PARI AL RISULTATO NEGATIVO NON IMMEDIATAMENTE RIPIANATO DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE A DECORRERE DAL 2015 :

1)

2)

3)

4)

5)

ART. 21

“NORME FINANZIARIE SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

Norme «Finanziarie»

IL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE – NELL’AMBITO DELLA CONTABILITA’ CIVILISTICA - DOVRÀ RIFLETTERE LA CORRISPONDENTE FRAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO DELLA PARTECIPATA OVE IL RISULTATO NEGATIVO NON VENGA IMMEDIATAMENTE RIPIANATO E COSTITUISCA PERDITA DUREVOLE DI VALORE

42

L’ACCANTONAMENTO È RESO DISPONIBILE NEL CASO DI:

1)

2)

3)

GRADUALITÀ DI APPLICAZIONE DELL’ACCANTONAMENTO:

1)

Differenza tra RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a) e

RISULTATO MEDIO 2011-2013 (b) Migliorato del : 25% per il 2014

50% per il 2015 75% per il 2016

ART. 21

“NORME FINANZIARIE SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

2)

ovvero se (b) è positivo:

ACCANTONAMETO PARI AL:

25% per il 2015 50% per il 2016 75% per il 2017

DEL RISULTATO NEGATIVO (a)

ART. 21

“NORME FINANZIARIE SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

44

PER LE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE DI MAGGIORANZA - DIRETTA E INDIRETTA - DELLE A.P. TITOLARI DELL’AFFIDAMENTO DIRETTO PER UNA QUOTA > 80% DEL VALORE DELLA PRODUZIONE:

a)

b)

c)

ART. 21

“NORME FINANZIARIE SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

ART. 22

“TRASPARENZA”

MASSIMA «TRASPARENZA» PER LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO PER:

(A)L’USO DELLE RISORSE (B)I RISULTATI OTTENUTI

[D.LGS. N. 33/2013]

46

LE PARTECIPAZIONI CHE – ALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO - :

a)

b)

c)

ART. 24

“REVISIONE STRAORDINARIA

DELLE PARTECIPAZIONI”

Revisione Straordinaria delle Partecipazioni

(E

1

R

) ALIENATE

S

OVVERO OGGETTO DI “RAZIONALIZZAZIONE”, “FUSIONE” O “SOPPRESSIONE”

DELLA SOCIETA’ ANCHE MEDIANTE MESSA IN LIQUIDAZIONE

A TAL FINE LE A.P. ENTRO 6 MESI DALL’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO

ADOTTANO UN PROVVEDIMENTO DI RICOGNIZIONE, INDIVIDUANDO SOLO QUELLE DA «ALIENARE»

1. ADOZIONE DELL’ATTO RICOGNITORIO

2. ALIENAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE (ENTRO 1 ANNO)

IN CASO DI MANCATA:

TALE PROVVEDIMENTO COSTITUISCE AGGIORNAMENTO DEL «VECCHIO» PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE

OBBLIGO DI TRASMISSIONE AL MEF E ALLA CORTE DEI CONTI (anche in caso di esito negativo)

ART. 24

“REVISIONE STRAORDINARIA

DELLE PARTECIPAZIONI”

48

IMPOSSIBILITÀ DI ESERCITARE I DIRITTI SOCIALI PER L’ENTE SOCIO PUBBLICO

LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA IN DANARO EX ART. 2437-TER E 2437- QUATER C.C.

IL RAPPORTO DEL PERSONALE IMPIEGATO DALLE SOCIETÀ DA

LIQUIDARE OD OGGETTO DI MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE CONTINUA CON IL SUBENTRANTE NELL’APPALTO O NELLA CONCESSIONE AI SENSI DELL’ART. 2112 C.C. IN OCCASIONE DELLA PRIMA GARA SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DELL’AFFIDAMENTO

ART. 24

“REVISIONE STRAORDINARIA

DELLE PARTECIPAZIONI”

 RICOGNIZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO ENTRO 6 MESI DALL’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO DA PARTE DELLE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO:

ART. 25

“DISPOSIZIONI TRANSITORIE IN

MATERIA DI PERSONALE”

PER EVENTUALI ECCEDENZE CHE DEVONO ESSERE SEGNALATE ALLA REGIONE NEL CUI TERRITORIO LA SOCIETA’ HA LA SEDE LEGALE

 OBBLIGO DI ATTINGERE DALL’ELENCO PREDISPOSTO DALLE REGIONI IN CASO DI ASSUNZIONE DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO (FINO AL 30.06.2018), SALVO PROFILI INFUNGIBILI E DIETRO ESPRESSA AUTORIZZAZIONE DELLA REGIONE OVVERO DELL’AGENZIA NAZIONALE PER LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO DOPO 1 ANNO

 I RAPPORTI DI LAVORO STIPULATI IN VIOLAZIONE DEL T.U. SONO NULLI E I RELATIVI PROVVEDIMENTI COSTITUISCONO GRAVE IRREGOLARITA’ EX ART. 2409 C.C.

 LE PRESENTI DISPOSIZIONI NON SI APPLICANO ALLE SOCIETA’ MISTE P.P. A PREVALENTE CAPITALE PRIVATO CHE PRODUCONO S.I.G. E CHE NEI 3 ESERCIZI PRECEDENTI ABBIANO PRODOTTO UN UTILE

Personale

50

ART. 26

“ALTRE DISPOSIZIONI TRANSITORIE”

OBBLIGO DI ADEGUAMENTO DEGLI “STATUTI SOCIALI” ALLE DISPOSIZIONI DEL NUOVO TESTO UNICO ENTRO IL 31.12.2016 PER LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO GIÀ COSTITUITE, SALVO CHE PER LE SOCIETA’ MISTE IL CUI TERMINE PER L’ADEGUAMENTO E’

FISSATO AL 31.12.2017

- ALLE SOCIETA’ DI CUI ALL’ALLEGATO “A”;

- ALLE SOCIETA’ CHE GESTISCONO FONDI EUROPEI PER CONTO DELLO STATO O DELLE REGIONI

NON SONO APPLICABILI LE DISPOSIZIONI DEL T.U.:

1. ALLE SOCIETA’ IN PARTECIPAZIONE PUBBLICA CHE ABBIANO – NEI 12 MESI SUCCESSIVI ALLA SUA ENTRATA IN VIGORE – DELIBERATO LA QUOTAZIONE IN BORSA CON UN PROVVEDIMENTO COMUNICATO ALLA CORTE DEI CONTI E FINO ALLA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO DI QUOTAZIONE

2. ALLE SOCIETA’ IN PARTECIPAZIONE PUBBLICA CHE ENTRO IL 30/06/2016 ABBIANO ADOTTATO “ATTI” VOLTI ALLA EMISSIONE DI STRUMENTI FINANZIARI DIVERSI DALLE AZIONI QUOTATE IN MERCATI REGOLAMENTATI

LE A.P. POSSONO COMUNQUE MANTENERE LE

PARTECIPAZIONI QUOTATE, DETENUTE AL 31.12.2015

ART. 26

“ALTRE DISPOSIZIONI TRANSITORIE”

IL T.U. NON SI APPLICA

52

3. ALLE SOCIETA’ DERIVANTI DA UNA SPERIMENTAZIONE GESTIONALE AI SENSI DELL’ART. 9 – BIS D. LGS N. 502/1992

[ NON SI APPLICANO SOLO GLI ART. 4 E 19 DEL T.U.]

4. ALLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE NELLE SOCIETA’ COSTITUITE PER IL COORDINAMENTO E L’ATTUAZIONE DEI PATTI TERRITORIALI E DEI CONTRATTI D’AREA PER LO SVILUPPO LOCALE

ART. 26

“ALTRE DISPOSIZIONI TRANSITORIE”

Le Norme del TUSPP

applicabili alle Società Quotate e alle Società ex art. 26 co. 4 e 5

Art. 1 Oggetto

[…]

Comma 5. Le disposizioni del presente decreto si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate, come definite dall’articolo 2, comma 1, lettera p).

Art. 8

Acquisto di partecipazioni in società già costituite

[…]

Comma 3. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche all’acquisto, da parte di

pubbliche amministrazioni, di partecipazioni in società quotate, unicamente nei casi in cui l’operazione comporti l’acquisto della qualità di socio.

Art. 9

Gestione delle partecipate pubbliche

[…]

Comma 9. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle partecipazioni di pubbliche

amministrazioni nelle società quotate.