prof. Simona Consoli, prof. Alessandro D'Emilio, dott.ssa Daniella Vanella
La temperatura dell’aria in un’area urbanizzata è più alta di
quella riscontrata nelle zone rurali limitrofe
Il mito di Babilonia I mausolei Romani
Palazzo Piccolomini (Pieve)
XV secolo
Gestione delle acque meteoriche
Miglioramento della qualità dell’aria Contrasto dell’Isola di Calore Urbana
Tutela della biodiversità
Miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio
Effetto psicologico
Aspetti paesaggistici
La norma definisce i requisiti minimi per ognuno degli elementi
utilizzati nel sistema, in funzione delle particolari situazioni di contesto climatico, di contesto edilizio e di destinazione d'impiego.
Pubblicata nel 2007 è stata aggiornata nel 2015.
Per lungo tempo l’unico riferimento normativo sui tetti verdi è stato rappresentato dalle norme edite dalla FLL
(Forschungsgesellschaft Landschaftsentwicklung Landschaftsbau) Associazione Tedesca per lo Sviluppo e la Costruzione del Paesaggio Poiché sono state redatte in base alla situazione climatica e costruttiva del centro Europa, si è sentita la necessità di dover redigere una norma
più rispondente alle condizioni climatiche italiane.
TETTO VERDE ESTENSIVO
− a minima manutenzione
− a bassa manutenzione
TETTO VERDE INTENSIVO
− a ridotta manutenzione
− a media manutenzione
− ad alta manutenzione
2) Strato di coltura
4) Strato drenante 3) Strato filtrante
5) Strato di protezione
1) Vegetazione 6) Strato antiradice
7) Strato impermeabile
8) Strato isolante
9) Barriera al vapore
10) Solaio
Lg Lf Hg Hf Hi Kg Isf Isg LWgf LWi
– Scambio di calore latente tra il substrato di coltivazione e l’aria circostante – Scambio di calore latente tra la vegetazione e l’aria circostante
– Scambio di calore sensibile tra il substrato di coltivazione e l’aria circostante – Scambio di calore sensibile tra la vegetazione e l’aria circostante
– Scambio di calore sensibile tra l’intradosso della copertura e l’aria interna – Conduzione attraverso gli strati del tetto verde
– Radiazione solare assorbita dal substrato di coltivazione – Radiazione solare assorbita dalla vegetazione
– Radiazione termica scambiata dalla vegetazione e dal substrato di coltivazione con l’ambiente circostante
– Radiazione termica scambiata dall’intradosso della copertura con l’ambiente circostante
Lg Lf Hg Hf Hi Kg Isf Isg LWgf LWi
– Scambio di calore latente tra il substrato di coltivazione e l’aria circostante – Scambio di calore latente tra la vegetazione e l’aria circostante
– Scambio di calore sensibile tra il substrato di coltivazione e l’aria circostante – Scambio di calore sensibile tra la vegetazione e l’aria circostante
– Scambio di calore sensibile tra l’intradosso della copertura e l’aria interna – Conduzione attraverso gli strati del tetto verde
– Radiazione solare assorbita dal substrato di coltivazione – Radiazione solare assorbita dalla vegetazione
– Radiazione termica scambiata dalla vegetazione e dal substrato di coltivazione con l’ambiente circostante
– Radiazione termica scambiata dall’intradosso della copertura con l’ambiente circostante
Riduzione della radiazione solare che raggiunge la copertura (minore assorbimento e minore albedo)
Processi di evapotraspirazione della vegetazione ed evaporazione dell’acqua contenuta nel substrato colturale e nello strato di drenaggio
(sottrazione di calore latente).
Elevata inerzia termica
(smorzamento e sfasamento dell’onda termica esterna verso l’interno)
Sono stati messi a confronto i flussi termici in condizioni
estive relativi a tre condizioni:
tetto verde con tenore di
umidità dello strato colturale pari al 10% (dry green roof), tetto verde con strato colturale in condizioni di saturazione (wet green roof) e tetto
tradizionale.
Scambi energetici su un tetto verde con diversi tenori di umidità a confronto con un tetto
tradizionale nella stagione estiva
• Estensione: 1000 m2
• Strato di coltura: 20 cm
• Drenaggio: in polietilene espanso spessore 11 cm
• Vegetazione: sedum.
Il tetto verde in condizioni di saturazione funziona come un
vero e proprio sistema di raffrescamento passivo.
Mese Variazione del carico termico (%) Intero edificio
senza isolamento
Intero edificio con isolamento
Primo piano senza isolamento
Primo piano con isolamento
Maggio -49 -33 -87 -76
Giugno -28 -15 -48 -37
Luglio -20 -9 -35 -19
Agosto -15 -6 -27 -12
Settembre -20 -7 -44 -18
Variazione del carico termico ottenuta con il tetto verde in condizioni estive
I risultati, riportati in Tabella, mostrano riduzioni del carico termico in assenza di isolamento, che arrivano sino all’87% per il solo primo piano e al 49% per l’intero edificio. In presenza di isolamento termico tali valori, pur riducendosi, raggiungono il 76% per il solo primo piano e il 33% per l’intero edificio.
• Edificio a due elevazioni
• Estensione: 342,4 m2
Il tetto verde consente di ridurre l’energia necessaria per il raffrescamento dell’edificio.
• Copertura a verde di tipo semintensivo
• Presenza di impianto di irrigazione
Simulazioni effettuate nell’ipotesi di
tetto verde estensivo con e senza irrigazione
Simulazioni estive
Con il tetto verde la temperatura superficiale si mantiene sempre sotto i 45°C, mentre in assenza di tetto verde supera questa soglia per il 25% del tempo complessivo, raggiungendo anche 60°C.
In presenza di irrigazione si hanno risultati leggermente migliori.
Il flusso di calore dal tetto verso l’ambiente esterno diminuisce del 53% con tetto verde non irrigato e del 73% con tetto verde irrigato.
Simulazioni invernali
Il carico di picco per il riscaldamento si riduce di circa il 5%.