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«…e io non dissi nulla…» una riflessione per il Giorno della Memoria • 27 gennaio 2014

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«…e io non dissi nulla…»

una riflessione per il Giorno della Memoria • 27 gennaio 2014

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»

Articolo 1 della Legge 20 luglio 2000 n. 211

Nella giornata della memoria facciamo ricordo degli eventi drammatici accaduti durante la seconda guerra mondiale con le parole di due sopravvissuti all’esperienza dei campi di sterminio.

Martin Niemöller, pastore evangelico deportato a Dachau, ci invita a riflettere sul silenzio colpevole di chi finge di non accorgersi di quanto sta capitando:

Prima vennero per gli ebrei Poi vennero per i sindacalisti e io non dissi nulla perché e io non dissi nulla perché

non ero ebreo. non ero sindacalista.

Poi vennero per i comunisti Poi vennero a prendere me e io non dissi nulla perché e non era rimasto più nessuno

non ero comunista. che potesse dire qualcosa.

Edith Bruck, scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana, internata da bambina a Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen così ci rende partecipi dell’aridità impressa nel cuore, dell’impossibilità di dimenticare e della convinzione che sia necessario far sopravvivere, con la propria testimonianza e la propria parola, il ricordo perenne di quegli eventi.

Per noi sopravvissuti Con noi sopravvissuti

è un miracolo ogni giorno bisogna andare cauti

se amiamo, noi amiamo duro perché un semplice sguardo storto

come se la persona amata quello quotidiano

potesse scomparire da un momento va ad aggiungersi ad altri tremendi

all’altro e noi pure. e ogni sofferenza

Per noi sopravvissuti fa parte di una UNICA

il cielo o è molto bello che pulsa col nostro sangue.

o è molto brutto, le mezze misure Noi non siamo gente normale

le sfumature noi siamo sopravvissuti

sono proibite. per gli altri

Il Sindaco Giuseppe Pezzoni

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