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Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Scuola Secondaria di Primo Grado Statale ANTONINO PECORARO CON SEZIONE AD INDIRIZZO

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Academic year: 2022

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Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scuola Secondaria di Primo Grado Statale

ANTONINO PECORARO

CON SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE

Piazza Europa, 110 - Tel. 091/518848 - 091518035 – Fax 091/6701985 PALERMO

Circ. n 74 del 25/01/2021 A tutti i docenti A tutte le classi Sul sito web dell’Istituto In bacheca registro Argo

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Con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha riconosciuto il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (cioè, lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di stermini ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (art. 1).

L'articolo 2 della stessa legge invita le Scuole di ogni ordine e grado ad organizzare cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere. Affinché la giornata, anche nella nostra Scuola, possa costituire occasione collettiva di riflessione sull‘immane tragedia che ha segnato la storia del Novecento, si invitano i docenti a organizzare attività didattiche (letture, dibattiti, ricerche, approfondimenti, produzioni creative) .

Nel valutare le proposte da offrire come spunto per la riflessione quest’anno ho scelto il Diario di della giovanissima Anna Frank. Ritengo, infatti, che costituisca sempre per i ragazzi una bellissima lettura e sicuramente l’esempio di come la scrittura possa dar voce ai nostri più profondi sentimenti e stati d’animo.

Anna Frank

NOTE BIOGRAFICHE.

Nacque il 12 giugno 1929 a Francoforte. Questa data, e quella della sua morte avvenuta nel marzo del 1945, è tutto quel che sappiamo di lei. Ma la sua più vera autobiografia e consegnata per sempre in queste pagine, che tradotte ormai in tutte le lingue hanno fatto il giro del mondo, destando ovunque tale interesse e commozione da ispirare, intorno a questa singolare tragedia, riduzioni teatrali e cinematografiche. Tre giorni dopo l'ultima lettera alla sua immaginaria amica, Anna fu prelevata dalla polizia nazista assieme alla famiglia e condotta a morire nel campo di torture e di sterminio di Bergen Belsen.

Giorno per giorno, dal lunedì 15 giugno 1942 al 1 agosto del 1944, una bambina olandese di tredici anni registra in un grosso quaderno la sua scoperta del mondo: angosce, illusioni, sogni e speranze rivelate a una immaginaria amica di nome Kitty.

E' un'anima, questa della piccola Anna, che sboccia alla vita e all'amore nel chiuso di un nascondiglio, in una ovattata prigione familiare, braccata coi suoi dalle SS germaniche, murata viva nei pochi metri quadrati dell'"alloggio segreto". Mentre fuori la guerra divampa in tutto il suo furore, due famiglie, i Frank e i Van Daan, convivono qui unite da uno spaventoso destino, leggendo e litigando, pregando e imprecando, ascoltando i bollettini radio con l'orecchio sempre teso a ogni rumore esterno. In questo clima nascono i singolari appunti di Anna. "Non ho affatto intenzione di far leggere ad altri questo quaderno rilegato di cartone" ella scrisse all'inizio del diario.

Non poteva immaginare certo che quelle paginette fitte di una minuta scrittura sarebbero non solo scampate al saccheggio della "Feld-Polizei", ma sarebbero rimaste a noi come un documento vivo e impressionante, una pura voce di poesia in mezzo all'orrore di un mondo selvaggio.

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DAL DIARIO DI ANNA FRANK.

"Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno.

ANNA FRANK, 12 giugno 1942".

Domenica, 14 giugno 1942.

Cara Kitty,

Venerdì 12 giugno ero già sveglia alle sei: si capisce, era il mio compleanno! Ma alle sei non mi era consentito d'alzarmi, e così dovetti frenare la mia curiosità fino alle sei e tre quarti. Allora non potei più tenermi e andai in camera da pranzo, dove Moortje, il gatto, mi diede il benvenuto strusciandomi addosso la testolina. Subito dopo le sette andai da papà e mamma e poi nel salotto per spacchettare i miei regalucci. Il primo che mi apparve fosti tu, forse uno dei più belli fra i miei doni. Poi un mazzo di rose, una piantina, due rami di peonie: ecco i figli di Flora che stavano sulla mia tavola quella mattina; altri ancora ne giunsero durante il giorno. Da papà e mamma ebbi ina quantità di cose, e anche i nostri numerosi conoscenti mi hanno veramente viziata. Fra l'altro ricevetti un gioco di società, molte ghiottonerie, cioccolata, un "puzzle", una spilla, la "Camera Obscura" di Hildebrand, le Leggende Olandesi" di Joseph Cohen, le "Vacanze di Montagna di Daisy", un libro straordinario, e un po' di denaro, così che mi potrò comperare i "Miti di Grecia e di Roma". Che bellezza! Poi Lies venne a prendermi e andammo a scuola. Nell'intervallo offrii dei biscottini ai professori e ai compagni e poi ci rimettemmo al lavoro. Ora devo smettere di scrivere.

Diario mio, ti trovo tanto bello!

Lunedì, 15 giugno 1942.

Cara Kitty,

nel pomeriggio di domenica ho festeggiato il mio compleanno. Fu proiettato un film, "Il guardiano del faro", con Rin-tin-tin, che è piaciuto molto ai miei compagni di scuola. Ci divertimmo molto e ci trovammo perfettamente affiatati. C'era una quantità di ragazzi e ragazze. Mamma vuol sempre sapere chi sposerò. Non sospetta nemmeno che sia Peter Wessel, perché una volta con una gran faccia tosta sono riuscita a furia di chiacchiere a toglierle quell'idea dalla testa. Lies Goosens e Sanne Houtman sono state per anni le mie migliori amiche. Poi ho conosciuto Jopie de Waal al Liceo ebraico. Ora è lei la mia migliore amica, e stiamo molto insieme. Lies è più legata con un'altra ragazza e Sanne è passata in un'altra scuola, dove ha fatto nuove amicizie.

Venerdì, 9 ottobre 1942.

Cara Kitty,

oggi non posso darti che notizie brutte e deprimenti. Stanno arrestando a gruppi, tutti i nostri amici ebrei. La Gestapo è tutt'altro che riguardosa con questa gente; vengono trasportati in carri bestiame a Westerbork, il grande campo per ebrei nella Drente. Westerbork dev'essere terribile;

per centinaia di persone un solo lavatoio e pochissime latrine. Le cuccette sono tutte l'una accosto all'altra. Uomini, donne e bambini dormono insieme. Per conseguenza, a quanto dicono, vi è una grande immoralità; molte donne e ragazze, se la permanenza nel campo si protrae, restano incinte. Fuggire è impossibile; quasi tutti gli ospiti del campo sono riconoscibili dai loro crani rasati e molti anche dal loro aspetto ebraico. Se in Olanda stanno già così male, come staranno nelle contrade barbare e lontane dove li mandano? Secondo noi li ammazzano quasi tutti. La radio inglese dice che li gasano. Forse è il metodo più spiccio per morire. Sono molto turbata. Miep racconta tutti questi orrori in un modo che dà l'angoscia, e anche lei è sconvolta. Qualche tempo fa, per esempio, aveva visto una vecchia ebrea paralitica seduta davanti alla porta di casa; doveva aspettare la Gestapo, che era andata a prendere un'auto per portarla via. La povera vecchietta era terrorizzata per gli spari della controaerea (c'erano apparecchi inglesi in volo sulla città) e per le luci abbaglianti dei proiettori. Però Miep non poteva portarla dentro; nessuno lo avrebbe osato. I

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tedeschi non scherzano colle loro punizioni. Anche Elli è ammutolita; il suo fidanzato deve partire per la Germania. Lei ha paura che gli aviatori che volano sulle nostre case lascino cadere il loro carico di bombe di quasi un milione di chili sulla testa di Dirk. Scherzetti come "un milione non lo avrà" oppure "basta una bomba sola" li trovo molto fuori posto. Veramente Dirk non è il solo a dover andare, ogni giorno partono treni pieni di giovani. Durante il percorso, quando si fermano in qualche stazioncina, cercano di allontanarsi alla chetichella e di nascondersi; ma solo una piccola percentuale ci riesce. Non sono ancora alla fine del mio canto funebre. Hai mai sentito parlare di ostaggi? E' l'ultima moda in fatto di punizioni per i sabotatori. E' la cosa più tremenda che ti puoi immaginare. Cittadini ragguardevoli, e innocenti, vengono gettati in prigione in attesa di esser condannati. Quando avviene un sabotaggio, se non si trova l'autore, la Gestapo mette semplicemente al muro cinque ostaggi. Sovente nei giornali si leggono i loro annunci mortuari.

Questi misfatti vanno sotto il titolo di "fatali incidenti". Bel popolo, i tedeschi! E anch'io una volta ero dei loro! Ma no, Hitler ci ha fatto apolidi già da molto tempo. E veramente non esiste maggior inimicizia al mondo che fra tedeschi ed ebrei. La tua Anna.

Venerdì, 16 ottobre 1942.

Cara Kitty,

sono occupatissima. Ho appena finito di tradurre un capitolo de "La belle Nivernaise" annotando i vocaboli da studiare. Poi uno schifoso compito di matematica e tre pagine di grammatica francese.

Rifiuto assolutamente di fare tutti i giorni quei compiti di matematica. Anche papà li trova difficili, e io ci riesco quasi meglio di lui, ma insomma non ci riusciamo né lui né io, e spesso dobbiamo chiamare in aiuto Margot. In stenografia sono la migliore di noi tre. Ieri ho finito di leggere "De Stormers". E' molto carino, ma non all'altezza di "Joop ter Heul". Comunque, trovo che Cissy van Marxveldt scrive splendidamente. Farò leggere di sicuro i suoi libri anche ai miei figli. Mamma, Margot e io siamo ritornate buone amiche; così va molto meglio. Ieri sera Margot e io ci siamo sdraiate insieme sul mio letto; si stava molto allo stretto, ma era divertente. Mi chiese se potrà poi leggere il mio diario. Io dissi: «Qualche pagina sì» e le domandai del suo, che anch'io vorrei leggere. Poi venimmo a parlare del futuro. Io le domandai che mestiere vorrà fare, ma lei non lo vuol dire e ne fa un gran mistero. Mi pare che propenda per l'insegnamento; non so se ho indovinato, ma credo di sì. Davvero, non dovrei essere così curiosa! Stamattina mi sono sdraiata sul letto di Peter, dopo aver cacciato via lui. Era furioso, ma non me ne importava proprio niente.

Potrebbe anche essere un po' più gentile con me, che ieri sera gli ho perfino regalato una mela. Ho domandato a Margot se mi trova molto brutta. Dice che ho l'aria buffa e dei begli occhi. Piuttosto vago, non trovi?

A presto. La tua Anna.

Si consiglia altresì la visione dei seguenti film:

Classi Prime

La vita è bella

Il bambino con il pigiama a righe

Storia di una ladra di libri

Jona che visse nella balena

(5)

Classi seconde:

Il diario di Anna Frank

Un sacchetto di biglie

Vento di primavera Classi terze:

L’amico ritrovato

Il pianista

Schindler’s list

Perlasca

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Maria Margherita Francomano

Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell'art. 3, comma 2 del D.Lgs.n.39/1993

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