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Regione LazioAtti della Giunta Regionale e degli Assessori

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Academic year: 2022

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(1)

Ministero della Cultura (MIC). Approvazione nota metodologica comprensiva dell'elenco dei Borghi storici, ammessi a presentare idee progettuali per la presentazione di un progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica. Approvazione delle linee guida per la presentazione delle idee progettuali.

(2)

SU PROPOSTA del Presidente, di concerto con il Vicepresidente, Assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Rapporti Istituzionali, Rapporti con il Consiglio Regionale, Accordi di Programma e Conferenza di Servizi;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, recante “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”, e successive modifiche;

VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, recante “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”, e successive modifiche;

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, e successive modifiche;

VISTA la legge regionale 12 agosto 2020, n. 11, recante “Legge di contabilità regionale”;

VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di contabilità”, che, ai sensi dell’articolo 56, comma 2, della l.r. n. 11/2020 e fino alla data di entrata in vigore del regolamento di contabilità di cui all’articolo 55 della l.r.

n. 11/2020, continua ad applicarsi per quanto compatibile con le disposizioni di cui alla medesima l.r. n. 11/2020;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 25, recante: “Legge di stabilità regionale 2021”;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 26, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1060, concernente

“Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del

“Documento tecnico di accompagnamento”, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macro aggregati per le spese;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1061, concernente

“Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del

"Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa delle risorse

finanziarie ai dirigenti titolari dei centri di responsabilità amministrativa” come

modificata dalle D.G.R. n. 247 del 11 maggio 2021 e n. 431 del 6 luglio 2021 e n. 704

del 26 ottobre 2021;

(3)

successive modificazioni e integrazioni;

VISTO il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

VISTO il Piano nazionale di ripresa e resilienza “Next Generation Italia” (PNRR) trasmesso alla Commissione europea il 30 aprile 2021;

VISTA la Decisione di esecuzione del Consiglio europeo del 13 luglio 2021 con cui è stato definitivamente approvato il PNRR;

VISTA la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023», e, in particolare, l’articolo 1, commi da 1037 a 1350;

VISTO il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito dalla legge 1º luglio 2021, n. 101 recante: “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”;

VISTO il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito dalla legge 29 luglio 2021, n. 108 recante: “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”;

VISTO il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 6 agosto 2021 relativo all’assegnazione delle risorse in favore di ciascuna Amministrazione titolare degli interventi PNRR e dei corrispondenti milestone e target;

VISTO il Decreto del MEF 11 ottobre 2021 “Procedure relative alla gestione finanziaria delle risorse previste nell’ambito del PNRR di cui all’articolo 1, comma 1042, della legge 30 dicembre 2020, n. 178”;

CONSIDERATO che nello stato di previsione del MEF è iscritto, quale anticipazione rispetto ai contributi provenienti dall'Unione europea, il Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia;

VISTO l’articolo 17 Regolamento UE 2020/852 che definisce gli obiettivi ambientali, tra cui il principio di non arrecare un danno significativo (DNSH, “Do no significant harm”), e la Comunicazione della Commissione UE 2021/C 58/01 recante “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”;

VISTO il documento “Un nuovo orizzonte di progresso socio-economico - Linee d’indirizzo

per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche

regionali ed europee 2021-2027” approvato con deliberazione del Consiglio regionale

del 22 dicembre 2020, n. 13;

(4)

governance operativa regionale per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Complementare al PNRR (PNC);

VISTA la nota del Ministro della Cultura acquisita al protocollo regionale con n.1025642 del 10-12-2021 che trasmette ai presidenti delle Regioni e Province autonome le Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’Intervento 2.1 “Attrattività dei Borghi” M1C3 Turismo e Cultura del Piano nazionale di ripresa e resilienza contenute nella Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

PRESO ATTO che le linee di indirizzo individuano due distinte Linee di azione:

A. Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante, individuati dalle Regioni e Province autonome, d’intesa con i Comuni, attraverso loro Delibere di Giunta, su proposta degli Assessorati alla Cultura;

B. Progetti locali per la rigenerazione culturale dei piccoli borghi storici, selezionati attraverso avviso pubblico a regia MIC rivolto ai Comuni;

CONSIDERATO che per quanto concerne, in particolare la Linea di Azione A, le linee di indirizzo:

 individuano, nell’ambito di strategie che interpretano la cultura come fattore trasversale nelle politiche di sviluppo territoriale e locale, un’azione specifica dedicata alla realizzazione di 21 progetti pilota (uno per ogni Regione o Provincia Autonoma) per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante;

 stabiliscono che siano le Regioni e le Province autonome, d’intesa con i Comuni interessati, attraverso proprie delibere di Giunta adottate su proposta degli Assessorati alla Cultura, ad indicare il borgo storico sul quale intervenire nonché a presentare la relativa proposta progettuale al MIC;

 stabiliscono inoltre per ciascuno progetto un importo pari a 20 milioni di euro, per un ammontare complessivo di 420 milioni di euro;

 individuano altresì i criteri per l’individuazione del borgo e i requisiti della proposta progettuale da presentare al MIC;

 stabiliscono che alla presentazione delle proposte progettuali al MIC seguirà una fase negoziale condotta da una Comitato tecnico, istituito dal medesimo Ministero, alla quale partecipano anche un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle Associazioni che fanno parte del “Comitato Nazionale dei Borghi”, tesa alla verifica della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative previste dal PNRR nonché finalizzata a favorire la costruzione di eventuali accordi interistituzionali necessari per l’attuazione dell’iniziativa;

 stabiliscono che il percorso negoziale si dovrà concludere entro maggio 2022

con l’ammissione a finanziamento delle 21 proposte e l’assegnazione delle

(5)

PNRR di cui all'articolo 1, comma 1042, della legge 30 dicembre 2020, n. 178” che stabilisce modalità e termini dell’accertamento delle risorse ministeriali e la successiva istituzione di capitoli specifici in bilancio;

RILEVATA la complessità dell’intervento e l’innegabile opportunità per il territorio laziale di avviare un progetto di valorizzazione e rigenerazione culturale, sociale ed economica di porzioni di territorio caratterizzati da marginalità e fragilità economica e demografica;

VISTO la Nota metodologica per la selezione dei borghi laziali da candidare per il finanziamento del progetto pilota redatta dalla Direzione programmazione economica, Allegato 2 che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, mediante la quale sono stati individuati i comuni del Lazio con borghi storici rispondenti ai requisiti descritti nelle Linee di indirizzo del MIC;

TENUTO CONTO che la suddetta Nota metodologica:

 ha adottato i criteri e requisiti di selezione indicati nelle Linee di indirizzo di cui alla nota del Ministro del MIC, applicandoli a tutti i 378 comuni del Lazio;

 nello specifico ha preso in considerazione i criteri e requisiti di “borgo storico”

definiti nelle Linee di indirizzo ministeriali e, in particolare, i dati strutturali (riconoscibilità storica della struttura insediativa), gli elementi dimensionali (numero di unità immobiliari residenziali di norma non superiore a 300), la dinamica insediativa (borgo a rischio abbandono o abbandonato), l’interesse ambientale (comune localizzato in area protetta), l’interesse paesaggistico (comune localizzato in area di valore paesaggistico) e l’interesse culturale (appartenenza a siti UNESCO, riconoscimenti di interesse internazionale e nazionali, appartenenza e reti e itinerari riconosciuti, ecc.);

 ha selezionato, sulla base dei criteri e requisiti indicati, una short-list di borghi all’interno della quale sono stati inseriti tre borghi con il maggior numero di requisiti tra quelli descritti, per ciascuna provincia del Lazio, per un totale di 15 borghi come specificato nella seguente Tabella:

N Borgo storico Comune Provincia

1 Trevinano Acquapendente VT

2 Civita di Bagnoregio Bagnoregio VT 3 Sermugnano Castiglione in Teverina VT

4 Montelibretti Montelibretti RM

(6)

10 Maranola Formia LT 11 San Felice Circeo San Felice Circeo LT 12 Monte San Biagio Monte San Biagio LT 13 San Biagio Saracinesco San Biagio Saracinesco FR

14 Alvito Alvito FR

15 Fumone Fumone FR

RITENUTO di procedere alla definitiva individuazione del borgo storico oggetto della proposta progettuale di rigenerazione culturale, sociale ed economica da presentare al MIC, acquisendo dai 15 comuni sopraindicati, selezionati tra le idee progettuali contenenti la descrizione degli interventi, in linea con quelli descritti al par. 4.1 delle Linee di indirizzo ministeriali;

RITENUTO pertanto necessario:

 approvare le linee guida per la presentazione delle idee progettuali da parte dei comuni individuati contenute nell’ Allegato 3 alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

 di prevedere un contributo regionale di € 5.000,00, a titolo di rimborso delle spese eventualmente sostenute dai comuni che presenteranno l’idea progettuale ammissibile alle valutazioni di merito, le cui modalità di rendicontazione verranno indicate dalla Direzione cultura e Lazio creativo con specifica comunicazione;

 di destinare a copertura finanziaria all’importo complessivo di € 75.000,00 le risorse del Fondo di progettazione gestito dalla Direzione Regionale Lavori pubblici, Stazione unica appalti, Risorse idriche e Difesa del suolo, e gravante sul capitolo C12170 - M01, P03, aggregato 2.02.03.05.000 - E.F 2022.

DELIBERA

per le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate:

 di recepire le “Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’Intervento 2.1 “Attrattività dei

borghi”M1C3 Turismo e Cultura del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza trasmesse dal

(7)

N Borgo storico

Comune Provincia

1 Trevinano Acquapendente VT 2 Civita di

Bagnoregio

Bagnoregio VT

3 Sermugnano Castiglione in Teverina

VT

4 Montelibretti Montelibretti RM 5 Castel

Giuliano

Bracciano RM

6 Guadagnolo Capranica Prenestina

RM

7 Monte Antuni

Castel di Tora RI

8 Lisciano Rieti RI

9 Maglianello alto

Rieti RI

10 Maranola Formia LT

11 San Felice Circeo

San Felice Circeo

LT

12 Monte San Biagio

Monte San Biagio

LT

13 San Biagio Saracinesco

San Biagio Saracinesco

FR

14 Alvito Alvito FR

15 Fumone Fumone FR

(8)

aggregato 2.02.03.05.000 - E.F 2022.

Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso dinanzi agli organi competenti, nei termini

previsti dalla normativa vigente.

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1 INVESTIMENTO 2.1 - ATTRATTIVITÀ DEI BORGHI

 







1. PREMESSA

>͛hŶŝŽŶĞ ƵƌŽƉĞĂ ƉĞƌ ƵƐĐŝƌĞ ĚĂůůĂ ƉĂŶĚĞŵŝĂ ŚĂ ŵĞƐƐŽ ŝŶ ĂƚƚŽ ƵŶĂ ƐƚƌĂƚĞŐŝĂ ĐŽŵƵŶĞ ĐŚĞ Ɛŝ ĐŚŝĂŵĂ Next Generation Europe͘>͛ŽďŝĞƚƚŝǀŽĚŝƋƵĞƐƚĂƐƚƌĂƚĞŐŝĂğĚŝƚƌĂƐĨŽƌŵĂƌĞŝůǀĞĐĐŚŝŽĐŽŶƚŝŶĞŶƚĞ͕ƉƌŽŵƵŽǀĞŶĚŽůĂ coesione e riducendo gli squilibri tra le economie attraverso lo sviluppo di una visione sostenibile e condivisa di futuro.

Next generation EU ğƉĞƌŝƐŝŶŐŽůŝ^ƚĂƚŝĞƵƌŽƉĞŝ͕ĞƐŽƉƌĂƚƚƵƚƚŽƉĞƌů͛/ƚĂůŝĂ͕ů͛ŽƉƉŽƌƚƵŶŝƚăĚŝĐŽƐƚƌƵŝƌĞŝůĨƵƚƵƌŽ dei prossimi decenni attraverso interventi che non solo arginino problematiche del momento ma che rispondano alle esigenze delle future generazioni.

Tematiche come rigenerazione, sostenibilità e innovazione devono essere alla base di ogni singola progettualità finanziata dai fondi europei di Next generation EU͕Ăůů͛ŝŶƚĞƌŶŽĚŝƵŶĂǀŝƐŝŽŶĞƚĞƐĂĂĐŽƐƚƌƵŝƌĞ ů͛/ƚĂůŝĂ dei prossimi decenni.

Mai come oggi si impongono, infatti, riflessioni e risposte che vadano al di là del contingente e che restituiscano vitalità a luoghi e patrimoni destinati alla scomparsa e alla perdita definitiva. Questa vitalità deve creare delle radici che rendano questi luoghi attrattivi per le nuove generazioni attraverso la creazione di occupazione in un ecosistema che risponda alle esigenze del quotidiano.

Bisogna quindi pensare di generare progetti culturali che producano attrattività e al contempo tutela del territorio e adattamento al cambiamento climatico; che riportino le persone a vivere e a relazionarsi in maniera vitale, empatica e innovativa nei contesti urbani e nei territori del nostro Paese.

I tempi che stiamo vivendo richiedono quindi un grosso sforzo di immaginazione per creare una visione ĐŽŵƵŶĞĚŝƌŝŐĞŶĞƌĂnjŝŽŶĞ͕ŵĞƚƚĞŶĚŽĚĂƉĂƌƚĞŝůƉĞŶƐŝĞƌŽĞƐƚĞŵƉŽƌĂŶĞŽĐŚĞĚĞƌŝǀĂĚĂůů͛ƵƌŐĞŶnjĂ͕ƉĞƌůĂƐĐŝĂƌĞ ƐƉĂnjŝŽĂŝĚĞĞĐŚĞŝŶǀĞƌƚĂŶŽŝůƉĂƌĂĚŝŐŵĂĐŽŶƐŽůŝĚĂƚŽĚĞůů͛ĂďďĂŶĚŽŶŽĚĞŝ Borghi a favore delle città. A questi luoghi va ridata la dignità di un tempo riportandoli ad una innovativa produttività culturale e sociale.

Next Generation Europe, pur nascendo dalla crisi innescata dal COVID, ha in realtà portato a riflettere ƐƵůů͛ŝŵƉortanza del sapere progettare un futuro innovato che ponga adesso i semi per una Europa sempre più vivibile e condivisa. È dei decisori di oggi la responsabilità di innescare questo processo creando progetti solidi che aprano le porte a presenti e future generazioni europee garantendo un futuro sostenibile e di qualità.

2. >͛INTERVENTO 2.1 ATTRATTIVITÀ DEI BORGHI NEL CONTESTO DELLA STRATEGIA DELLA COMPONENTE M1C3 TURISMO E CULTURA

La componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0, compresa nel PNRR, è articolata su quattro aree di azione (misure), le prime tre di competenza del Ministero della Cultura (di seguito anche MiC) e la quarta di

͞ddZdd/s/d DEI KZ',/͕͟ M1C3 TURISMO E CULTURA DEL PIANO NAZIONALE

DI RIPRESA E RESILIENZA

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2 1. Patrimonio culturale per la prossima generazione

2. Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale 3. Industria culturale e creativa 4.0

4. Turismo 4.0.

Con riferimento alle misure a titolarità del Ministero della Cultura, i principali obiettivi sono:

1) Patrimonio culturale per la prossima generazione, i cui interventi sono finalizzati ad aumentare la partecipazione alla vita culturale e l'accesso al patrimonio culturale da parte delle più ampie fasce della popolazione e in particolare da parte delle persone più deboli; a rendere i siti culturali più accessibili sia digitalmente che fisicamente; a ridurre il divario digitale e ad incoraggiare la transizione verde.

2) Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale per aumentare l'attrattiva di queste aree, compresi i parchi e i giardini storici; rafforzare l'identità delle destinazioni meno note e aumentare la resilienza delle comunità locali, anche attivando il loro diretto coinvolgimento; migliorare la sicurezza sismica dei luoghi di culto e in genere del patrimonio religioso.

3) Sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi, duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19, favorendo l'innovazione, cogliendo le opportunità offerte dalla tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore e favorendo la transizione verde del settore. Un focus particolare è dedicato al rilancio di un hub europeo strategico e conosciuto in tutto il mondo per la produzione cinematografica e televisiva a Roma (Cinecittà).

EĞůů͛ĂŵďŝƚŽĚĞůůĂŵŝƐƵƌĂϮ͕ů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽĚŝŵĂŐŐŝŽƌƌŝůŝĞǀŽƌŝŐƵĂƌĚĂƵŶƉƌŽŐƌĂŵŵĂĚŝƐŽƐƚĞŐŶŽĂůůŽƐǀŝůƵƉƉŽ sociale ed economico dei contesti territoriali più fragili basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli borghi storici attraverso progetti locali integrati a base culturale (intervento 2.1 ʹ Attrattività dei Borghi).

^ŝ ƚƌĂƚƚĂ Ěŝ ƵŶĂ ƐƚƌĂƚĞŐŝĂ ĐŚĞ ďĞŶĞ Ɛŝ ŝŶƋƵĂĚƌĂ Ăůů͛ŝŶƚĞƌŶŽ ĚĞůů͛Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e converge in particolare con gli obiettivi 8 e 11, rispettivamente volti ad incentivare una crescita economica ĚƵƌĂƚƵƌĂ͕ŝŶĐůƵƐŝǀĂĞƐŽƐƚĞŶŝďŝůĞ͕ƵŶ͛ŽĐĐƵƉĂnjŝŽŶĞƉŝĞŶĂĞƉƌŽĚƵƚƚŝǀĂĞĚƵŶůĂǀŽƌŽĚŝŐŶŝƚŽƐŽƉĞƌƚƵƚƚŝ(ob. 8) e a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili ;Kď͘ϭϭͿ͘>͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽŝŶĨĂƚƚŝ costituisce un tassello delle politiche territoriali volte al riequilibrare e a rafforzare le connessioni e i legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali, investendo, da un lato, sulla protezione ĞƐĂůǀĂŐƵĂƌĚŝĂĚĞůƉĂƚƌŝŵŽŶŝŽĐƵůƚƵƌĂůĞĞŶĂƚƵƌĂůĞƉĞƌŵŝŐůŝŽƌĂƌĞůĂƋƵĂůŝƚăĚĞůůĂǀŝƚĂĂůů͛ŝŶƚĞƌŶŽĚŝĐŽŶƚĞƐƚŝ urbani e rurali inclusivi e sostenibili; ĚĂůů͛ĂůƚƌŽ promuovendo politiche orientate allo sviluppo, che supportino ůĞĂƚƚŝǀŝƚăƉƌŽĚƵƚƚŝǀĞ͕ůĂĐƌĞĂnjŝŽŶĞĚŝƉŽƐƚŝĚŝůĂǀŽƌŽĚŝŐŶŝƚŽƐŝ͕ů͛ŝŵƉƌĞŶĚŝƚŽƌŝĂ͕ůĂĐƌĞĂƚŝǀŝƚăĞů͛ŝŶŶŽǀĂnjŝŽŶĞ͕

facendo perno sulla cultura, sulle tradizioni e sui saperi locali.

Sono parte integrante della strategia alcuni specifici approcci e principi:

x Gli interventi prevedono una forte collaborazione pubblico-privato, in linea con la Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società e con il Quadro d'azione europeo per il patrimonio culturale, che invita a promuovere approcci integrati e partecipativi al fine di generare benefici nei quattro pilastri dello sviluppo sostenibile: economia, diversità culturale, società e ambiente. In questa logica, si darà peso a quei progetti in grado di coinvolgere in modo diretto ed esplicito sia le comunità locali (i cittadini, le famiglie, ecc.), sia le organizzazioni produttive, imprese profit e non profit e le loro organizzazioni intermedie, allo scopo di stimolare la collĂďŽƌĂnjŝŽŶĞ͕ů͛ŝŶƚĞŐƌĂnjŝŽŶĞĞůĂƉĂƌƚŶĞƌƐŚŝƉŝŶƚĞƌŵŝŶŝƐŝĂĚŝĐŽ- progettazione sia di forme collaborative di gestione.

x In ossequio Ăůů͛ĂƉƉůŝĐĂnjŝŽŶĞ del principio di "non arrecare un danno significativo" agli obiettivi ambientali, ů͛ĂƚƚƵĂnjŝŽŶĞ ĚĞůů͛ŝŶƚĞƌǀĞnto terrà conto di ciò che è stato indicato dal DNHS assessment, ed in particolare

(11)

3

ů͛ĞĐŽŶŽŵŝĂ circolare, la prevenzione ed il controllo ĚĞůů͛ŝŶƋƵŝŶĂŵĞŶƚŽ atmosferico, ĚĞůů͛ĂĐƋƵĂ e del suolo, la protezione e il recupero della biodiversità e degli ecosistemi.

3. >͛/NTERVENTO 2.1 ATTRATTIVITÀ DEI BORGHI STORICI 3.1 Finalità

>͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽƐŝŝŶƋƵĂĚƌĂŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽĚĞůůĞƐƚƌĂƚĞŐŝĞ - ormai condivise da tutti i livelli istituzionali e assunte anche dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza - che interpretano la cultura come fattore trasversale nelle politiche di sviluppo territoriale e locale alle quali specificatamente concorrono le iniziative per il ƌĂĨĨŽƌnjĂŵĞŶƚŽĚĞůů͛ĂƚƚƌĂƚƚŝǀŝƚăĚĞŝƉŝĐĐŽůŝďŽƌŐŚŝƐƚŽƌŝĐŝ͘/ŶƋƵĞƐƚĂůŽŐŝĐĂ͕ůΖŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽƐŝĐŽůůŽĐĂŝŶƵŶƋƵĂĚƌŽ di coerenze e sinergie con le numerose iniziative che negli ultimi anni sono state avviate, di tipo legislativo, come la Legge 158/2017 per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni e per la riqualificazione e il recupero dei loro centri storici; con le politiche di coesione nel cui ambito si sta dando attuazione alla Strategia Nazionale per le Aree Interne; con le politiche del Ministro della Cultura che ha istituito nel 2017 l'Anno dei Borghi e ha già lanciato una prima edizione di un bando a questi dedicato, finanziato con fondi di coesione nazionale e rivolto alle sole regioni meno sviluppate.

>͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽğĨŝŶĂůŝnjnjĂƚŽĂƉƌŽŵƵŽǀĞƌĞƉƌŽŐĞƚƚŝƉĞƌůĂƌŝŐĞŶĞƌĂnjŝŽŶĞ͕ǀĂůŽƌŝnjnjĂnjŝŽŶĞĞŐĞƐƚŝŽŶĞĚĞůŐƌĂŶĚĞ patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Si tratta, infatti, di contesti prevalentemente collocati nelle aree marginali del Paese, spesso caratterizzati da fragili economie, segnati dalla presenza di gravi criticità demografiche ed elevati rischi ambientali, aggravati oggi dagli effetti della pandemia Covid. La realizzazione di interventi di rigenerazione e innovazione nei piccoli centri attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici, il restauro del patrimonio storico-architettonico, insieme all'attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali che creino ricadute occupazionali sul territorio, è dunque finalizzata a rivitalizzare il tessuto socio-economico di questi luoghi, contrastando lo spopolamento e favorendo la conservazione del loro notevole patrimonio culturale materiale ed immateriale, paesaggistico e delle loro tradizioni.

>͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ sostiene sia il complesso delle iniziative Ě͛ŝŵƉƌĞƐĂ in grado di restituire un'attrattività residenziale a questi territori e attivare nuova occupazione, in particolare per le nuove generazioni, tenendo conto anche dei mutati comportamenti di vita indotti dalla pandemia tutt'ora in corso, sia più specificatamente il comparto culturale e turistico, favorendo destagionalizzazione, mitigazione dell'eccessiva concentrazione dei flussi turistici con conseguente ridistribuzione dei benefici economici del settore sul territorio. I piccoli comuni, infatti, presentano caratteristiche di forte attrattività in ragione del loro isolamento, della lontananza ĚĂůů͛ĂĨĨŽůůĂŵĞŶƚŽ delle mete più conosciute, della qualità ambientale dei contesti, ma anche spesso dall'autenticità dei caratteri formali e tipologici del patrimonio architettonico che ƐŝƐŽŶŽƉƌĞƐĞƌǀĂƚŝƉƌŽƉƌŝŽĂĐĂƵƐĂĚĞůůΖĂďďĂŶĚŽŶŽĞĚĞůů͛ĂƐƐĞŶnjĂĚŝƉƌŽĐĞƐƐŝƚƌĂƐĨŽƌŵĂƚŝǀŝ͕ĐŽŶĚŝnjŝŽŶŝche, se valorizzate e accompagnate da strategie e progetti innovativi e sostenibili nel tempo, possono rappresentare veri vantaggi competitivi per questi territori.

3.2 Articolazione ĚĞůů͛/ŶƚĞƌǀĞŶƚŽ

Per dare attuazione alle finalità sopra descritte, il MiC ha programmato attraverso il PNRR 1 miliardo di euro ĂĨĂǀŽƌĞĚĞůů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ 2.1 Attrattività dei Borghi di cui una quota pari a 200 milioni di euro riservata al sostegno delle imprese già insediate e/o che intendono insediarsi Ăůů͛ŝŶƚĞƌŶŽ dei borghi che saranno

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4 Mezzogiorno.

Considerata questa macro articolazione finanziaria, in coerenza con gli esiti dei confronti politici e tecnici già ŝŶƚĞƌǀĞŶƵƚŝ͕ ů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ Ɛŝ ƐŽƐƚĂŶnjŝĂ Ěŝ ĚƵĞ ĚŝƐƚŝŶƚĞ ĐŽŵƉŽŶĞŶƚŝ ŽƉĞƌĂƚŝǀĞ ĐƵŝ ĐŽƌƌŝƐƉŽŶĚŽŶŽ ĚŝĨĨĞƌĞŶƚŝ strategie di intervento in grado di dare risposte alle diversificate istanze provenienti dai territori in ragione delle loro caratteristiche territoriali, economiche e sociali e degli indirizzi delle politiche di sviluppo regionali.

- A. Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un ŝŶĚŝĐĞĚŝƐƉŽƉŽůĂŵĞŶƚŽƉƌŽŐƌĞƐƐŝǀŽĞƌŝůĞǀĂŶƚĞ͕ŝŶĚŝǀŝĚƵĂƚŝĚĂůůĞZĞŐŝŽŶŝĞWƌŽǀŝŶĐĞĂƵƚŽŶŽŵĞ͕Ě͛ŝŶƚĞƐĂ con i Comuni, attraverso loro Delibere di Giunta, su proposta degli Assessorati alla Cultura;

- B. Progetti locali per la rigenerazione culturale dei piccoli borghi storici, selezionati attraverso avviso pubblico a regia MiC rivolto ai Comuni.

4. LINEA DI AZIONE A. - PROGETTI PILOTA PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICA DEI BORGHI A RISCHIO ABBANDONO E ABBANDONATI

>͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽƐŽƐƚŝĞŶĞůĂƌĞĂůŝnjnjĂnjŝŽŶĞĚŝƵŶůŝŵŝƚĂƚŽŶƵŵĞƌŽĚŝƉƌŽŐĞƚƚŝĚŝĐĂƌĂƚƚĞƌĞĞƐĞŵƉůĂƌĞ;ϮϭƉƌŽŐĞƚƚŝ͕

uno/regione/provincia autonoma), ciascuno di importo pari a 20 milioni di euro, per un ammontare complessivo di 420 milioni di euro, finalizzati al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o comunque caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono per i quali si preveda un progetto di recupero e rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione degli stessi.

Ai fini della presente azione per borghi si intendono i piccoli insediamenti storici che hanno mantenuto la riconoscibilità della loro struttura insediativa storica e la continuità dei tessuti edilizi storici; nel caso di piccoli e piccolissimi comuni possono coincidere con il centro urbano del territorio comunale mentre in tutti gli altri casi sono da intendersi come nuclei storici prevalentemente isolati e/o separati rispetto al centro urbano e pertanto non coincidenti con il centro storico o porzioni di esso.

/ƉƌŽŐĞƚƚŝƐĂƌĂŶŶŽĨŝŶĂůŝnjnjĂƚŝĂůůĂƌĞĂůŝnjnjĂnjŝŽŶĞĚŝƵŶ͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂƵŶŝƚĂƌŝĂĐŚĞĐŽŶƐĞŶƚĂů͛ŝŶƐĞĚŝĂŵĞŶƚŽĚŝŶƵŽǀĞ funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale, della ricerca (es.

scuole/accademie di arti e dei mestieri della cultura, ĂůďĞƌŐŽĚŝĨĨƵƐŽ͕ƌĞƐŝĚĞŶnjĞĚ͛ĂƌƚŝƐƚĂ͕ĐĞŶƚƌŝĚŝƌŝĐĞƌĐĂĞ campus universitari, residenze sanitarie assistenziali-RSA ove sviluppare anche programmi di assistenza a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working/nomadi digitali, ecc.) in grado di costituire occasione di rilancio occupazionale, in particolare per le nuove generazioni, e di promozione di una rinnovata attrattività residenziale sia per la popolazione residente che per quella di provenienza extra locale, nel segno di una migliore qualità della vita grazie ai vantaggi di un contesto che integra valori culturali, paesaggistici e delle tradizioni con innovazione, nuove tecnologie e green economy. Le proposte progettuali dovranno essere definite e predisposte secondo il modello degli Studi Ěŝ &Ăƚƚŝďŝůŝƚă ĐŽŶ ƵŶ͛ĂƚƚĞŶnjŝŽŶĞ ƉĂƌƚŝĐŽůĂƌĞĂŐůŝĂƐƉĞƚƚŝŐĞƐƚŝŽŶĂůŝĞĂůů͛ŝŵƉĂƚƚŽŽĐĐƵƉĂnjŝŽŶĂůĞĚĞůů͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽĐŽŵƵŶĂůĞŽŐŐĞƚƚŽĚŝ intervento e nel più vasto ambito territoriale che indirettamente ne potrà beneficiare. Con riferimento alla dimensione gestionale, ů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ potrà sostenere i costi di avvio ĚĞůů͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ se ricadenti Ăůů͛ŝŶƚĞƌŶŽ della scadenza prevista dal PNRR per la conclusione ĚĞůů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ (II trimestre 2026). Sarà comunque opportuno che le Regioni e Province autonome si impegnino a garantire supporti finanziari e tecnici nelle fasi di avvio ed entrata a regime delle iniziative realizzate nei borghi di competenza, qualora questa esigenza si presenti al di fuori dei tempi di conclusione degli interventi del PNRR.

(13)

5

disagio socio-economico e dovranno prevedere un insieme coordinato di interventi - strettamente connessi e funzionali all'iniziativa cui si intende dare attuazione - per la rigenerazione del patrimonio edilizio storico pubblico e privato, per il restauro di beni culturali, per la riqualificazione degli spazi pubblici e per la qualità del paesaggio, per la rivitalizzazione del tessuto economico locale favorendo l'insediamento di attività di impresa nel campo culturale, del turismo, del commercio, dell'artigianato, dell'agroalimentare, ecc. Nella selezione dei borghi, le Regioni dovranno opportunamente privilegiare quei contesti urbani nei quali è prevista la realizzazione di interventi di varia natura, sostenuti da altre misure del PNRR, in grado di ĐŽŵƉůĞƚĂƌĞů͛ŝŶǀĞƐƚŝŵĞŶƚŽƉƌĞǀŝƐƚŽĚĂůůĂƉƌĞƐĞŶƚĞůŝŶĞĂĚŝĂnjŝŽŶĞĞƋƵŝŶĚŝĚŝŵĂƐƐŝŵŝnjnjĂƌŶĞů͛ĞĨĨŝĐĂĐŝĂ;ĂĚ esempio, in materia di accessibilità e mobilità, di servizi, ecc.)

Tenuto conto che il progetto dovrà prevedere un insieme di interventi, tutti strettamente collegati e finalizzati alla realizzazione della nuova iniziativa che si intende avviare nel borgo, non dovranno essere previsti interventi di restauro con esclusive finalità di tutela ma dovranno essere esplicite le funzioni e le attività che saranno svolte Ăůů͛ŝŶƚĞƌŶŽ dei beni restaurati, in coerenza con le finalità ĚĞůů͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ da realizzare. Dovranno pertanto essere previsti adeguati piani di gestione, sostenibili nel tempo per realizzare e consolidare uno sviluppo socio economico che sia da traino per altre attività nei territori nei quali incide la proposta progettuale.

4.1 Requisiti della proposta progettuale e criteri per ů͛ŝŶĚŝǀŝĚƵĂnjŝŽŶĞ del Borgo

Si illustrano di seguito i criteri e requisiti che dovranno essere presi in considerazione per ů͛ŝŶĚŝǀŝĚƵĂnjŝŽŶĞ dei borghi oggetto di intervento e per la definizione della proposta progettuale.

Numero e dimensione finanziaria dei Progetti: 21 Progetti di rigenerazione economica, sociale e culturale di borghi storici (uno per regione/provincia autonoma) di importo pari a 20 mln di euro/ciascuno.

Requisiti del Borgo storico: insediamento o nucleo storico che ha mantenuto la riconoscibilità della sua struttura insediativa storica e la continuità dei tessuti edilizi storici e che presenta consistenti porzioni del patrimonio edilizio in abbandono. Nel caso di piccoli e piccolissimi comuni il borgo oggetto di intervento potrà coincidere con il centro urbano del territorio comunale mentre nelle realtà comunali più grandi per borgo è da intendersi un nucleo storico, prevalentemente isolato e/o separato dal centro urbano e pertanto non coincidente con il centro storico o porzioni di esso. Ai fini della selezione del borgo va fatto riferimento al numero delle unità immobiliari residenziali dello stesso (di norma non superiore alle 300 unità).

Requisiti della proposta progettuale: La proposta progettuale, definita di intesa tra Regione e Comune, deve prevedere la realizzazione di ƵŶ͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ unitaria che consenta ů͛ŝŶƐĞĚŝĂŵĞŶƚŽ di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale, della ricerca, della formazione in grado di costituire occasione di rilancio occupazionale, in particolare per le nuove generazioni, e di promozione di una rinnovata attrattività residenziale sia per la popolazione residente che per quella di provenienza extra locale. Ai fini della candidatura, la proposta, definita prevalentemente attraverso una co- progettazione pubblico-privata, deve essere sostenuta da uno studio di fattibilità che espliciti la realizzabilità e sostenibilità tecnico-urbanistica, economico-finanziaria e giuridico-amministrativa ĚĞůů͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ͘ La capacità del progetto di costituire occasione di rilancio economico e sociale per il borgo e per il più vasto territorio in cui ricade dovrà essere dimostrata in termini di impatto occupazionale ĚĞůů͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ͘

Ai fini della definizione della proposta progettuale e ĚĞůů͛ŝŶĚŝǀŝĚƵĂnjŝŽŶĞ del Borgo abbandonato / semiabbandonato oggetto di intervento, secondo quanto previsto dal PNRR (Next Generation EU), andranno considerati i seguenti elementi:

 iniziativa che prevede un impatto occupazionale prevalente sulle fasce giovani della popolazione;

(14)

6 provenienza extra locale;

 iniziativa che prevede un ampio coinvolgimento delle comunità locali e che applica approcci di co- progettazione;

 iniziativa per la quale sono stati già avviati e sono documentabili accordi e intese tra soggetti sia pubblici che privati;

 comune localizzato in area protetta;

 comune localizzato in ƵŶ͛ĂƌĞĂĚŝ elevato valore paesaggistico

 comune in cui è presente un sito UNESCO o che ne è parte;

 comune oggetto di altri riconoscimenti di interesse nazionale o internazionale;

 comune nel quale è presente un attrattore culturale/turistico (parchi archeologici, musei, cammini, ciclabili, parchi letterali, festival culturali ecc.);

 comune localizzato lungo gli ͞ŝƚŝŶĞƌĂƌŝ͟ƌŝĐŽnosciuti (Francigena, Appia, ecc.);

 comune che partecipa ad una o più reti (es. Borghi più belli Ě͛/ƚĂůŝĂ͕ Borghi autentici, Bandiere Arancioni del Touring ecc.);

 comune nel quale è prevista la realizzazione di interventi di natura infrastrutturale, strutturale, digitale ecc. finanziati da altre misure del PNRR

4.2 Tempi e modalità attuative per l'avvio delle iniziative

Le Regioni entro il 15 marzo 2022 presentano la proposta, come definita di intesa con il Comune, al MiC del Progetto di rigenerazione sociale ed economica di un borgo storico, la cui strategia sia coerente con le presenti Linee di indirizzo e con le linee di sviluppo regionali.

Alla presentazione delle candidature seguirà una fase negoziale condotta da una Comitato tecnico, istituito ĚĂůDŝĂůůĂƋƵĂůĞƉĂƌƚĞĐŝƉĂŶŽ͕ŽůƚƌĞĂůDŝ͕ƵŶƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂŶƚĞĚĞůůĞZĞŐŝŽŶŝ͕ƵŶƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂŶƚĞĚĞůů͛E/Ğ un rappresentantĞĚĞůůĞƐƐŽĐŝĂnjŝŽŶŝĐŚĞĨĂŶŶŽƉĂƌƚĞĚĞů͞ŽŵŝƚĂƚŽEĂnjŝŽŶĂůĞĚĞŝŽƌŐŚŝ͕͟ƚĞƐĂĂůůĂǀĞƌŝĨŝĐĂ della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative previste dal PNRR nonché finalizzata a favorire la costruzione di eventuali accordi interistituzionali necessari per ů͛ĂƚƚƵĂnjŝŽŶĞ ĚĞůů͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ͘ Il percorso negoziale si dovrà concludere entro maggio 2022 con ů͛ĂŵŵŝƐƐŝŽŶĞ a finanziamento ĚĞůůĞ Ϯϭ ƉƌŽƉŽƐƚĞ ;ĂƚƚƌĂǀĞƌƐŽ ĞĐƌĞƚŽ ĚĞů DŝŶŝƐƚƌŽͿ Ğ ů͛ĂƐƐĞŐŶĂnjŝŽŶĞ ĚĞůůĞ ƌŝƐŽƌƐĞ al Soggetto attuatore individuato nella proposta presentata, cui vengono delegate le responsabilità gestionali e attuative ĚĞůů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ͘

5. LINEA DI AZIONE B. PROGETTI LOCALI PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE DEI PICCOLI BORGHI STORICI

La Linea è finalizzata alla realizzazione di Progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, ŝŶĐŽĞƌĞŶnjĂĐŽŶŝůƚĂƌŐĞƚƉƌĞǀŝƐƚŽĚĂůůĂƐĐŚĞĚĂƌĞůĂƚŝǀĂĂůů͛ŝŶǀĞƐƚŝŵĞŶƚŽϮ͘ϭĚĞůWEZZ-M1C3-Cultura, tenuto conto di quanto sarà realizzato attraverso la linea di azione A.

Le risorse disponibili per la Linea di azione B. sono complessivamente pari a 580 milioni di euro di cui - 380 milioni di euro per i Progetti locali di rigenerazione culturale presentati dai Comuni

- 200 milioni di euro quale regime Ě͛ĂŝƵƚŽ͕ attivato attraverso una procedura centralizzata di responsabilità del MiC, a favore delle micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati.

(15)

7

emanato dal MiC per il finanziamento dei Progetti locali di rigenerazione culturale presentati da Comuni in forma singola o aggregata (fino ad un massimo di 3 Comuni) con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti. Le aggregazioni di comuni possono riguardare comuni limitrofi o comuni ricadenti nella medesima regione che condividono medesimi tematismi.

>͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽƐŽƐƚŝĞŶĞprogetti di rigenerazione culturale, realizzati nei piccoli comuni caratterizzati da una significativa presenza del patrimonio culturale e ambientale nei quali sia presente un borgo storico (o che si configurino come un borgo storico), chiaramente identificabile e riconoscibile nelle sue originarie caratteristiche tipo-morfologiche e per il suo valore storico-artistico, architettonico o paesaggistico. Il Progetto individua interventi e iniziative con finalità di interesse collettivo, sostenibili nel tempo, sinergici e integrati tra loro finalizzati a rivitalizzare il tessuto socio-economico dei piccoli borghi storici in grado di produrre effetti in termini di crescita occupazionale e di attrattività residenziale per le popolazioni locali ed extra locali. A questo fine il Progetto potrà prevedere interventi, iniziative, attività in ambito culturale e negli ĂŵďŝƚŝĂĨĨŝŶŝĚĞůů͛ŝƐƚƌƵnjŝŽŶĞ͕ƌŝĐĞƌĐĂ͕ǁĞůĨĂƌĞ͕ĂŵďŝĞŶƚĞ͕ƚƵƌŝƐŵŽ;ĞƐĞŵƉŝŽ͗ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĞƉĞƌƚƌĂƚƚĞŶĞƌĞͬĂƚƚƌĂƌƌĞ famiglie con bambini, interventi per consentire una residenzialità collegata ad università, centri di ricerca, scuole di formazione, ecc.) da realizzarsi attraverso

- riuso adattivo e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e spazi pubblici;

ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŝ Ěŝ ƚƵƚĞůĂ͕ ǀĂůŽƌŝnjnjĂnjŝŽŶĞͬƌŝŐĞŶĞƌĂnjŝŽŶĞ Ğ Ěŝ ďĞŶŝ ĐƵůƚƵƌĂůŝ ĐŽŵĞ ĚĞĨŝŶŝƚŝ Ăůů͛Ăƌƚ͘ ϭϬ ĚĞů ůŐƐ 42/2004 e s.m.i. da destinare a luoghi di aggregazione, servizi culturali, sociali, ricreativi, turistici ecc.;

- acquisizione e installazione di arredi, attrezzature e dotazioni tecnologiche;

- realizzazione di attività e servizi culturali, spazi di co-working e di studio, servizi sociali, ricreativi, di informazione, comunicazione, ecc.

- realizzazione di itinerari/percorsi culturali, storici, tematici, percorsi ciclabili e/o pedonali per il collegamento e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale;

- realizzazione di iniziative per la tutela, valorizzazione/rigenerazione del patrimonio della cultura immateriale;

- realizzazione di studi, ricerche, progetti finalizzati alla realizzazione dell'intervento

- realizzazione di iniziative ed eventi di promozione culturale e per ů͛ĞĚƵĐĂnjŝŽŶĞ al patrimonio quali eventi, mostre, festival, spettacoli dal vivo, attività audiovisive e cinematografiche, ecc.;

- creazione di sistemi informativi che consentano la gestione e la fruizione dei luoghi/itinerari di visita;

- Azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni in materia di beni, servizi e attività culturali;

Tutti gli interventi dovranno essere progettati, realizzati e gestiti secondo i principi ĚĞůů͛ĞĐŽŶŽŵŝĂ circolare e nel quadro di obiettivi di riduzione dei consumi energetici, attraverso misure di efficientamento energetico e il ricorso Ăůů͛ƵƐŽ di energie alternative e rinnovabili; tutti gli edifici o gli spazi oggetto di intervento dovranno altresì prevedere la rimozione delle barriere che limitano ů͛ĂĐĐĞƐƐŽ alle persone con disabilità fisiche, culturali e cognitive.

Con successiva procedura a gestione centralizzata di responsabilità del MiC si prevede di sostenere le imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzate nei medesimi comuni oggetto dei Progetti di rigenerazione culturale.

5.1 Requisiti e criteri per la selezione dei Borghi e per la definizione dei Progetti locali di rigenerazione culturale Si illustrano di seguito i criteri, definiti in via preliminare, per la selezione dei borghi e per la definizione della strategia.

(16)

8

tale importo si aggiunge la quota a favore delle imprese insediate/che intendono insediarsi nei borghi selezionati, che sarà oggetto di una procedura a gestione centralizzata MiC, per un totale di risorse/borgo pari a 2,53 milioni di euro circa).

 Requisiti del comune proponente: piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico (o che si configurino come un borgo storico), chiaramente identificabile e riconoscibile. Le aggregazioni di comuni possono riguardare comuni limitrofi o comuni ricadenti nella medesima regione che condividono medesimi tematismi. Nel caso di aggregazioni di più comuni, in ogni comune dovrà essere presente un borgo storico. Nel caso di Comuni in forma aggregata la candidatura deve essere presentata dal Comune che assume il ruolo di proponente e capofila. Qualora ůĂƉƌŽƉŽƐƚĂƌŝŐƵĂƌĚŝƵŶ͛ĂŐŐƌĞŐĂnjŝŽŶĞĚŝĐŽŵƵŶŝ͕ŝůĨŝŶĂŶnjŝĂŵĞŶƚŽƉŽƚƌăĞƐƐĞƌĞŝŶĐƌementato del 30% per ogni comune aggregato al capofila in cui sia presente un borgo storico sul quale si intende intervenire.

 Requisiti della proposta progettuale: la proposta progettuale dovrà esporre tutti gli elementi utili all'istruttoria che sarà svolta secondo i seguenti ambiti di valutazione articolati in relativi criteri:

x caratteristiche del contesto, da cui si evincano i valori ambientali e culturali presenti, la propensione alla fruizione culturale e turistica, avvalorata dalla partecipazione a Reti esistenti, le condizioni di marginalità sociale ed economica;

x coinvolgimento delle comunità locali, esplicitando il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, dando evidenza dei loro ruoli nella definizione della strategia e delle modalità di co-progettazione attivate/da attivare, del loro coinvolgimento nelle fasi di gestione degli interventi; in questo quadro, saranno ritenute meritevoli di un maggior punteggio le candidature accompagnate da formule di partenariato in grado di esprimere efficaci forme di coordinamento e collaborazione tra soggetti pubblici e privati, livelli istituzionali, soggetti del terzo settore e altri attori rilevanti per la realizzazione del Progetto.

x strategia del progetto con indicazione, degli obiettivi generali e specifici, della coerenza e integrazione con altre strategie integrate locali a cui il richiedente partecipa, dell'innovatività degli interventi con particolare riferimento alla dimensione digitale, del contributo degli interventi agli obiettivi ambientali (economia circolare, risparmio energetica, ecc.), degli output e risultati attesi, della capacità del Progetto ĚŝŝŶĐŝĚĞƌĞƐƵůůĞĐŽŶĚŝnjŝŽŶŝĚŝĨƌĂŐŝůŝƚăĚĞůĐŽŶƚĞƐƚŽ͕ĚĞůů͛ĂĨĨŝĚĂďŝůŝƚăĚĞů progetto gestionale, il piano finanziario di dettaglio con indicazione dei costi dei diversi interventi;

x programma attuativo e cronoprogramma da cui si evincano i processi attuativi da sviluppare in relazione ai diversi interventi, l'affidabilità dei cronoprogrammi dichiarati, i livelli della progettazione, pareri, autorizzazioni disponibili.

5.2 Tempi e modalità attuative per l'avvio delle iniziative

Entro il mese di novembre 2021, il MiC pubblicherà un avviso, condiviso con il Tavolo di coordinamento inter- istituzionale del PNRR dedicato al cluster M1C3 (MiC, Affari Regionali, Regioni, ANCI, Strategia Aree interne), rivolto ai piccoli comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti.

Le risorse saranno ripartite tra Regioni e Province secondo criteri condivisi che fanno riferimento ai criteri di ƌŝƉĂƌƚŽĚĞůů͛ĐĐŽƌĚŽĚŝWĂƌƚĞŶĂƌŝĂƚŽϮϬϮϭ-2027 riparametratati secondo il macro riparto del PNRR, 40% al Mezzogiorno e 60% a Centro Nord.

Entro il 15 marzo 2022 i comuni presentano le candidature per il finanziamento di Progetti di rigenerazione culturale che saranno sottoposti ad un processo di istruttoria, condotta da una Commissione istituita dal MiC

(17)

9

ĚĞůůĞƐƐŽĐŝĂnjŝŽŶŝĐŚĞĨĂŶŶŽƉĂƌƚĞĚĞů͞ŽŵŝƚĂƚŽŽƌŐŚŝ͘͟ Il processo istruttorio si concluderà entro maggio ϮϬϮϮĐŽŶů͛ĂŵŵŝƐƐŝŽŶĞĂĨŝŶĂŶnjŝĂŵĞŶƚŽĚĞůůĞƉƌŽƉŽƐƚĞĞů͛ĂƐƐĞŐŶĂnjŝŽŶĞĚĞůůĞƌŝƐŽƌƐĞĂŝŽŵƵŶŝĐƵŝǀĞŶŐŽŶŽ delegate le responsabilità gestionali e attuative ĚĞůů͛ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŽ

Gli interventi dovranno essere conclusi entro giugno 2026, in coerenza con le tempistiche previste dal dispositivo e dal PNRR.

(18)

rischio abbandono e abbandonati

SELEZIONE DEI BORGHI LAZIALI DA CANDIDARE PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO PILOTA

Nota Metodologica

Direzione Programmazione Economica

(19)

1

2. Calcolo degli indicatori necessari e successiva verifica dei requisiti dimensionali e di dinamica demografica. In particolare:

a. Numero di unità immobiliari residenziali di norma non superiore a 300

b. Nelle realtà comunali più grandi per borgo è da intendersi un nucleo storico, prevalentemente isolato e/o separato dal centro urbano, mentre potrà coincidere con il centro urbano del territorio comunale nel caso di piccoli e piccolissimi comuni;

c. Borgo a rischio di abbandono o abbandonati 3. Selezione dei borghi con i requisiti al punto 2a e 2c

4. Calcolo degli indicatori necessari e successiva verifica dei requisiti di tipo ambientale, paesaggistico e culturale sui soli borghi selezionati al punto 3

5. Creazione di una graduatoria dei borghi in funzione delle caratteristiche di cui al punto 4, per provincia

6. Selezione dei primi 3 borghi per ogni graduatoria provinciale

7. Verifica del criterio di prossimità (descritto al punto 2b di questo elenco) sui borghi vincitori della selezione ed eventuale sostituzione dei borghi che non lo soddisfano con il successivo in lista nella stessa graduatoria

8. Definizione della selezione finale

1.

Identificazione dell’elenco degli insediamenti o nuclei storici che hanno mantenuto la riconoscibilità della loro struttura insediativa e la continuità dei tessuti edilizi storici del Lazio

Non disponendo di una definizione tecnica di borgo, la porzione di territorio identificata come oggetto dell'indagine è quella classificata come "Paesaggio dei Centri e dei Nuclei Storici" nel Piano Paesistico Territoriale Regionale (https://www.regione.lazio.it/enti/urbanistica/ptpr) nella "Tavola A - Sistemi ed ambiti del paesaggio" (2021). Il relativo tematismo contiene la perimetrazione degli insediamenti urbani storici, vale a dire di organismi urbani di antica formazione e di città di fondazione/centri realizzati nel XX secolo che abbiano «mantenuto la riconoscibilità delle tradizioni, dei processi e delle regole che hanno presieduto alla loro formazione, costituiti dal patrimonio edilizio, dalla rete viaria, dagli spazi inedificati, dalle ville, i parchi e i giardini storici periurbani nonché da infrastrutture territoriali» (Norme PTPR , art. 30).

Come dataset di partenza è stato assunto lo shapefile "paesaggi" - che come tutti i livelli vettoriali del PTPR

approvato è disponibile per il download al link https://www.regione.lazio.it/enti/urbanistica/ptpr - da cui

sono state estratte le componenti relative al "Paesaggio dei Centri e dei Nuclei Storici". A esito di un'analisi

preliminare finalizzata alla valutazione dell'accuratezza tematica dello strato così ottenuto, si è scelto di

integrarne i dati presenti nella tabella attributo con le informazioni relative al dettaglio toponomastico delle

singole entità geografiche contenute nello shapefile "centri-storici". Una successiva fase di editing dello

shapefile semilavorato ha permesso di predisporre un layer definitivo in cui sono state superate le riscontrate

(20)

2

Il numero di unità immobiliari residenziali all’interno di ciascun borgo è stato stimato attraverso i seguenti passaggi:

1. I 572 perimetri di interesse, estratti dal PTPR, di cui al paragrafo 1 di questo documento, sono stati sovrapposti alla CTRN

1

, ottenendo così il numero di edifici residenziali all’interno di ciascun perimetro e la loro altezza;

2. La sovrapposizione dei 572 perimetri di cui al punto 1 con il dataset

2

delle particelle catastali ha permesso di conoscere il numero di particelle catastali all’interno dei perimetri stessi e quindi la superficie della proiezione a terra degli edifici.

3. Si sono quindi proiettate le altezze degli edifici (punto 1) sulle particelle catastali (punto 2), e si sono stimati i piani abitabili dividendo i volumi di ciascun edificio (altezza per superficie catastale) per un’altezza media ipotizzata per piano di 3,20 m, ottenendo una stima della Superficie Utile Lorda (SUL).

4. La sovrapposizione dei perimetri di cui al punto 1 con il dataset territoriale delle sezioni di censimento

3

al 2011 ha permesso di individuare le sezioni di censimento corrispondenti alle aree di interesse

4

;

5. Dal dataset con i dati sulle sezioni di censimento al 2011 si sono estratti gli indicatori relativi alle superfici e al numero di unità immobiliari residenziali, da cui si è calcolata la dimensione media dell’unità immobiliare specifica per sezione;

6. Dividendo la SUL stimata per la dimensione media dell’unità immobiliare si è ricavata la stima del numero di unità immobiliari residenziali presenti nel perimetro di ciascun borgo.

Per rispondere ai requisiti richiesti si sono quindi esclusi tutti i borghi con più di 350 unità immobiliari residenziali (valore soglia individuato per contemperare il vincolo “di norma” delle 300 unità immobiliari indicato nelle Linee di indirizzo ministeriali e un margine di sicurezza legato al processo di stima utilizzato per la quantificazione delle stesse nei singoli borghi).

Inoltre, per evitare di includere nell’elenco di interesse porzioni di territorio costituite da edifici singoli o ruderi isolati, che non avrebbero corrisposto ai requisiti richiesti di riconoscibilità della struttura insediativa storica e di continuità dei tessuti edilizi storici, si sono escluse le porzioni di territorio individuate con meno di 10 edifici.

1Carta Tecnica Regionale Numerica, 2014 – geoportale.regione.lazio.it

2 Estrazione Catasto Regione Lazio 2020

3 www.istat.it/it/archivio/104317

4 Va osservato che non si è mai riscontrata una perfetta corrispondenza tra l’unità territoriale borgo e le sezioni di censimento, e in tutti i casi considerati il perimetro dell’insieme delle sezioni di censimento necessarie a coprire l’intera superficie del borgo eccedeva quella del borgo stesso.

(21)

3

Al fine di misurare il rischio di abbandono dei borghi selezionati, si è fatto riferimento a un parametro demografico, in particolare la variazione percentuale della popolazione residente tra il 1991 ed il 2011 [(Pop Tot 2001-Pop Tot 1991)/ Pop Tot 1991]*100.

A questo scopo si è utilizzata la popolazione residente, tutte le età, per sezione di censimento, estratta dai censimenti di popolazione del 1991 e del 2011

5

. Il borgo è stato considerato a rischio abbandono se l’indicatore così calcolato mostrava un valore inferiore o uguale a -10%.

3. Selezione dei borghi con i requisiti al punto 2a e 2c

Risultato:

 Borghi analizzati per dinamica demografica 126 Borghi a rischio abbandono 64

Calcolo degli indicatori necessari e verifica dei requisiti di tipo ambientale, paesaggistico e culturale

Seguendo quanto indicato dal documento Linee di indirizzo del MIC, già citato, si sono identificati tutti gli indicatori proposti, che vengono riportati e descritti nell’elenco che segue.

Gli indicatori di interesse ambientale, paesaggistico e culturale sono ottenuti attraverso due distinte modalità operative:

1. Indicatori derivati da analisi di sovrapposizione (Overlay Analisys) tra la copertura geografica dei limiti amministrativi dei comuni del Lazio (ISTAT 2011) e i dati geografici riconducibili alle variabili riconosciute come elementi discriminanti (di interesse ambientale, paesaggistico e culturale) per l'individuazione del borgo. Il risultato è espresso in termini di valori booleani (SI/NO) a seconda che le componenti siano presenti o meno nel territorio comunale:

a. comune localizzato in area protetta - sovrapposizione tra confini comunali e aree naturali protette della Regione Lazio, fonte Regione Lazio - PTPR Tavola B - Beni Paesaggistici, 2021.

È attribuito il valore "SI" ai comuni per i quali almeno il 10% del territorio risulta incluso in tale categoria.

5 https://www.istat.it/it/archivio/104317

(22)

4

c. comune in cui è presente un sito UNESCO - sovrapposizione tra confini comunali e mappatura dei siti UNESCO presenti nel territorio del Lazio, fonte elaborazione Direzione Regionale Programmazione Economica su dati Ministero della Cultura (2021). È attribuito il valore "SI" ai comuni in cui è presente almeno un sito riconosciuto come patrimonio dell'umanità.

d. comune localizzato lungo itinerari riconosciuti - sovrapposizione tra confini comunali e rete dei cammini del Lazio (percorsi storici, religiosi, culturali e paesaggistici: Cammino Naturale dei Parchi, Cammino di San Benedetto, Cammino di San Francesco, Via Amerina, Via Francigena), fonte: elaborazione Direzione Regionale Programmazione Economica su dati Regione Lazio (2021). È attribuito il valore "SI" ai comuni attraversati dai cammini sopraelencati.

e. comune nel quale è presente un attrattore culturale/turistico - sovrapposizione tra confini comunali, geolocalizzazione degli attrattori culturali (luoghi di eccellenza, di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale, dal punto di vista archeologico, architettonico o paesaggistico), fonte Regione Lazio PTPR - Ambiti prioritari per la formazione di parchi archeologici e culturali (2021), geolocalizzazione delle strutture museali censite dal Ministero della cultura, fonte Regione Lazio - PTPR - Ambiti prioritari per la formazione di parchi archeologici e culturali (2021) e geolocalizzazione dei beni accreditati alla rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico - annualità 2021, fonte elaborazione Direzione Regionale Programmazione Economica su dati Regione Lazio (2021). È attribuito il valore "SI" ai comuni in cui è presente almeno un elemento appartenente alle categorie sopraelencate.

2. Indicatori derivati da attribuzione diretta di informazioni a livello comunale:

a. comune incluso in sistemi di valorizzazione - comuni appartenente ai sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione, fonte Regione Lazio - 45 progetti per il Lazio, 2015. È attribuito il valore "SI" ai comuni appartenenti ad almeno uno dei sistemi individuati.

b. comune oggetto di altri riconoscimenti di interesse nazionale e regionale - comuni inclusi

nelle reti dei "Borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano" dei "Borghi più belli

d'Italia" e dei "Borghi autentici d'Italia", dati di fonte varia (2021) e comuni che si sono

(23)

5

(24)

6

Tabella 1b– Graduatoria dei borghi della provincia di Rieti

Borgo Comune

Conteggio elementi di valutazione

Variazione % popolazione 2011 rispetto

al 1991

TREVINANO ACQUAPENDENTE 6 -33,0

CIVITA DI BAGNOREGIO BAGNOREGIO 4 -11,1

SERMUGNANO CASTIGLIONE IN TEVERINA 1 -46,0

PIANIANO CELLERE 0 -60,0

Borgo Comune

Conteggio elementi di valutazione

Variazione % popolazione

2011 rispetto al

1991 CASTEL DI TORA (MONTE ANTUNI) CASTEL DI TORA 4 -100,0

MAGLIANELLO ALTO RIETI 4 -60,0

LISCIANO RIETI 4 -56,3

MOGGIO RIETI 4 -23,5

CERDOMARE POGGIO MOIANO 4 -21,1

CASTELFRANCO RIETI 4 -20,9

STIPES ASCREA 3 -38,9

COLLERINALDO BORGO VELINO 3 -16,5

CASTELNUOVO DI FARFA (CHIESA D) CASTELNUOVO DI FARFA 3 -16,0

OFFEIO PETRELLA SALTO 2 -49,3

SAN MARTINO PETRELLA SALTO 2 -33,3

BELMONTE IN SABINA BELMONTE IN SABINA 2 -32,3

CATINO POGGIO CATINO 2 -15,8

COLLALTO SABINO COLLALTO SABINO 2 -22,8

COLLEGIOVE COLLEGIOVE 1 -21,5

COLLALTO SABINO (DINTORNI) COLLALTO SABINO 1 -22,8

Rieti

(25)

7

Tabella 1d– Graduatoria dei borghi della provincia di Latina

GUADAGNOLO CAPRANICA PRENESTINA 3 -51,2

MONTE PORZIO CATONE MONTE PORZIO CATONE 3 -35,6

CASTEL GIULIANO BRACCIANO 3 -20,0

GROTTAFERRATA GROTTAFERRATA 3 -23,7

CANTERANO CANTERANO 2 -23,0

ROCCA DI MEZZO ROCCA CANTERANO 2 -18,7

VALMONTONE VALMONTONE 2 -27,6

ARCINAZZO ROMANO (SAN GIORGIO) ARCINAZZO ROMANO 1 -40,5

SAN GREGORIO DA SASSOLA (BORGO PIO) SAN GREGORIO DA SASSOLA 1 -21,3

VALLINFREDA (SAN ROCCO) VALLINFREDA 1 -10,2

CASAPE CASAPE 0 -49,3

ROCCA DI CAVE ROCCA DI CAVE 0 -24,2

Borgo Comune

Conteggio elementi di valutazione

Variazione

% popolazion

e 2011 rispetto al

1991

MARANOLA FORMIA 5 -12,3

SAN FELICE CIRCEO SAN FELICE CIRCEO 4 -70,9 MONTE SAN BIAGIO MONTE SAN BIAGIO 4 -70,5

BASSIANO BASSIANO 4 -61,7

MINTURNO MINTURNO 4 -52,6

NORMA NORMA 4 -44,6

TERRACINA (CITTÀ) TERRACINA 4 -31,5

SONNINO SONNINO 4 -30,4

TERRACINA (DISTRETTI) TERRACINA 4 -15,3 SANTI COSMA E DAMIANO SANTI COSMA E DAMIANO 3 -52,9 VENTOSA SANTI COSMA E DAMIANO 3 -17,7 CISTERNA DI LATINA CISTERNA DI LATINA 3 -15,2

CAMPODIMELE CAMPODIMELE 3 -10,1

VENTOTENE VENTOTENE 3 -16,7

ROCCA MASSIMA ROCCA MASSIMA 2 -20,5

LENOLA LENOLA 1 -60,4

ROCCASECCA DEI VOLSCI ROCCASECCA DEI VOLSCI 1 -16,1 SPIGNO SATURNIA SPIGNO SATURNIA 1 -15,2

PROSSEDI PROSSEDI 0 -16,5

Latina

(26)

8

5. Selezione dei primi 3 borghi per ogni graduatoria provinciale

La selezione dei primi 3 borghi di ogni graduatoria provinciale ha portato ad individuare la seguente lista di borghi:

6. Verifica di rispetto del criterio di prossimità

Su questo elenco di 15 borghi si è effettuata una verifica di rispetto del criterio riportato al punto 2b di questo documento. I borghi di Pomezia e Gallicano nel Lazio (Colle Santa Maria) sono risultati non rispondenti a tale requisito dove è evidente la continuità della porzione di territorio identificata come borgo con il resto del tessuto del comune in cui è inserita, nel caso di Pomezia (Figura 1a), e la prossimità al centro storico del

VICALVI VICALVI 2 -23,3

VILLA LATINA VILLA LATINA 2 -21,1

GALLINARO GALLINARO 1 -20,5

CASTELNUOVO PARANO CASTELNUOVO PARANO 1 -12,4

SANT'AMBROGIO SUL GARIGLIANO SANT'AMBROGIO SUL GARIGLIANO 1 -10,1

ACQUAFONDATA ACQUAFONDATA 0 -19,5

VALLEMAIO VALLEMAIO 0 -15,3

Provincia Borgo Comune

TREVINANO ACQUAPENDENTE

CIVITA DI BAGNOREGIO BAGNOREGIO

SERMUGNANO CASTIGLIONE IN TEVERINA

CASTEL DI TORA (MONTE ANTUNI) CASTEL DI TORA

MAGLIANELLO ALTO RIETI

LISCIANO RIETI

GALLICANO NEL LAZIO (COLLE SANTA MARIA) GALLICANO NEL LAZIO

MONTELIBRETTI MONTELIBRETTI

POMEZIA POMEZIA

MARANOLA FORMIA

SAN FELICE CIRCEO SAN FELICE CIRCEO

MONTE SAN BIAGIO MONTE SAN BIAGIO

SAN BIAGIO SARACINISCO SAN BIAGIO SARACINISCO

FUMONE FUMONE

ALVITO (PESCHIO) ALVITO

Viterbo

Frosinone Latina

Rieti

Roma

(27)

9

Figura 1b. Immagine aerea del territorio corrispondente al borgo di Gallicano nel Lazio (Colle Santa Maria) e

zona limitrofa

(28)

10

(29)

11

Figura 2. Distribuzione geografica dei borghi selezionati

CASTEL DI TORA (MONTE ANTUNI) CASTEL DI TORA

MAGLIANELLO ALTO RIETI

LISCIANO RIETI

MONTELIBRETTI MONTELIBRETTI

GUADAGNOLO CAPRANICA PRENESTINA

CASTEL GIULIANO BRACCIANO

MARANOLA FORMIA

SAN FELICE CIRCEO SAN FELICE CIRCEO

MONTE SAN BIAGIO MONTE SAN BIAGIO

SAN BIAGIO SARACINISCO SAN BIAGIO SARACINISCO

FUMONE FUMONE

ALVITO (PESCHIO) ALVITO

Frosinone Latina

Rieti

Roma

(30)

12

SCHEDE DEI BORGHI SELEZIONATI

(31)

Maxar, Microsoft

Esri Community Maps Contributors, Esri, HERE, Garmin, INCREMENT P, METI/NASA, USGS CODICE UNIVOCO

BORGO COMUNE

CODICE ISTAT COMUNE PROVINCIA

SUPERFICIE DEL BORGO (ettari)

POPOLAZIONE RESIDENTE DEL BORGO 2011 (abitanti) VARIAZIONE % POPOLAZIONE 2011 RSIPETTO AL 1991 UNITÀ IMMOBILIARI RESIDENZIALI (numero, stima) COMUNE LOCALIZZATO IN AREA PROTETTA

COMUNE LOCALIZZATO IN AREA DI ELEVATO VALORE PAESAGGISTICO COMUNE IN CUI È PRESENTE UN SITO UNESCO

COMUNE LOCALIZZATO LUNGO ITINERARI RICONOSCIUTI

COMUNI IN CUI È PRESENTE UN ATTRATTORE CULTURALE/TURISTICO COMUNE INCLUSO IN SISTEMI DI VALORIZZAZIONE IN AREE DI ATTRAZIONE

COMUNE OGGETTO DI ALTRI RICONOSCIMENTI DI INTERESSE NAZIONALE O REGIONALE CONTEGGIO ELEMENTI DI VALUTAZIONE

DRPE_0448 ALVITO (PESCHIO)

ALVITO 060004 FROSINONE

0,97 95 -33,1

189 NO

SI NO NO NO SI NO

2

ELEMENTI DI VALUTAZIONE

PERIMETRO DI ANALISI

Riferimenti

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