Soia 2016 La soia (Glicine max (L.) Merr.) ha fatto registrare livelli di resa che si attestano tra circa 3 e 3,8 t di s.s./ha

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(3) . Soia 2016 La soia (Glicine max (L.) Merr.) ha fatto registrare livelli di resa che si attestano tra circa 3 e 3,8 t di s.s./ha. Se tra le tesi CT, MT e ST le differenze in termini produttivi sono state minime, in NT sono state registrate rese più basse. Bassi rendimenti produttivi caratterizzano entrambe le zone omogenee (C, D) e le gestioni (uniforme e variabile). Infatti, NT è caratterizzata da apprezzabili cali produttivi rispetto ad MT che generalmente è stata la tesi con la resa più alta (Tab.1). Questo porta a pensare che il significativo gap produttivo non sia stato influenzato totalmente dalla tecnica colturale e dalla definizione delle densità di semina caratterizzanti le diverse zone omogenee, ma dalle sfavorevoli condizioni climatiche osservate durante la prima fase del ciclo colturale. La semina della coltura è stata effettuata nella terza settimana di maggio, coerente al periodo di semina ottimale della soia, per tutte e quattro le tecniche di coltivazione. In seguito, le forti piogge della fine del mese di maggio hanno creato difficoltà nella fase di germinazione ed emergenza delle plantule, portando ad avere ridotti investimenti finali. Questa condizione di avversità è stata subita in forma lieve da ST, ma maggiormente da NT in quanto caratterizzata da terreno più freddo (che ha probabilmente rallentato le emergenze) e minor drenaggio. Dai rilievi effettuati durante i giorni successivi, si è osservato che i semi già germinati erano marciti a causa del ristagno idrico maggiormente evidente nei punti più bassi del campo. In quelle zone del campo, le emergenze finali sono state inferiori di circa il 50% rispetto al target programmato che per la sezione del campo gestita a dose uniforme si attesta sui 45 semi/m2, mentre 40 e 35 semi/m2 rispettivamente per le zone C e D soggette ad applicazioni rateo variabili di seme. Per quanto riguarda le altre tesi, CT ed MT hanno avuto riduzioni del 20% mentre ST ha avuto una riduzione delle emergenze di circa il 35%.. . CT -. Zona A. ST -. NT -. Zona B. -. -. -. -. Zona C. 3,74. 3,84. 3,67. 2,63. . Zona D. 3,66 . 3,80. 3,54. 3,14. . Media Uniforme. 3,68. 3,81. 3,56. 2,96. Zona A. -. UNIFORME. . . . VARIABILE. MT -.    . -. Zona B. -. 4,97. 3,81. -. Zona C. -. 4,73. 3,97. 3,01. Zona D. -. 3,84. -. 4,63. 3,83. 3,00. 3,68. 3,72. 3,62. 2,98. Media Variabile. Media demotest  . 3,00. . Tabella 1 - Rese in t s.s./ha della soia nel 2016 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: quella convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile). . . . Nonostante la difficile condizione di sviluppo iniziale comune a tutte le tesi, si sono potuti osservare buoni risultati legati alla tecnica di gestione del suolo (Fig. 2). Questo, supportato dai dati di resa del 2015, lascia presagire un’ottima adattabilità della soia alle tecniche conservative, in particolare per la MT. Allo stesso modo, queste tecniche potenziate dall’agricoltura di precisione permettono di ottenere una più alta efficienza d’uso dei fattori produttivi, dovuta in questo caso al dosaggio variabile della densità di semina a seconda della variabilità di campo (Fig. 1)..   . . .    . . . . . Figura 1 - Rese in t s.s./ha della soia nel 2016 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: quella convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile). . Figura 2 - Mappa di resa della soia nel 2016 per le quattro tesi sperimentali a confronto.

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(5) . edizione aprile 2017.

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(8) . Soia 2015 Nelle prove condotte nell’annata 2015, la soia (Glicine max (L.) Merr.) ha fatto registrare livelli di resa superiori alle 3,7 t s.s./ha. Leggere riduzioni della resa, inferiori comunque al 5%, si sono rilevate nelle tesi gestite in strip-tillage (ST) e no-tillage (NT) rispetto alla lavorazione convenzionale (CT) e minima lavorazione (MT). Le differenze produttive tra le tesi sperimentali non risultano comunque essere apprezzabili, tranne in un unico caso riscontrato nella zona omogenea D della fascia testimone di MT a causa di un’area caratterizzata da un alto contenuto salino, peculiarità già constatata durante le analisi compiute nello studio della variabilità dei suoli. Le buone emergenze riscontrate e la resa ottenuta dimostrano che le tecniche di lavorazione conservativa si prestano bene a questa coltura. L’elevata capacità di penetrazione radicale della soia, l’ottima gestione colturale e delle malerbe, hanno portato ad ottenere un buon livello di produzione con tutte le tecniche di lavorazione conservativa. Nelle tesi gestite con la MT e ST è possibile notare come la coltura abbia mostrato risultati produttivi migliori con una gestione variabile della densità di semina, in particolare, MT sembra avvantaggiarsi sia della minore densità nelle zone più argillose (C e D), sia della maggiore densità nella zona più sciolta (B); ST sembra comportarsi in modo indifferente per quanto concerne la densità di semina, mentre le produzioni su NT sembrano essere penalizzate dal cambiamento della densità rispetto a quella prefissata di 45 piante/m2 (Figure 1 e 2, Tabella 1).. Figura 1 - Rese in t s.s./ha della soia nel 2015 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile). CT. MT. ST. Zona A. UNIFORME. 3,43. Zona B. 3,91. 3,41. 3,77. 3,91. Zona C. 3,94. 3,86. 3,56. 4,97. Zona D. 3,81. 2,02. Media Uniforme. 3,91. 3,35. 3,74. 3,93. Zona A. VARIABILE. NT. 3,30. Zona B. 4,97. 3,81. 3,99. Zona C. 4,73. 3,97. 3,79. Zona D. 3,84. Media Variabile. 4,63. 3,83. 3,59. 3,99. 3,79. 3,76. Media demotest. 3,91. Tabella 1 - Rese in t s.s./ha della soia nel 2015 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile). Figura 2 - Mappa di resa della soia nel 2015 per le quattro tesi sperimentali a confronto.

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(10) . edizione aprile 2017.

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