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FINO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA LA DIFESADI ANDI DEL CONCETTO DI STUDIO PROFESSIONALEPRIVATO

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Sentenza Socio Andi

Il Sole24Ore

Roma, 19 aprile 2010

FINO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA LA DIFESA DI ANDI DEL CONCETTO DI STUDIO PROFESSIONALE

PRIVATO

E’ dei giorni scorsi la sentenza emessa dai Giudici di Appello del Tribunale di Torino in una causa promossa da S.C.F. (la Società Consortile Fonografici) contro un Socio ANDI, accusato di non pagare alla Società i diritti per i supporti fonografici utilizzati nel proprio studio per la diffusione di musica d’ambiente, notizia riportata dai quotidiani (vedi il Sole24Ore allegato).

In primo grado, con sentenza del 20 marzo 2008, il Tribunale di Torino aveva pienamente accolto la tesi della nostra Associazione dichiarando “lo studio medico dentistico come luogo privato e come tale non assimilabile ad un luogo pubblico o aperto al pubblico, atteso che i pazienti non costituivano un pubblico indifferenziato, ma erano singolarmente individuati e potevano accedervi normalmente previo appuntamento e, comunque, su consenso dell’odontoiatra”.

I Giudici di Appello di Torino hanno invece ora demandato alla Corte di Giustizia Europea di stabilire se la diffusione gratuita di fonogrammi effettuata all’interno di studi odontoiatrici privati, esercenti attività economica di tipo libero professionale, costituisca diffusione al pubblico e se tale attività dia diritto alla percezione di un compenso da parte dei fonografici.

ANDI a suo tempo aveva rifiutato di sottoscrivere convenzioni con SCF, ritenendo appunto lo studio professionale singolo o associato un luogo privato e non aperto al pubblico; da allora SCF ha iniziato una serie di azioni legali, con cause che hanno coinvolto direttamente e privatamente anche il Presidente Nazionale.

Proseguiremo la nostra battaglia sino in fondo difendendo la posizione anche presso la Corte di Giustizia Europea.

La Segreteria di Presidenza

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