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Seconda lezione. stefaniapinnelli

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Academic year: 2022

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(1)

Seconda lezione

stefaniapinnelli

(2)

Il lavoro in classe

Ciò che “funziona” per l’alunno con BES è

altrettanto efficace per gli altri

Ciò che “funziona” per l’alunno con BES è altrettanto efficace per gli altri

(3)

Stefania Pinnelli -

Si dovrà pensare

1) all’adattamento dei materiali, dei testi, 2) all’attivazione della risorsa compagni di

classe (apprendimento cooperativo e tutoring),

3) a varie forme di differenziazione, 4) alla didattica laboratoriale,

5) all’uso inclusivo delle tecnologie.

(4)

forme di verifica e di valutazione

• mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per

l’espletamento della prestazione da valutare

• relativamente ai tempi di effettuazione

• alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla

padronanza dei contenuti disciplinari, a

prescindere dagli aspetti legati all’abilità

deficitaria.

(5)

Stefania Pinnelli -

• verifiche in condizioni analoghe a quelle delle esercitazioni

• consentire uso di strategie e strumenti compensativi a cui l'allievo è abituato

• comunicare cosa chiederà e come si svolgerà la verifica, prima della spiegazione e prima della verifica stessa.

• incentivare utilizzo di mappe, schemi e immagini

• privilegiare, generalmente, verifiche orali a verifiche scritte

• prima delle prove accertarsi che le consegne siano state comprese

• nel caso in cui lo studente debba cercare sul dizionario (italiano, seconda e terza lingua, latino, ecc.), concedere più tempo

verifiche

(6)

• approntare verifiche scalari con il testo graficamente chiaro

• utilizzare domande a scelta multipla, risposta chiusa, V/F, cloze, ...

• lasciare ampia interlinea sul testo di verifica

• usare un linguaggio semplice ed essenziale

• sottolineare o evidenziare parole chiave

• circoscrivere le parti più importanti del testo

• durante le verifiche dare più tempo (per rileggere le consegne, le domande, i test dei problemi e ciò che lo studente stesso ha scritto) o dare meno domande.

verifiche

(7)

Stefania Pinnelli -

• necessità di una valutazione che tenga conto delle caratteristiche dello studente

• definire sempre cosa si sta valutando

• valutare separando l’errore dal contenuto

• visivamente, segnare in modo diverso gli errori legati all'oggetto della verifica da quelli di tipo strumentale

• evidenziare e premiare i progressi

• considerare l’impegno, la fatica

• rendere lo studente partecipe durante l’analisi degli errori

• valutare i progressi in riferimento al livello di partenza

• non calcolare il tempo impiegato

Per valutare

(8)

Attivare e attuare strategie per:

 valorizzare i punti di forza l’intuizione, pensiero visivo, creativo, divergente)

minimizzare i punti di debolezza (errori ortografici, deficit nella memoria di

lavoro, lentezza esecutiva, facile

affaticabilità, mancata autonomia….)

(9)

Stefania Pinnelli -

stefania.pinnelli@unisalento.it

Punti di debolezza

• Deficit di elaborazione linguistica (Alunni più lenti nel comprendere le informazioni)

• Deficit d’attenzione (Alunni distraibili, non si concentrano su nulla)

• Deficit di coordinazione visuo-motoria (Il cervello riceve messaggi misti dagli occhi e dalla mano)

• Deficit nella memoria a breve termine (non

trattengono sufficientemente un messaggio per

eseguirlo, es. dettato, risposta a interrogazione)

(10)

Facilitare l’apprendimento attraverso:

canale visivo avvalendosi di organizzatori

grafici come schemi, mappe, immagini filmati e soprattutto la LIM

canale uditivo (audiolibri, registrazioni, sintesi vocale o lettore umano, libri di testo digitali)

attività diversificate

materiale strutturato (su diversi livelli di difficoltà)

Didattica laboratoriale per problemi reali

(11)

Stefania Pinnelli -

lezione efficace

 iniziare l’attività con una sintesi della lezione con domande flash (warm up)

 avvalersi del “brianstorming” visivo e grafico

 variare azioni e contenuti sollecitando diverse abilità

 Ogni tanto interrompere e fare la sintesi dei contenuti

 riprendere e ripetere in modo diverso i concetti più importanti

 prediligere strategie di apprendimento cooperativo o a coppie in cui le capacità cognitive dell’alunno con BES possano esprimersi nell’interazione con i

compagni incaricati di fungere da mediatori

(12)

Strategie d’insegnamento

Evitare:

 lezioni esclusivamente frontali

 lunghe spiegazioni

 copie dalla lavagna o da foglio

 consegne e verifiche in corsivo o con caratteri piccoli

 di porre l’accento sugli errori

Favorire/sostenere/prom uovere

 interrogazioni

programmate e attività in classe precedentemente comunicate all’alunno

 stima e apprezzamento per gli esiti positivi

 ribadire “Mi sono spiegato?”

(13)

Stefania Pinnelli -

stefania.pinnelli@unisalento.it

Ambiente aula

Evitare

 ambienti dispersivi e cartelloni con scritte a caratteri misti

 posizione in ultima fila

Dislessia e attenzione visiva  deficit

nell’attenzione visuo spaziale

(spazio/forme/tempo)

Favorire/sostenere/promuovere

 ambienti con stimoli adeguati e strutturati

 cartelloni schematici alle pareti scritti in

“stampatello maiuscolo”

 posto in aula nelle prime file di fronte alla lavagna

(14)

Stefania Pinnelli -

Verifiche

TEMPO

 Il miglior regalo da fare ad un alunno DSA è concedere più tempo

Percezione visiva e dislessia Alta leggibilità

 Font

 Pulizia dei testi,

 Interlinea,

 Spaziatura,

 Frasi Brevi

 Es.

 ES.

 http://www.pickeditor.com./

 EasyReading scopri il font per Dsa e dislessia.mp4/

(15)

Mappe concettuali

• Mappe compensative

• 1

• 2

• 3

• 4

(16)

la didattica personalizzata

Differenziazione e strategie

Raggruppamenti flessibili. I docenti possono minimizzare l'uso della lezione frontale, organizzando la classe su compiti individuali combinati con compiti di piccolo gruppo.

Materiali differenziati. Si possono differenziare i materiali in termini di complessità, astrazione, limiti e strumenti.

Postazioni tematiche. Le postazioni tematiche sono luoghi fisici presenti nella classe, dove gli studenti lavorano, simultaneamente, in piccoli gruppi su contenuti o compiti differenziati.

Gruppi di livello. Prima di realizzare un'unità i docenti eseguono una valutazione

preliminare sui livelli di prontezza attualmente posseduti dagli studenti con lo scopo di diversificare gli stimoli didattici.

Agenda personale. L'agenda è una lista personale di compiti, da completare entro uno specifico limite di tempo (usualmente due o tre settimane).

Studi individuali attorno ad un tema. Gli studi individuali sono ricerche autonome della durata di tre o sei settimane. Gli studi ruotano attorno a contenuti di tipo concettuale.

Apprendimento basato su problemi. Gli studenti cercano informazioni, definiscono il problema, individuano risorse valide, pensano la soluzione, comunicano la soluzione, valutano l'efficacia della soluzione.

Vie di accesso. Gli studenti possono esplorare uno stesso contenuto attraverso 5 vie di accesso: compiti narrativi, logico-quantitativi, concettuali, estetici, esperienziali.

(17)

C.L. Informale

• Impegnare piccoli gruppi in attività di breve durata, dai 5 minuti ad un’ora di scuola

con l’obiettivo di far conseguire un obiettivo comune di apprendimento

Evitare problemi di status

Studenti abituati a essere gestiti con lezione frontale e autoritaria

disimpegno nel C.L.

>Difficoltà ad

Esprimersi in pubblico

(18)

ESERCIZIO 1

• Si formino delle coppie o i gruppi da 3.

• Compito: scrivere appunti completi che riassumano la lezione trattata

• Metodologia

1. Lo studente riassume all’altro le informazioni annotate 2. I punti salienti della lezione

3. La cosa più curiosa detta dall’insegnate o presente nel materiale

1. L’altro studente fa altrettanto

2. I due studenti completano i loro appunti aggiungendo le informazioni mancanti

3. Ogni studente firma gli appunti dell’altro per indicare che li ritiene completi

(19)

ATTIVITA’ SVOLGIBILI DURANTE LA LEZIONE

• Prendere appunti in coppie

• Fare esercizi e ripassare in coppie

(20)

ATTIVITA’ SVOLGIBILI ALLA FINE DELLA LEZIONE

• Sintesi in coppia

• Completare gli appunti in coppia

• Discussione focalizzata in gruppi

(21)

Sintesi in coppia

Suddivisi in coppie scrivere una brevissima sintesi della lezione.Essa deve contenere

Argomenti principali

Eventuali domande o dubbi

• Una sola sintesi per coppia. Condivisa e che entrambi sono in grado di spiegare

1. Paragrafo introduttivo che delinei gli argomenti della lezione 2. Definizione dei concetti e dei termini

3. Riassunto e giudizio sul materiale

4. Descrizione del significato pratico del materiale trattato

5. Ciò che conoscono sull’argomento che non è stato trattato a lezione.

(22)

Completare gli appunti in coppia

• L’insegnate forma le coppie o i gruppi da 3.

• Compito: scrivere appunti completi che riassumano la lezione trattata

• Ob. Cooperativo: assicurarsi di avere un corredo completo dei materiali

• Metodologia

1. Lo studente riassume all’altro le informazioni annotate 2. I punti salienti della lezione

3. La cosa più curiosa detta dall’insegnate o presente nel materiale

1. L’altro studente fa altrettanto

2. I due studenti completano i loro appunti aggiungendo le informazioni mancanti

3. Ogni studente firma gli appunti dell’altro per indicare che li

(23)

Discussione focalizzata in gruppi

• Gli studenti chiudono la lezione rielaborando i contenuti appresi e spiegandoli agli altri.

• Radunare gli studenti in gruppi cooperativi da 2

• Chiedere di riassumere ciò che hanno imparato degli argomenti durante la lezione

• Ob. Cooperativo: ciascuno studente deve

discutere e concordare con il gruppo le risposte

• Al gruppo viene chiesto di scrivere 1. Argomento della lezione

2. 5 cose più importanti

3. 2 domande che vorrebbero fare

(24)

Le domande in coppia

• Coppie. N. 1 e 2 oppure A e B, oppure Immagini

• Il n “1” o la lettera “A” legge un racconto e elabora 5 domande”.

• Idem il n. 2 su un altro brano (simile per lunghezza)

• Dopo aver letto e preparato le domande, i

partner si scambiano il brano e le domande,

e ognuno dovrà rispondere alle domande

dell’altro per iscritto. Il partner correggerà le

risposte.

(25)

Le domande in coppia

• Per un apprendimento significativo, sia per cercare connessioni tra idee, sia per stimolare la

riflessione, è importante che gli studenti imparino a esprimere domande

• Le domande collocano i concetti in un quadro più generale

• Aiutano a comprendere le connessioni

• Stimolano l’introspezione e la creatività

• Obiettivo

• Educare alla curiosità, alla riflessione, alla scoperta, all’analisi.

(26)

skimming

• Coppie

• Avete cinque minuti per farvi un’idea di ciò che tratta il capitolo

• Passati i cinque minuti in coppia scambiatevi in tre minuti ciascuno le impressioni che avete

raccolto

• Se il tempo non è stato sufficiente alzate la mano

• Relazionerà alla classe un membro della coppia

(27)

skimming

• Fare lo skimming in coppia  insegnare la tecnica di visione d’insieme e di esame generale su un argomento

• Lettura veloce

• Si descrive con chiarezza il compito da eseguire.

• Ad esempio, “Avete cinque minuti per farvi un’idea di ciò che tratta il capitolo”,

• “Avete cinque minuti per scoprire se il brano da leggere vi può piacere”,

• “Avete cinque minuti per capire se l’argomento da studiare è difficile o facile, e perché è così”.

• (3) Indipendentemente l’uno dall’altro, i partner delle coppie

leggeranno l’inizio o la fine del brano scritto per trovare una frase che abbia il significato di introduzione o di sintesi. Se l’individuano,

leggeranno subito e solo questa frase. Se no, si scambieranno in tre minuti le impressioni che avranno raccolto.

• (4) Se il tempo concesso non è sufficiente, alzeranno la mano per richiedere altro tempo.

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