• Non ci sono risultati.

Aria viziata in classe, al via un nuovo progetto per le scuole altoatesine - SNPA - Sistema nazionale protezione ambiente

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Aria viziata in classe, al via un nuovo progetto per le scuole altoatesine - SNPA - Sistema nazionale protezione ambiente"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Aria pulita in classe

Come arieggiamo correttamente?

Ricambio con corrente d’aria: aprire completamente finestre e porte collocate sui lati opposti

Ricambio d’aria laterale: aprire del tutto la finestra oppure la porta (se il ricambio con corrente d’aria non è possibile)

L’apertura delle finestre a vasistas (a ribalta) non porta ad un rapido miglioramento dell’aria all’interno del locale!

Mentre in inverno, con questa modalità di ventilazione, viene disperso troppo calore, quando non è acceso il riscaldamento questa opzione può essere di supporto al ricambio con corrente d’aria e al ricambio d’aria laterale.

Quanto spesso e per quanto tempo dobbiamo arieggiare?

• Prima dell’inizio delle lezioni*: 15 minuti

• A metà di ogni ora di lezione (dopo ca. 20-25 minuti): 5 minuti

• Al termine di ogni ora di lezione (ca. 45 minuti): 5 minuti

• Durante la pausa: 5-15 minuti (a seconda della temperatura esterna)

• Alla fine delle lezioni: 15 minuti

• Durante i mesi più caldi (quando non viene riscaldato) aprire completamente le finestre, perché la qualità dell’aria all’aperto è sempre migliore di quella in ambienti chiusi.

* Arieggiando in classe 15 minuti prima dell’inizio delle lezioni si può ridurre la quantità delle sostanze inquinanti eventualmente presenti (come ad esempio radon e formaldeide) che si sono accumulate dal giorno precedente oppure durante il fine settimana. 

(2)

Un’aria interna sana deve essere priva di sostanze nocive ed inquinanti. Queste sostanze derivano ad esempio dalle emissioni derivanti dagli arredi e dai materiali da costruzione.

Anche il corpo umano rilascia continuamente nell’ambiente una molteplicità di altre sostanze, oltre alla CO2 legata alla respirazione.

La qualità dell’aria negli ambienti interni dipende inoltre da altri fattori: la frequenza di utilizzo (numero degli alunni, frequenza di utilizzo del locale), la dimensione e le modalità di utilizzo del locale.

Con la CO2 aumenta anche il rilascio di altre sostanze; per questo motivo la CO2 funge da indicatore per valutare la qualità dell’aria interna.

La stessa CO2, nelle normali concentrazioni presenti nell’aria interna, è innocua.

Una concentrazione troppo elevata di CO2 nell’aria condiziona tuttavia il nostro benessere.

Tra i possibili disturbi si contano la mancanza di concentrazione, stanchezza, vertigini e mal di testa. [1] Questi disturbi possono già insorgere se la concentrazione di CO2

nell’aula scolastica è quattro volte più elevata di quella presente all’aperto. E questo succede già dopo 20-25 minuti di lezione, in un’aula scolastica “tipo”, con finestre e porte chiuse.

Il Laboratorio di chimica fisica dell’Agenzia provinciale per l’ambiente misura la qualità dell’aria nelle aule scolastiche. Negli anni passati il personale tecnico ha misurato la concentrazione di CO2 in aria, in 90 aule scolastiche, arrivando alle seguenti conclusioni:

1. Si deve arieggiare molto di frequente affinché sia garantita una buona qualità dell’aria.

2. Arieggiando correttamente si ottiene un significativo miglioramento della qualità dell‘aria [2].

Avendo la possibilità di misurare la concentrazione di CO2 in aria usando una segnalazione tipo semaforo, si possono seguire queste indicazioni:

< 1.000 ppm CO2 verde

> 1.000 ppm CO2 giallo

> 1.400 ppm CO2 rosso = ARIEGGIARE!

A titolo di confronto: l‘aria esterna contiene ca. 400 ppm di CO2.

[1] Myhrvold AN, Olsen E, Lauridsen O (1996) Indoor environment in schools – pupils health and performance in regard to CO2

concentrations. Proc Indoor Air í96 4:369–374 - Bundesgesundheitsbl - Gesundheitsforsch - Gesundheitsschutz 11 2008 [2] Methode zur Abschätzung der CO2-Konzentration in Klassenräumen anhand empirisch ermittelter Daten und Vorschläge für

Lüftungsmaßnahmen – publiziert in Gefahrstoffe Reinhaltung der Luft 75 (2015) Nr. 4 – April

Riferimenti

Documenti correlati

Differenza tra batteri e virus A differenza dei batteri, il virus non è un’entità biologica autonoma, non può cioè vivere senza trovare un ospite.. Può riprodursi solo

- Il Radon indoor: normativa, effetti sulla salute, diffusione nelle abitazioni, mappatura regionale - Francesco Salvi, ISIN - Radioattività nelle acque potabili: Normativa e

La costituzione di Ecoads vuole fornire uno strumento per integrare le numerose attività di ricerca e di monitoraggio ecologico e oceanografico presenti nel bacino, che

Le polveri fini, denominate PM10 (diametro inferiore a 10 µm), sono delle particelle inquinanti presenti nell'aria che respiriamo. Possono essere di origine naturale e/o

Come si evidenzia dalle mappe riportate nella Figura 21, a causa di un inizio di autunno caratterizzato da apporti piovosi scarsi e la prosecuzione del

Sono stati molto frequenti i webinar diretti tra esperti in tutto il mondo: nel settore delle acque, ad esempio, una presenza costante e diffusa è quella registrata da parte

The highest potential to improve air quality and public health outcomes is associated with combining behavioural interventions with other policy or infrastructure-based

Consecutivamente è stata avviata una campagna di misure negli edifici scolastici della Basilicata, per avere un quadro conoscitivo dei livelli di radon riscontrabili nelle scuole e