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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Brasile 2016

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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Brasile 2016 SCHEDA BRASILE - MSO

Volontari richiesti : N 2

SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: CURITIBA INTRODUZIONE

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

BRASILE

Il Brasile è una Repubblica Presidenziale Federale suddivisa in 26 stati, con condizioni morfologiche diversificate che influiscono sugli aspetti sociali ed economici delle differenti regioni. Tale sistema caratterizzato da un “multilevel power system”, se da una parte ha contribuito allo straordinario sviluppo del Paese che è parte del gruppo BRIC, non sempre, però, si traduce in efficienza, causando così disorganicità ed elevata inefficacia del sistema politico ed amministrativo.

Nel 2003 è stato eletto Presidente della Repubblica Ignacio Lula da Silva, leader del Partido dos Trabalhadores (PT), confermato alla Presidenza nelle successive elezioni dell’ottobre 2006. La sua elezione ha destato grandi aspettative soprattutto tra la popolazione più povera del Brasile, ma l’alleanza del PT con alcuni settori conservatori e di destra per vincere le elezioni, ha portato il Governo Lula a dover tener conto di alcuni condizionamenti esterni nell’esercizio della sua politica. Alle elezioni del dicembre del 2011, è eletta come 36° Presidente del Brasile Dilma Roussef, anch’essa esponente del PT. Nonostante gli indubbi successi economici e di sviluppo sociale, il governo sembra aver perso l’ampio appoggio popolare. Nel 2013 un fattore apparentemente marginale (l’aumento del prezzo dei trasporti pubblici nelle grandi città) ha determinato un crescendo di manifestazioni di massa che hanno denunciato la corruzione, gli ingenti tagli alla spesa pubblica e al welfare, gli sprechi negli investimenti per le infrastrutture dei Mondiali di calcio del 2014 e delle successive Olimpiadi del 2016 e, più in generale, le mancate risposte alle esigenze di una nuova classe media nata proprio dallo sviluppo economico e sociale promosso dal governo Lula e dal governo Roussef. In questo contesto sono state numerose le violenze e le violazioni dei diritti umani, in particolare del diritto all’alloggio e dei diritti sulla terra.

Nonostante le istituzioni democratiche brasiliane sembrano essersi consolidate, a limitare tale processo spicca l’alto tasso di corruzione politica (secondo l’Indice di corruzione percepita 2013 di Transparency International, il Brasile copre la 72° posizione mondiale su 176 paesi), male endemico dell’intera regione latinoamericana che si ripercuote fortemente sulla gestione dei servizi pubblici e sull’accesso alla giustizia.

Pesa poi l’infiltrazione di gruppi criminali all’interno delle forze di sicurezza.

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Negli ultimi decenni, e in forme non ancora compiute, l’economia brasiliana si è andata affrancando dalle sue origini coloniali e il paese ha registrato notevolissimi progressi. Va comunque sottolineato che il Brasile è uno degli Stati in cui più forte è il divario reddituale fra la popolazione più ricca, con un indice di Gini pari a 0,527. Le iniquità distributive riguardano anche i servizi sociali e, soprattutto, l’accesso alla proprietà della terra.

Secondo l’ultimo Rapporto sullo sviluppo umano pubblicato dall’UNDP, il Brasile ha un indice di sviluppo umano pari a 0,744 che lo pone al 79° posto della classifica mondiale. Il 15,9% dei brasiliani vive al di sotto la soglia di povertà, dato che aumenta esponenzialmente negli Stati del Nord-Est, i quali presentano livelli preoccupanti di analfabetismo, mortalità infantile e reddito pro-capite. ll processo di urbanizzazione ha reso ancora più drammatica la situazione nei quartieri disagiati, dove la povertà estrema colpisce soprattutto l’infanzia. Si stima che in Brasile 24,000 bambini vivano sulla strada senza la protezione dei genitori, in balia dei trafficanti di droghe e della prostituzione.

Un tema di notevole rilevanza, legato alla povertà e all’esclusione sociale, riguarda la violenza e la criminalità. La violenza tra bande è all’ordine del giorno e ogni anno costa la vita a decine di migliaia di giovani. Negli ultimi 30 anni si è verificato un aumento del numero di morti violente del 375%, soprattutto tra i giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni. Secondo un rapporto del ministero dell’interno, solo nel 2010 si è contato un milione di omicidi. Il narcotraffico gioca un ruolo consistente anche a livello locale. Nel 2008 il governo brasiliano ha dato il via a una vasta operazione per riprenderne il controllo.

Il Brasile presenta una società multietnica. La popolazione brasiliana discende principalmente dagli indios, dai coloni portoghesi, dagli schiavi britannici e da diversi gruppi di immigrati di origine europea. Si riscontra, perciò, una forte discriminazione nei livelli di vita tra la popolazione bianca, la quale rappresenta circa il 47,7% della popolazione, e quella meticcia. Il 65% della popolazione povera brasiliana è costituita da persone meticcie o di colore, mentre un bianco possiede in media un reddito pro-capite che è 2 volte superiore a quello di una persona di colore.

L’istruzione di base è obbligatoria e garantita a tutti e attualmente quasi il 100% dei bambini tra i 7 e i 14 anni frequentano la scuola (circa il 7% è ancora analfabeta - fonte Central Intelligence Agency). Tuttavia, i limitati finanziamenti destinati al miglioramento dell’istruzione, hanno provocato un impoverimento del capitale umano di cui l’apparato economico del paese risente alquanto.  Questo classifica l’istruzione come uno dei problemi principali in Brasile, nonostante il grande progresso negli ultimi dieci anni. Sebbene l’alfabetizzazione e le tasse d’iscrizione a scuola sono alte, il sistema educativo ha ancora profondi problemi strutturali e fa fatica a raggiungere gli standard internazionali.

Anche il tasso di mortalità infantile risulta alto: supera i 18 casi ogni 1000 nascite.

Altrettanto grave è la situazione nelle aree rurali del paese. Si registrano ancora violenze contro i braccianti da parte di aziende private e di milizie illegali. Anche le popolazioni indigene, che lottano per il diritto alla terra, sono vittime di importanti violazioni dei diritti, aggravate dalla lentezza e dall’inefficienza del sistema giudiziario.

DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG:

MSP

MSP, acronimo di Movimento Sviluppo e Pace, è una ONG fondata nel 1968 a Torino che si occupa di solidarietà internazionale nei Paesi caratterizzati da situazioni di fame, povertà e sottosviluppo, attraverso la realizzazione di progetti plurisettoriali integrati. I settori di intervento sono principalmente quelli della formazione professionale, promozione della donna, sostegno a bambini poveri o abbandonati (anche mediante l’iniziativa “Adozioni morali internazionali a distanza”) lotta alla produzione della droga, promozione dei diritti delle minoranze indigene e aiuto ai rifugiati.

A partire dagli inizi degli anni 80 è presente in Brasile nel settore sociosanitario, in modo particolare a Fortaleza, con l’assistenza a minori vittime dello sfruttamento, anche sessuale. Dal 1994 è presente sul territorio di San Paolo, zona Sud, dove grazie al finanziamento dell’Unione Europea, ha avviato il progetto

“Casa famiglia per anziani abbandonati e un ambulatorio medico sanitario a Sao Paulo, per rispondere alle condizioni di povertà e di abbandono degli anziani nelle favelas.

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Da questo momento MSP ha poi ampliato la sua azione estendendola anche ai diritti dei minori in situazione di abbandono o maltrattamento, con azioni educative soprattutto nei confronti dei meninos da Rua (bambini di strada) ad Apucarana e Curitiba

Partner

Partner di MSP del presente progetto nella sede di Curitiba è la Congregazione degli Oblati di San Giuseppe, istituto religioso fondato il 14 marzo 1878 dal vescovo Giuseppe Marello a Asti in Italia.

I primi membri arrivarono in Brasile il 15 Settembre 1919, e si costituirono in Associazione Civile, registrata al n. 2 dell’Ufficio del registro civile delle persone fisiche nella città di Curitiba. Sono impegnati in varie attività, tra cui lo sviluppo umano, attraverso la cultura, l’istruzione e l’assistenza sociale. Dispone della qualifica di ente di pubblica utilità a livello municipale, statale e federale, rispettivamente, attraverso le leggi:

n ° 06245, del Comune di Curitiba; la legge 07248 dello Stato del Paraná; e il decreto n 88488 del 7 luglio 1983.

La Congregazione degli Oblati di San Giuseppe ha deciso, tra le altre determinazioni, di avviare e realizzare il progetto inizialmente chiamato Progetto Meninos de Rua al Bairro Portao a partire dal 1994. Il 13/01/1995 è stata autorizzata la costruzione e l'installazione della Casa Centro Sociale Marello per lo sviluppo del Progetto Meninos de Rua.

Il Centro Sociale Marello ha un accordo con Fundação de Ação Social (FAS) e realizza parte della filantropia della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe. Il gruppo di professionisti ha i seguenti titoli accademici:

Sociologia, Pedagogia, Filosofia, Magistero, Psicologia, Lettere, ed esperienze di lavoro con la comunità e l’artigianato. Cerca di rafforzare un linguaggio semplice per soddisfare al meglio i minori tra i 6 e gli 11 anni e gli adolescenti tra i 12-e in 14 anni e 11 mesi.

Lavora in coordinamento con la Facoltà Pe. Joao Bagozzi, il “Ser Pái” così come con tutta la rete municipale dei diritti e dei servizi per soddisfare le esigenze dei bambini da 6 a 11 anni e gli adolescenti da 12 a 14 anni e 11 mesi. Partecipa efficacemente alla Rede de Proteção a Criança e ao Adolescente che dà sostegno e agilità nel lavorare con i minori che hanno bisogno di questa prospettiva peculiare della comunità

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 6

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:

I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

¾ partecipare alla valutazione finale progettuale

 

 

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PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

CURITIBA (MSP)

Rischi politici e di ordine pubblico:

Dal 2014 esiste un confronto politico molto forte da dopo l’elezione dell’attuale Presidente Dilma Roussef.

Dal 2015 si parla di impeachment del Presidente stesso, sulla base di accuse di corruzione, che è diffusa nel Paese. Il rischio è che il confronto politico si trasformi in conflitto civile. Nello Stato del Parana e in Curitiba la Capitale, il partito della Presidente Roussef, il Partido dos Trabalhadores o PT, non ha elevati consensi.

In tutto il territorio del Brasile si registra un alto tasso di criminalità, aggravato da un diffuso ricorso all’omicidio anche per futili motivi.

MICROCRIMINALITA’: Nelle periferie occorre cautela a causa della diffusa delinquenza di strada (furti e rapine), che prende di mira prevalentemente turisti, soprattutto durante gli eventi culturali e festivi di grande rilievo e bellezza, a volte anche in ore diurne ed in luoghi centrali. Possono verificarsi nelle grandi città del paese anche sequestri lampo per estorsione, oltre fenomeni di microcriminalità diffusa. I criminali prendono di mira anche aree turistiche come spiagge, hotel e centri commerciali.

Si sottolinea inoltre il crescente pericolo derivante dal traffico di stupefacenti. Operazioni di polizia realizzate periodicamente possono degenerare in disordini e violenti scontri con bande criminali. E' molto pericoloso visitare le zone periferiche delle grandi città ed in particolare le cosiddette "favelas". In generale, il trasporto in taxi é più sicuro ed é preferibile all'uso dei mezzi pubblici.

MANIFESTAZIONI DÌ PROTESTA: possibilità di ritrovarsi, in alcuni territori, davanti a manifestazioni di protesta con anche episodi di violenza.

Rischi sanitari:

Le strutture sanitarie pubbliche sono generalmente carenti, soprattutto nelle regioni del nord, nord-est e centro-ovest del Paese. Quelle private, soprattutto nei principali centri del Paese, sono invece in genere soddisfacenti.

FEBBRE DENGUE: in costante aumento in gran parte del Paese. Il periodo in cui il rischio di contrazione della malattia è più elevato è compreso tra i mesi di gennaio e maggio.

FEBBRE GIALLA/MALARIA: nell’ovest del Paraná, nella zona interna, c’è il rischio di contrarre la febbre gialla e la malaria.

L'AIDS è molto diffuso.

INFEZIONI INTESTINALI e DISSENTERIA: causati da acqua non potabile e cibo non ben cotto.

ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE:

Considerazioni e accorgimenti Generali Rischi per la sicurezza

¾ Unità di crisi - Ministero Affari Esteri

Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di evacuazione e soccorso, gli stessi saranno registrati sul sito "Dove siamo nel mondo", prima della partenza per l’estero.

¾ Ambasciate/consolati

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Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell’inizio servizio e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento, nonché del referente della sicurezza dell’associazione. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari.

Di seguito vengono elencate alcune precauzioni indispensabili per aumentare la tutela degli operatori:

¾ Tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle eventuali crisi nel paese e sui suoi possibili sblocchi

¾ Tenersi in contatto con l’Ambasciata ed informare di eventuali cambi di indirizzo / spostamenti all0interno e all’esterno del Paese, nonché cambi di recapito

¾ Seguire attentamente le direttive impartite dalle Autorità Locali

¾ Curare di essere costantemente reperibili

¾ Limitare al massimo le uscite di casa, in particolare nelle ore notturne

¾ Mantenere un atteggiamento orientato alla massima prudenza durante tutti gli spostamenti, evitando dove possibile la partecipazione a manifestazioni e assembramenti

¾ Non portare con sé documenti in originali ma solo fotocopie

¾ consultare sempre il referente locale in caso di incertezza o indecisione sulle norme di sicurezza da porre in atto (es: visite non previste a istituzioni governative e/o religiose)

¾ Nel caso di spostamenti in automobile l’ente e/o il partner locale verifica la piena efficienza del mezzo e se necessario effettuare scorte di carburante

¾ Nel caso la situazione lo renda necessario, lente e/o il partner locale, predisporrà eventuali sistemi di protezione supplementari agli accessi alle abitazioni dei volontari.

Di seguito si elencano gli accorgimenti specifici adottati dall’Ente per garantire i livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari:

CURITIBA (MSP)

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi politici e di ordine pubblico:

RISCHIO ACCORGIMENTO

MANIFESTAZIONI DI PROTESTA / SOMMOSSE

¾

ai volontari saranno sconsigliati spostamenti extraurbani di qualunque genere nelle aree a rischio, sia su mezzi pubblici che privati

 

¾ Ai volontari è richiesto di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizioni politiche espresse si raccomanda di seguire le normali norme di prudenza negli spostamenti, evitando luoghi dove siano in corso assembramenti e raduni di piazza.

¾ ai volontari sarà sconsigliata la partecipazione diretta autonoma a qualsiasi tipo di manifestazione politica o di protesta o l’esposizione in luogo pubblico di opinioni politiche;

¾ La partecipazione a manifestazioni è ammessa solo qualora esse siano a carattere espressamente nonviolento;

¾ La partecipazione a manifestazioni, da parte del volontario, potrà avvenire solo in caso di coerenza con quanto previsto a progetto ed in presenza di personale di riferimento;

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MICROCRIMINALITÀ’

¾

ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili;

¾

Ai/alle volontari/e saranno sconsigliati spostamenti dopo le 19:00 e prima delle 5:00 per quanto riguarda la zona di intervento del progetto, e dopo le 18:00 e prima delle 7:00 per quanto riguarda altre zone del Paese. Inoltre, sarà sconsigliato recarsi solo/a in zone isolate della città di intervento, e in altre possibili aree del Paese considerate a rischio.

¾

i volontari saranno invitati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore (Ipad, macchine fotografiche,...) o grossi quantitativi di denaro;

¾

i volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali.

¾

E’ consigliato il mantenimento di un’elevata soglia di attenzione e l’adozione di misure di cautela, mantenendo comportamenti consoni alla sensibilità del luogo.

¾

Si consiglia di non allontanarsi dalle vie principali, prestando attenzione negli spostamenti a piedi (non consigliato l’uso di borse/borselli) ed evitando trasferimenti sia in auto che a piedi nelle ore notturne.

RAPIMENTI/ SEQUESTRI

¾ Si raccomanda particolare attenzione negli spostamenti, evitando movimenti nelle ore notturne, durante le quali il rischio di incidenti stradali è altissimo.

¾ Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito Dove Siamo Nel Mondo.

¾ Si raccomanda altresì - una volta in loco - di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).

¾ L’Ente mantiene costanti contatti con le istituzioni che presidiano il territorio (partner locali di progetto, istituzioni locali e nazionali del Paese ospitante, Rappresentanza diplomatica/consolare italiana nel Paese);

¾ i volontari saranno invitati a non circolare da soli e dovranno operare a stretto contatto con gli operatori locali e con i personale del partner locale di progetto, seguendo le direttive specifiche da questi emanate.

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:

RISCHIO ACCORGIMENTO

SANITARI

¾ saranno forniti ai volontari accorgimenti igienico sanitari relativi al tipo di contesto rurale in cui si svolgerà il servizio (uso di acqua da fonti sicure, utilizzo di zanzariere, ecc.).

¾ Verrà fornita indicazione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative per la permanenza di servizio in Brasile.

¾ Qualora si dovessero registrare sintomi tipici del dengue o della malaria (come febbre, pesantezza, dolore di testa, dolori ossei e nausea) ci si rivolgerà al centro di salute più vicino per escludere l’eventuale patologia.

FEBBRE DENGUE

¾ i volontari non dovranno assumere alcuna medicina prima di aver consultato un medico, e soprattutto, non devono assumere aspirina o farmaci a base di acido acetilsalicilico.

¾ Si ricordano anche alcune precauzioni:

- i volontari saranno alloggiati in luoghi in cui vi siano zanzariere intorno ai letti e alle finestre;

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- i volontari dovranno utilizzare prodotti repellenti ad applicazione topica (spray, pomate, creme, ecc.) e indossare indumenti che coprano braccia e gambe;

- i volontari faranno uso di apparecchi elettrici per la protezione di singoli ambienti.

¾ Sarà consigliato ai volontari di assumere una compressa al giorno di "COMPLESSO B", contenente vitamine che vengono espulse per via cutanea e che allontanano le zanzare (le zanzare tendono a pungere soprattutto all’imbrunire ed all’alba, ma il rischio è costante). La zanzara Aedes aegypti, portatrice dei virus, prolifera negli specchi d’acqua. Si raccomanda pertanto di evitare pozze o bacini (in particolare di acqua stagnante).

FEBBRE GIALLA ¾ Sarà raccomandato ai volontari di effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla, previo parere medico, almeno dieci giorni prima del viaggio.

MALARIA ¾ Oltre agli accorgimenti sopra descritti sarà consigliato ai volontari di effettuare la profilassi antimalarica.

CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA

¾ Dal punto di vista sanitario la struttura più vicina alla sede di realizzazione del progetto è l’Hospital do Trabalhador in Fazendinha/Portão l’Ospedale cittadino raggiungibile in 4 minuti di macchina e 16 minuti a piedi (1,3 chilometri di distanza).

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..)

¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

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DESCRIZIONE SEDE

DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE:

CURITIBA (MSP)

Curitiba, capitale dello stato del Paraná, ha una popolazione urbana di 1.751.907 abitanti al censimento del 2010. La densità di popolazione raggiunge i 4.132,3 abitanti per km². La città è situata a 934 metri di altitudine nell'altopiano del Paraná, ad un centinaio di km ad ovest delle coste dell'Oceano Atlantico. Il clima è subtropicale d'alta quota. La parola “Curitiba" deriverebbe dall'unione di due parole della lingua tupi: kurí tyba, che significa "molti semi di pino", e ciò sarebbe dovuto alla grande presenza di una varietà di pini del Paraná. La città è stata fondata verso la fine del Seicento da coloni portoghesi. La città ha subito una crescita vigorosa ma regolare e costante grazie all'arrivo di numerosi immigrati europei nel XIX secolo, per la maggiore parte tedeschi, polacchi, ucraini ed italiani che ha contribuito a rendere la città cosmopolita. Nel 1950 era popolata da 300 000 abitanti, ma in mezzo secolo si è trasformata da un centro di produzione agricolo in un centro commerciale e industriale, stravolgendo quindi gran parte della sua economia

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produttiva. Spesso i lati negativi di questa sovradimensionamento evolutivo sono rappresentati da disoccupazione, degrado ambientale, traffico, malavita, ecc. La popolazione di Curitiba è composta da bianchi di discendenza europea (77,4%), meticci (18,2%), neri (2,9%), e da discendenti di popolazioni indigene e asiatiche (1,4%). Curitiba è suddivisa in nove amministrazioni regionali ("sottoprefetture"), che gestiscono i 75 distretti del comune. La Regione Metropolitana di Curitiba, costituita da 26 municipi con una popolazione totale di 3 172 357 abitanti. La maggiore densità abitativa si riscontra nella parte meridionale della città, dove sono situate le zone a maggiore povertà e dove ha sede e svolge la sua attività il Centro Social Marello: il quartiere più popoloso è la Cidade Industrial, con ben 174.383 abitanti. Il quartiere con la maggiore densità demografica è Água Verde, con un valore pari a 10.476 ab/km². La sede del Centro Social Marello è nel Bairro do Novo Mundo, ubicato a 4 chilometri a sud del quartiere di Água Verde e 4 chilometri a nord della Cidade Industrial.e ha la propria attività progettuale – bacino di utenza - nella zona sud del territorio di Curitiba.

Nel territorio di Curitiba si interviene nel settore: Tutela Infanzia e Adolescenza.

Settore di intervento del progetto: TUTELA INFANZIA E ADOLESCENZA

La situazione dell’infanzia e dell’adolescenza nel territorio indicato è particolarmente difficile: la comunità territoriale è il risultato di un processo di occupazione abusivo, dove si trovano casi di minori in stato di abbandono, fisico e affettivo, vittime di maltrattamenti, di abuso. I casi delle violenze sui minori hanno una scarsa visibilità, si realizzano all’interno del nucleo famigliare – più della metà dei casi di abusi sessuali sui minori si realizzano in contesto famigliare. Le situazioni di violenza e abbandono sui minori vanno a alimentare il noto fenomeno dei meninos de Rua, minori che privi di istruzione si mantengono da soli con lavoretti informali, si aggregano in bande a volte rubando, viaggiando per le strade della città che fanno diventare la loro casa, usati per lo spaccio di droga o braccio della malavita locale. I casi che richiedono sul territorio la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza sono segnalati attraverso i contatti informali così come pure dal Centro de Referência da Assistência Social [CRAS] Villa Aurora / Formosa, nel Bairro do Novo Mundo, Le loro famiglie di origine sono in gran parte beneficiarie del Programa de Erradicação de Trabalho Infantil [PETI Programma che promuove l’abolizione del lavoro infantile], beneficiarie della Bolsa família [la borsa famiglia] e del Beneficio de Prestação Continuada [beneficio di prestazione ininterrotta]. I beneficiari o sono disoccupati oppure dispongono di reddito proveniente dal mercato informale, nel settore dei servizi o nel recupero e riutilizzo di materiali. Le scuole frequentate dai minori sono le medie statali Joao Bettega, Pedro Macedo, Yvone Pimentel, la scuola municipale Papa Joao XXIII, e altre. Nel presente territorio poche sono le strutture che si occupano di questo problema. Tra queste il Centro Sociale Marello è tra i maggiori enti che hanno strutturato le proprie attività per offrire uno spazio di aggregazione e attività extra scolastiche cercando di garantire un servizio utile ad un pieno sviluppo umano, alla socializzazione, allo sviluppo delle capacità e abilità personali dei bambini e adolescenti della zona. Attualmente il Centro Sociale Marello svolge le proprie in favore di 150 tra bambini con età 6 e gli 11 anni e ad adolescenti di età compresa tra 12- 14 anni e 11 mesi, nell’accompagnamento socio-educativo dividendo le attività tra la mattina e il pomeriggio.

Il lavoro si svolge attraverso laboratori di: formazione umana, chitarra, tastiere, canto corale, danza, sport, teatro, sala giochi, judo, letteratura, sostegno scolastico, computer, giardinaggio. Sono offerti colazione, pranzo e merenda, due pasti al giorno.

SERVIZI ANALOGHI E DELLA RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO Nel contesto di riferimento è presente la rete dei servizi sociali sul territorio di cui il centro Social Marello fa parte Significativa è la presenza dei “Centros de Referência da Assistência Social” [CRAS] nelle scuole dell’obbligo stesse circostanti, 1) Vila Aurora, João Bettega, 2. Pedro Macedo, 3. Yvone Pimentel, 4. Papa João XXIII” . I CRAS sono dei comitati di assistenza sociale che dalla scuola segnalano nella rete dei servizi sociali, di cui il Centro Social Marello fa parte, le persone degli alunni che si trovano in particolare situazione di difficoltà familiare di tipo economico [mancanza di reddito, povertà] e psicosociale [violenza, abbandono, etc]. Questi minori vittime o a rischio sono i beneficiari dell’azione del Centro Social Marello. La Creche Menino de Nazaré, - dall’Asilo Nido al programma prescolare - è un servizio offerto dallla Congregaçao Oblatos de Sai José: situata in prossimità del Centro Social Marello, in Rua Antonio Ferreira, 112, offre il suo servizio gratuito a 115 bambini di età compresa tra 6 mesi a 5 anni, dal Lunedi al Venerdì dalle ore 7,30 alle

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17,30, con 4 pasti al giorno. Lo staff è composto da insegnanti, assistenti dei bambini, cuoco e aiuto cuoco, un custode e un coordinatore..

Nel settore Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza si interviene nel territorio di Curitiba con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

¾ 150 minori (da 6 a 15 anni) presso il Centro Social Marello di Curitiba

Beneficiari:

¾ le famiglie dei minori, verso le quali si esercita anche l’azione educativa, esplorativa e riabilitativa del centro, per un totale di 600 persone coinvolte.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO:

CURITIBA (MSP)

¾ Rafforzare l’offerta formativa ed educativa e lo sviluppo sociale e umano di 150 minori accolti dal Centro Social Marello

¾ Ridotto dell’8% il numero dei minori vittime di violenza e di abbandono e in corrispondenza dell’8 % il numero dei meninos de Rua presenti a Curitiba

¾ Promuove la legislazione che garantisce e regola i diritti dei minori con l’Estatuto da Criança e do Adolescente [ECA: lo statuto del bambino e dell’adolescente]

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

CURITIBA (MSP)

Azione 1. Rafforzamento educativo, tutoraggio e animazione per 150 minori accolti dal Centro Social Marello:

1. Servizio quotidiano di sostegno e assistenza allo studio dei 150 bambini ospiti del centro.

2. Implementazione delle attività extra scolastiche ludico-pratiche per offrire ai bambini delle occasioni di crescita e scoperta delle proprie capacità. Nello specifico si implementeranno i seguenti laboratori annuali mattutini e pomeridiani: laboratorio di Musica; laboratorio di Sport/ Attività ricreative;

Laboratorio di Scacchi; laboratorio di Judo; laboratorio di Artigianato; laboratorio di Formazione umana; laboratorio di Danza; laboratorio di Teatro; Laboratorio di Computer.

3. Realizzazione di incontri mensili del personale del centro per monitoraggio e valutazione dei laboratori delle attività educative avviate.

4. Raccolta documentazione inerente il percorso di ogni bambino all’interno del centro e recupero delle storie individuali attraverso la realizzazioni di incontri con ognuno degli ospiti del centro.

Azione 2. Assistenza ai 150 minori presso il Centro Social Marello:

1. N° 3 incontri per la conoscenza della routine quotidiana del Centro Social Marello

2. Servizio quotidiano di cura e assistenza primaria per i 150 minori ospiti del centro: fornitura di pasti giornalieri, accompagnamento sanitario, etc

3. Realizzazione di visite mensili alle famiglie con un assistente sociale, per rafforzare i legami con l'istituzione, la famiglia e la comunità cercando di contribuire all'accesso ai diritti sociali e allo sviluppo umano, intellettuale e sociale.

Azione 3. Ampliamento della rete locale impegnata in favore dei bambini di strada

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1. N° 12 incontri, uno al mese, per la costituzione di una rete locale di enti operanti in favore dei bambini di strada. Alla rete parteciperanno la Creche Centro Educacional Infantil Menino de Nazaré che è un apparato del centro stesso, il Centro de Referência da Assistência Social [CRAS] Villa Aurora / Formosa, nel Bairro do Novo Mundo, i CRAS circostanti della zonale scuole João Bettega, Pedro Macedo, Yvone Pimentel, Papa João XXIII. La rete delle associazioni realizzerà incontri mensili nei quali saranno condivise buone pratiche e avviate strategie comuni di intervento.

2. Ideazione e realizzazione di 5 incontri di sensibilizzazione sul territorio per la promozione delle attività del centro e per promuovere la legislazione che garantisce e regola i diritti dei minori:

l’Estatuto da Criança e do Adolescente [ECA: lo statuto del bambino e dell’adolescente. Nel corso degli incontri saranno distribuiti brochure, volantini e proiettato un video-spot. ).

Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

¾ 1 coordinatore del Centro Social Marello (azioni 1.2.3)

¾ 1 coordinatrice dei progetti sociali (azioni 1.2.3)

¾ 8 educatori sociali (azioni 1.2.3)

¾ 2 cuoche (azione 1)

¾ 1 assistente sociale (azioni 1.2.3

¾ 1 psicologo (azioni 1.2.3

¾ 1 segretaria (azione 3)

¾ 2 custodi (azione 1)

¾ 1 panettiere (azione 1)

¾ 1 dietista (azione 1)

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

I volontari/e in servizio civile n°1-2 saranno di supporto nelle seguenti attività:

¾ Collaborazione nel servizio di sostegno e assistenza allo studio dei 150 bambini ospiti del centro.

¾ Supportare la realizzazione delle attività extra-curricolari con particolare riferimento ai seguenti laboratori: musica, attività ricreative, artigianato, attività sportive generiche, formazione umana, danza, teatro, computer

¾ Collaborazione nelle raccolta documentazione inerente il percorso di ogni bambino all’interno del centro e recupero delle rispettive storie individuali.

¾ Sostegno alla realizzazione del servizio di cura e assistenza primaria per i 150 minori ospiti del centro: fornitura di pasti giornalieri, accompagnamento sanitario, etc.

¾ Partecipazione agli incontri mensile della rete degli enti locali impegnati nel lavoro con i bambini di strada;

¾ Collaborazione nella ideazione e realizzazione di 5 incontri di sensibilizzazione sul territorio per la promozione delle attività del centro e per promuovere la legislazione che garantisce e regola i diritti dei minori: l’Estatuto da Criança e do Adolescente

¾

Collaborazione nella realizzazione di materiale promozionale da utilizzare nell’ambito degli incontri territoriali.

 

REQUISITI

:

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

(11)

Specifici:

CURITIBA (MSP) Volontario/a n°1-2

¾ Preferibile conoscenza di base della lingua portoghese

¾ Preferibile esperienza in ambito educativo.

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

MSP Torino

Via F.

Lanfranchi,10 - 10131

011-655866 www.msptorino.org

¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a [email protected] e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Est Europa 2016 - Albania - CELIM).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

Riferimenti

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