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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Brasile 2016

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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Brasile 2016 SCHEDA BRASILE– MSP

Volontari richiesti : N 2

SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: APUCARANA INTRODUZIONE

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

BRASILE

Il Brasile è una Repubblica Presidenziale Federale suddivisa in 26 stati, con condizioni morfologiche diversificate che influiscono sugli aspetti sociali ed economici delle differenti regioni. Tale sistema caratterizzato da un “multilevel power system”, se da una parte ha contribuito allo straordinario sviluppo del Paese che è parte del gruppo BRIC, non sempre, però, si traduce in efficienza, causando così disorganicità ed elevata inefficacia del sistema politico ed amministrativo.

Nel 2003 è stato eletto Presidente della Repubblica Ignacio Lula da Silva, leader del Partido dos Trabalhadores (PT), confermato alla Presidenza nelle successive elezioni dell’ottobre 2006. La sua elezione ha destato grandi aspettative soprattutto tra la popolazione più povera del Brasile, ma l’alleanza del PT con alcuni settori conservatori e di destra per vincere le elezioni, ha portato il Governo Lula a dover tener conto di alcuni condizionamenti esterni nell’esercizio della sua politica. Alle elezioni del dicembre del 2011, è eletta come 36° Presidente del Brasile Dilma Roussef, anch’essa esponente del PT. Nonostante gli indubbi successi economici e di sviluppo sociale, il governo sembra aver perso l’ampio appoggio popolare. Nel 2013 un fattore apparentemente marginale (l’aumento del prezzo dei trasporti pubblici nelle grandi città) ha determinato un crescendo di manifestazioni di massa che hanno denunciato la corruzione, gli ingenti tagli alla spesa pubblica e al welfare, gli sprechi negli investimenti per le infrastrutture dei Mondiali di calcio del 2014 e delle successive Olimpiadi del 2016 e, più in generale, le mancate risposte alle esigenze di una nuova classe media nata proprio dallo sviluppo economico e sociale promosso dal governo Lula e dal governo Roussef. In questo contesto sono state numerose le violenze e le violazioni dei diritti umani, in particolare del diritto all’alloggio e dei diritti sulla terra.

Nonostante le istituzioni democratiche brasiliane sembrano essersi consolidate, a limitare tale processo spicca l’alto tasso di corruzione politica (secondo l’Indice di corruzione percepita 2013 di Transparency International, il Brasile copre la 72° posizione mondiale su 176 paesi), male endemico dell’intera regione latinoamericana che si ripercuote fortemente sulla gestione dei servizi pubblici e sull’accesso alla giustizia.

Pesa poi l’infiltrazione di gruppi criminali all’interno delle forze di sicurezza.

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Negli ultimi decenni, e in forme non ancora compiute, l’economia brasiliana si è andata affrancando dalle sue origini coloniali e il paese ha registrato notevolissimi progressi. Va comunque sottolineato che il Brasile è uno degli Stati in cui più forte è il divario reddituale fra la popolazione più ricca, con un indice di Gini pari a 0,527. Le iniquità distributive riguardano anche i servizi sociali e, soprattutto, l’accesso alla proprietà della terra.

Secondo l’ultimo Rapporto sullo sviluppo umano pubblicato dall’UNDP, il Brasile ha un indice di sviluppo umano pari a 0,744 che lo pone al 79° posto della classifica mondiale. Il 15,9% dei brasiliani vive al di sotto la soglia di povertà, dato che aumenta esponenzialmente negli Stati del Nord-Est, i quali presentano livelli preoccupanti di analfabetismo, mortalità infantile e reddito pro-capite. ll processo di urbanizzazione ha reso ancora più drammatica la situazione nei quartieri disagiati, dove la povertà estrema colpisce soprattutto l’infanzia. Si stima che in Brasile 24,000 bambini vivano sulla strada senza la protezione dei genitori, in balia dei trafficanti di droghe e della prostituzione.

Un tema di notevole rilevanza, legato alla povertà e all’esclusione sociale, riguarda la violenza e la criminalità. La violenza tra bande è all’ordine del giorno e ogni anno costa la vita a decine di migliaia di giovani. Negli ultimi 30 anni si è verificato un aumento del numero di morti violente del 375%, soprattutto tra i giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni. Secondo un rapporto del ministero dell’interno, solo nel 2010 si è contato un milione di omicidi. Il narcotraffico gioca un ruolo consistente anche a livello locale. Nel 2008 il governo brasiliano ha dato il via a una vasta operazione per riprenderne il controllo.

Il Brasile presenta una società multietnica. La popolazione brasiliana discende principalmente dagli indios, dai coloni portoghesi, dagli schiavi britannici e da diversi gruppi di immigrati di origine europea. Si riscontra, perciò, una forte discriminazione nei livelli di vita tra la popolazione bianca, la quale rappresenta circa il 47,7% della popolazione, e quella meticcia. Il 65% della popolazione povera brasiliana è costituita da persone meticcie o di colore, mentre un bianco possiede in media un reddito pro-capite che è 2 volte superiore a quello di una persona di colore.

L’istruzione di base è obbligatoria e garantita a tutti e attualmente quasi il 100% dei bambini tra i 7 e i 14 anni frequentano la scuola (circa il 7% è ancora analfabeta - fonte Central Intelligence Agency). Tuttavia, i limitati finanziamenti destinati al miglioramento dell’istruzione, hanno provocato un impoverimento del capitale umano di cui l’apparato economico del paese risente alquanto.  Questo classifica l’istruzione come uno dei problemi principali in Brasile, nonostante il grande progresso negli ultimi dieci anni. Sebbene l’alfabetizzazione e le tasse d’iscrizione a scuola sono alte, il sistema educativo ha ancora profondi problemi strutturali e fa fatica a raggiungere gli standard internazionali.

Anche il tasso di mortalità infantile risulta alto: supera i 18 casi ogni 1000 nascite.

Altrettanto grave è la situazione nelle aree rurali del paese. Si registrano ancora violenze contro i braccianti da parte di aziende private e di milizie illegali. Anche le popolazioni indigene, che lottano per il diritto alla terra, sono vittime di importanti violazioni dei diritti, aggravate dalla lentezza e dall’inefficienza del sistema giudiziario.

DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG:

MSP

MSP, acronimo di Movimento Sviluppo e Pace, è una ONG fondata nel 1968 a Torino che si occupa di solidarietà internazionale nei Paesi caratterizzati da situazioni di fame, povertà e sottosviluppo, attraverso la realizzazione di progetti plurisettoriali integrati. I settori di intervento sono principalmente quelli della formazione professionale, promozione della donna, sostegno a bambini poveri o abbandonati (anche mediante l’iniziativa “Adozioni morali internazionali a distanza”) lotta alla produzione della droga, promozione dei diritti delle minoranze indigene e aiuto ai rifugiati.

A partire dagli inizi degli anni 80 è presente in Brasile nel settore sociosanitario, in modo particolare a Fortaleza, con l’assistenza a minori vittime dello sfruttamento, anche sessuale. Dal 1994 è presente sul territorio di San Paolo, zona Sud, dove grazie al finanziamento dell’Unione Europea, ha avviato il progetto

“Casa famiglia per anziani abbandonati e un ambulatorio medico sanitario a Sao Paulo, per rispondere alle condizioni di povertà e di abbandono degli anziani nelle favelas.

Da questo momento MSP ha poi ampliato la sua azione estendendola anche ai diritti dei minori in situazione di abbandono o maltrattamento, con azioni educative soprattutto nei confronti dei meninos da Rua (bambini di strada) ad Apucarana e Curitiba.

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Partner

Partner di MSP del presente progetto nella sede di Apucarana è l’Associazione SOMA – Somando Amor pela Infância e Adolescência, associazione locale sorta nel 1993 che si propone la finalità di promuovere la difesa dell’infanzia e dell’adolescenza da ogni forma di violenza e sopraffazione e di sostenere il pieno sviluppo della persona del minore. In particolare SOMA si occupa, in collaborazione con le istituzioni della giustizia locale, dell’affido giudiziario di minori fino ai 12 anni età, vittime di maltrattamenti e violenze, occupandosi di garantire loro accoglienza e cure. SOMA opera a Apucarana dal 1993 tramite Lar Sagrada Familia di Apucarana, entità filantropica senza scopo di lucro di carattere sociale, educativo ed assistenziale, amministrata dal gruppo SOMA, che gestisce un Centro di accoglienza. La collaborazione di MSP con SOMA si è particolarmente intensificata dal 2009, con la firma di un accordo di partenariato che prevede, tra l’altro, la possibilità di accogliere volontari in servizio civile nelle attività di progetto.

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 6

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:

I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

¾ partecipare alla valutazione finale progettuale

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

APUCARANA (MSP)

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico:

Dal 2014 esiste un confronto politico molto forte da dopo l’elezione dell’attuale Presidente Dilma Roussef.

Dal 2015 si parla di impeachment del Presidente stesso, sulla base di accuse di corruzione, che è diffusa nel Paese. Il rischio è che il confronto politico si trasformi in conflitto civile. Nello Stato del Parana, dove si situa la città di Apucarana, il partito della Presidente Roussef, il Partido dos Trabalhadores o PT, non ha elevati consensi.

In tutto il territorio del Brasile si registra un alto tasso di criminalità, aggravato da un diffuso ricorso all’omicidio anche per futili motivi.

MICROCRIMINALITA’: Nelle periferie occorre cautela a causa della diffusa delinquenza di strada (furti e rapine), che prende di mira prevalentemente turisti, soprattutto durante gli eventi culturali e festivi di grande rilievo e bellezza, a volte anche in ore diurne ed in luoghi centrali. Possono verificarsi nelle grandi città del

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paese anche sequestri lampo per estorsione, oltre fenomeni di microcriminalità diffusa. I criminali prendono di mira anche aree turistiche come spiagge, hotel e centri commerciali.

Si sottolinea inoltre il crescente pericolo derivante dal traffico di stupefacenti.

Operazioni di polizia realizzate periodicamente possono degenerare in disordini e violenti scontri con bande criminali. E' molto pericoloso visitare le zone periferiche delle grandi città ed in particolare le cosiddette

"favelas". In generale, il trasporto in taxi é più sicuro ed é preferibile all'uso dei mezzi pubblici.

MANIFESTAZIONI DÌ PROTESTA: possibilità di ritrovarsi, in alcuni territori, davanti a manifestazioni di protesta con anche episodi di violenza.

Rischi sanitari:

Le strutture sanitarie pubbliche sono generalmente carenti, soprattutto nelle regioni del nord, nord-est e centro-ovest del Paese. Quelle private, soprattutto nei principali centri del Paese, sono invece in genere soddisfacenti.

FEBBRE DENGUE: in costante aumento in gran parte del Paese. Il periodo in cui il rischio di contrazione della malattia è più elevato è compreso tra i mesi di gennaio e maggio.

FEBBRE GIALLA/MALARIA: nell’ovest del Paraná, nella zona interna, c’è il rischio di contrarre la febbre gialla e la malaria.

L'AIDS è molto diffuso.

INFEZIONI INTESTINALI e DISSENTERIA: causati da acqua non potabile e cibo non ben cotto.

Altri Rischi:

INCIDENTI STRADALI: rischio di incidenti stradali, essendo la sede di Apucarana un nodo di comunicazione stradale in particolare verso lo Stato di San Paolo e verso il nord del Paese.

ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE:

Considerazioni e accorgimenti Generali Rischi per la sicurezza

¾ Unità di crisi - Ministero Affari Esteri

Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di evacuazione e soccorso, gli stessi saranno registrati sul sito "Dove siamo nel mondo", prima della partenza per l’estero.

¾ Ambasciate/consolati

Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell’inizio servizio e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento, nonché del referente della sicurezza dell’associazione. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari.

Di seguito vengono elencate alcune precauzioni indispensabili per aumentare la tutela degli operatori:

¾ Tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle eventuali crisi nel paese e sui suoi possibili sblocchi

¾ Tenersi in contatto con l’Ambasciata ed informare di eventuali cambi di indirizzo / spostamenti all0interno e all’esterno del Paese, nonché cambi di recapito

¾ Seguire attentamente le direttive impartite dalle Autorità Locali

¾ Curare di essere costantemente reperibili

¾ Limitare al massimo le uscite di casa, in particolare nelle ore notturne

¾ Mantenere un atteggiamento orientato alla massima prudenza durante tutti gli spostamenti, evitando dove possibile la partecipazione a manifestazioni e assembramenti

¾ Non portare con sé documenti in originali ma solo fotocopie

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¾ consultare sempre il referente locale in caso di incertezza o indecisione sulle norme di sicurezza da porre in atto (es: visite non previste a istituzioni governative e/o religiose)

¾ Nel caso di spostamenti in automobile l’ente e/o il partner locale verifica la piena efficienza del mezzo e se necessario effettuare scorte di carburante

¾ Nel caso la situazione lo renda necessario, lente e/o il partner locale, predisporrà eventuali sistemi di protezione supplementari agli accessi alle abitazioni dei volontari.

Di seguito si elencano gli accorgimenti specifici adottati dall’Ente per garantire i livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari:

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi di ordine pubblico

RISCHIO ACCORGIMENTO

MANIFESTAZIONI DI PROTESTA / SOMMOSSE

¾ ai volontari saranno sconsigliati spostamenti extraurbani di qualunque genere nelle aree a rischio, sia su mezzi pubblici che privati 

¾ Ai volontari è richiesto di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizioni politiche espresse si raccomanda di seguire le normali norme di prudenza negli spostamenti, evitando luoghi dove siano in corso assembramenti e raduni di piazza.

¾ ai volontari sarà sconsigliata la partecipazione diretta autonoma a qualsiasi tipo di manifestazione politica o di protesta o l’esposizione in luogo pubblico di opinioni politiche;

¾ La partecipazione a manifestazioni è ammessa solo qualora esse siano a carattere espressamente nonviolento;

¾ La partecipazione a manifestazioni, da parte del volontario, potrà avvenire solo in caso di coerenza con quanto previsto a progetto ed in presenza di personale di riferimento;

MICROCRIMINALITÀ’

¾ ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili;

¾ Ai/alle volontari/e saranno sconsigliati spostamenti dopo le 19:00 e prima delle 5:00 per quanto riguarda la zona di intervento del progetto, e dopo le 18:00 e prima delle 7:00 per quanto riguarda altre zone del Paese. Inoltre, sarà sconsigliato recarsi solo/a in zone isolate della città di intervento, e in altre possibili aree del Paese considerate a rischio.

¾ i volontari saranno invitati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore (Ipad, macchine fotografiche,...) o grossi quantitativi di denaro;

¾ i volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali.

¾ E’ consigliato il mantenimento di un’elevata soglia di attenzione e l’adozione di misure di cautela, mantenendo comportamenti consoni alla sensibilità del luogo.

¾ Si consiglia di non allontanarsi dalle vie principali, prestando attenzione negli spostamenti a piedi (non consigliato l’uso di borse/borselli) ed evitando trasferimenti sia in auto che a piedi nelle ore notturne.

RAPIMENTI/

SEQUESTRI

¾ Si raccomanda particolare attenzione negli spostamenti, evitando movimenti nelle ore notturne, durante le quali il rischio di incidenti stradali è altissimo.

¾ Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito Dove Siamo Nel Mondo.

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¾ Si raccomanda altresì - una volta in loco - di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).

¾ L’Ente mantiene costanti contatti con le istituzioni che presidiano il territorio (partner locali di progetto, istituzioni locali e nazionali del Paese ospitante, Rappresentanza diplomatica/consolare italiana nel Paese);

¾ i volontari saranno invitati a non circolare da soli e dovranno operare a stretto contatto con gli operatori locali e con i personale del partner locale di progetto, seguendo le direttive specifiche da questi emanate.

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:

RISCHIO ACCORGIMENTO

SANITARI

¾ saranno forniti ai volontari accorgimenti igienico sanitari relativi al tipo di contesto rurale in cui si svolgerà il servizio (uso di acqua da fonti sicure, utilizzo di zanzariere, ecc.).

¾ Verrà fornita indicazione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative per la permanenza di servizio in Brasile.

¾ Qualora si dovessero registrare sintomi tipici del dengue o della malaria (come febbre, pesantezza, dolore di testa, dolori ossei e nausea) ci si rivolgerà al centro di salute più vicino per escludere l’eventuale patologia.

FEBBRE DENGUE

¾ i volontari non dovranno assumere alcuna medicina prima di aver consultato un medico, e soprattutto, non devono assumere aspirina o farmaci a base di acido acetilsalicilico.

¾ Si ricordano anche alcune precauzioni:

- i volontari saranno alloggiati in luoghi in cui vi siano zanzariere intorno ai letti e alle finestre;

- i volontari dovranno utilizzare prodotti repellenti ad applicazione topica (spray, pomate, creme, ecc.) e indossare indumenti che coprano braccia e gambe;

- i volontari faranno uso di apparecchi elettrici per la protezione di singoli ambienti.

¾ Sarà consigliato ai volontari di assumere una compressa al giorno di "COMPLESSO B", contenente vitamine che vengono espulse per via cutanea e che allontanano le zanzare (le zanzare tendono a pungere soprattutto all’imbrunire ed all’alba, ma il rischio è costante). La zanzara Aedes aegypti, portatrice dei virus, prolifera negli specchi d’acqua. Si raccomanda pertanto di evitare pozze o bacini (in particolare di acqua stagnante). La zanzara Aedes aegypti, portatrice dei virus, prolifera negli specchi d’acqua. Si raccomanda pertanto di evitare pozze o bacini (in particolare di acqua stagnante).

FEBBRE GIALLA ¾ Sarà raccomandato ai volontari di effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla, previo parere medico, almeno dieci giorni prima del viaggio.

MALARIA ¾ Oltre agli accorgimenti sopra descritti sarà consigliato ai volontari di effettuare la profilassi antimalarica.

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CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA

¾ Dal punto di vista sanitario la struttura più vicina alla sede di realizzazione del progetto è l’Ospedale cittadino Hospital Da Providência, sito in Rua Rio Branco 518, Apucarana, raggiungibile in 5 minuti di macchina o autobus.

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a altri rischi:

RISCHIO ACCORGIMENTO

INCIDENTI STRADALI

¾ Ai giovani sarà fornita una mappa delle zone con più alto traffico da evitare. Ad es. la circonvallazione Nord.

¾ Saranno indicazioni di prudenza su come attraversare le arterie a più alto traffico, per recarsi al lavoro.

¾ Sarà vietato ai volontari l’utilizzo di mezzi privati per l’attraversamento delle arterie a più alto traffico.

¾ La collocazione dell’abitazione dei volontari sarà in una zona che non richieda l’attraversamento delle arterie a più alto traffico.

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..)

¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

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DESCRIZIONE SEDE

DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE:

APUCARANA (MSP)

Apucarana è una città di 121.000 abitanti situata nella parte nord dello stato del Paranà, appartenente alla mesoregione Norte Central Paranaense, sull’atipiano Paranaense a 840 metri sul livello del mare, a 370 chilometri a Nord di Curitiba, capitale dello Stato.

In lingua indigena dei Guaianazes Apucarana significa base in una immensa foresta, ossia la condizione di una zona sopraelevata montuosa circondata da foresta. Il Comune di Apucarana è esteso per una superficie di 563 chilometri quadri, si trova al centro della Valle del fiume Ivai che comprende 28 comuni, tra cui Piaro e Jandaya do Sul. Tra la popolazione residente del comune, numerose sono anche le comunità di origine ucraina, giapponese, tedesca, portoghese e italiana. Ciò anche a causa del fatto che la città, così come tutta la regione Sud del Paese è un polo turistico, economico e culturale di grande rilievo. La densità abitativa è di 210ab/kmq, che scende sensibilmente nelle zone periferiche circostanti la città. Dal punto di vista

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economico, la popolazione dipende dalle coltivazioni per il 14,1%, dal commercio (42%) e da piccole industrie del tessile, del cuoio e dei cappelli (46,2%). Le principali coltivazioni agricole sono il miglio, la soya, il caffé, il grano, il riso, i fagioli, il cotone, piante da frutto e ortaggi. Anche l’allevamento bovino è presente, con più di 33.000 capi. La disoccupazione è in costante aumento, fatto che spinge sempre di più gli abitanti delle zone limitrofe ad emigrare nella città. Nonostante sia il principale nodo stradale e ferroviario del Centro- Nord dello Stato, i servizi presenti nel territorio sono ancora insufficienti. Nella città e nei comuni limitrofi, l’allacciamento all’acqua potabile è garantito all’83,6 % della popolazione, mentre la rete fognaria solo al 53%. Anche da un punto di vista sanitario il territorio è piuttosto carente: si stima che la popolazione disponga di 16,1 medici ogni 10mila abitanti (dato 2010) e che i posti letto negli ospedali siano 2,1 per 1000 abitanti.

Nel territorio di Apucarana si interviene nel settore della Tutela Infanzia e Adolescenza.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: TUTELA INFANZIA E ADOLESCENZA

Le istituzioni locali e la comunità del territorio hanno una scarsa attenzione nei confronti dei propri minori. La situazione dell’infanzia e dell’adolescenza nel territorio è particolarmente difficile. C’è una situazione di popolazione marginale con minori in stato di abbandono, fisico e affettivo, vittime di maltrattamenti, di abuso sessuale, di prostituzione e usati nello spaccio di droga o come braccio armato dalla malavita locale.

Quantificare con dei dati il fenomeno è molto difficile, soprattutto a causa della scarsa visibilità che hanno le violenze sui minori. Ad esempio solo il 2% degli abusi sessuali a danno dei minori è denunciato ogni anno.

Un silenzio che fa riflettere e tra le cui ragioni può ascriversi in parte il fatto che molte delle violenze, abusi e percosse si realizzino all’interno del nucleo familiare. Secondo indagini a campione sulla popolazione in tema di violenza sessuale, per esempio, emerge che il 55% degli abusi sono consumati in ambito familiare su bambini molto giovani, di età compresa tra 0 e 6 anni. Nel 13% dei casi, le violenze sessuali sono legate invece allo sfruttamento della prostituzione minorile, che nel 17% dei casi riguarda adolescenti tra i 13 e i 17 anni. Le difficoltà a quantificare in modo preciso il fenomeno sono in parte dovute anche alla presenza di un alto tasso di minori non registrati e ufficialmente inesistenti per le autorità (il 21% delle nascite). Bambini nati da unioni informali, o in famiglie dove regna la povertà e l’ignoranza (buona parte della popolazione crede erroneamente che sia necessario pagare per la registrazione anagrafica), fanno sì che i minori diventino spesso anche merce di scambio, manodopera a basso costo e oggetto di sfogo delle pulsioni. A causa di situazioni familiari disastrate, molti di questi minori si riversano poi per le strade venendo a costituire il conosciuto fenomeno dei meninos da Rua, bambini che privi di istruzione si mantengono da soli con lavoretti informali, a volte rubando, viaggiando per le strade della città che fanno diventare la loro casa.

SERVIZI ANALOGHI E DELLA RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO Sul territorio operano diverse associazioni: Cristima, associazione che cura le dipendenze da alcol e droga, APAE - Associaciao de pais e Alunos Ecxcepcionais associazione per bambini con disabilita e La casa do Dodò, casa famiglia del territorio per preadolescenti gestita da una coppia di genitori, ma sono presenti diverse difficoltà a collaborare insieme nell’interesse dei minori e adolescenti.

Il Centro de Lar Sagrada Família, partner del progetto, in seguito all’entrata in vigore in Brasile dell’ Estatuto da Criança e do Adolescente (Legge n. 8.069 del 13 Luglio 1990), si prende cura sul territorio dei minori tra 0 e 12 anni vittime di maltrattamento e in situazione di rischio, allontanati dalla famiglia dal Conselho Tutelar o SAI (FÓRUM) – equivalente al Tribunale dei Minori – di Apucarana, e supporta educativamente le famiglie oggetto del provvedimento. Il Centro opera sutre grandi aree dello sviluppo infantile: pedagogica (attraverso la scoperta del corpo, la coordinazione motoria e il supporto scolastico), sanitario (attraverso l’educazione alimentare e l’igiene) e morale (promuovendo il dialogo, il gusto per le scoperte e valorizzando le loro esperienze).

Nel settore Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza si interviene nel territorio Apucarana con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

¾ 25 minori (da 0 a 16 anni) ospitati presso il Centro de Lar Sagrada Familia di Apucarana

¾ 14 operatori che lavorano nel Centro.

Beneficiari:

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¾ le famiglie dei minori, verso le quali si esercita anche l’azione educativa, esplorativa e riabilitativa del centro, per un totale di 100 persone.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO:

APUCARANA (MSP)

¾ Rafforzare l’offerta formativa ed educativa dei 25 minori ospiti del centro Lar Sagrada Familia

¾ Ridurre la violenza sui minori e l’abbandono dei minori nel terriorio di Apucarana e circostante

¾ Rafforzare le capacità tecniche e professionali dei 14 operatori del Centro de Lar Sagrada Família, in rete con la vicina Casa Dodò (casa famiglia per adolescenti in difficoltà familiare e con handicap)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi APUCARANA (MSP)

Azione 1. Assistenza ai 25 minori ospiti del Lar Sagrada Familia:

1. Conoscenza della routine quotidiana del Centro Lar Sagrada Familia, del personale e dei minori attraverso la realizzazione di tre incontri con il personale del centro per condividere la programmazione e l’organizzazione del centro.

2. Servizio di cura e assistenza primaria per i 25 minori ospiti del centro: fornitura di pasti giornalieri, bagno, accompagnamento sanitario, etc

3. Raccolta documentazione inerente il percorso di ogni bambino all’interno del centro e recupero delle storie individuali. Tale documentazione ha la finalità di valorizzare l’autocoscienza del minore e una consapevolezza da parte della famiglia adottiva o d’origine.

Azione 2. Rafforzamento educativo per i 25 ospiti del Lar Sagrada Familia:

1. Servizio giornaliero di sostegno e assistenza allo studio per ognuno dei 25 bambini.

2. Implementazione di attività extra scolastiche ludico-pratiche per offrire ai bambini delle occasioni di crescita e scoperta delle proprie capacità con sviluppo di linguaggio creativi: attività sportive, musicali, teatrali, artistiche, orto, computer, cineforum, educazione ambientale.

3. Realizzazione di incontri mensili del personale del centro per il monitoraggio e valutazione delle proposte educative sostenute dal centro.

Azione 3. Rafforzamento professionale dei 14 operatori del centro:

1. Organizzazione ed implementazione di 4 giornate di aggiornamento rivolte ai 14 operatori del centro Lar su: dinamiche di educazione non formale e creatività, tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo, psicologia e pedagogia infantile, fasi dello sviluppo psico-fisico, nutrizione infantile, superamento del trauma.

2. Produzione e raccolta documentazione sulle storie di vita e sulle professionalità degli operatori del centro, con l’obiettivo di valorizzare la relazione tra le storie individuali e il lavoro quotidiano con i bambini e gli adolescenti e testimoniare l’andamento delle attività ed offrire una “fotografia” dei diversi attori coinvolti nel progetto.

3. Organizzazione di 10 incontri, uno per mese, di relazione e conoscenza con tutti gli operatori coinvolti nelle attività nel centro Lar e nella vicina Casa Dodò, gli incontri avranno lo scopo di valutare l’andamento delle attività del centro attraverso l’analisi dei punti di forza e di debolezza dell’attività in corso così come delle opportunità e delle sfide future

Azione 4. Rafforzamento della rete sul territorio e delle opportunità di finanziamento locale e a distanza:

1. Partecipazione a 10 incontri mensili della rete locale delle associazioni operanti nel territorio (APAE, associaçao de pais e alunos ecxcepcionais; Fazendo Historia, centro di formazione ed organizzazione di corsi per orfanati, altre case Lar della regione, centri educativi e sportivi)

2. Ideazione, organizzazione e realizzazione di 3 giornate di festa open day per sensibilizzazione nel territorio sulle attività del centro per accrescere il numero degli operatori volontari e la conoscenza del ruolo del centro. Nel corso di queste giornate saranno distribuiti volantini e brochure del centro e sarà proiettato un video-spot sulle attività del centro.

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Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

¾ 1 coordinatore del Centro Lar Sagrada Família (azioni 1.2. 3.4)

¾ 1 responsabile di casa Dodò (azioni 3.4)

¾ 6 assistenti educativi (azioni 1.2.3)

¾ 2 ausiliarie di pulizia e lavanderia (azione 1)

¾ 1 cuoco (azione 1)

¾ 1 assistente sociale (azioni 1.2.3.4)

¾ 1 psicologo (azioni 1.2.3.4)

¾ 1 segretario (azioni 3.4)

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

APUCARANA (MSP 109778)

I volontari/e in servizio civile n°1-2 saranno impiegati nelle seguenti attività di supporto:

¾ Supporto nella realizzazione di attività ludico-pratiche di tipo ricreativo che mirino allo sviluppo di differenti capacità individuali. Nello specifico supporteranno la realizzazione di corsi relativi a attività sportive, teatrali, artistiche, computer.

¾ Collaborazione nel servizio di sostegno ed assistenza scolastica allo studio rivolto ai 25 ospiti del centro.

¾ Collaborazione nel servizio di cura e assistenza primaria dei 25 bambini.

¾ Partecipazione agli incontri mensili di valutazione e verifica delle proposte educative del centro.

¾ Partecipazione agli incontri mensili della rete locale delle associazioni operanti nel territorio che si occupano di minori;

¾ Collaborazione nella realizzazione di 3 giornate di festa open day per la promozione del Centro sul territorio

REQUISITI:

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

Specifici:

APUCARANA (MSP) Volontario/a n°1-2

¾ Preferibile conoscenza di base della lingua portoghese

¾ Preferibile esperienza in ambito educativo.

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DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

MSP Torino

Via F.

Lanfranchi,10 - 10131

011-655866 www.msptorino.org

¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a msp.ong.onlus@pec.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Est Europa 2016 - Albania - CELIM).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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