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CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 14/026/CR09/C10 ETICHETTATURA NUTRIZIONALE AVVIATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE DEL REGNO UNITO

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CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

14/026/CR09/C10

ETICHETTATURA NUTRIZIONALE AVVIATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE DEL REGNO UNITO

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rilevato

− che il comparto agroalimentare italiano è caratterizzato dalla significativa presenza di prodotti tradizionali di alta qualità e rappresenta un settore di fondamentale rilevanza economica e sociale in grado di contribuire positivamente, anche grazie al notevole successo delle proprie produzioni sui mercati internazionali, alla ripresa della nostra economia;

− che il valore della produzione agroalimentare può essere tutelato solo attraverso la promozione della qualità, della tracciabilità degli alimenti e dell'ampliamento delle informazioni ai consumatori, anche al fine di contrastare concretamente il dilagare di fenomeni di contraffazione e le pratiche commerciali sleali in grado di produrre danni economici particolarmente significativi;

− che il sistema di etichettatura dei prodotti agroalimentari assume un ruolo di primo piano per consentire una corretta informazione dei consumatori e limitare comportamenti scorretti;

dato atto

− che una quota crescente di consumatori sta acquisendo, anche grazie al lavoro di formazione / informazione svolto da diversi soggetti pubblici e privati, una crescente consapevolezza in ordine all'importanza delle informazioni contenute nelle etichette dei prodotti agroalimentari;

− che la provenienza del prodotto rappresenta uno degli elementi maggiormente considerati per indirizzare le scelte d'acquisto; che con il Regolamento n. 1196/2011 il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno riformato il sistema di etichettatura degli alimenti con l'obiettivo di migliorare il livello di informazione dei consumatori;

− che le nuove disposizioni comunitarie entreranno in vigore dal dicembre 2014 con la sola eccezione delle disposizioni relative all'etichettatura nutrizionale che entreranno in vigore a partire dal dicembre 2016;

considerato

− che il Ministero della Salute del Regno Unito ha permesso ai produttori di anticipare le norme comunitarie relative all'etichettatura nutrizionale consentendo di utilizzare, per

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fornire alcune informazioni sulle caratteristiche degli alimenti, forme di espressione grafiche;

− che, nello specifico, queste informazioni, ritenute uno strumento per migliorare l'informazione e la formazione dei consumatori inglesi e contrastare l'aumento del tasso di obesità tra la popolazione, sono riassunte da un “semaforo” i cui colori variano dal rosso – assegnato a prodotti “problematici”, caratterizzati da elevati contenuti di grassi o di sale – fino al verde;

− che non esistono cibi “buoni” e “cattivi” in assoluto ma soltanto diete giuste o sbagliate in relazione al modo di combinare tra loro gli alimenti ed allo stile di vita dei consumatori;

− che una classificazione, basata su una semplice analisi qualitativa, attribuita a singoli alimenti e bevande in modo apparentemente oggettivo può attribuire connotazioni negative a prodotti di alto pregio nutrizionale, ad esempio olio di oliva, mozzarelle, formaggi a pasta dura prodotti con latte parzialmente scremato, e favorire il consumo di alimenti con caratteristiche sicuramente meno equilibrate o addirittura di scarso valore;

− che il successo di azioni di contrasto a problemi legati a comportamenti alimentari e stili di vita non corretti dipende, in larga misura, da specifiche azioni di educazione alimentare, prolungate nel tempo, in grado di favorire, in particolare tra i giovani, la consapevolezza del ruolo giocato da una alimentazione equilibrata per il mantenimento di adeguate condizioni psico – fisiche, la conoscenza delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti e l'importanza di una costante attività motoria;

impegna il Governo

− a richiedere alle autorità europee la sospensione immediata, sulla base delle motivazioni precedentemente sviluppate, del sistema di “etichettatura nutrizionale” avviato dal Ministero della Salute del Regno Unito;

− ad invitare la Commissione Europea a vigilare sull'applicazione dell'art. 35 del Regolamento 1169/2011 con l'obiettivo di verificare che le forme di espressione che accompagnano la dichiarazione nutrizionale degli alimenti siano basate su ricerche accurate e scientificamente fondate condotte presso i consumatori e non siano in grado di fuorviarne il giudizio;

− siano sostenute da elementi scientificamente fondati che dimostrino che il consumatore medio comprende tali forme di espressione o presentazione; siano obiettive e non discriminatorie;

− non creino ostacoli alla libera circolazione delle merci;

− a sottoporre all'Unione Europea la necessità di promuovere e sostenere, assumendo le necessarie iniziative, una corretta attività di educazione alimentare prevedendo anche il suo inserimento, a pieno titolo, tra le materie di studio previste dai diversi ordinamenti scolastici dei Paesi membri.

Roma, 13 marzo 2014

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