Movimprese - 4° trimestre 2012 (.pdf 127kb)

(1)

L’andamento regionale Le imprese registrate

Al 31 dicembre 2012 le imprese registrate in Emilia- Romagna sono risultate 472.849 (fig. 1), con una diminuzione pari a 1.685 unità, -0,4 per cento (tab. 1 e 2) rispetto alla fine del trimestre precedente.

I dati della nati-mortalità delle imprese hanno un forte andamento stagionale. La dinamica delle imprese nel corso del quarto trimestre è solitamente negativa. La flessione congiunturale rilevata è però tra le più ampie degli ultimi dieci anni. Risulta meno ampia di quelle del 2011 e 2009, ma in linea con quella del 2007.

Rispetto alla fine dello scorso anno le imprese registrate hanno invece accusato una perdita di 2.867 unità, -0,6 per cento, la terza volta che ciò accade negli ultimi cinque anni (tab. 1a e 2a).

Gli andamenti rilevati si allineano, ma accentuano le tendenze emerse a livello nazionale che hanno condotto ad una flessione congiunturale dello 0,2 per cento e ad una riduzione tendenziale dello 0,3 per cento delle imprese registrate a fine anno. Ciò

conferma le valutazioni circa le difficoltà dell’attuale fase congiunturale per l’imprenditoria regionale (tab.

1 e figg. 2 e 3).

Nel trimestre le iscrizioni (5.947) sono solo leggermente aumentate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che però è stato il peggiore degli ultimi dieci anni (fig. 2 e tab. 1). Il tasso di natalità è risultato pari all’1,3 per cento (fig. 3 e tab. 1).

Le cessazioni (7.696) sono diminuite rispetto allo scorso anno, segnano il livello minimo dall’avvio della crisi, ma non si allontanano sostanzialmente dal livello del 2010 (fig. 2 e tab. 1). Il tasso di mortalità è stato dell’1,6 per cento (fig. 3 e tab. 1).

Il tasso di rinnovo imprenditoriale (2,9 per cento) è risultato analogo a quello dello stesso trimestre dello scorso anno, che corrisponde al valore minimo del decennio.

Per l’intero 2012 le iscrizioni (30.115) sono nettamente diminuite rispetto allo scorso anno e hanno segnato un nuovo minimo, risultando inferiori anche a quelle del 2009 (fig. 2a e tab. 1a). Il tasso di natalità è risultato pari all’6,1 per cento (fig. 3a e tab.

1a).

Fig. 1. Serie storica dello stock delle imprese registrate e delle attive a fine anno.

(1) Dal 2010 i dati comprendono le imprese di sette comuni passati dalla provincia di Pesaro Urbino alla provincia di Rimini Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

463.015

479.642

472.849

415.251

431.918

424.213

410.000 430.000 450.000 470.000 490.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

registrate attive

M O V I M P R E S E Movimenti nel

Registro delle imprese delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna

Quarto trimestre 2012

(2)

2

Al contrario le cessazioni (32.187) sono sensibilmente aumentate rispetto allo scorso anno, pur senza avvicinare i livelli del triennio 2007-2009 (fig. 2a e tab. 1a). Il tasso di mortalità è quindi salito al 6,8 per cento (fig. 3a e tab. 1a).

Ne è risultato un lieve aumento della dinamica imprenditoriale (12,9 per cento) rispetto allo scorso anno, che aveva però fatto segnare il dato più basso del decennio.

La lieve diminuzione della mortalità e il minimo aumento della natalità indicano un alleviarsi della fase congiunturale negativa nel corso del quarto trimestre, ma l’anno appena concluso ha fatto segnare il tasso di natalità più contenuto degli ultimi dieci anni e un tasso di mortalità superiore a quello dei due anni precedenti. Tanto basta a ricordarci la durezza della fase di riduzione della base imprenditoriale in corso.

Le imprese attive

Tenuto conto del carattere amministrativo dei dati del Registro imprese, che ne influenza sensibilmente sia gli stock, sia i flussi, il dato delle imprese attive è quello che appare più capace di esprimere il maggiore significato economico, sia dal punto di vista

strutturale, sia da quello congiunturale.

Alla fine dello scorso trimestre, le imprese attive sono risultate pari a 424.213 (fig. 1), con una diminuzione di 2.372 unità, -0,6 per cento (tabb. 3 e 4) rispetto al trimestre precedente.

Anche la dinamica congiunturale delle imprese attive nel quarto trimestre è solitamente negativa. Così è stato negli ultimi anni a partire dal 2005. La riduzione congiunturale rilevata è la più ampia dall’avvio della crisi internazionale e testimonia della gravità della fase della recessione in corso (tab. 3 e fig. 4), che non trova precedenti nei dati del registro imprese.

È risultato analogo anche l’aggravarsi dell’andamento tendenziale. Rispetto al termine del 2011 si è registrata la perdita di 4.520 imprese (-1,1 per cento), la più pesante dall’avvio della crisi (tabb. 3a e 4° e fig.4a)

La base imprenditoriale appare sottoposta ad una pressione senza precedenti, che avrà effetti strutturali permanenti.

Tab. 1. - Imprese registrate: stock e flussi, tassi di variazione percentuali nel trimestre, Emilia-Romagna, anni 2002 – 2012.

Anni Stock Flussi

N. Totale Nati-mortalità Variazioni

N. Tasso Iscrizioni Cessazioni Rinnovo Saldo N. Tasso

N. Tasso N. Tasso Tasso N. Tasso

4° trim. 2002 458.783 -889 -0,2 7.194 1,6 8.123 1,8 3,3 -929 -0,20 40 0,01 4° trim. 2003 463.015 921 0,2 7.535 1,6 6.673 1,4 3,1 862 0,19 59 0,01 4° trim. 2004 469.228 782 0,2 7.321 1,6 6.642 1,4 3,0 679 0,14 103 0,02 4° trim. 2005 475.410 516 0,1 7.508 1,6 7.026 1,5 3,1 482 0,10 34 0,01 4° trim. 2006 478.965 167 0,0 7.459 1,6 7.343 1,5 3,1 116 0,02 51 0,01 4° trim. 2007 479.642 -1.725 -0,4 7.116 1,5 8.887 1,8 3,3 -1.771 -0,37 46 0,01 4° trim. 2008 477.181 -1.423 -0,3 6.322 1,3 7.799 1,6 3,0 -1.477 -0,31 54 0,01 4° trim. 2009 472.784 -1.909 -0,4 6.610 1,4 8.563 1,8 3,2 -1.953 -0,41 44 0,01 4° trim. 2010 475.308 -685 -0,1 6.944 1,5 7.705 1,6 3,1 -761 -0,16 76 0,02 4° trim. 2011 475.716 -2.114 -0,4 5.786 1,2 7.980 1,7 2,9 -2.194 -0,46 80 0,02 4° trim. 2012 472.849 -1.685 -0,4 5.947 1,3 7.696 1,6 2,9 -1.749 -0,37 64 0,01 Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

Tab. 1a. Imprese registrate: stock e flussi, tassi di variazione percentuali annuali, Emilia-Romagna, anni 2002 – 2012.

Anni Stock Flussi

N. Totale Nati-mortalità Variazioni

N. Tasso Iscrizioni Cessazioni Dinamica Saldo N. Tasso

2002 458.783 1.162 0,3 33.606 7,3 32.664 7,1 14,5 942 0,2 220 0,05 2003 463.015 4.232 0,9 32.324 7,0 28.322 6,2 13,2 4.002 0,9 230 0,05 2004 469.228 6.213 1,3 34.857 7,5 28.903 6,2 13,8 5.954 1,3 259 0,06 2005 475.410 6.182 1,3 34.761 7,4 28.782 6,1 13,5 5.979 1,3 203 0,04 2006 478.965 3.555 0,7 34.210 7,2 30.892 6,5 13,7 3.318 0,7 237 0,05

2007 479.642 677 0,1 35.978 7,5 35.512 7,4 14,9 466 0,1 211 0,04

2008 477.181 -2.461 -0,5 32.337 6,7 35.011 7,3 14,0 -2.674 -0,6 213 0,04 2009 472.784 -4.397 -0,9 29.728 6,2 34.333 7,2 13,4 -4.605 -1,0 208 0,04 2010 475.308 550 0,1 32.225 6,8 31.682 6,7 13,5 543 0,1 1.981 0,42

2011 475.716 408 0,1 30.115 6,3 29.992 6,3 12,6 123 0,0 285 0,06

2012 472.849 -2.867 -0,6 29.056 6,1 32.187 6,8 12,9 -3.131 -0,7 264 0,06 Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

(3)

3

L’andamento e la struttura per settore di attività economica

L’andamento del trimestre

I settori di attività economica che hanno maggiormente concorso a determinare la riduzione delle imprese attive sono le costruzioni (-552 unità, - 0,7 per cento), cui occorrerebbe collegare la perdita di 209 imprese attive nell’immobiliare (-0,8 per cento), quindi l’agricoltura, silvicoltura e pesca (-403 unità, - 0,6 per cento), la manifattura (-369 unità, -0,8 per cento) e l’insieme del commercio all'ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli (-254 unità, -0,3 per cento) (tab. 4).

Alcuni settori hanno fatto registrare piccoli segnali positivi nel trimestre, ma sostanzialmente continuano ad aumentare le imprese attive che forniscono energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+31 unità, +5,1 per cento).

La velocità della variazione in negativo è risultata più

elevata nel piccolo settore dell’estrazione di minerali da cave e miniere (-2,9 per cento) e in quello delle attività finanziarie e assicurative (-1,2 per cento).

In positivo è da rilevare anche l’aumento dell’1,9 per cento delle imprese dell’istruzione.

L’andamento annuale

La forte riduzione della consistenza delle imprese rispetto alla fine dello scorso anno (-4.520 unità) nasconde comunque un’ampia differenziazione degli andamenti a livello settoriale (tab. 4a).

Risulta comunque evidente la potenza della stretta sulla base produttiva regionale. I settori di attività economica che hanno subito le diminuzioni più ampie sono quelli dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-1.543 unità, -2,3 per cento), delle costruzioni (-1.528 unità, -2,0 per cento) e delle attività manifatturiere (-1.121 unità, -2,3 per cento). Per il settore del commercio la diminuzione è meno preoccupante in assoluto (852 unità) e soprattutto lo è in termini relativi (-0,9 per cento).

Fig. 2. Serie storiche delle iscrizioni, delle cessazioni e dei saldi demografici nel trimestre.

Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

Fig. 3. Serie storiche dei tassi congiunturali di natalità, mortalità e di sviluppo demografico delle imprese nel trimestre.

7.535 7.321 7.508 7.459 7.116 6.322 6.610 6.944 5.786 5.947

6.673 6.642 7.026 7.343 8.887 7.799 8.563 7.705 7.980 7.696

862 679 482 116 -1.771 -1.477 -1.953 -761 -2.194 -1.749

-4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000

4t03 4t04 4t05 4t06 4t07 4t08 4t09 4t10 4t11 4t12

iscritte cessate saldo demografico

1,6 1,6 1,6 1,6 1,5 1,3 1,4 1,5 1,2 1,31,4 1,4 1,5 1,5 1,8 1,6 1,8 1,6 1,7 1,6

0,2 0,1 0,1 0,0 -0,4 -0,3 -0,4 -0,2 -0,5 -0,4

-0,8 -0,4 0,0 0,4 0,8 1,2 1,6 2,0

4t03 4t04 4t05 4t06 4t07 4t08 4t09 4t10 4t11 4t12

tasso natalità tasso mortalità tasso demografico

(4)

4

Al contrario l’aumento della consistenza delle imprese attive è stato particolarmente rilevante in valori assoluti per i servizi di alloggio e ristorazione (+302 unità, +1,1 per cento) e per le attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+291 unità, +2,9 per cento).

In termini relativi, tra i settori in controtendenza, il tasso di crescita è apparso più elevato soprattutto in quello piccolo della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+28,0 per cento, +139 unità), trainato dalla crescita del fotovoltaico. Seppure di tutt’altra entità, la crescita è stata elevata anche per i settori dell’istruzione (+2,5 per cento) e della sanità e assistenza sociale (+3,6 per cento). In questi settori l’attività dei privati viene favorita e tende a coprire un arretramento delle strutture pubbliche.

In negativo, all’arretramento della base produttiva regionale si associa la caduta del 4,3 per cento delle imprese del piccolo settore dell’estrazione.

La struttura per settore di attività economica Osserviamo l’immagine della struttura imprenditoriale regionale che emerge dall’esame della composizione per settore di attività economica. Le sezioni dell’Ateco 2007 che detengono le quote più elevate di imprese attive della regione sono quelle del commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (22,5 per cento), delle costruzioni (17,3 per cento), dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (15,5 per cento) e delle attività manifatturiere (11,2 per cento) (tab. 4 e fig. 5).

La recente adozione della Classificazione delle attività economiche Ateco 2007, per la quale i dati sono disponibili solo a partire dal 2009, non ci permette di effettuare una valutazione sostanziale dell’evoluzione nel tempo della composizione settoriale della compagine imprenditoriale regionale.

Fig. 2a. Serie storiche delle iscrizioni, delle cessazioni e dei saldi demografici annuali.

Fig. 3a. Serie storiche dei tassi annuali di natalità, mortalità e di sviluppo demografico delle imprese.

32.324 34.857 34.761 34.210 35.978 32.337 29.728 32.225 30.115 29.05628.322 28.903 28.782 30.892 35.512 35.011 34.333 31.682 29.992 32.187

4.002 5.954 5.979 3.318 466 -2.674 -4.605 543 123 -3.131

-10.000 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

iscritte cessate saldo demografico

7,0 7,5 7,4 7,2 7,5 6,7 6,2 6,8 6,3 6,16,2 6,2 6,1 6,5 7,4 7,3 7,2 6,7 6,3 6,8

0,9 1,3 1,3 0,7 0,1 -0,6 -1,0 0,1 0,0 -0,7

-2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

tasso natalità tasso mortalità tasso demografico

(5)

5

L’andamento e la struttura per forma giuridica L’esame delle dinamiche per forma giuridica permette di cogliere alcune indicazioni in merito all’adeguatezza della struttura delle imprese rispetto alle esigenze di competitività poste dalla concorrenza internazionale.

L’andamento del trimestre

Come già affermato, la demografia delle imprese ha forti oscillazioni stagionali che nel corso del quarto trimestre sono solitamente negativi.

Nel trimestre scorso la sensibile riduzione congiunturale della base imprenditoriale è derivata in gran parte da un’attesa diminuzione delle ditte individuali (-1.103 unità, -0,4 per cento), in linea con quanto avvenuto negli anni precedenti, da un’ampia flessione delle società di persone (-752 unità, -0,9 per cento), più ampia di quelle registrate nello stesso trimestre degli ultimi anni, ma anche da un inatteso e consistente passo indietro fatto dalle società di capitale (-513 unità, -0,6 per cento). Per queste si tratta della più consistente flessione subita nello stesso trimestre dall’inizio della crisi (tab. 3 e fig. 6).

Le cooperative e consorzi sono invece rimaste sostanzialmente invariate rispetto al trimestre precedente.

Fig. 5. Composizione per settore di attività economica delle imprese attive, 31/12/2012 (quote percentuali).

12,9 3,6 6,5 6,7 3,7 22,5 17,3 11,2

15,5 Agricoltura, silvicoltura, pesca

Attività manifatturiere

Costruzioni

Commercio ingrosso e dettaglio;

Riparazione auto e moto

Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione Attività immobiliari

Attività professionali scientifiche e tecniche

Altri settori Fig. 4. Serie storica dei tassi di variazione congiunturale delle imprese attive nel trimestre.

Fig. 4a. Serie storica dei tassi di variazione tendenziale delle imprese attive.

0,3

0,1 0,1

-0,0

-0,1

-0,3

-0,5

-0,2

-0,4 -0,6 -0,6

-0,5 -0,4 -0,3 -0,2 -0,1 0,0 0,1 0,2 0,3

4t02 4t03 4t04 4t05 4t06 4t07 4t08 4t09 4t10 4t11 4t12

0,5

1,2 1,1

0,6

0,4 0,5

-0,9

-0,2 -0,0

-1,1 -1,5

-1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

(6)

6

L’andamento annuale

Come detto, il 2012 si chiude con la più ampia riduzione della base imprenditoriale. Ancora una volta essa è il risultato di andamenti divergenti riferiti alle diverse tipologie di forma giuridica delle imprese (tab.

3a e fig. 6a).

Da un lato, le società di capitale e le imprese costituite con altre forme societarie sono aumentate rispettivamente di 432 unità (+0,6 per cento) e di 307 unità (+3,3 per cento). Dall’altro, le società di persone si sono ridotte di 1.202 unità (-1,4 per cento) e le ditte individuali di 4.057 unità (-1,6 per cento).

Negli ultimi dieci anni le società di capitale hanno fornito un apporto positivo e sostanziale alla base imprenditoriale regionale. Dal 2009 la crisi ha dimezzato l’ampiezza assoluta della variazione, che lo scorso anno si è drammaticamente ridotta ad un decimo di quella del 2008. Non ha subito invece alcuna riduzione la tendenza positiva che ha caratterizzato costantemente l’andamento delle imprese costituite con altre forme societarie.

Al contrario, l’apporto alla base imprenditoriale derivante dalle società di persone è stato positivo fino al 2005 e da allora in poi negativo, con la sola eccezione del 2008. Infine la consistenza delle ditte individuali ha manifestato una continua tendenza alla riduzione, salvo l’eccezione del biennio 2004-2005, con variazioni ampie negli ultimi quattro anni.

Il pesante colpo subito dalle società di persone e dalle ditte individuali nel 2012 non ha comunque altro raffronto che quanto accaduto nel 2009.

La struttura per forma giuridica

Esaminiamo l’immagine della struttura imprenditoriale regionale per come emerge dalla composizione per forma giuridica delle imprese (tab. 4 e fig. 7). A fine 2012, le ditte individuali costituivano il 58,6 per cento delle imprese (248.737 unità), le società di persone il 20,5 per cento (87.118 unità), le società di capitale il 18,6 per cento (78.785 unità) e le altre forme giuridiche il 2,3 per cento (9.573 unità).

Risulta molto interessante valutare l’evoluzione nel tempo della composizione per forma giuridica (tab. 3

Fig. 6. Serie storica della differenza congiunturale delle attive per forma giuridica delle imprese nel trimestre.

Fig. 6a. Serie storica della differenza tendenziale (sull’anno precedente) delle attive per forma giuridica delle imprese.

276 158

-36 -17

-810

-1.104 -1.129 -371

-1.048 -1.103 -142 -128 -260 -418

-531

-405 -648

-595

-537

-752 244

231 242 141 111 2

-355 -83

-287

-513

-3.000 -2.500 -2.000 -1.500 -1.000 -500 0 500 1.000

4t03 4t04 4t05 4t06 4t07 4t08 4t09 4t10 4t11 4t12

Società di capitale

Società di persone

Ditte individuali

Altre forme societarie

TOTALE

-614

1.499 1.340

-629 -816

-2.787

-4.125

-2.101 -1.359 -4.057 234

628 84

-35

440

-1.367 -776

-544

-1.202 2.475

2.878 3.304

3.101 3.234

4.382

1.282 1.786 1.654 432

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Società di persone

Ditte individuali

TOTALE

(7)

7

fig. 7). A fine 2002 le imprese attive erano 413.063 e nei dieci anni trascorsi da allora a oggi, sono aumentate del 2,7 per cento, ma la quota delle società di capitale è aumentata di 5,5 punti e quella delle imprese costituite sotto altre forme giuridiche di

0,4 punti percentuali. Al contrario si è ridotto di 1,3 punti il peso delle società di persone, ma soprattutto quello delle ditte individuali è caduto di 4,6 punti percentuali.

La maggiore importanza progressivamente assunta

Fig. 7. Serie storica della composizione per forma giuridica delle imprese attive a fine anno (quote percentuali)

Fig. 8. Composizione per forma giuridica delle imprese attive di ogni settore al 31/12/2012 (quote percentuali)

1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 2,1 2,1 2,2 2,3

63,2 62,7 62,3 61,9 61,4 61,0 60,0 59,6 59,3 59,0 58,6

21,8 21,8 21,7 21,4 21,3 21,0 21,0 20,9 20,7 20,6 20,5

13,1 13,6 14,1 14,8 15,4 16,1 17,0 17,5 17,9 18,3 18,6

0%

100%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Società di persone

Ditte individuali

1,5

58,3 32,0

64,1 43,8 15,9

15,2 11,4 12,1

40,0 15,3

50,1 41,9 22,9

26,9 36,9 24,7 4,3

31,7 18,6 14,5

17,1 24,9

10,2 14,3

11,5 19,7 10,3

44,9

20,5 11,9

39,5 18,2

15,9 18,7

16,4 25,8 22,1

18,6 20,5

83,1

18,6 41,7

19,1 29,8 70,6

64,4 72,9

42,1 35,6 71,8

9,5 33,3

53,0 19,9

14,2 28,8 72,4

39,3 58,6

1,0 6,0

1,4 6,6 12,1

1,9 0,7 5,4

0,8 4,0

1,0 0,9 6,6 8,2 34,5

32,5 20,7

1,2 10,4

2,3

0% 25% 50% 75% 100%

Agricoltura, silvicoltura pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Energia elettr., gas, vapore aria condiz.

Acqua; reti fognarie, rifiuti risanamento Costruzioni Commercio ingr. e dett.; ripar. auto moto Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione Servizi di informazione comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, ag. viaggi, servizi alle imprese Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sport., intrattenim. e divert.

Altre attività di servizi Imprese non classificate

Totale

Società di capitale Società di persone Ditte individuali Altre forme societarie

(8)

8

dalle società di capitale nella struttura imprenditoriale regionale testimonia che è in corso un importante processo di consolidamento, che passa attraverso il rafforzamento delle strutture societarie e l’adozione di forme giuridiche più adeguate alle necessità operative contemporanee che richiedono un’elevata efficienza e competitività, in particolare per le imprese che operano sui mercati internazionali.

Un commento

La durezza e il protrarsi della crisi si riflettono negli andamenti osservati.

La base imprenditoriale appare sottoposta ad una pressione senza precedenti, che avrà effetti strutturali permanenti.

In particolare, emerge evidente la potenza della stretta sulla base produttiva regionale. La recessione elimina di gran lunga soprattutto le imprese della manifattura e delle costruzioni e va a gravare sul trend storico negativo delle imprese dell’agricoltura.

L’ampiezza del segno negativo della variazione delle ditte individuali e delle società di persone è un

indicatore delle gravi difficoltà che affrontano le imprese meno strutturate, in particolare nell’accesso al credito.

Ma l’intensità e la durata della crisi sono giunte anche a contenere la tendenza alla crescita delle società di capitali, effetto dell’adozione di forme d’impresa più strutturate, necessarie per sostenere il livello di competitività.

Pare giunto il punto al quale anche le imprese strutturalmente adeguate rispetto alle esigenze di competitività poste dalla concorrenza internazionale cominciano ad avere difficoltà a sostenere gli effetti della crisi e la non competitività del paese.

Nelle attuali condizioni, la prolungata crisi interna e internazionale mette seriamente a repentaglio la solidità del sistema imprenditoriale regionale e la sua capacità di resistere e sfruttare prontamente le opportunità che si apriranno all’avvio di una nuova fase di ripresa.

Flussi e stock.

Lo stock di fine periodo viene determinato come differenza tra iscrizioni e cessazioni cui va aggiunto il valore delle variazioni registrate nel periodo.

In un periodo possono avvenire per un’impresa eventi che non danno luogo a cessazione e/o re-iscrizione, ma a "variazioni"

che modificano la consistenza delle ditte per sede nella provincia, ramo di attività economica, forma giuridica. Le variazioni riguardano:

1 - Stato di attività: un'impresa erroneamente dichiarata cessata può ritornare attiva (variazione dello stato di attività). Solo in questo caso si conteggia la variazione avvenuta nel periodo considerato.

2 - Forma giuridica: un'impresa può cambiare forma giuridica continuando la propria attività sotto una nuova veste ("trasformazione"). Tale evento comporta non l'estinzione della società esistente e la creazione di un nuovo soggetto, ma la modificazione dell'atto costitutivo. E' però inammissibile la trasformazione di una ditta individuale in una società e viceversa e in questi casi si da luogo ad una cessazione e successiva iscrizione.

3 - Attività economica esercitata: nel caso in cui un'impresa modifichi la propria attività esercitata, essa dovrà provvedere a dichiarare la nuova attività con il relativo codice di importanza.

4 - Cancellazione dal Registro imprese: nei rari casi di errata iscrizione (ad esempio una Spa erroneamente iscritta solo o anche nella sezione piccoli imprenditori) l'ufficio che ha la gestione del R.I. effettua la cancellazione delle posizioni.

5 - Trasferimento della sede legale dell'impresa presso la CCIAA nella cui circoscrizione territoriale siano già istituite sedi secondarie od unità locali. E' il caso di imprese con sede fuori provincia che trasferiscono la propria sede nella provincia considerata o viceversa.

Imprese “Non classificate”

Non tutte le imprese comunicano l'attività economica prevalente al momento dell'iscrizione in Camera di Commercio. Questa informazione perviene spesso in un momento successivo, dando luogo ad una continua attività di classificazione che si riflette sullo stock attraverso il fenomeno delle cd. "variazioni".

Questo fenomeno sposta le imprese neo-iscritte dall'aggregato delle "Non classificate" al corretto settore di appartenenza.

Stagionalità dei flussi

L’andamento trimestrale dell’attività del registro delle imprese vede le iscrizioni concentrarsi nel primo (prevalentemente) e nel secondo trimestre, mentre le cessazioni si accumulano solo nel primo, ne risulta pertanto che il secondo trimestre è usualmente positivo. Le variazioni si concentrano nel primo e nel secondo trimestre (soprattutto).

Mutamenti dei confini amministrativi

Nel corso del mese di febbraio 2010, in applicazione della Legge n° 117 del 3 agosto 2009, sette comuni (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello) sono stati distaccati dalla provincia di Pesaro Urbino e aggregati a quella di Rimini.

L'attuazione della normativa ha determinato lo spostamento di circa 1.800 posizioni tra i registri camerali delle due province interessate. Pertanto a fine marzo 2010 lo stock delle imprese registrate risulta aumentato per Rimini di circa 1.800 unità e diminuito per quella di Pesaro di pari grandezza. Il numero delle imprese così migrate è stato imputato in Movimprese all'aggregato "variazioni" del primo trimestre 2010, mentre rimane inalterato il flusso di iscrizioni e cessazioni. Nelle elaborazioni i flussi sono stati calcolati depurandoli dell’effetto dei mutati confini amministrativi.

(9)

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA 4° TRIMESTRE2012 Tab. 2. Imprese registrate per settore di attività economica e per forma giuridica. Stock e flussi, quote di composizione e tassi di variazione percentuali congiunturali

(sul trimestre precedente), 4° trimestre 2012.

Registrate

Stock Flussi

N. Quota Totale Nati-mortalità Variazioni

Settore di attività economica

Agricoltura, silvicoltura pesca 66.334 14,0 -388 -0,58 243 0,4 674 1,0 1,4 -431 -0,6 43 0,1

Estrazione di minerali da cave e miniere 242 0,1 -4 -1,6 0 0,0 3 1,2 1,2 -3 -1,2 -1 -0,4

Attività manifatturiere 53.944 11,4 -335 -0,62 374 0,7 814 1,5 2,2 -440 -0,8 105 0,2

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 656 0,1 34 5,5 6 1,0 11 1,8 2,7 -5 -0,8 39 6,3

Acqua; reti fognarie, rifiuti risanamento 644 0,1 0 0,0 1 0,2 6 0,9 1,1 -5 -0,8 5 0,8

Costruzioni 78.384 16,6 -406 -0,52 839 1,1 1.418 1,8 2,9 -579 -0,7 173 0,2

Commercio ingrosso dettaglio; riparazione auto moto 102.824 21,7 -174 -0,2 1.041 1,0 1.783 1,7 2,7 -742 -0,7 568 0,6

Trasporto e magazzinaggio 16.862 3,6 -82 -0,48 57 0,3 216 1,3 1,6 -159 -0,9 77 0,5

Servizi di alloggio e ristorazione 33.210 7,0 -42 -0,1 316 1,0 684 2,1 3,0 -368 -1,1 326 1,0

Servizi di informazione comunicazione 8.903 1,9 -32 -0,4 90 1,0 172 1,9 2,9 -82 -0,9 50 0,6

Attività finanziarie e assicurative 8.792 1,9 -87 -1,0 77 0,9 189 2,1 3,0 -112 -1,3 25 0,3

Attività immobiliari 30.300 6,4 -134 -0,4 115 0,4 396 1,3 1,7 -281 -0,9 147 0,5

Attività professionali, scientifiche e tecniche 16.884 3,6 -63 -0,4 209 1,2 348 2,1 3,3 -139 -0,8 76 0,4 Noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto a imprese 11.008 2,3 40 0,4 167 1,5 201 1,8 3,4 -34 -0,3 74 0,7

Amm. Pubb. e difesa; assicuraz. sociale obbligatoria 1 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0 0,0

Istruzione 1.588 0,3 21 1,3 19 1,2 27 1,7 2,9 -8 -0,5 29 1,9

Sanità e assistenza sociale 2.129 0,5 25 1,2 14 0,7 23 1,1 1,8 -9 -0,4 34 1,6

Attività artistiche, sport., intrattenimento, e divertimento 6.120 1,3 -4 -0,1 63 1,0 103 1,7 2,7 -40 -0,7 36 0,6

Altre attività di servizi 18.078 3,8 24 0,1 145 0,8 235 1,3 2,1 -90 -0,5 114 0,6

Attività famiglie convivenze 1 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0 0,0

Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0 0,0

Imprese non classificate 15.945 3,4 -78 -0,5 2.171 13,5 393 2,5 16,0 1.778 11,1 -1.856 -11,6

Forma giuridica

Società di capitale 103.670 21,9 101 0,1 1.481 1,4 1.465 1,4 2,8 16 0,0 85 0,1

Società di persone 103.981 22,0 -956 -0,9 692 0,7 1.601 1,5 2,2 -909 -0,9 -47 -0,0

Ditte individuali 252.557 53,4 -905 -0,36 3.538 1,4 4.462 1,8 3,2 -924 -0,4 19 0,0

Altre forme societarie 12.641 2,7 75 0,6 236 1,9 168 1,3 3,2 68 0,5 7 0,1

Totale 472.849 100,0 -1.685 -0,4 5.947 1,3 7.696 1,6 2,9 -1.749 -0,4 64 0,0

(10)

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA MOVIMPRESETab. 2a. Imprese registrate per settore di attività economica e per forma giuridica, stock e flussi, quote di composizione e tassi di variazione percentuali, anno 2012 Registrate

Stock Flussi

N. Quota Totale Nati-mortalità Variazioni

Settore di attività economica

Agricoltura, silvicoltura pesca 66.334 14,0 -1.536 -2,3 1.684 2,5 3.450 5,1 7,6 -1.766 -2,6 230 0,3

Estrazione di minerali da cave e miniere 242 0,1 -5 -2,0 0 0,0 9 3,6 3,6 -9 -3,6 4 1,6

Attività manifatturiere 53.944 11,4 -987 -1,8 2.037 3,7 3.475 6,3 10,0 -1.438 -2,6 451 0,8

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 656 0,1 139 26,9 34 6,6 38 7,4 13,9 -4 -0,8 143 27,7

Acqua; reti fognarie, rifiuti risanamento 644 0,1 3 0,5 5 0,8 15 2,3 3,1 -10 -1,6 13 2,0

Costruzioni 78.384 16,6 -1.134 -1,4 4.644 5,8 6.422 8,1 13,9 -1.778 -2,2 644 0,8

Commercio ingrosso dettaglio; riparazione auto moto 102.824 21,7 -512 -0,5 4.763 4,6 7.607 7,4 12,0 -2.844 -2,8 2.332 2,3

Trasporto e magazzinaggio 16.862 3,6 -235 -1,4 342 2,0 961 5,6 7,6 -619 -3,6 384 2,2

Servizi di alloggio e ristorazione 33.210 7,0 588 1,8 1.451 4,4 2.396 7,3 11,8 -945 -2,9 1.533 4,7

Servizi di informazione comunicazione 8.903 1,9 91 1,0 534 6,1 669 7,6 13,7 -135 -1,5 226 2,6

Attività finanziarie e assicurative 8.792 1,9 -127 -1,4 444 5,0 712 8,0 13,0 -268 -3,0 141 1,6

Attività immobiliari 30.300 6,4 162 0,5 497 1,6 1.170 3,9 5,5 -673 -2,2 835 2,8

Attività professionali, scientifiche e tecniche 16.884 3,6 146 0,9 1.014 6,1 1.322 7,9 14,0 -308 -1,8 454 2,7 Noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto a imprese 11.008 2,3 336 3,1 892 8,4 895 8,4 16,7 -3 -0,0 339 3,2

Amm. Pubb. e difesa; assicuraz. sociale obbligatoria 1 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0 0,0

Istruzione 1.588 0,3 32 2,1 72 4,6 89 5,7 10,3 -17 -1,1 49 3,1

Sanità e assistenza sociale 2.129 0,5 86 4,2 55 2,7 84 4,1 6,8 -29 -1,4 115 5,6

Attività artistiche, sport., intrattenimento, e divertimento 6.120 1,3 61 1,0 295 4,9 410 6,8 11,6 -115 -1,9 176 2,9

Altre attività di servizi 18.078 3,8 56 0,3 788 4,4 1.174 6,5 10,9 -386 -2,1 442 2,5

Attività famiglie convivenze 1 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0 0,0

Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0 0,0

Imprese non classificate 15.945 3,4 -31 -0,2 9.505 59,5 1.289 8,1 67,6 8.216 51,4 -8.247 -51,6

Forma giuridica

Società di capitale 103.670 21,9 1.228 1,2 5.236 5,1 4.391 4,3 9,4 845 0,8 383 0,4

Società di persone 103.981 22,0 -1.221 -1,2 3.569 3,4 4.585 4,4 7,8 -1.016 -1,0 -205 -0,2

Ditte individuali 252.557 53,4 -3.304 -1,3 19.294 7,5 22.666 8,9 16,4 -3.372 -1,3 68 0,0

Altre forme societarie 12.641 2,7 430 3,5 957 7,8 545 4,5 12,3 412 3,4 18 0,1

Totale 472.849 100,0 -2.867 -0,6 29.056 6,1 32.187 6,8 12,9 -3.131 -0,7 264 0,1

(11)

4° TRIMESTRE2012

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

Tab. 3. Imprese attive per forma giuridica, stock e quote di composizione, flussi e tassi di variazione percentuali congiunturali (sul trimestre precedente), Emilia-Romagna

Anni Totale Società di capitale Società di persone Ditte individuali Altre forme societarie

Stock Flussi Stock Flussi Stock Flussi Stock Flussi Stock Flussi

N. N. Tasso N. Quota N. Tasso N. Quota N. Tasso N. Quota N. Tasso N. Quota N. Tasso

(1) (1) (1) (1)

4° trim. 2002 413.063 1.060 0,3 54.114 13,1 896 1,7 90.225 21,8 150 0,2 261.078 63,2 -63 -0,0 7.646 1,9 77 1,0 4° trim. 2003 415.251 421 0,1 56.589 13,6 244 0,4 90.459 21,8 -142 -0,2 260.464 62,7 276 0,1 7.739 1,9 43 0,6 4° trim. 2004 420.401 249 0,1 59.467 14,1 231 0,4 91.087 21,7 -128 -0,1 261.963 62,3 158 0,1 7.884 1,9 -12 -0,2 4° trim. 2005 425.225 -60 0,0 62.771 14,8 242 0,4 91.171 21,4 -260 -0,3 263.303 61,9 -36 -0,0 7.980 1,9 -6 -0,1 4° trim. 2006 427.935 -269 -0,1 65.872 15,4 141 0,2 91.136 21,3 -418 -0,5 262.674 61,4 -17 -0,0 8.253 1,9 25 0,3 4° trim. 2007 429.617 -1.201 -0,3 69.106 16,1 111 0,2 90.220 21,0 -531 -0,6 261.858 61,0 -810 -0,3 8.433 2,0 29 0,3 4° trim. 2008 431.918 -1.494 -0,3 73.488 17,0 2 0,0 90.660 21,0 -405 -0,4 259.071 60,0 -1.104 -0,4 8.699 2,0 13 0,1 4° trim. 2009 427.890 -2.117 -0,5 74.770 17,5 -355 -0,5 89.293 20,9 -648 -0,7 254.946 59,6 -1.129 -0,4 8.881 2,1 15 0,2 4° trim. 2010 428.867 -1.054 -0,2 76.699 17,9 -83 -0,1 88.864 20,7 -595 -0,7 254.153 59,3 -371 -0,1 9.151 2,1 -5 -0,1 4° trim. 2011 428.733 -1.861 -0,4 78.353 18,3 -287 -0,4 88.320 20,6 -537 -0,6 252.794 59,0 -1.048 -0,4 9.266 2,2 11 0,1 4° trim. 2012 424.213 -2.372 -0,6 78.785 18,6 -513 -0,6 87.118 20,5 -752 -0,9 248.737 58,6 -1.103 -0,4 9.573 2,3 -4 -0,0 (1) Composizione per forma giuridica del totale delle imprese attive.

(12)

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA MOVIMPRESE Tab. 3a. Imprese attive per forma giuridica, stock e quote di composizione, flussi e tassi di variazione percentuali tendenziali, Emilia-Romagna. Anni 2002-2012

Anni Totale Società di capitale Società di persone Ditte individuali Altre forme societarie

Stock Flussi Stock Flussi Stock Flussi Stock Flussi Stock Flussi

N. N. Tasso N. Quota N. Tasso N. Quota N. Tasso N. Quota N. Tasso N. Quota N. Tasso

(1) (1) (1) (1)

2002 413.063 2.539 0,6 54.114 13,1 3.854 7,7 90.225 21,8 589 0,7 261.078 63,2 -2.130 -0,8 7.646 1,9 226 3,0 2003 415.251 2.188 0,5 56.589 13,6 2.475 4,6 90.459 21,8 234 0,3 260.464 62,7 -614 -0,2 7.739 1,9 93 1,2 2004 420.401 5.150 1,2 59.467 14,1 2.878 5,1 91.087 21,7 628 0,7 261.963 62,3 1.499 0,6 7.884 1,9 145 1,9 2005 425.225 4.824 1,1 62.771 14,8 3.304 5,6 91.171 21,4 84 0,1 263.303 61,9 1.340 0,5 7.980 1,9 96 1,2 2006 427.935 2.710 0,6 65.872 15,4 3.101 4,9 91.136 21,3 -35 -0,0 262.674 61,4 -629 -0,2 8.253 1,9 273 3,4 2007 429.617 1.682 0,4 69.106 16,1 3.234 4,9 90.220 21,0 -916 -1,0 261.858 61,0 -816 -0,3 8.433 2,0 180 2,2 2008 431.918 2.301 0,5 73.488 17,0 4.382 6,3 90.660 21,0 440 0,5 259.071 60,0 -2.787 -1,1 8.699 2,0 266 3,2 2009 427.890 -4.028 -0,9 74.770 17,5 1.282 1,7 89.293 20,9 -1.367 -1,5 254.946 59,6 -4.125 -1,6 8.881 2,1 182 2,1 2010 428.867 -841 -0,2 76.699 17,9 1.786 2,4 88.864 20,7 -776 -0,9 254.153 59,3 -2.101 -0,8 9.151 2,1 250 2,8 2011 428.733 -134 -0,0 78.353 18,3 1.654 2,2 88.320 20,6 -544 -0,6 252.794 59,0 -1.359 -0,5 9.266 2,2 115 1,3 2012 424.213 -4.520 -1,1 78.785 18,6 432 0,6 87.118 20,5 -1.202 -1,4 248.737 58,6 -4.057 -1,6 9.573 2,3 307 3,3 (1) Composizione per forma giuridica del totale delle imprese attive.