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Si riconferma pertanto la necessità, così come proposto nel documento delle OO.SS

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Academic year: 2022

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CGIL Via Marconi, 69 - 40122 Bologna Tel. 051/294.011 - Fax 051/251.055-294.810

er_cgil@er.cgil.it

CISL Via Milazzo, 16 - 40121 Bologna Tel. 051/ 256.811 - Fax 051/4210320 segreteria_usr_emiliaromagna@cisl.it

UIL Via Serena 2/2 - 40127 Bologna Tel. 051/524.231 - Fax 051/557447

segreteria@uilemiliaromagna.it

Al Presidente Commissione I Bilancio Affari generali e Istituzionali

Ai componenti Commissione I Bilancio Affari generali e Istituzionali

Regione Emilia Romagna

Le scriventi OO.SS. nell’apprezzare gli obiettivi sui quali si è costruita la legge di bilancio regionale esprimono forte preoccupazione sulla mancata copertura, allo stato attuale, delle spese COVID da parte del Governo ammontanti a 2,2, Mld che portano tutte le Regioni compresa l’Emilia Romagna ad avere difficoltà alla chiusura in pareggio del bilancio 2021. Se il Governo non troverà le risorse necessarie a copertura del 2021, i prossimi anni nonostante l’aumento del FSN, così come previsto nella bozza della legge di bilancio nazionale, si prospettano ripercussioni negative, ulteriormente aggravate dai sensibili aumenti dei costi dell’energia, anche solo per il mantenimento degli attuali servizi socio sanitari e sanitari oltre alla copertura del turn over del personale in sanità.

Nel contempo, pur apprezzando la conferma di tutte le spese afferenti al sociale compreso la quantificazione del FRNA, pari a 457 mln per il 2022, ritengono necessaria un’attenzione particolare sulla quantificazione in aumento del FRNA data la popolazione anziana. Si è verificato comunque, che con riguardo al FRNA sia nel 2020, così come nel 2019, sono rimasti a bilancio residui significativi. Tale fenomeno è avvenuto solo in alcuni distretti, circostanza per la quale si è in attesa da tempo, di una verifica sulle causalità che hanno portato alla sotto programmazione delle risorse assegnate in quegli ambiti distrettuali. Si riconferma pertanto la necessità, così come proposto nel documento delle OO.SS. che ha portato alla sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il Clima, della ricostituzione di un Servizio dedicato alla Non Autosufficienza all’interno dell’Assessorato alla Sanità che sia in grado di operare in costante dialogo con l’assessorato alle politiche sociali e con il sistema delle autonomie locali, per un efficace sviluppo delle politiche integrate socio sanitarie in termini di elaborazione, progettazione, realizzazione e monitoraggio.

Con riferimento alle politiche abitative, si valutano positivamente le previsioni di spesa che hanno lo scopo di consolidare le politiche sin qui realizzate dalla regione in termini di contributi per sostenere le famiglie più in difficoltà a sostenere i costi dell’affitto, così come gli interventi per la ristrutturazione degli alloggi di edilizia popolare, tuttavia tutto questo è ancora insufficiente.

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L’emergenza pandemica dovuta al Covid 19 ha definitivamente evidenziato la necessità di riconsiderare complessivamente a tutti i livelli, le politiche pubbliche per consentire a tutti l’accesso alla casa secondo modalità compatibili con le capacità reddituali di ciascuno.

Ritengono necessario il sostegno del progetto mirato all’incentivo abitativo verso le aree interne, oltre che a politiche per lavoratori e studenti fuori sede.

Il cambio di contesto, aggravato dall'emergenza sanitaria, ha reso evidente di investire maggiormente su tutta la filiera dell’abitare dai piani integrati di rigenerazione urbana alle politiche abitative.

Con sempre maggiore forza si evidenzia la necessità che il sistema regionale e delle autonomie locali realizzino le rispettive politiche in modo integrato, nei campi del sociale, della salute, della tutela ambientale e del territorio, del risparmio energetico, della pianificazione urbanistica, dei trasporti, della digitalizzazione del territorio, vigilando affinché tutto avvenga in un quadro di legalità in particolare negli appalti e sub appalti, condizione essenziale per mettere al centro la qualità del lavoro e il rispetto della dignità della persona. Vanno quindi irrobustite tutte le forme associative di governo e gestione delle politiche, in un dialogo costante, tra istituzioni (regione, città metropolitana, province, unioni di comuni, distretti socio sanitari e i comuni). È del tutto evidente che ogni intervento nei suddetti campi, determina risultati di maggiore efficacia e qualità con risultati positivi se governate in modo integrato. Pertanto le organizzazioni sindacali considerano positivamente ogni intervento di sostegno finanziario ovvero organizzativo, atto a sostenere le realtà associative degli enti locali.

La partecipazione e il confronto con le parti sociali allo sviluppo delle politiche deve proseguire così come avvenuto in occasione della predisposizione del ”patto per il lavoro e il clima” e nel corso della sua attuazione. Le organizzazioni sindacali sottolineano che il percorso del confronto preventivo debba essere seguito per la realizzazione degli investimenti, degli interventi e delle riforme connesse al PNRR di cui sono attuatori le istituzioni regionali.

Credono che vada affrontato il capitolo inerente la sicurezza nei luoghi di lavoro, con maggiori investimenti per la formazione e l’informazione tematica al fine di azzerare il numero delle morti bianche e degli infortuni.

Cordiali saluti.

p. CGIL CISL UIL E.Romagna M.Balestrieri-A.Amoroso-R.Rinaldi

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