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di Giovedì 10 novembre 2022 - ANBI

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Academic year: 2023

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Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno unisce gli agricoltori per garantire corsi d'acqua sicuri. Contro anche il presidente del Parco del Delta del Po, la Cia allevatori e il consorzio di trasformazione.

ATTUALITÀ

Anbi: dallaridita' del nord alle alluvioni del sud, lItalia sempre piu' esposta ai grandi rischi

In Lombardia la portata del fiume Adda sta diminuendo, ma grazie al contributo delle piogge cadute nelle ultime settimane, la gravissima carenza di riserve idriche è passata dal 44,2% al 29,7%. Ha piovuto anche in Friuli Venezia Giulia con contributi importanti per la provincia di Udine (oltre 85 mm a Cividale del Friuli, 82,8 mm a Bicinicco, 72,8 mm a Gemona del Friuli). Il versante padano della regione è l'unica area che ha registrato un significativo innalzamento del livello dei corsi d'acqua (fonte: Omirl).

In Emilia‐Romagna, dove finora sono caduti in media solo 24 mm di pioggia dall'inizio di ottobre e dove le uniche aree che hanno beneficiato di precipitazioni consistenti sono la conca montana da Parma al Trebbia (circa 65 mm dal 1 ottobre al di cui mm.37 a novembre), gli invasi piacentini trattengono solo 230.000 mc d'acqua e le portate dei fiumi appenninici, seppur in piccolissima crescita, registrano differenze negative sulla media mensile che vanno dal 93% del Secchia all'89 % del Savio, dal 75% dell'Enza al 92% del Taro. In Umbria le condizioni critiche del Lago Trasimeno (-1,54 m., quando la soglia minima è indicata a -1,20 m.) non migliorano e l'invaso di Maroggia trattiene solo 690.000 mc d'acqua. In Basilicata le precipitazioni costanti soprattutto nelle zone confinanti con la Puglia (73,7 mm a Melfi, 54 mm a Ripacandida) non hanno favorito gli invasi regionali, che registrano un'ulteriore diminuzione di circa 7 milioni di metri cubi in una settimana.

Infine, la diversa situazione della Sardegna: se al sud la situazione idrica negli invasi è favorevole, è definita di allerta anche per i bacini settentrionali (situazione addirittura di emergenza per l'invaso di Maccheronis), che presentano volumi d'acqua superiori a dello scorso anno, ma inferiore alla media degli ultimi 12 anni.

SPECIALI

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NORDEST

Ci rendiamo conto che la crisi energetica in questo momento ci porta anche a fare questi ragionamenti, ed è giusto vagliare tutte le possibilità, ma è anche vero che la trivellazione nel nostro Polesine ha dato luogo ad una subsidenza, cioè ad una diminuzione in terra, fino a 4 metri". Senza citare altri elementi tecnici - ha aggiunto Zaia - dico che le garanzie sono davvero minime affinché ciò non si ripeta.

OROSCOPO DI LUCA

LE PIÚ LETTE

Lotta alla siccità: nel

Veronese campi irrigati in novembre

Lo comunica ad Affaritaliani.it Francesco Vincenzi, presidente dell'Anbi (l'Associazione nazionale dei consorzi di bonifica e irrigazione). Ovviamente l'autunno e l'inverno sono i mesi dell'anno in cui il sistema idraulico accumula risorse. Il nostro Paese trattiene solo il 10% della pioggia che cade in un anno, per non parlare di quanta se ne perde lungo gli acquedotti.

Conservare le risorse idriche significa fornire acqua per l'alimentazione degli animali, l'agricoltura e la produzione di energia. Abbiamo predisposto un piano per piscine medie e piccole (piano lago, ndr), in grado di risolvere i problemi di molte zone e garantire un flusso continuo di energia elettrica. Poiché oggi non esiste solo una centrale idroelettrica, le piscine artificiali sono coperte da collettori solari galleggianti, che in estate impediscono anche l'evaporazione dell'acqua.

Senza contare che il controllo sull'acqua significa anche controllo sul territorio, sul sistema idrogeologico, e sappiamo quanto sia fragile il nostro Paese.

  • ATTUALITÀ

Il Bacino del Liscia, principale riserva idrica del territorio servito dal Consorzio di Bonifica Gallura, contiene circa 70 milioni di metri cubi d'acqua e rappresenta circa il 67% della sua capacità. Con i sindaci della valle è stata discussa la proposta di interventi sul cronoprogramma di gestione elaborata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Quattordici incontri con sindaci, amministratori e tecnici di altrettanti comuni della valle, durante i quali sono state esaminate e discusse le proposte studiate dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno per affrontare le criticità e le debolezze della rete di gestione con lo strumento del manutenzione.

Al termine del processo di ascolto, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha completato l'elaborazione della proposta degli interventi da realizzare nel 2023, che costituirà la bozza del Piano delle Attività di Bonifica, che sarà sottoposta alla valutazione del Regione Toscana. In totale sono 380 i km di corsi d'acqua della rete gestita dal Consorzio di Bonifica sui quali si ipotizza la manutenzione ordinaria. Sono escluse dal computo le sezioni classificate nella seconda categoria di competenza della Regione Toscana, che decide modalità e tempi dell'intervento, affidando - se lo ritiene - i lavori al Consorzio di Bonifica attraverso apposita convenzione annuale.

Entro il 2022, 190 km di canali fluviali sono stati affidati dalla Regione Toscana al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che ha già realizzato la maggior parte degli interventi previsti.

In Evidenza

Tanto più che il sistema di bonifica di Fossombroni, pensato a suo tempo per estrarre la Valdichiana dalla palude, sta ora conoscendo anche un'intensa e talvolta imprevedibile urbanizzazione e. Ed è questo l'obiettivo che il Consorzio si pone con la sua regolare attività di manutenzione, attraverso la corretta gestione della vegetazione fluviale e dei sedimenti presenti nell'alveo”. Claudia Gerini madrina del corso di recitazione della Poti Pictures.

Firmato a Udine il contratto del fiume Roiello

Rio Roiello tra Regione, Comuni di Udine e Pradamano, Comitato Amici del Roiello di Pradamano, Legambiente e Consorzio per il recupero della Pianura Friulana. 34; La Regione si impegnerà a valutare le azioni di sviluppo di questa strada e ne porterà l'esperienza ai prossimi Stati generali per l'ambiente che si terranno a marzo, con l'intento di giungere ad una Carta comune transfrontaliera per la tutela del territorio e della introdurre azioni unitarie per contrastare il cambiamento climatico”, ha aggiunto l'assessore. Il contratto di fiume Rio Roiello è stato il primo processo partecipativo di questo tipo attivato in Friuli Venezia Giulia avviato nel 2011 dalle comunità locali.

La Regione Friuli Venezia Giulia ha aderito al processo di definizione del contratto di fiume Rio Roiello nel 2017 con la firma della lettera di intenti. Nel periodo passato sono state fatte le analisi e le considerazioni che hanno portato alla definizione del Contratto di Fiume, che riunisce una trentina di soggetti, tra cui molte associazioni di volontariato e cittadini, circa sei firmatari. L'impegno di tutti i concorrenti fin da oggi sarà quello di proseguire nel raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione ambientale e paesaggistica del Rio Roiello e del territorio circostante, anche in un'ottica di valorizzazione del territorio dal punto di vista storico e culturale.

Il Piano d'Azione del Contratto di Fiume Rio Roiello contiene disposizioni per la promozione della qualità agroalimentare del territorio e la creazione di aree pubbliche a scopo ricreativo, che possono portare ad un ulteriore sviluppo turistico.

CLIMA, ANBI: SENZA INTERVENTI ARIDITA’ A NORD, ALLUVIONI AL SUD

138 del 16 marzo Gli animali e l'ambiente al centro" - Tutti i diritti riservati - Direttore editoriale: Michela Vittoria Brambilla - Caporedattore: Andrea Bianchi. Di fronte agli estremi degli eventi atmosferici, un dato emerge con chiarezza: dove ci sono gli stagni , lo stoccaggio idrico non solo diminuisce il rischio di gravi conseguenze per il territorio, ma migliora la condizione delle riserve idriche, l'esempio arriva dalla provincia di Dauna, dove gli invasi della Capitanata, situati proprio nelle contrade più colpite dai disordini, record di +3,6 milioni di metri cubi di volumetrie totali riempite, ovvero una ricchezza di acqua a disposizione dell'agricoltura e del territorio”, sottolinea Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI. La situazione idrologica è diametralmente opposta al nord, dove i grandi laghi sono ancora in forte deficit. (ad eccezione del Lario, che ora è sopra la media storica): il Maggiore è di circa 70 centimetri sotto la media del periodo, così come il Sebino che, nonostante l'aumento, rimane sotto la media di oltre 25 centimetri.

La situazione più preoccupante è quella del Lago di Garda, l'acqua "sicura" dell'Italia centro-orientale nei mesi di siccità, che, con un livello di riempimento del 28,6%, è ampiamente al di sotto della media, puntando verso il minimo storico. Alla grave crisi del più grande lago italiano si aggiunge la quasi totale assenza di piogge di ottobre in Veneto: -86% con aree che superano il -90% fino al -96% nel bacino Fissero-Tartaro-Canal Bianco; ciò interessa ovviamente entrambi i corpi idrici superficiali (il livello del fiume Livenza, che ha esaurito una delle due sorgenti, è ancora inferiore di 1,80 m rispetto allo scorso anno, mentre l'Adige, il Brenta e il Bacchiglione hanno portate molto inferiori alla media storica: entrambi rispettivamente sulla falda, che in molti casi è inferiore di oltre mezzo metro ai livelli minimi degli ultimi vent'anni.

ASCIANO, RIPRISTINATO BORRO BESTININO, INTERVENTO DEL

Gli operatori di Nb6 hanno provveduto alla pulizia meccanica della vegetazione erbacea ma soprattutto degli arbusti presenti in eccesso, mentre per le piante non è stato preso alcun provvedimento vista la loro compattezza e l'importanza per la solidità delle sponde.

Attualità

Sul Montello nell'avellinese sono caduti più di 230 millimetri di pioggia in poco più di 30 ore e lo hanno ricoperto di fango, ma solo il 4 novembre sono caduti 100 millimetri su Ercolano, e nel salernitano 145,8 su Baronissa, 133,2 su Pizzolano, 132,8 a Giffoni Valle Piana. L'emozione degli ultimi giorni si è poi estesa alla provincia di Foggia, dove in poche ore sono caduti più di 100 millimetri di pioggia a Torremaggiore, Chieuti, Serracapriola, San Paolo Civitate, mentre perturbazioni minori si sono registrate sul versante adriatico del basso Salento e sulla costa ionica fino a qualche goccia di pioggia che bagna il barese. Più preoccupante è la situazione del Lago di Garda, che è "sicuro" per l'acqua nell'Italia centro-orientale durante i mesi secchi ed è ben al di sotto della media con un livello di riempimento del 28,6%, che indica il minimo storico.

Alla grave crisi del più grande lago italiano si aggiunge anche la quasi totale assenza di piogge di ottobre nel Veneto. Le cose non vanno certo meglio in Toscana, dove, in uno degli ottobre più secchi mai registrati, il deficit pluviometrico medio regionale ha raggiunto il 93,7% con 112,8 millimetri in meno, unito a temperature medie che hanno battuto ogni record. C'è poi la grave crisi del fiume Po (citata anche alla COP 27), che a Torino mostra una portata inferiore ai 16 metri cubi al secondo contro una media di circa 95.

In Valle d'Aosta, dove la scorsa settimana sono caduti in media 17 millimetri di pioggia, la portata della Dora Baltea sta diminuendo, mentre quella del torrente Lys sta aumentando.

Riferimenti

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I soggetti selezionati prenderanno parte al Delegate Program (4-5-6 Novembre 2022), programma formativo complessivo di 7 notti e 8 giorni, di cui i primi 5 giorni dello