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È soddisfatta/o del livello raggiunto finora?

4% 54% 37% 1% 4% Moltisimo Molto Poco Per niente Non risponde

Il dato può essere interpretato come insoddisfazione nei confronti del proprio apprendimento e/o delle proprie capacità di riuscire, oppure può essere letto come insoddisfazione nei confronti del percorso formativo seguito che produce scarsi risultati. Ai fini di questa ricerca il dato viene considerato insieme alle risposte successive per il confronto con la valutazione fornita dai docenti e per riflettere sul grado di capacità di autovalutarsi di questi adulti. Per quanto riguarda la suddivisione per fasce d’età, i più giovani (18-24 anni) si dichiarano molto soddisfatti per il 70% , poco soddisfatti per il 25% e per niente soddisfatti per il restante 5%; gli studenti di età compresa tra 25 e 34 anni sono molto soddisfatti per oltre il 60% e poco soddisfatti per più del 35%; per il segmento 35-44 il grado di soddisfazione viene espresso con: moltissimo per il 5,6%, molto per il 53,2%, poco per il 35,5%, per niente per quasi il 2% e non risponde il 4%; per la fascia d’età fra i 45 e i 54 anni, le risposte sono: 3,9% moltissimo,

52,9% molto, 41,2% poco e 2% non risponde; per il segmento successivo (55-64 anni) il 2,3% sceglie l’opzione moltissimo, il 46,5% molto, il 41,9% poco, l’1,2% per niente e l’8,1% non risponde; infine per il segmento 65+ le risposte sono: 4,5% moltissimo, 54,5% molto, 31,8% poco e 9,1% non risponde. Come si può vedere il grado di soddisfazione diminuisce progressivamente con l’età fino ai sessantacinque anni quando la tendenza si inverte.

Le abilità e conoscenze che gli informanti ritengono di aver migliorato di più e di meno sono complessivamente così suddivise:

6.a. Che cosa ritiene di aver migliorato di più da quando frequenta questo corso?

20% 17% 17% 12% 16% 6% 11% 1% Ascoltare Leggere Parlare Scrivere Grammatica Lessico Pronuncia Non Risponde

6.b. Che cosa ritiene di aver migliorato di meno?

16% 4% 24% 12% 12% 9% 17% 6% Ascoltare Leggere Parlare Scrivere Grammatica Lessico Pronuncia Non risponde

Se confrontati tra di loro, questi dati sembrano rispecchiare un andamento abbastanza prevedibile: le abilità orali (ascoltare e parlare) risultano essere quelle in cui il miglioramento è stato inferiore per il 40% degli informanti contro il 37% per i quali esse hanno rappresentato il miglioramento

maggiore; le abilità scritte risultano aver progredito di più per il 29% degli informanti mentre risultano aver progredito di meno per il 16% di essi. Quest’ultimo dato sembra essere significativo se rapportato alle risposte viste in precedenza relative alle abilità ritenute deboli prima di cominciare il corso: infatti solo il 4% ha indicato leggere e l’8% scrivere come abilità deboli. Inoltre il miglioramento percepito dal 17% nell’abilità di lettura potrebbe indicare il risultato dell’attenzione rivolta a tale abilità durante i corsi. Anche in questo caso il dato sarà oggetto di confronto con le dichiarazioni dei docenti.

7.a. Il corso che sta frequentando è differente da quelli frequentati in precedenza o, se è il primo, è differente da come se lo aspettava?

8% 29% 33% 21% 9% Completamente differente Abbastanza differente Poco differente Per niente differente Non risponde

Come si può vedere dal grafico, le risposte alla domanda 7 rivelano che la maggioranza degli informanti non ha riscontrato differenze sostanziali dai corsi frequentati in precedenza o da ciò che si aspettavano. Considerando che più del 50% di essi ha frequentato corsi a scuola e più di dieci anni fa, sembra plausibile ritenere che non molti cambiamenti siano stati effettuati nel tipo di proposta formativa o di metodologia adottata nei confronti di studenti adulti. Osservando le risposte in base alle fasce d’età, si evidenziano le seguenti percentuali:

Corso differente? Dettaglio per età 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65+ Non risponde Per niente differente Poco differente Abbastanza differente Completamente differente

Se non stupisce il fatto che il 50% dei più giovani abbia trovato poca differenza con i corsi precedenti, risulta invece rilevante che più del 50% degli studenti del segmento 55-64 anni dichiari che il corso è per niente o poco differente. Alla stessa percentuale si avvicinano anche gli studenti delle fasce d’età 35-44, 45-54 e 65+.

Coloro che hanno risposto che il corso è in qualche modo differente (313 in totale, 34 completamente differente, 127 abbastanza differente e 152 poco differente) ne hanno evidenziato la diversità per i seguenti aspetti (si potevano scegliere più opzioni): ambiente scolastico (60), relazioni tra studenti (48), relazioni tra studenti e insegnante (94), ruolo dell’insegnante (41), metodo usato dall’insegnante (154), attività svolte in classe (80), materiali usati (34), uso delle tecnologie (16), altro (14): fra queste si trovano indicazioni quali: prima studiavo in gruppo di tre persone, pensavo che i docenti sarebbero stati solo di madrelingua inglese, prima l’insegnante parlava più inglese, il numero delle persone era inferiore, la durata di ogni lezione era diversa. La visualizzazione grafica con le percentuali rende

ancora più evidente gli elementi che più sono stati individuati come differenti.

7.b. In che cosa è differente?

11% 9% 17% 7% 28% 14%

6% 3% 3% 2% Ambiente scolasticoRelazioni tra studenti

Relazioni tra studenti e insegnante Ruolo dell’insegnante

Metodo usato dall’insegnante Attività svolte in classe Materiali usati Uso delle tecnologie Altro (specificare) Non risponde

La successiva domanda, “è contento/a del cambiamento?” ha avuto 325 risposte, di cui 286 “sì” e 39 “no”, e nessuna risposta in 120 casi; questi includono i 94 studenti che hanno dichiarato di non trovare nulla di diverso e altri che hanno tralasciato la risposta (indicati con “non risponde”) il cui numero è variabile ogni volta. Le spiegazioni del perché si è contenti oppure no sono state fornite da 196 informanti, 177 tra coloro che hanno risposto “sì” e 19 tra coloro che hanno risposto “no”. Coloro che non hanno risposto alla domanda sono 249, molti di più dei 94 che non dovevano rispondere. A questo proposito si sottolinea il fatto che molte domande aperte non hanno avuto alcuna risposta. Tra le spiegazioni che motivano la risposta “sì” si segnalano soprattutto la professionalità e la chiarezza dell’insegnante, il clima favorevole instaurato in classe, il rapporto migliore con gli altri studenti, il metodo d’insegnamento più moderno e flessibile che si adegua alle esigenze degli studenti, il rapporto più amichevole con l’insegnante, la propria motivazione all’apprendimento (“a scuola studiavo per il voto, qui studio per imparare”), l’uso della lingua in classe, attività più coinvolgenti e motivanti (visione di film, ascolto di canzoni, ecc.), assenza di compiti per casa, lezioni meno stressanti e opprimenti, i progressi continui, il divertimento, il giusto rapporto qualità prezzo, nessuna perdita di tempo.

Tra le spiegazioni che motivano il “no” si trovano: lezioni troppo legate ai libri di testo, l’insegnante parla troppo in italiano, la classe non è omogenea per livello linguistico, bisogna adattarsi al livello degli altri corsisti, si spreca tempo per ripetere regole grammaticali a scapito del parlato e dell’ascolto, non si usano laboratori linguistici, relazione non molto buona con il resto della classe, sensazione di imparare poco.

7.d. È stato difficile adattarsi a ciò che ha trovato differente?

7%

55%

38%

no

Non risponde

L’ultima domanda della sezione 2 ha avuto 275 risposte, di cui 245 “sì” e 30 “no”, e nessuna risposta per i rimanenti 170 studenti, pari alle percentuali evidenziate nel grafico. Considerando le risposte in base alle diverse fasce d’età, si rilevano i seguenti dati:

 18-24: tot. 20; sì 4 (20%), no 14 (70%), n. r. 2 (10%);  25-34: tot. 91; sì 10 (11%), no 39 (42,9%), n. r. 42 (46,2%);  35-44: tot. 124; sì 3 (2,4%), no 82 (66,1%), n. r. 39 (31,5%);  45-54: tot. 102; sì 5 (4,9%), no 51 (50%), n. r. 46 (45,1%);  55-64: tot. 86; sì 6 (7%), no 46 (53,5%), n. r. 34 (39,5%);  65+: tot. 22; sì 2 (9,1%), no 13 (59,1%), n. r. 7 (31,8%).

Come si nota un’ampia maggioranza degli informanti di tutti i segmenti non ha trovato alcuna difficoltà di adattamento al nuovo. Tra le spiegazioni addotte si trovano risposte quali: progressi costanti, ottimo ambiente di apprendimento, relazione amichevole con l’insegnante, cambiamento in meglio, motivazione alta e assenza di valutazione, lezioni piacevoli,

capacità dell’insegnante, se si vuole imparare bisogna adattarsi. Le spiegazioni fornite da chi ha trovato difficile adattarsi al cambiamento sono state 15, 11 delle quali da parte di studenti dai 45 anni in su; tra queste si trovano: “era tanto tempo che non studiavo così”, “pensavo a regole da studiare, invece mi ritrovo ad usare la lingua”, “ho dovuto cambiare il mio modo di comportarmi nei confronti degli altri corsisti”, “ho avuto qualche difficoltà a comprendere gli esercizi”, “ho cominciato in tarda età e ho qualche problema a memorizzare e poco tempo per applicarmi”; ci sono anche risposte da parte di giovani (18-24 e 25-34 anni) che hanno incontrato difficoltà perché non abituati a conversare in lingua inglese e uno all’inizio si è sentito un po’ in imbarazzo di fronte agli altri corsisti. (Tutte le risposte sono riportate in appendice.)

5.1.3. Sezione 3. Strategie di apprendimento.

1. L’insegnante propone la lettura di un testo che riguarda l’ambito

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