• Non ci sono risultati.

a Collezionismo: alla ricerca del tesoro perduto

PUNTI MISURE PUNTI MISURE

2.1. a Collezionismo: alla ricerca del tesoro perduto

Nella mia indagine ho potuto parlare con Giuseppina Delfino, attuale responsabile interna del servizio Art Advisory di Intesa Sanpaolo Private, settore marketing, che possiede un’ampia prospettiva sulle operazioni eseguite e gli utenti coinvolti.

La professionista sottolinea come il fulcro dell’attività per ogni Art advisor riguardi la valutazione a scopo successorio. Clienti della banca, in età avanzata ed in possesso di una cospicua collezione, sentono la necessità di avere un inventario e di conoscere il valore di ogni bene della loro raccolta per poterla poi dividere equamente tra gli eredi (in fondo questa considerazione, porta con se una certa nota malinconica, il tema della

Vanitas e del tempo che fugge così tanto indagato nella storia da artisti ed intellettuali).

147

Il concetto di Customer Relationship Management (CRM) o gestione delle relazioni coi clienti è legato al concetto di fidelizzazione. In un'impresa market-oriented il mercato non è più rappresentato solo dal cliente ma dall'ambiente circostante, con il quale è necessario costruire relazioni stabili di breve e lungo periodo, considerando i valori del soggetto, della società e dell'ambiente. <http://it.wikipedia.org/wiki/Customer_relationship_management>, consultato il 26 luglio 2013.

Tale situazione viene definita :«valutazione di collezionisti defunti a beneficio di eredi inconsapevoli» e rientra nelle three D principali cause di cessione di patrimonio: death,

debt, divorce.

A livello pratico il cliente richiede l’intervento del gestore bancario, l’home banker più vicino. Questo si reca nell’abitazione, o dove sono conservati i beni, trae una prima documentazione fotografica, proseguendo nella catalogazione e stilando l’elenco, più dettagliato possibile degli oggetti. Le informazioni verranno poi trasmesse all’Art

advisor che fornirà una stima iniziale. Come già detto in Intesa Sanpaolo si tratta della

società Eikonos Arte, altri istituti fanno riferimento a società esterne o al ramo specializzato interno. Gli esperti daranno il loro giudizio, individuando un valore indicativo da conferire all’opera e, se necessario, proponendo di ricercare l’attribuzione (appoggiandosi agli istituti ufficiali quali archivi, fondazioni, eredi).

Si farà inoltre utilizzo, a fine di comparazione, delle principali banche dati online, relative ai prezzi di aggiudicazione all’asta dei beni artistici, e di expertise esterne diversificate per competenza.

Solitamente il contatto diretto Cliente-Art advisor avviene in un secondo momento. Se l’esperto ritiene che il materiale fornitogli non sia sufficiente e di dover visionare i beni direttamente si recherà nella residenza del cliente assieme al gestore, condizione che potrebbe presentarsi anche a scopi commerciali, nel caso chi richiede la consulenza volesse passare alla vendita.148 Dopo la visita e la completa valutazione, viene redatto un documento nel quale è presentato l’inventario finale dei beni nonché la stima commerciale associata. Durante le indagini può accadere che si scoprano veri e propri capolavori, ma possono ugualmente essere individuati falsi e beni di una qualità inferiore rispetto alle attese.

L’attività valutativa svolta dalla banca punta in questo senso alla sensibilizzazione dei soggetti private verso la catalogazione e la cura del proprio patrimonio, che solo così potrà mantenere il valore originariamente riconosciuto. C’è da dire che i clienti si dimostrano tendenzialmente conservatori, soprattutto in questi ultimi anni di crisi emerge una maggiore attenzione, quasi una ricerca del tesoro nascosto.149

148

Il sopralluogo e la visione diretta del bene sono importanti per verificare l’effettivo stato di conservazione, caratteristica fondamentale nella definizione del valore.

149

La valutazione non riguarda solo collezioni ma anche singole opere. Ritornando al cambio generazionale può presentarsi il caso del possessore di un’ampia gamma di lavori d’arte contemporanea che i figli non sono in grado di mantenere viste le ampie dimensioni; pertanto egli viene costretto ad optare per la vendita dei beni e l’acquisto di un singolo pezzo di valore equivalente o vicino all’intera raccolta.

Nella gestione e consulenza di patrimoni esistenti vi sono alcune problematiche da evidenziare. Prima operazione sarà l’aggiornamento nelle stime delle opere ai valori attuali di mercato (rivalutazione) che comporterà un adeguamento anche della copertura assicurativa commisurata all’effettiva qualità del bene.

Si passa poi all’assistenza legale in caso di vendita o divisioni successorie, controlli su stato di conservazione e deterioramento degli oggetti, oltre ad eventuali restauri. Infine trasporto e trasloco che necessitano particolari attenzioni.150

Nell’inventariazione di queste collezioni formate da elementi eterogenei dal punto di vista tecnico, artistico, storico, dove non sempre i beni hanno il valore che ci si aspetta, tema delicato da affrontare è quello dell’autenticazione. Verificarla ed ottenerla diviene cruciale per la futura collocazione dell’oggetto sul mercato, il riconoscimento e la vendita.151

Lo studio specializzato II Art Advisory, fondato nel 2007 tra New York e Firenze da Ivona Ivkovic (laureata in storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Bologna e specializzata in post-war e arte contemporanea con esperienze in varie Gallerie a livello europeo) offre online una pagina web ricca di informazioni, tra le quali viene sottolineato come il Certificato di Autenticità o Autentica sia il “documento legale più importante che accompagna la vendita e l’acquisto di un opera d’arte. Secondo il decreto legislativo 1062 del 25 01 1971, ogni opera d’arte commercializzata in Italia deve essere autenticata con una fotografia dell’opera stessa con sul retro la dichiarazione di autenticità rilasciata dall’artista, corredata dalla sua firma. (…)”.

Per le opere donate, acquistate da intermediari e di artisti non più in vita, come spesso sono quelle conservate in raccolte famigliari, l’autentica può non essere presente, anche se si è quasi certi dell’originalità del bene. La questione è complicata e coinvolge determinate strutture di riferimento; sarà necessario rivolgersi a specialisti, con qualifica

150 Domenico Filipponi, testimonianza colloquio telefonico, 12 luglio 2013. 151

di periti, la cui autorità è unica e avvallata dagli eredi dell’artista. Questa competenza prende generalmente la forma di Archivio Nazionale, Fondazione o Galleria d’arte autorizzata a rilasciare perizie ufficiali.152

Nell’ambito italiano molto citate la Fondazione Fontana e la Fondazione De Chirico.153 A livello internazionale pensiamo per Rubens al centro di studi Rubenianum, con sede ad Anversa154e al particolare caso della Andy Warhol Foundation che nei primi mesi del 2012 ha sciolto l'Andy Warhol Art Authentication Board, per concentrarsi sul lavoro di ricerca e approfondimento del catalogo già avviato.155

Emerge in questi pochi tratti un contesto stratificato, una rete fatta di conoscenze del e nel “sistema”.

Anche se non propriamente oggettivo, il giudizio dell’esperto è sempre vincolante e diviene quindi indispensabile per determinare la qualità dell’opera posseduta.

Sappiamo che il bene artistico presenta di per sé caratteristiche uniche. E’ chiaro per esempio che se si parla di un maestro dell’arte antica (Old Master) come Tiziano la quotazione sarà molto alta, ma si scopriranno lavori che ne richiamano lo stile, che fanno parte della bottega o di esponenti minori, ed ecco che il valore può oscillare da 1 a 10 con molta facilità.156

Come sottolineato ancora da Filipponi, quando si parla d’arte “non esistono valori certi”. Se per un gioiello andare a stabilire la contropartita monetario è più semplice in seguito ad analisi chimiche del metallo o delle pietre con determinazione del carato, per il bene artistico l’indagine in laboratorio non è sufficiente, un dipinto può essere definito “del ‘500” ma l’informazione dovrà essere opportunamente integrata e la stessa tela divenuta “un Caravaggio” assumerà tutt’altro pregio.

Spostandosi a considerare la molteplicità di beni (dal quadro, al mobile, al tappeto fino all’argenteria) quando si trova davanti l’oggetto l’esperto Art advisor può dare la sua opinione, definire un certo valore, in base all’ “occhio” personale, all’analisi storico- artistica e allo stato di conservazione riconosciuto.

152

<http://www.iiartadvisory.com/concetti-base-certificato-dautenticita , consultato l’8 luglio 2013.

153 Giuseppina Delfino prende come esempio il cliente, proprietario di un’ampia raccolta di opere di Giorgio De

Chirico, alcune già autenticate, altre invece senza la certificazione necessaria, che richiese proprio la consulenza Art

advisor al gestore bancario, per ottenere pieno riconoscimento di tutti i beni.

154

<http://www.rubenianum.be>, consultato il 13 luglio 2013.

155 <http://www.warholfoundation.org/legacy/authentication_procedure.html>, consultato il 9 luglio 2013. 156

Fondamentale sarà poi il confronto e la raccolta di pareri degli specialisti del determinato segmento che andranno a confermare o meno l’opinione dell’esperto, conferendo l’autorità dovuta. Tutti i giudizi dovranno essere raccolti e presentati al cliente che richiede la consulenza, come prova del contenimento nel rischio di valutazione errata. Non bisogna infatti dimenticare che la parola del consulente bancario, seppur autorevole, rimane soggettiva e deve essere avvalorata dal “conoscitore” specifico.

Se i due pareri di stima si avvicinano, cosa che generalmente avviene, si potrà calcolare la media e presentare al cliente la cifra ipotizzata; se i pareri divergono in modo evidente saranno fatti ulteriori approfondimenti e analisi, interpellando altri soggetti, in un confronto multiplo.

Quello che risulta fondamentale è conoscere gli specialisti accreditati per ogni possibile elemento, il collezionista è quindi condotto, grazie all’Art advisor, in un tessuto di relazioni articolato che se agisse autonomamente forse non conoscerebbe. L’advisor bancario assume un ulteriore ruolo, fornendo la chiave di accesso ad una realtà spesso chiusa ed elitaria, per questo entrarvi diviene motivo di prestigio.157

Dopo lo sguardo acuto del consulente e l’appoggio ad esperti esterni, il terzo ingrediente è costituito dai numerosi database presenti on-line. In conclusione esperienza, consultazione di specialisti del settore e banche dati portano alla costruzione delle forbici di stima finali.

Un patrimonio già consolidato è riflesso della storia personale, professionale del cliente e dei suoi gusti, costruito nel tempo passo dopo passo. L'attività valutativa associata, come si è cercato di mettere in luce è ampia e frammentaria, preceduta da una fase di ricognizione, accertamento di provenienza e autenticità, catalogazione, bibliografia, presenza in sedi espositive fino all’inventariazione finale.158

Insieme di elementi volti al raggiungimento di un risultato quanto più coerente, che rispecchi e rispetti l’unicità dell’opera e della collezione di cui essa è parte.

157 Domenico Filipponi, testimonianza colloquio telefonico, 12 luglio 2013. 158

Documenti correlati