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b Quando acquistare, quando vendere

PUNTI MISURE PUNTI MISURE

2.1. b Quando acquistare, quando vendere

L’Art advisor non si occupa solo di gestione e catalogazione, a volte può essere chiamato per consigliare l’oggetto artistico da comprare nel dato momento pensando al valore che avrà in futuro, in vista di possibili vendite e cessioni. La dimestichezza con il mercato dell’arte, necessaria in questo caso, implica attività articolate quali il monitoraggio di prezzi, la conoscenza delle percentuali di venduto e invenduto per singolo artista, l’aggiornamento su ultime tendenze, mostre ed esposizioni, oltre alla consulenza legale, tecnica e assicurativa di cui già si accennava.

Per quanto riguarda la conoscenza di leggi e regolamenti, in sede d’acquisto si dovranno verificare nuovamente proprietà e originalità del bene, provenienza accertata con dovuta documentazione, presenza se necessario delle licenze di esportazione.

Il tema autenticità non è complesso solo nel segmento antico - moderno, infatti per l’arte contemporanea spesso non sono ancora individuate strutture accreditate o si hanno tecniche ed espressioni difficili da delineare e quindi “autenticare”.159

Se si parla di vendita questione spinosa è poi quella relativa all’obbligo del droit de suite, che vuole tutelare i creatori, i loro famigliari ed eredi diretti.160,161

Negli ultimi anni la crisi ed una crescente prudenza hanno contratto il settore acquisti anche per il servizio Art Banking.

In passato il cliente cercava spesso l’Art advisor per essere accompagnato a fiere, aste e appuntamenti più importanti ottenendo supporto nella scelta. Oggi lo stesso cliente compra meno ma chiede di più, ciò significa un incremento della domanda su consulenze mirate e specifiche. L’utente vuole sapere non solo su quale artista o su

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Riferendosi all’arte contemporanea Sonia Farsetti, presidente dell’Associazione Nazionale Case d’Asta, afferma :«(…) Salvo il caso di autentiche rilasciate dall’artista stesso, il problema nasce quando dopo un certo lasso di tempo cambiano i referenti. Può capitare che il lavoro di un critico, riconosciuto come l’indiscusso esperto di un certo artista, venga contestato e smentito da un nuovo esperto non appena deceduto il primo». La Gazzetta delle Aste, n. 4, ottobre 2006. Op.Cit. in Fiz. A., Mojana M. e P. Musile Tanzi, “Investire in arte”, in Musile Tanzi P., Il manuale del

Private Banker, prossima pubblicazione settembre 2013, (cap.14).

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D.L. 13 gennaio 2006 n. 118 in recepimento della Direttiva CE 27 settembre 2001, n. 84 in G.U.E. 13 ottobre 2001, n. 272. G. Candela, A. Cicchetti e N. Soldato ricordano che «Il Diritto di seguito è un intervento di legge specifico a tutela dei maestri dell’arte visiva che stabilisce la compartecipazione dell’artista all’incremento di valore realizzato da una sua opera nelle vendite successive alla prima […] ha una durata pari all’intera vita dell’Autore e per i settanta anni successivi alla sua morte a favore dei suoi eredi, così come individuati da norme codicistiche e non può costituire oggetto di alienazione o rinuncia nemmeno preventiva.[…] Il diritto di seguito è dovuto solamente nel caso in cui il prezzo della vendita sia non inferiore a 3.000 euro e, in ogni caso, l’importo totale del compenso non può essere superiore a 12.500 euro». La Gazzetta delle Aste, n. 4, ottobre 2006.». Op.Cit. in Fiz. A., Mojana M. e P. Musile Tanzi, “Investire in arte”, in Musile Tanzi P., Il manuale del Private Banker, cit. (cap.14).

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quale opera puntare, ma avendo già un obiettivo specifico, vuole essere sicuro che vi sia congruità nel prezzo e si stia agendo in modo corretto.

Non raro il caso di chi richiede consulenza per l’acquisto di un quadro destinato ad un dato ambiente della propria residenza, l’opera deve avere precise dimensioni, determinato soggetto e appartenere ad epoca stabilita.

C’è da dire poi che, come emerso dalle testimonianze dei principali operatori, in ambito Italiano sono rari gli acquisti a fine speculativo e sul breve termine, in genere la tendenza è l’acquisto finalizzato al possesso prolungato nel tempo.162

Speculazione o meno lo scopo è sempre il medesimo: comprare al minimo per riuscire a vendere al massimo e almeno preservare il valore riconosciuto, per questo i clienti sono alla ricerca in particolare di sicurezza e garanzia.163 Come accade in tutti i mercati, se si necessità di liquidità e si (s)vende nel momento sbagliato il guadagno è minore, se non si ha bisogno di liquidità e si offre cavalcando l’onda sarà molto più probabile ottenere un profitto.164

In ambito artistico gli autori contemporanei, implicano sempre il rischio maggiore, dall’altro lato il moderno dà una buona risposta, anche se negli ultimi anni si è assistito ad un calo drammatico negli artisti italiani del dopoguerra come De Pisis e Sironi a fronte invece di valori ancora stellari per Lucio Fontana, Pietro Manzoni ed Enrico Castellani. E’ comunque inevitabile notare come a livello di contrattazioni e vendite il fatturato relativo all’antico sia minore.

Alberto Fiz rileva che nell’ultimo anno tra Londra e New York, i risultati d’asta di Impressionisti, Moderni e Contemporanei hanno generato un business di circa 1 miliardo di euro, quando l’Antico ha mosso “appena” 60 milioni.165

Insomma la clientela è sempre più consapevole, vede nell’arte il modo per soddisfare un desiderio, qualcosa che rimarrà e che potrà essere trasmesso come segno di sé agli eredi; un bene che forse finirà in qualche soffitta per essere riscoperto nel momento opportuno e nella speranza di trovare la pepita d’oro sognata, arrivando a chiamare la propria banca di fiducia per ottenere la garanzia che quella pepita non si riveli un comune sasso.

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Giuseppina Delfino, testimonianza colloquio personale, Milano, 23 luglio 2013.

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Alberto Fiz, testimonianza colloquio telefonico, 8 luglio 2013.

164 Marina Mojana, testimonianza colloquio telefonico, 10 giugno 2013. 165

Come già osservato, dopo il 2008, anno indicativo dell’attuale crisi, è andata man mano a crescere la richiesta mirata di consulenza volta a nuovi investimenti, per cui l’arte divienestrumento di diversificazione del portafoglio166e copertura contro l’inflazione; il denaro è protetto, come dice Marina Mojana :«non sparisce, si sposta o si concentra in un’unica mano». Quello che conta è comprare con accuratezza e soprattutto saper conservare e mantenere in maniera adeguata nel tempo il proprio patrimonio.167

In questo periodo di recessione un peso maggiore grava naturalmente sulla fascia media, anche nell’investimento in arte, rimane invece stabile la classe “inferiore” interessata all’acquisto di piccole opere, molte fotografie, stampe o grafiche con un budget minore di 10.000 euro. I capitali più cospicui non sono toccati dalla crisi e per questo l’arte diviene qualificata asset class alternativa, per coloro che possono permetterselo.

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