Sulla scorta della sottoelencata documentazione raccolta per lo sviluppo della relazione di Valutazione di Compatibilità Idraulica:
PTCP della Provincia di Vicenza, 2007;
PAI dell'Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta Bacchiglione;
Piano provinciale di emergenza, Provincia di Vicenza, Assessorato alla Protezine Civile, Servizio Protezione Civile, Vicenza, 2004;
Planimetria delle zone a rischio idraulico, Consorzio di Bonifica Medio Astico Bacchiglione;
Aree interessate da insufficienza della rete fognaria e di bonifica, Comune di Malo Ufficio Servizio Edilizia Pubblica;
Carta delle trasformabilità del PAT del Comune di Malo, 2009;
si segnalano le seguenti criticità, condizioni di pericolosità e di particolare attenzione presenti nelle diverse ATO del territorio comunale di Malo.
PTCP della Provincia di Vicenza e PIANO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE Come evidenziano nella tavola VCI_02_00 il PTCP di Vicenza nel territorio di Malo individua sostanzialmente due grandi aree a rischio idraulico R1 localizzate rispettivamente nella porzione nord del centro di Malo tra località Pisa e via Torino, e nella porzione meridionale del comune in località S. Tomio – Vergan.
Tali aree sono normate dall'Art. 28 delle Norme Tecniche del PTCP di Vicenza, dove si specifica che le perimetrazioni delle aree a rischio idraulico derivano dall'adottato Piano Provinciale di Protezione Civile (2004), e che per tali aree di rischio si richiamano le norme e le misure di salvaguardia previste dai Piani di Assetto Idrogeologico predisposti dalle diverse Autorità di Bacino competenti.
In tali aree, come evidenziato alla tavola VCI_03_00, dall'analisi della tavola delle Trasformabilità vengono perimetrate aree idonee ad interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e aree di edificazione diffusa di progetto; inoltre, nell'area di S. Tomio, sono previste delle linee preferenziali di sviluppo commerciale/direzionale.
Secondo quanto prescritto all'Art. 18 del Piano in oggetto, al fine di non incrementare le condizioni di rischio nelle aree di pericolosità idraulica tutti i nuovi interventi, opere, attività consentiti
dal PTCP o autorizzati devono essere comunque tali da:
1. mantenere le condizioni esistenti di funzionalità idraulica o migliorarle, agevolare e comunque non impedire il deflusso delle piene, non ostacolare il normale deflusso delle acque;
2. non aumentare le condizioni di pericolo a valle o a monte dell'area interessata;
3. non ridurre i volumi invasabili delle aree interessate e favorire se possibile la creazione di nuove aree di libera esondazione;
4. non pregiudicare l'attenuazione o l'eliminazione delle cause di pericolosità;
5. non dovranno costituire o indurre a formare vie preferenziali di veicolazione di portate solide o liquide;
6. minimizzare le interferenze, anche temporanee, con le strutture di difesa idraulica.
Piano di Protezione Civile – Comune di Malo
Come evidenziano nella tavola VCI_02_00 il Piano di Protezione Civile del Comune di Malo individua sostanzialmente una grande area a rischio idraulico BASSO localizzata nella porzione meridionale del comune in località S. Tomio – Vergan, tale area coincide con quella individuata a rischio R1 nel PTCP della Provincia di Vicenza.
In tali aree, come evidenziato alla tavola VCI_03_00, dall'analisi della tavola delle Figura 3.2: Piano provinciale di Emergenza (2004) – In verde sono
indicate le aree a basso rischio idraulico
Trasformabilità vengono perimetrate aree di edificazione diffusa di progetto e linee preferenziali di sviluppo commerciale/direzionale.
Consorzio di Bonifica MEDIO ASTICO BACCHIGLIONE
Come evidenziano nella tavola VCI_02_00 il Consorzio di Bonifica Medio Astico Bacchiglione individua nel territorio Comunale due aree a rischio idraulico BASSO (Tr circa 20 anni) localizzate rispettivamente nella porzione nord del centro di Malo, in sostanziale coincidenza con le aree evidenziate anche dal PTCP e dal PPE, e nella porzione meridionale tra via Vallugana e Roggia Molina.
Comune di Malo - Ufficio Servizio Edilizia Pubblica
Nell'ambito della redazione della Carta Idrogeologica sono stati effettuati sopralluoghi ed incontri con i tecnici comunali che hanno permesso la perimetrazione di alcune aree interessate da insufficienza della rete fognaria e di bonifica; le principali delle quali, con le relative cause, sono descritte di seguito:
Tratto d'alveo del torrente Proa presso Proe di Pisa: tale area è già stata descritta nel paragrafo 2.3 Idrologia di superficie;
Aree limitrofe ai versanti orientale e meridionale del Montecio: in tali aree vi è abbondante presenza di acqua causata dal naturale deflusso delle acque meteoriche lungo il versante della collina. Nell'area sud sono stati effettuate importanti opere di sistemazione idraulica con la realizzazione di un parco urbano in grado di contenere, durante eventi piovosi, grandi quantità d'acqua e di smaltire la stessa grazie alla presenza di pozzi drenanti.
Figura 3.3: Estratto della Carta Idrogeologica
Figura 3.4: Dettaglio del Parco del Montecio (foto del 03/06/09)
Aree in località Canova lungo via Canova e via Coppine: in tali aree la mancanza di una rete di drenaggio causa un deflusso naturale delle acque meteoriche attraverso le aree a monte di Via Canova e lungo via Coppine che si trova ubicata a circa – 2 m al di sotto del piano campagna, causando allagamenti e ristagni d'acqua nelle abitazioni presenti.
In tali aree, come evidenziato alla tavola VCI_03_00, dall'analisi della tavola delle Trasformabilità vengono perimetrate aree di edificazione diffusa da PRG e di progetto.
Area compresa tra via Torino e via Pellico: in tali aree nei periodi di forte piovosità, a causa dell'insufficiente dimensionamento del sistema fognario, si verificano dei ritorni di acqua dalla rete di fognatura che causano l'allagamento di alcune abitazioni limitrofe.
Aree comprese tra via Vallugana e via Grumo in località Vallugana bassa: tali aree sono interessate dal naturale defluimento delle acque meteoriche provenienti dai versanti del M.te Pulgo, a sud-ovest, e del M.te Pian, a nord-ovest. Le abitazioni presenti in tali aree presentano problemi di deflusso delle acque a causa della pensilità del letto del torrente Covolo che non consente un collettamento ottimale delle stesse e perchè si trovano racchiuse tra rilevati stradali (via Grumo infatti si trova in una posizione rilevata rispetto al p.c. ed è attraversata da due tombotti che consentono il passaggio dell'acqua a valle, proprio in corrispondenza delle abitazioni).
Figura 3.5: Estratto della Carta Idrogeologica
In tali aree, come evidenziato alla tavola VCI_03_00, dall'analisi della tavola delle Trasformabilità vengono perimetrate aree di edificazione diffusa da PRG.