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Energie per il Sarno: il progetto

ACEA ATO 2 (*)

interruzioni urgenti (n.) 1.304 1.207 881

interruzioni programmate (n.) 204 212 341

interruzioni totali (n.) (**) 1.508 1.419 1.222

sospensioni con durata > 24h (n.) 170 196 147

ACEA ATO 5

interruzioni urgenti (n.) 428 521 691

interruzioni programmate (n.) 338 568 397

interruzioni totali (n.) (**) 766 1.089 1.088

sospensioni con durata > 24h (n.) 0 0 0

GORI (*)

interruzioni urgenti (n.) 1.755 3.042 2.629

interruzioni programmate (n.) 218 103 59

interruzioni totali (n.) (**) 1.973 3.145 2.688

sospensioni con durata > 24h (n.) 0 0 0

GESESA (*)

interruzioni urgenti (n.) 107 90 17

interruzioni programmate (n.) 31 57 19

interruzioni totali (n.) (**) 138 147 36

sospensioni con durata > 24h (n.) 3 1 8

ADF (*)

interruzioni urgenti (n.) 1.978 2.378 2.155

interruzioni programmate (n.) 179 390 468

interruzioni totali (n.) (**) 2.157 2.767 2.623

sospensioni con durata > 24h (n.) 175 48 64

(*) I dati 2020 di Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF e Gori sono stati consolidati. I dati 2021 di Acea Ato 2, Gori, Gesesa e AdF sono ancora in corso di consolidamento. Eventuali rettifiche, a valle del consolidamento dati, saranno riportate nel prossimo ciclo di rendicontazione.

(**) Le interruzioni totali, come previsto dall’Autorità, includono non solo le chiusure (per danno a condotta/portatore e per manovre di rete) ma anche le interruzioni dovute a disservizi e anomalie impiantistiche. Per il calcolo viene pertanto utilizzato il numero dei “fuori servizio” totali.

L’ACQUA DISTRIBUITA E RESTITUITA ALL’AMBIENTE La qualità dell’acqua potabile distribuita tutela principalmente aspetti legati alla salute e alla sicurezza della collettività e costitu-isce pertanto un elemento fondamentale del servizio. Il medesimo approccio, tuttavia, vale anche per la risorsa restituita ai corpi idrici ricettori in relazione alla salvaguardia degli ecosistemi. Pertanto, tutte le Società effettuano attività di controllo sulle acque potabili e reflue tramite attività di analisi, svolte in autonomia, con laboratori interni o con il supporto della Società del Gruppo Acea Elabori (si veda tabella n. 26).

Le determinazioni analitiche per le acque destinate al consumo vengono effettuate su campioni prelevati da sorgenti e pozzi, da im-pianti di adduzione, da serbatoi e lungo le reti di distribuzione, non-ché su campioni prelevati per controlli straordinari (utenze, richieste Asl, ecc.) e su parametri specifici (ad esempio la radioattività). La frequenza dei controlli e i punti di prelievo sono stabiliti consideran-do i volumi di acqua distribuita, la popolazione servita, lo stato di reti e infrastrutture e le caratteristiche peculiari delle fonti locali (si veda anche Le relazioni con l’ambiente).

Tutte le Società del Gruppo operative nel comparto idrico hanno avviato le attività propedeutiche o cominciato ad implementare i Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) o Water Safety Plans (WSP), volti a prevenire e ridurre i rischi inerenti al servizio idrico potabile;

le attività di riferimento, svolte nel 2021, sono illustrate nel paragra-fo dedicato (I Piani di Sicurezza dell’Acqua - PSA) del capitolo Area Idrica nella sezione Le relazioni con l’ambiente, al quale si rinvia.

Relativamente al territorio gestito da Acea Ato 2, l’acqua sorgiva prelevata per approvvigionare l’area di Roma e Fiumicino presenta li-velli qualitativi eccellenti all’origine, mentre l’area dei Castelli Romani ed altre zone dell’alto Lazio, in cui il territorio ha natura vulcanica, presentano nelle falde acquifere elementi minerali come il fluoro, l’arsenico e il vanadio, in concentrazioni superiori a quanto previsto dalla legge. Acea Ato 2 svolge, da tempo, interventi per superare tali problematiche, come la dismissione di alcune fonti di approvvigiona-mento locali e la loro sostituzione con fonti dalle migliori caratteri-stiche qualitative. Nel 2021, in particolare, Acea Ato 2 ha realizzato nuovi impianti di potabilizzazione o ha riqualificato/ampliato gli esi-stenti, presso i comuni di Marino, Castel Gandolfo, Ariccia, Rigna-no Flaminio, Civitavecchia e Pomezia. Ha iRigna-noltre avviato interventi per realizzare interconnessioni acquedottistiche che garantiranno una maggiore resilienza delle reti ed un miglioramento del servizio erogato.

Nel 2021 AdF ha realizzato la prima fase del progetto di monito-raggio della qualità delle fonti di approvvigionamento con strumen-tazione on-line, pianificata nel 2020. Sono state eseguite le attivi-tà di installazione delle strumentazioni, l’acquisizione dei segnali al telecontrollo e la predisposizione dei relativi cruscotti di controllo/

reporting, attraverso i quali è possibile integrare i dati qualitativi rilevati con informazioni di tipo quantitativo e con le informazioni meteorologiche e idrogeologiche rese disponibili online dai relati-vi serrelati-vizi regionali, aggiornate con frequenza giornaliera. Nell’anno sono state sottoposte a monitoraggio le prime 8 fonti di approvvi-gionamento, che complessivamente forniscono circa il 68% della risorsa idrica distribuita da AdF; tra queste sono comprese le sor-genti di Santa Fiora ed è previsto in particolare il monitoraggio avan-zato del parametro relativo all’arsenico nelle acque della sorgente Galleria Alta, attraverso un analizzatore di elevato livello tecnologico sperimentato nel 2020. Il progetto prevede di arrivare a controllare circa il 75% della risorsa prelevata dall’ambiente, lasciando fuori solo le piccole e piccolissime fonti, la cui opportunità di monitoraggio online potrà essere valutata “caso per caso”.

L’installazione di sistemi di misura on-line e l’acquisizione al telecon-trollo permette un monitoraggio continuo della qualità dell’acqua e consente di attivare sistemi di Early Warning, previsti nei nuovi in-dirizzi in materia di sicurezza della qualità dell’acqua potabile indicati dalla recente Direttiva Europea 2020/2184.

Gori fornisce alle proprie utenze acqua di qualità, captata da poz-zi di elevata profondità. Le caratteristiche qualitative delle acque distribuite sono verificate dal laboratorio interno “Francesco Sco-gnamiglio”, situato in Pomigliano d’Arco, che utilizza strumenti di ultima generazione, tra cui uno spettrometro in grado di effettuare le determinazioni di tutti i metalli indicati dalla normativa vigente sulle acque potabili; l’entrata in funzione di questa apparecchiatura ha consentito di ridurre i tempi di esecuzione delle analisi e diminuire i consumabili da laboratorio, i reagenti, la quantità di gas tecnico e i consumi di energia elettrica.

Gesesa partecipa al tavolo tecnico, insieme con l’Ente Idrico Cam-pano, le Istituzioni locali, provinciali e regionali, e Arpac ed ASL, de-dicato al monitoraggio e alla caratterizzazione della risorsa idrica in falda che, tramite i pozzi Campo Mazzoni e Pezzapiana, rifornisce la città di Benevento, su cui nel biennio precedente ha svolto un piano di controllo straordinario del parametro tetracloroetilene, riscon-trando concentrazioni al di sotto dei valori imposti dalla normativa di riferimento. Nel 2021, Gesesa ha avviato un progetto finalizzato a realizzare un sistema di filtrazione su carboni attivi per il trattamen-to delle acque potabili a servizio della centrale idrica di Beneventrattamen-to (si

veda il box di approfondimento dedicato in Le relazioni con l’ambien-te, Area Idrica, paragrafo La qualità dell’acqua).

Nel 2021 sono state attive 131 Case dell’acqua (106 di Acea Ato 2, di cui 31 a Roma e 75 in provincia, 20 di Gori e 5 di AdF, che ne ha altre 2 in fase di avviamento); si tratta di erogatori di acqua refrige-rata naturale o frizzante, installati nel territorio, a disposizione di cit-tadini e turisti, a titolo gratuito o a costi minimi. L’acqua distribuita è la medesima degli acquedotti e la qualità è certificata da controlli periodici, svolti dalle società e dalle ASL competenti. L’iniziativa in-contra riscontro positivo e nel 2021, le “Case” hanno erogato com-plessivamente oltre 30 milioni di litri di acqua (circa 26,8 milioni di litri le Case dell’acqua di Acea Ato 2, circa 3,2 milioni di litri quelle di Gori e circa 35.000 litri quelle di AdF), con una percentuale di ac-qua frizzante pari a circa il 56%. I benefici ambientali sono evidenti:

i litri erogati equivalgono a 601 tonnellate di plastica risparmiate nell’anno (pari ad oltre 20 milioni di bottiglie da 1,5 litri) e ad oltre 1.580 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera (circa il 63% in più, rispetto al dato 2020 di 968 t di CO2 evitata), per mancata produzione di bottiglie68 e al netto delle emissioni dovute ai consumi energetici delle Case69 e della CO2 addizionata per ottenere acqua frizzante.

Acea Ato 2, in virtù del nuovo piano di installazioni approvato dalla Segreteria Tecnico Operativa (STO), potrà installare ulteriori 100 Case dell’acqua; la Società, inoltre, ha intrapreso un progetto di in-stallazione e manutenzione di Case dell’acqua ed erogatori in conto terzi, che nel 2021 ha permesso di installare 2 Case dell’acqua ed 1

68 Il dato, pur rilevante, è certamente sottostimato perché non tiene conto del risparmio di emissioni indotto dal mancato trasporto delle bottiglie su gomma/rotaia.

69 Non sono disponibili i dati dei consumi delle Case dell’Acqua di AdF, in gestione dei Comuni.

erogatore presso l’Università LUISS, 1 presso il Quirinale ed 1 presso il Ministero di Economia e Finanza.

Acea Ato 2 ha anche la responsabilità della parte idrica sino al

“punto di fornitura” per le fontanelle che erogano acqua potabile presenti nel territorio di Roma (i c.d. “nasoni”). Lanciata da Acea nel 2020 l’app Waidy consente di identificare i punti di erogazio-ne dell’acqua dislocati sul territorio, erogazio-nel 2021 è stata ridenominata Waidy Wow ed è stata oggetto di evolutive finalizzate a migliorare la user experience dei fruitori, diventando uno strumento più perfor-mante e completo. È stata migliorata l’interfaccia grafica ed è au-mentato il numero dei punti idrici mappati sul territorio nazionale, superando i 50.000; è stata resa disponibile una funzionalità che permette direttamente all’utilizzatore di aggiungere un nuovo punto idrico. Sono stati ampliati i contenuti artistici, culturali e storici volti a valorizzare il territorio ed inserite news e articoli di approfondi-mento legati alla sostenibilità, allo scopo di coinvolgere gli utenti e creare una community attenta alle tematiche ambientali e sociali;

una funzionalità permette di individuare percorsi personalizzati se-guendo le “vie dell’acqua” (fontanelli, fontane, casette dell’acqua) o accedere a percorsi tematici preimpostati e relativi contenuti multi-mediali. Infine, tramite l’app si accede ad una “Web radio”, un canale dedicato all’infotainment con una programmazione musicale 24 ore su 24 e l’inserimento di “pillole sulla sostenibilità” in collaborazione con LifeGate.

LA QUALITÀ PERCEPITA DELL’ACQUA DA BERE, ESITI DELLE INDAGINI DI SODDISFAZIONE 2021 Acea rileva le abitudini e le percezioni dei clienti in merito alla

quali-tà dell’acqua potabile distribuita. Le indagini di customer satisfaction, svolte due volte l’anno, prevedono, oltre alla rilevazione del giudizio globale sulla qualità dell’acqua, un approfondimento puntuale sul tema.

Gli esiti presentati nel seguito sono la media delle due rilevazioni.

Per Roma e Fiumicino, dove il servizio è gestito da Acea Ato 2, il giudizio globale su sapore, odore e limpidezza dell’acqua da bere, espresso dal campione di intervistati, si mantiene stabile ed ele-vato e pari a 7,6/10 (era 7,7/10 nel 2020); il 39,2% degli inter-vistati, un dato in calo rispetto al 2020 (46%), dichiara di bere abitualmente l’acqua che arriva in casa mentre il 28%, la stessa percentuale del 2020, afferma di non berne mai; tra le ragioni addotte da chi non beve mai l’acqua di casa continua a prevalere, nel 49,4% dei casi, l’abitudine a bere l’acqua minerale mentre il 27,2% risponde “non va bene per la mia salute”.

Le rilevazioni svolte nel 2021 nelle altre aree del Lazio in cui ope-ra Acea Ato 2 hanno fatto riferimento, rispetto al 2020, ad un campione di intervistati più numeroso e rappresentativo di aree territoriali differenti e più estese, pertanto gli esiti non sono di-rettamente confrontabili. Dalle indagini è risultato che il dato di soddisfazione globale sulla qualità dell’acqua, in provincia, è di 6,8/10; il 25,1% afferma di bere con regolarità l’acqua del rubi-netto e il 45,9% di non berne mai; per il 38,6% di questi ultimi, la motivazione è legata all’abitudine a bere acqua minerale, mentre il 25% indica “non va bene per la mia salute”.

Per i clienti di Acea Ato 5, operativa a Frosinone e provincia, il giu-dizio globale espresso sull’acqua potabile nel 2021 si attesta a 6,1/10 (era a 6/10 nel 2020). Resta ancora contenuta e in contrazione la percentuale di intervistati che afferma di bere abitualmente l’acqua del rubinetto, il 17% (era al 21% nel 2020), ed elevata, la

percen-tuale di chi dichiara di non berne mai, il 54,9%, pur in diminuzione rispetto al 2020 (59%). Per questi ultimi, le ragioni principalmente addotte sono l’abitudine a bere l’acqua minerale per il 34,3% e “non va bene per la mia salute” per il 34,1%.

Nell’Ambito distrettuale Sarnese Vesuviano, il giudizio globale sull’ac-qua da bere espresso dai clienti di Gori nel 2021 si mantiene stabile e pari a 6,2/10 (6,1/10 nel 2020), così come le percentuali di inter-vistati che dichiarano di bere abitualmente l’acqua del rubinetto, il 23% (stesso dato del 2020) e di non berne mai, il 52,4% (in lieve contrazione rispetto al 53% del 2020). Le ragioni principali, citate da chi non predilige l’acqua del rubinetto, sono “non va bene per la mia salute”, per il 30,2%, e “non mi piace il suo sapore”, per il 24,1%.

Per i clienti di Gesesa, a Benevento e provincia, il giudizio globa-le espresso sulla qualità dell’acqua da bere è 6,9/10 (6,6/10 nel 2020); si conferma il trend di aumento, sia pure a fronte di valori contenuti, della percentuale di clienti che afferma di bere con re-golarità l’acqua del rubinetto, pari al 16,6% nel 2021 (era il 13% nel 2020) e di lieve riduzione, arrivando al 55,6%, la percentuale di co-loro che dichiarano di non berne mai (era il 56% nel 2020); anche in questo territorio i motivi prevalentemente addotti sono “non va bene per la mia salute”, per il 39,5% degli intervistati, “sono abituato a bere l’acqua minerale”, per il 36,9%.

Per i clienti di AdF, operativa nelle province di Grosseto e Siena, il giudizio globale espresso sull’acqua potabile resta stabile e pari a 6,9/10 (era a 7/10 nel 2020). La percentuale di intervistati che af-ferma di bere abitualmente l’acqua del rubinetto, il 36,9%, risulta in lieve incremento (era al 35% nel 2020) e diminuisce in modo più si-gnificativo, attestandosi al 40,2%, quella di chi dichiara di non berne mai (era il 45% nel 2020), perché “non mi piace il suo sapore”, nel 33% dei casi, e per l’abitudine a bere l’acqua minerale, per il 29,8%.

La raccolta delle acque reflue e la loro depurazione prima della re-stituzione all’ambiente naturale avviene mediante un sistema com-plesso e una configurazione organizzata in “aree”, che compren-dono gli impianti di depurazione, le reti fognarie ad essi afferenti e le connesse stazioni di sollevamento. Acea Ato 2 gestisce 676 im-pianti di sollevamento fognari, 166 imim-pianti di depurazione e oltre 7.000 km di reti fognarie (di cui 6.217 km mappati su GIS); la So-cietà ha proseguito nel 2021 il piano di centralizzazione dei depu-ratori, per gli interventi realizzati si rinvia al box di approfondimento nel capitolo Area Idrica della sezione Le relazioni con l’ambiente.

La Sala Operativa Ambientale di Acea Ato 2 dispone di tecnologia all’avanguardia e monitora in continuo i dati, rilevati in telecontrol-lo, relativi alle informazioni idrometriche e pluviometriche dell’area romana, condivisi con l’Ufficio Idrografico e Mareografico di Roma, e i dati sulla qualità dell’acqua dei corpi idrici: nel 2021 sono stati eseguiti 366 campioni in 32 punti di prelievo sui fiumi Tevere e Aniene e sul lago di Bracciano.

Nel territorio del comune di Roma Acea Ato 2 gestisce anche gli

70 La regolazione degli aspetti di qualità contrattuale è in vigore, per la maggior parte delle prestazioni, dal luglio 2016, secondo la delibera 655/15/R/Idr o RQSII (Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato).

71 I premi per la qualità contrattuale connessi al conseguimento di standard qualitativi migliorativi rispetto a quelli definiti con deliberazione 655/2015/R/IDR erano stati introdotti dalla deliberazione 664/2015/R/Idr recante il Metodo Tariffario del servizio idrico integrato per il secondo periodo regolatorio (2016-2019).

impianti di sollevamento e i serbatoi per la rete di innaffiamento e la rete idrica non potabile che alimenta i giochi d’acqua delle più importanti fontane artistiche. In particolare, 9 tra le principali fon-tane artistico-monumentali della Capitale: la Fontana del Tritone, le tre fontane di Piazza Navona - la Fontana dei Quattro Fiumi, del Moro e del Nettuno -, la Fontana di Trevi, la Fontana delle Tartaru-ghe, la Fontana del Mosè, la Fontana delle Naiadi e il Fontanone del Gianicolo (Mostra dell’acqua Paola).

Le infrastrutture del servizio di depurazione e fognatura gestito da Acea Ato 5, comprendono, al 31.12.2021, 229 impianti di solle-vamento fognari, 127 impianti di depurazione e circa 1.776 km di reti dedicate. Gori gestisce 2.625 km di rete a servizio del sistema di depurazione e fognatura e 10 impianti di depurazione, alcuni a servizio di singoli comuni ed altri a servizio di comprensori interco-munali dell’agro Sarnese-Vesuviano. Nel 2021 Gori ha intrapreso un rilevante intervento volto al completamento degli interventi fognari e depurativi del bacino idrografico del fiume Sarno (si veda il box dedicato).

GORI AVVIA IL PROGETTO ENERGIE PER IL SARNO La Regione Campania, per il tramite dell’Ente Idrico Campano, ha individuato nel 2020 la Società Gori come soggetto attuatore del completamento degli interventi fognari-depurativi del bacino idrografico del fiume Sarno ricadenti nell’ambito distrettuale Sar-nese Vesuviano.

Il progetto Energie per il Sarno, avviato nel 2021, attraverso il pro-gressivo completamento della rete fognaria ed il conseguente collettamento a depurazione, avrà rilevanti impatti ambientali creando le condizioni – con la dismissione di scarichi inquinan-ti - per ristabilire l’ecosistema fluviale con consegueninquinan-ti ricadute positive su tutta l’area e sul Golfo di Napoli ma anche sulla salubri-tà dei prodotti agricoli e sulla salute dei cittadini, circa 800.000 persone residenti nei 33 comuni del bacino, a cui si aggiungono i cittadini dei comuni limitrofi. Gori ha intrapreso l’attività all’inse-gna di un marcato coinvolgimento degli stakeholder del

territo-rio, oltre ai 33 Comuni interessati dalle attività, anche le industrie conserviere e l’associazione ambientalista Marevivo Onlus, con lo scopo di impostare dialoghi partecipativi e collaborazioni sinergi-che. Quattro i tavoli permanenti istituiti, su diversi piani d’azione:

pianificazione e realizzazione delle opere, lotta agli scarichi illeciti, prevenzione degli allagamenti, comunicazione condivisa. Il coin-volgimento partecipativo si è esteso anche ai clienti con la prima fase della campagna “Un click per il Sarno”, con la quale Gori ha accantonato 1 euro per ciascuna iscrizione al servizio di “bolletta web” per la realizzazione di iniziative volte alla riqualificazione del fiume. Nel corso del 2021 sono oltre 19.000 gli utenti che hanno aderito. La cifra corrispondente sarà destinata a progetti da met-tere in campo, individuati con Marevivo e condivisi con i Sindaci, che risulteranno più votati dagli stessi utenti che hanno partecipa-to alla campagna, nell’ambipartecipa-to di un contest lanciapartecipa-to da Gori.

Le infrastrutture del servizio di depurazione e fognatura gestite da AdF, comprendono, al 31.12.2021, 291 impianti di sollevamento fognari, 149 impianti di depurazione (e 153 Imhoff) e oltre 1.746 km di reti fognarie. Nell’Ato in cui opera Gesesa, le infrastrutture gestite dalla Società includono 19 impianti di sollevamento fognari, 30 impianti di depurazione e 523 km di reti dedicate. Per la città di Benevento è ancora in corso la progettazione, da parte del Comune di Benevento, di un impianto di depurazione centralizzato, inclusi gli emissari di collegamento.

I LIVELLI DI QUALITÀ REGOLAMENTATI DALL’ARERA