p
L’acquache orasialtigneinun pozzo si-tuatonelpalazzo diFolliero
,chiusada
un
can-cello, non è giàcome
de Sariis pretende,
l'anticaacquadelCantarello
,poichéegli situa lasorgentediquest’aajuavicinoalletre colon-nenegliavanzidell’edificio,che ora comune-mentechiamasiTempiodiSerapidej
ma
siccomejptell’anzidettopalazzo di Folliero situatoalle spal-lediquel
Tempio
si attigue l’actjua, che da• tuttisichiamadelcantarello, cosìio
U
descriveròsotto
quest^nome,
e dipoi faròmenzione del-leacquetermo—medicinali,scovertenon haguari dalsullodatochiarissimo MonsignorRosini, ac-que che sembrano comspondere alleantichedfV Cantarello.Dopo
avereanalizzataquest’acquanell’ an-no 1817,neldìprimo Settembre dello scorso anno mi sonodibelnuovoportaloadosservarla al-leoredicciantimeridianeessendola.temperaturaatmosferica agr.21 .5. deltermometrodiR.,e lapressionebarometricaa pollici28. 2.Io.questa ispezione
mi
sono assicurato, eli’essasomiglia perfettamente pelsuocoloreall’acquapotabile
,
ha un sajioresalso, presentalatemperaturadi gr.25.5.delmedesimo termometro,mentre nel-l’anuo1817 misipresentòallatemperatura'di gr.24. dello stessotermometro,eprecisamente un gradodippiù delcaloreatmosferico.
Quest’acqua nonarrossiscelatinturadi ra-vanelli
,
ma
letogliealquantodellasua rossez-za,c poscialarendeazzurra-,solitosegno col qualesisono manifestatiisali neutri contenuti nelleacque.Ilsuopesospecificostaaquellodell’acqua distillata
come
i.0037,adi.oooo.La
carta tinta rossa viene reprislinatada quest’acqua.L’acquadicalcelafadiventar latticinosa, fenomeno, chespariscecoll’addizionedell’acido aceticoallungato, ilqualevipioduce nel tem-postessodell’ellerv'escenza.
Ireagenti baritici viproducono nn preci-pitalo, che non viene attaccalo dagliacidi5
46
«ol nitrato(liargentosicgue uncopioso coagir-lo,cbcsiscioglieinteramentenell’ummouiaca.
L’ammoniacastessaviproduceun precipi-tatoleggiero e fioccoso,chesiscioglie interamenr tenell’acidoacetico.
-L’ossalalo di ammoniacaviforma benan-che unprecipitalo,chevienesciolto interamen-tédall’acidomuriaticoallungato.
La
tinturadigalle,el’idro-cianato di cal-ce, edi potassanonfanconoscere alcun segno diferrointalacqua,malgradochene vedremo daquiapocolapresenza.
La
maggior parte delle acque riiedicinali contengonoilferrojma
Leu poche sonoquelle che nello stato naturale lo fandistinguere permezzo
de’ reagenti. Fra questonumero appunto spnoleacquemedic-inalidel territorio di Poz-zuoli,cheinquestaprimaparte delmio lavo-rosipresentanoalpidiblico.L’acqua cheattualmentecioccupa,bollita colConveniente apparecchio sviluppa piccola quan-titàdigasacido carbonicoJesvaporatasinoad un’avvanzataconcentrazione,abbandonaun sedi-mentodicolore rossastro,checorrispondeal
pe-_-j
_ - DIgitizedby*0 di un granelloemezzoper libbra.Questo trattatocoll’acidomuriaticoallungato
,siù sciol-toconeffervescenzaalpeso dig. i. edil rima-nenterestatoinsolubile,da
me
bollitocon l’ac-quadistillata bapresentato i caratteri di sol-fato dicalce. Nella testémentovatasoluzione muriaticahoravvisatoesistervicalce,magnesia, allumina,eferro.
Allorché quest’acquaéstatasvaporatano n precipitapiùcon1’ammoniaca,econ l’ ossala-todiquestoalcali,nèdapiùsegnodiferroin qualunque
modo
vengatrattata.Ognilibbradiacquasvaporataa secchezza fiomministra g.39.87'/• di una massa salina dicolor grigio,che inverdisceletintureazzurre de’ vegetabili,segnochenonsiosserva nell’ac-quasvaporata
. Questi principjfissisalini tratta-ticon1’acido solforico allungato sviluppano II gas acido carbonico,emuriatico,edanno in rlsultamento del solfato di soda inunione di piccolaquantitàdisolfatiterrosi,ediferro
.
Permisurare1*acido.carbonico libero esi-stentenell’acqua,mison .servilodelsolilo pro-cesso,dicuiinmoltissijui riucoutri ho speri-mentatorutilità
.
48
.Un*
libbradell'acquadiFolliero èstatadame
unitaall’acquadicalcesinoaquando non davapiùsegnoalcuno di jirecipilazione,edil precipitatobenraccolto epesatomiha sommi-nistratodieciacinidicarbonaiodicalce.Una
pariquantitàdellanostraacqua medi-cinalesvaporata èstata dame
benanche unita ad unaquantità di acqua di calce capace di scomporreinteramenteicarbonatiinessa conte-nuti,econciòhoraccoltogranelli sei,e o.
dicarbonatodicalce,
La
diflerenzatrailpri-mo
,esecondo precipitato mi ha datoilpeso dell’acidocarbonico libero,che nell’acquagià dettatrovasi,tenendoconto però delle sostan-ze,chepermezzodell’acidocarbonico vengo-no sciolte nell’acqua,e con la mancanza di quelloprecipitano.Ottenutocolsecondoprecipitalola misura, del caibonato di swla
m
II’rctjua esistente, ho trattato la niedcsima
col nitrato dibariteche mi ha s<n.ministiato ailui cinque, e
mezzo
di sollato di barite , e ciò Uji ha fatto discernnelaquantitàdel.s«.t(alodiseda, chetrovavasinell’acqua.- Sigitizedby
Goo^’
Finalmenteprivaladettaacquadelsoifató
•earbonatòdiaoda,non chedeglialtri' ptinci-pj.da’ quali- viene scomposta, è stata da
me
precipitata,codasoluzione delnitratodi argento,, colmezzodelqaalesi'sono ottenuti $7 acini dimuriatodiai^nfa) perKbln-a,.
-L’acqua dunqueviene-compostaperdasòm*
•aliblnradi
"
•,
'• '*
'
'< Acidocarbonico, libero
' Carbonatodicalce
-
dimagnesia di-etesamtmtedeSariisrapporta sull'antica acqiu del Canlaj-dlo, cioèche questa siraccoglieva. 7
’' ' '
.
'
nelTempiofitesso
4
i Serapide,e perciò eh’ei dicedellavirtùdi -essa, seinbraini che siffatta acquadel Cantarellosiaquellastessacheil sul-lodatoVescovo^diPozzuolihautilmeote scovertouelTempio 'mentovato. - t
Ionon mancheròdi É»r conoscere la de-scrizionecheinversilatiniAlcadinociha lascia-tosulvalore dell'acqua oc ora nominata del
^ • » *
Ganiarcllo,edaquesta aggraugero ancorauna seconda descrizione apocrifa trovatasudiUna lapidemarmorea,nel'1^39; poiché tutte due queste attribuiscono a quelleacque,lestesse vir-tùV'che oracontanto prolìltoabbiamo osserva-toappartenerealleattualiacquediSerapide ne-glianni 1817^e1818.
' .
• 'X•s.h.
LA
9LtMADBSCniaiO/rSk LA SBGVBNTB‘Interaquas peltfgifervtnsatpia
manai
etipsa , ,
Ne
Jluatad pontum
sectileclauditopus.
Cum mare
fervescìi Incus oppugnatur ab'
\ undis,
‘
'
Vùc
aliquìs poterliaegeradh'clocunt.
CaMhariu hvmanafnòL^
merl^nM^Nam
:plagasVeteres consoUdatque novas ,^Ulcera quae patUur cutà ab humorihus
' extra ^ ''*
Camlkarasaisterglt luminaelarafacit.^ Sangtànisabiurai
venam
quocunquefiucn-Subvenitartheticis, medicina
pedum
.UtìUs ad
febrès, cifràgora.Sed
torneaht^us' -; , ' “
Usìu aqucelateriemiiiauatusobesi. .. .
lutsscqirvjtD^scM/xio/rg Dicg..
' .1, ^
Paraci
babieum'' - '• 'Lavacro navas ti •ceteres plaga* curat
extemas
fSalsedineaeutis,
swe
scàbìesj'swe
tiaeaextent. - *'
Sìveqìiiciimquehumores, sive extra fa-^
runtursolvit,atque
mundat
. , Ossium frammentaeducii,atquee'vulne-rs
fprrum
,Turnores
omnes
disciitU;atque nsolvìf.
5a
InvoìuntaAam ocidorum lacrymationem tói-Ut,et
eorum
Uppitudinem medetur.JVec
non
luminadora
facìt^ ^Et
obturjtJlnentem sang;uinem'venam.Potuivero,
tdcem
etplagastoUi4i^Éernai.Rheuma
prohibet^podas^raesub^enk^.atque doloresalleviaiomne^. '•ìEentr^m
solvit^digeHtanèm juvat.
yfrdorems^lidis-,etìfubonet retohiit, Exìdtat,oc istum
omnia mala nobu
sicéxperientia- docci. - i
Noidistingueremo fra tùlte leacque die orasonoaelTempio Serapide.solamente la caldaye lafreddajpoiché lealtre,che con diverso
nome
sisonodistinte,amiocrederenon differisconotraloro,e éorrispondoBO tuttealla fredda..L’ acquatermale adopèrat^tperbagni con-tinuamente,saràlaprima cheioesporrò
.
Digitiied
-L'acquacalda,che sivedesorgereindua looghiviciuidentroifTeUH>io*diScrapidet>ffre 1«stesseproprietà,e la medesimatninefalLòa^
zione. '
-,
. '