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Aggiornamenti sui fattori che determinano la convergenza reale

III. Prospettive per il futuro ed altre considerazioni

1. Parte I : Situazione e tendenze a livello delle regioni

1.3. Aggiornamenti sui fattori che determinano la convergenza reale

Per quanto concerne i fattori di competitività delle regioni, gli elementi della seconda relazione sulla coesione hanno trovato conferma nel campo della produttività e

dell’occupazione settoriale. Si nota, in particolare, il persistere delle disparità nella ripartizione dell’occupazione fra i tre settori dell’economia. In alcune regioni, in particolare dei paesi candidati, la forte dipendenza dall’agricoltura e dalle industrie tradizionali (carte 6 a, b e c - Occupazione per settore, 2000; carta 7 - PIL per persona occupata, 1999) lascia presagire, in considerazione delle riconversioni e ristrutturazioni che si annunciano in questi due settori, nuovi mutamenti economici, anche dopo l’allargamento.

Con riguardo alle infrastrutture dei trasporti, l’evoluzione appare differenziata. Per la dotazione autostradale, le regioni ammissibili all’obiettivo 1 (particolarmente in Spagna) hanno recuperato buona parte del loro ritardo, mentre la situazione è lungi dall’essere soddisfacente in materia di viabilità (grafico 4 - Indice di dotazione autostradale; grafico 5 - Indice di dotazione stradale). I dati sulle ferrovie o i trasporti intermodali non hanno subito sostanziali variazioni dalla seconda relazione sulla coesione, ma saranno nuovamente analizzati nel quadro della terza relazione.

Particolare attenzione meritano, in questo contesto, l’evoluzione demografica nell’Unione attuale, il livello d’istruzione e la preparazione alla società della conoscenza.

1.3.1. Tendenze demografiche assai diverse

Sullo sfondo di un generale rallentamento della crescita demografica e dell’invecchiamento della popolazione dell’Unione, le tendenze a livello regionale appaiono maggiormente diversificate (carta 8 - Crescita della popolazione per regione NUTS 2, 1995-1999).

Nel periodo 1995-19994, la crescita annua della popolazione è stata particolarmente marcata nelle regioni dell’Inghilterra, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Grecia, come pure nel sud della Francia e nel nord della Germania; al contrario, la flessione demografica interessa soprattutto la Finlandia settentrionale, la Svezia centro-settentrionale e, in generale, tutti i paesi candidati, ad eccezione di alcune regioni polacche. Ne sono toccati anche il Mezzogiorno d’Italia, il centro della Francia, la Scozia, il nord della Spagna e l’Alentejo in Portogallo.

Infine, le regioni caratterizzate dal maggiore incremento annuo della popolazione sono spesso quelle in cui la densità demografica è superiore alla media (carta 9 - Densità della popolazione per regione NUTS 3, 1999). Nell’ambito dell’Unione, i fenomeni di concentrazione demografica regionale sembrano quindi acuirsi e si aggiungono alla diagnosi presentata nella seconda relazione in merito allo squilibrio dell’assetto territoriale.

1.3.2. Un generale aumento del livello d’istruzione

I dati relativi al 2000 evidenziano un generale innalzamento del livello d’istruzione della popolazione compresa tra 25 e 59 anni. Rispetto al 1999, infatti, la quota di popolazione scarsamente istruita è passata dal 33% al 31,5%, mentre quelle di livello

4 Ci si limita all’esame di questo solo quinquennio perché è praticamente a partire dal 1995 che si è conclusa la grande espansione della popolazione nelle regioni tedesche, dovuta all’unificazione e ai mutamenti politici nei paesi dell’est.

medio e superiore sono aumentate rispettivamente dal 47,6% al 48,3% e dal 19,4% al 20,2% (carte 10 a, b e c - Livelli d’istruzione nel 2000).

La popolazione con un basso livello d’istruzione rimane concentrata nel sud dell’Unione (Portogallo, Spagna, Italia e Grecia), in Irlanda e in un bacino compreso tra il Nord-Pas-de-Calais e la Picardia in Francia nonché l’Hainaut e Liegi in Belgio5. La popolazione mediamente istruita si trova per lo più nelle parti centrali ed orientali dell’Unione, mentre i livelli d’istruzione più elevati si riscontrano nei paesi nordici, nel Regno Unito, in Germania e nel Benelux, come pure a Parigi, Madrid e nelle province basche.

1.3.3. Società della conoscenza - persistenti disparità

Il fattore umano sarà senz’altro decisivo per consentire alle regioni meno avanzate dell’Unione di recuperare il loro ritardo. In quest’ottica, l’istruzione e la formazione rivestono un’importanza capitale. L’essenziale è di fare in modo che tutti gli Europei possano acquisire la cultura e le competenze necessarie per vivere e lavorare nella società della conoscenza e mettersi al passo col progresso durante l’intero arco della loro esistenza. Tuttavia, prepararsi alla società della conoscenza presuppone anche misure di aiuto alle regioni per il potenziamento dell’infrastruttura tecnica e delle capacità di ricerca e d’innovazione6.

L’indice di accesso a Internet (percentuale di famiglie che dispongono di un accesso a Internet in casa) rimane inferiore al 30% nei paesi della coesione e si aggira intorno al 60% nell’area scandinava e nei Paesi Bassi (dati Flash Eurobarometro n. 112 del novembre 2001). Il recupero del ritardo nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione richiede meno tempo rispetto alle infrastrutture classiche, per esempio dei trasporti o dell’energia. Occorre però una reale volontà politica in questo senso, che si traduca in una strategia coerente e in misure concrete ed ambiziose, rispondenti agli obiettivi del piano d’azione eEurope 20027.

Parimenti, la quota del PIL destinata alla ricerca e allo sviluppo è inferiore all’1% nei paesi del sud e supera il 3% in quelli del nord. Le stesse disparità si constatano riguardo al numero di domande di brevetti (inferiori a 20 per milione di abitanti nei paesi della coesione e superiore a 300 per milione di abitanti nel nord Europa).

5 Queste regioni non figuravano tra quelle caratterizzate da scarso livello d’istruzione nella seconda relazione sulla coesione, ma sono entrate a far parte di questa categoria per effetto dell’aumento del livello d’istruzione medio tra il 1999 e il 2000 e dell’abbassamento della soglia della classe inferiore della carta (dal 46% al 44%); cfr. la tabella relativa ai principali indicatori regionali.

6 Il 3 ottobre 2001, la Commissione ha adottato un documento strategico sulla dimensione regionale dello spazio europeo della ricerca, COM (2001) 549 def. Questo documento ha l’intento di spronare le autorità locali o regionali, particolarmente quelle delle regioni meno avanzate, ad avvalersi delle nuove possibilità offerte dallo spazio europeo della ricerca e ad aprire nuove prospettive sia alla politica di ricerca che alla politica regionale dell’Unione europea.

7 « eEurope – Una società dell’informazione per tutti », comunicazione concernente un’iniziativa della Commissione per il Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23-24 marzo 2000 (http://europa.eu.int/eeurope).

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