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sup 𝑛β‰₯π‘˜ π‘₯𝑛 ) , lim inf 𝑛 π‘₯𝑛= sup π‘˜βˆˆβ„• ( inf 𝑛β‰₯π‘˜π‘₯𝑛 ) .

6 Alcune funzioni notevoli

(6.1) Teorema Esiste una ed una sola funzione 𝑓 : ℝ β†’ ℝ tale che βˆ€π‘₯, 𝑦 ∈ ℝ : 𝑓(π‘₯ + 𝑦) = 𝑓(π‘₯)𝑓(𝑦) ,

βˆ€π‘₯ ∈ ℝ : 𝑓(π‘₯) β‰₯ 1 + π‘₯ . Dimostrazione. Si veda il Teorema (7.1.7) della Parte II.

(6.2) Definizione Chiamiamo funzione esponenziale e denotiamo con exp la funzione definita dal teorema precedente.

(6.3) Teorema La funzione exp : ℝ β†’ ℝ `e continua e strettamente crescente. Inoltre valgono i seguenti fatti:

6. ALCUNE FUNZIONI NOTEVOLI 77 βˆ€π‘₯ ∈ ℝ : exp π‘₯ > 0 , βˆ€π‘₯ ∈ ℝ : exp(βˆ’π‘₯) = (exp π‘₯)βˆ’1, lim π‘₯β†’βˆ’βˆžexp π‘₯ = 0 , lim π‘₯β†’+∞exp π‘₯ = +∞ , lim π‘₯β†’0 exp π‘₯ βˆ’ 1 π‘₯ = 1 . Dimostrazione. PoichΒ΄e

exp 0 = exp(0 + 0) = (exp 0)(exp 0) ,

risulta exp 0 = 0 oppure exp 0 = 1. Dal momento che exp π‘₯ β‰₯ 1 + π‘₯, deve essere exp 0 = 1. Ne segue

(exp π‘₯)(exp(βˆ’π‘₯)) = exp 0 = 1 , per cui exp π‘₯ βˆ•= 0 ed exp(βˆ’π‘₯) = (exp π‘₯)βˆ’1. PoichΒ΄e

exp π‘₯ =(expπ‘₯ 2

)2

, deve essere exp π‘₯ > 0.

Se π‘₯, 𝑦 ∈ ℝ e π‘₯ < 𝑦, si ha

exp 𝑦 βˆ’ exp π‘₯ = (exp π‘₯)(exp(𝑦 βˆ’ π‘₯) βˆ’ 1) β‰₯ (exp π‘₯)(𝑦 βˆ’ π‘₯) > 0 , per cui exp `e strettamente crescente. Inoltre risulta

lim

π‘₯β†’+∞exp π‘₯ β‰₯ lim

π‘₯β†’+∞(1 + π‘₯) = +∞ . Per composizione ne segue

lim

π‘₯β†’βˆ’βˆžexp π‘₯ = lim

π‘₯β†’βˆ’βˆž(exp(βˆ’π‘₯))βˆ’1 = 0 . PoichΒ΄e

exp(βˆ’π‘₯) β‰₯ 1 βˆ’ π‘₯ , per ogni π‘₯ < 1 risulta

1 + π‘₯ ≀ exp π‘₯ ≀ 1 1 βˆ’ π‘₯.

Ne segue

0 ≀ exp π‘₯ βˆ’ 1 βˆ’ π‘₯ ≀ π‘₯

2

1 βˆ’ π‘₯, da cui, per ogni π‘₯ < 1 con π‘₯ βˆ•= 0,

exp π‘₯ βˆ’ 1 π‘₯ βˆ’ 1 ≀ ∣π‘₯∣ 1 βˆ’ π‘₯, ossia 1 βˆ’ ∣π‘₯∣ 1 βˆ’ π‘₯ ≀ exp π‘₯ βˆ’ 1 π‘₯ ≀ 1 + ∣π‘₯∣ 1 βˆ’ π‘₯. Pertanto si ha lim π‘₯β†’0 exp π‘₯ βˆ’ 1 π‘₯ = 1 . In particolare, risulta lim π‘₯β†’0exp π‘₯ = 1 , per cui, per ogni π‘₯ ∈ ℝ,

lim

πœ‰β†’π‘₯exp πœ‰ = lim

πœ‰β†’π‘₯exp(π‘₯ + (πœ‰ βˆ’ π‘₯)) = lim

πœ‰β†’π‘₯(exp π‘₯ exp(πœ‰ βˆ’ π‘₯)) = exp π‘₯ . Pertanto la funzione exp `e continua.

(6.4) Teorema Esiste una ed una sola coppia di funzioni 𝑓, 𝑔 : ℝ β†’ ℝ tali che, per ogni π‘₯, 𝑦 ∈ ℝ, si abbia 𝑓2(π‘₯) + 𝑔2(π‘₯) = 1 , 𝑓 (π‘₯ + 𝑦) = 𝑓 (π‘₯)𝑓 (𝑦) βˆ’ 𝑔(π‘₯)𝑔(𝑦) , 𝑔(π‘₯ + 𝑦) = 𝑔(π‘₯)𝑓 (𝑦) + 𝑓 (π‘₯)𝑔(𝑦) , 0 < ∣π‘₯∣ ≀ 1 =β‡’ 𝑓 (π‘₯) ≀ 𝑔(π‘₯) π‘₯ ≀ 1 . Dimostrazione. Si veda il Teorema (7.2.5) della Parte II.

(6.5) Definizione Chiamiamo rispettivamente coseno e seno e denotiamo con cos e sin le funzioni definite dal teorema precedente.

6. ALCUNE FUNZIONI NOTEVOLI 79

(6.6) Teorema Le funzioni cos, sin : ℝ β†’ ℝ sono continue. Inoltre valgono i seguenti fatti:

cos 0 = 1 , sin 0 = 0 ,

βˆ€π‘₯ ∈ ℝ : βˆ’1 ≀ cos π‘₯ ≀ 1 , βˆ’1 ≀ sin π‘₯ ≀ 1 , βˆ€π‘₯ ∈ ℝ : cos(βˆ’π‘₯) = cos π‘₯ , sin(βˆ’π‘₯) = βˆ’ sin π‘₯ ,

lim π‘₯β†’0 cos π‘₯ βˆ’ 1 π‘₯ = 0 , π‘₯β†’0lim sin π‘₯ π‘₯ = 1 . Dimostrazione. PoichΒ΄e

cos 0 = cos(0 + 0) = cos20 βˆ’ sin20 = 2 cos20 βˆ’ 1 , sin 0 = sin(0 + 0) = 2 sin 0 cos 0 ,

deve essere anzitutto cos 0 = 1 oppure cos 0 = βˆ’12. Ne segue in ogni caso sin 0 = 0, ma solo la prima eventualit`a e compatibile con cos20 + sin20 = 1.

Dalla formula

cos2π‘₯ + sin2π‘₯ = 1 segue che βˆ’1 ≀ cos π‘₯ ≀ 1 e βˆ’1 ≀ sin π‘₯ ≀ 1.

PoichΒ΄e

1 = cos 0 = cos π‘₯ cos(βˆ’π‘₯) βˆ’ sin π‘₯ sin(βˆ’π‘₯) , 0 = sin 0 = sin π‘₯ cos(βˆ’π‘₯) + cos π‘₯ sin(βˆ’π‘₯) , risulta

cos(βˆ’π‘₯) = cos π‘₯ cos2(βˆ’π‘₯) βˆ’ sin π‘₯ sin(βˆ’π‘₯) cos(βˆ’π‘₯) , 0 = sin π‘₯ sin(βˆ’π‘₯) cos(βˆ’π‘₯) + cos π‘₯ sin2(βˆ’π‘₯) ,

da cui, addizionando membro a membro, cos(βˆ’π‘₯) = cos π‘₯. Risulta anche sin(βˆ’π‘₯) = cos π‘₯ cos(βˆ’π‘₯) sin(βˆ’π‘₯) βˆ’ sin π‘₯ sin2(βˆ’π‘₯) ,

0 = sin π‘₯ cos2(βˆ’π‘₯) + cos π‘₯ cos(βˆ’π‘₯) sin(βˆ’π‘₯) , da cui, sottraendo membro a membro, sin(βˆ’π‘₯) = βˆ’ sin π‘₯.

PoichΒ΄e

βˆ€π‘₯ ∈ [βˆ’1, 1] βˆ– {0} : βˆ’1 ≀ cos π‘₯ ≀ sin π‘₯ π‘₯ ≀ 1 ,

si ha

lim

π‘₯β†’0sin π‘₯ = 0 . Allora risulta anche

lim π‘₯β†’0cos π‘₯ = lim π‘₯β†’0 ( cos2 π‘₯ 2 βˆ’ sin2 π‘₯ 2 ) = lim π‘₯β†’0 ( 1 βˆ’ 2 sin2 π‘₯ 2 ) = 1 = cos 0 . Per ogni π‘₯ ∈ ℝ si ha quindi

lim

πœ‰β†’π‘₯cos πœ‰ = lim

πœ‰β†’π‘₯cos(π‘₯ + (πœ‰ βˆ’ π‘₯)) = lim

πœ‰β†’π‘₯(cos π‘₯ cos(πœ‰ βˆ’ π‘₯) βˆ’ sin π‘₯ sin(πœ‰ βˆ’ π‘₯)) = cos π‘₯ , lim

πœ‰β†’π‘₯sin πœ‰ = lim

πœ‰β†’π‘₯sin(π‘₯ + (πœ‰ βˆ’ π‘₯)) = lim

πœ‰β†’π‘₯(sin π‘₯ cos(πœ‰ βˆ’ π‘₯) + cos π‘₯ sin(πœ‰ βˆ’ π‘₯)) = sin π‘₯ , per cui le funzioni cos e sin sono continue.

Infine dalla disuguaglianza

βˆ€π‘₯ ∈ [βˆ’1, 1] βˆ– {0} : cos π‘₯ ≀ sin π‘₯ π‘₯ ≀ 1 e dalla continuit`a del coseno segue che

lim

π‘₯β†’0

sin π‘₯ π‘₯ = 1 . Risulta allora anche

lim π‘₯β†’0 cos π‘₯ βˆ’ 1 π‘₯ = limπ‘₯β†’0 1 βˆ’ 2 sin2 π‘₯2 βˆ’ 1 π‘₯ = βˆ’ limπ‘₯β†’0 π‘₯ 2 ( sinπ‘₯ 2 π‘₯ 2 )2 = 0 , da cui la tesi. (6.7) Proposizione L’insieme { π‘₯ ∈]0, +∞[: cos π‘₯ ≀ 0 }

non `e vuoto ed ammette minimo.

Dimostrazione. Dimostriamo anzitutto che l’insieme {

π‘₯ ∈]0, +∞[: cos π‘₯ ≀ 0 }

non `e vuoto. Ragioniamo per assurdo, supponendo cos π‘₯ > 0 per ogni π‘₯ > 0. PoichΒ΄e lim

π‘₯β†’0

sin π‘₯ π‘₯ = 1 ,

6. ALCUNE FUNZIONI NOTEVOLI 81

esiste 𝛿 > 0 tale che

βˆ€π‘₯ ∈] βˆ’ 2𝛿, 2𝛿[βˆ–{0} : sin π‘₯ π‘₯ βˆ’ 1 < 1 2. In particolare sin 𝛿 > 𝛿/2 > 0, per cui 0 < cos 𝛿 < 1. Poniamo

π‘₯𝑛= cos(2𝑛𝛿) . Tenendo conto della formula

cos(2𝑛+1𝛿) = cos2(2𝑛𝛿) βˆ’ sin2(2𝑛𝛿) ,

si verifica facilmente che la successione (π‘₯𝑛) `e decrescente. Sia β„“ il suo limite. Naturalmente si ha 0 ≀ β„“ ≀ cos 𝛿 < 1. PoichΒ΄e

cos(2𝑛+1𝛿) = 2 cos2(2𝑛𝛿) βˆ’ 1 , deve essere β„“ = 2β„“2βˆ’ 1, ossia β„“ = 1 oppure β„“ = βˆ’1

2, il che `e impossibile. Poniamo π‘š = inf { π‘₯ ∈]0, +∞[: cos π‘₯ ≀ 0 } .

Evidentemente π‘š ∈ [0, +∞[. Sia (𝑦𝑛) una successione in ]0, +∞[ con cos 𝑦𝑛≀ 0 e 𝑦𝑛→ π‘š. Dalla continuit`a del coseno si deduce che cos π‘š ≀ 0. In particolare π‘š > 0. Ne segue

π‘š = min { π‘₯ ∈]0, +∞[: cos π‘₯ ≀ 0 } , da cui la tesi. (6.8) Definizione Poniamo πœ‹ := 2 min { π‘₯ ∈]0, +∞[: cos π‘₯ ≀ 0 } .

(6.9) Teorema Valgono i seguenti fatti: (π‘Ž) si ha cosπœ‹ 2 = 0 , sin πœ‹ 2 = 1 , cos πœ‹ = βˆ’1 , sin πœ‹ = 0 , cos3πœ‹ 2 = 0 , sin 3πœ‹ 2 = βˆ’1 , cos 2πœ‹ = 1 , sin 2πœ‹ = 0 ;

(𝑏) la funzione cos `e strettamente decrescente su [0, πœ‹] e strettamente crescente su [πœ‹, 2πœ‹]; (𝑐) la funzione sin `e strettamente crescente su [βˆ’πœ‹

2,πœ‹2]

e strettamente decrescente su [πœ‹

2,3πœ‹2 ];

(𝑑) per ogni π‘₯ ∈ ℝ si ha

cos(π‘₯ + 2πœ‹) = cos π‘₯ , sin(π‘₯ + 2πœ‹) = sin π‘₯ ;

(𝑒) risulta

lim inf

π‘₯β†’βˆ’βˆž cos π‘₯ = lim inf

π‘₯β†’+∞ cos π‘₯ = βˆ’1 , lim sup

π‘₯β†’βˆ’βˆž

cos π‘₯ = lim sup

π‘₯β†’+∞

cos π‘₯ = 1 , lim inf

π‘₯β†’βˆ’βˆž sin π‘₯ = lim inf

π‘₯β†’+∞ sin π‘₯ = βˆ’1 , lim sup

π‘₯β†’βˆ’βˆž

sin π‘₯ = lim sup

π‘₯β†’+∞

sin π‘₯ = 1 ,

Dimostrazione. Dimostriamo che sin π‘₯ > 0 per ogni π‘₯ ∈]0, πœ‹/2]. Sia 𝛿 > 0 tale che sin π‘₯ > π‘₯/2 > 0 per ogni π‘₯ ∈]0, 𝛿[. Sia, per assurdo,

πœ‰ = min { π‘₯ ∈ [𝛿, πœ‹/2] : sin π‘₯ ≀ 0 } . PoichΒ΄e

sin πœ‰ = 2 sin(πœ‰/2) cos(πœ‰/2) ≀ 0 ,

dovrebbe essere sin(πœ‰/2) ≀ 0 oppure cos(πœ‰/2) ≀ 0, il che `e assurdo. Da sin π‘₯ > 0 segue cos π‘₯ < 1 per ogni π‘₯ ∈]0, πœ‹/2].

PoichΒ΄e cos(πœ‹/2) = 0, si ha sin(πœ‹/2) = 1. Applicando ripetutamente le formule di addizione, si ottengono i valori di cos e sin nei multipli di πœ‹/2.

Se 0 ≀ π‘₯ < 𝑦 ≀ πœ‹/2, si ha 0 < 𝑦 βˆ’ π‘₯ ≀ πœ‹/2, per cui

cos 𝑦 = cos(π‘₯ + (𝑦 βˆ’ π‘₯)) = cos π‘₯ cos(𝑦 βˆ’ π‘₯) βˆ’ sin π‘₯ sin(𝑦 βˆ’ π‘₯) < cos π‘₯ .

Pertanto la funzione cos `e strettamente decrescente su [0, πœ‹/2]. PoichΒ΄e cos(βˆ’π‘₯) = cos π‘₯, ne segue che cos `e strettamente crescente su [βˆ’πœ‹/2, 0]. Dalla formula di addizione risulta

6. ALCUNE FUNZIONI NOTEVOLI 83

Pertanto cos `e strettamente decrescente su [πœ‹/2, πœ‹] e strettamente crescente su [πœ‹, 2πœ‹]. Sempre dalla formula di addizione si ha

sin π‘₯ = βˆ’ cos(π‘₯ +πœ‹ 2

) .

Pertanto il comportamento della funzione sin su [βˆ’πœ‹/2, 3πœ‹/2] `e riconducibile a quello di cos su [0, 2πœ‹].

Si verifica facilmente che

cos(π‘₯ + 2πœ‹) = cos π‘₯ , sin(π‘₯ + 2πœ‹) = sin π‘₯ . Ovviamente si ha lim sup π‘₯β†’βˆ’βˆž cos π‘₯ ≀ 1 . PoichΒ΄e βˆ€π‘› ∈ β„• : cos(βˆ’2π‘›πœ‹) = 1 , `

e chiaro che nessun 𝑀 < 1 pu`o essere un maggiorante definitivo per la funzione cos a βˆ’βˆž. Ne segue

lim sup

π‘₯β†’βˆ’βˆž

cos π‘₯ = 1 .

Gli altri massimi e minimi limiti possono essere trattati in modo simile.

(6.10) Definizione Poniamo

tan := sin cos. La funzione tan si chiama tangente.

(6.11) Teorema Valgono i seguenti fatti:

(π‘Ž) la funzione tan `e continua e strettamente crescente su ]βˆ’πœ‹ 2,πœ‹ 2[ e soddisfa lim π‘₯β†’βˆ’πœ‹2+ tan π‘₯ = βˆ’βˆž , lim π‘₯β†’πœ‹2βˆ’ tan π‘₯ = +∞ ;

(𝑏) per ogni π‘₯ ∈ dom (tan) si ha π‘₯ + πœ‹ ∈ dom (tan) e tan(π‘₯ + πœ‹) = tan π‘₯ .

Dimostrazione. La continuit`a della tangente discende dalla continuit`a di seno e coseno. Dal momento che la funzione sin `e strettamente crescente e positiva su[0,πœ‹

2[ e la funzione cos `e strettamente decrescente e strettamente positiva su[0,πœ‹

2[, si deduce che la funzione tan `e strettamente crescente e positiva su [0,πœ‹

2[. Inoltre si verifica facilmente che lim

π‘₯β†’πœ‹2βˆ’

tan π‘₯ = +∞ .

PoichΒ΄e tan(βˆ’π‘₯) = βˆ’ tan π‘₯, ne segue che la funzione tan `e strettamente crescente su ]βˆ’πœ‹

2,πœ‹2[ e

lim

π‘₯β†’βˆ’πœ‹2+

tan π‘₯ = βˆ’βˆž .

Dalle formule di addizione delle funzioni sin e cos si deduce facilmente la (𝑏).

Esercizi

1. Partendo dalla formula

cos 2π‘₯ = 2 cos2π‘₯ βˆ’ 1 si calcoli cosπœ‹4 e sinπœ‹4.

2. Si dimostri la formula

cos 3π‘₯ =(1 βˆ’ 4 sin2π‘₯) cos π‘₯ e si calcoli cosπœ‹6 e sinπœ‹6. Si calcoli quindi cosπœ‹3 e sinπœ‹3.

3. Si dimostri la formula

cos 5π‘₯ =(4 cos2(2π‘₯) βˆ’ 2 cos(2π‘₯) βˆ’ 1) cos π‘₯ e si calcoli cos3πœ‹5 e sin3πœ‹5 . Si calcoli quindi cos10πœ‹ e sin10πœ‹.

4. Sia 𝑓 : ℝ β†’ ℝ una funzione e sia 𝑇 > 0. Diciamo che 𝑓 `e periodica di periodo 𝑇 , se 𝑓 (π‘₯ + 𝑇 ) = 𝑓 (π‘₯) per ogni π‘₯ ∈ ℝ.

Si dimostri che, se 𝑓 `e periodica di periodo 𝑇 e se 𝑓 ammette limite a βˆ’βˆž o +∞, allora 𝑓 `e costante.

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