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di Alessandro Cristofori

I

l prodigioso sviluppo tecnologi-co dei personal tecnologi-computer e di Internet che si è avuto negli ultimi anni e la sempre più capillare pre-senza di attrezzature informatiche sofisticate nelle nostre case rendo-no possibili progressi impensabili fino a qualche anno fa nella diffu-sione di idee e di conoscenze, an-che in settori concettualmente as-sai distanti dall'informatica come per esempio quello dello studio del mondo antico.

Il sogno di una "classe virtuale" appare ormai tecnicamente realiz-zabile: il docente potrà elaborare le sue lezioni in formato elettroni-co, integrando testi, immagini, suoni e anche filmati, e registrerà questi materiali didattici su un

ser-ver collegato a Internet; gli studen-ti potranno collegarsi al sito elet-tronico del loro corso e scaricare i materiali; nello stesso modo il do-cente proporrà di volta in volta test di valutazione. I contatti tra allievi e insegnante, nel caso di richieste di chiarimenti e di approfondimenti, saranno efficacemente assicurati dalla posta elettronica. Nel settore delle discipline classiche uno sce-nario simile è già stato chiaramente delineato (e in buona parte anche attuato) da James O'Donnell, do-cente dell'Università della Pennsyl-vania, in una breve ma stimolante guida dal titolo New Tools for

Tea-ching, che può essere consultata via Internet all'indirizzo elettronico h t t p : / / c c a t . s a s . u p e n n . e d u /teachdemo.

Il fine non può essere quello di una pura e semplice sostituzione del contatto reale fra docente e studenti a favore di un rapporto esclusivamente telematico: il com-puter e Internet dovranno piutto-sto servire a migliorare la qualità del rapporto fra insegnante e di-scenti, in particolare nel caso in cui studenti svantaggiati dal punto di vista fisico o sociale (handicappati fisici, studenti lavoratori o fuori se-de) non abbiano la possibilità di frequentare l'istituzione educativa nelle modalità tradizionali.

Ma non si tratta solo di questo: al-cune esperienze statunitensi hanno mostrato come l'ingresso del com-puter e di Internet nell'insegna-mento possa rivoluzionare non solo i modi di trasmissione del sapere,

C.so Buonarroti, 13 38100 Trento

ma anche la sua formazione, la sua fruizione e i suoi stessi contenuti.

Il primo progetto del quale si de-ve far menzione è Perseus, uno stru-mento multimediale per lo studio della civiltà greca classica nei suoi aspetti letterari, storici, artistici e archeologici. Perseus è nato in pri-mo luogo su supporto ottico: i quat-tro Cd-Rom dell'edizione completa comprendono le

opere di 31 dei più importanti autori greci del periodo classico, nell'origi-nale e in traduzione inglese, e in alcuni casi accompagnati da commenti;

l'In-termediate

Liddell-Scott Greek

Lexi-con; una versione concisa del più fa-moso vocabolario di greco del mondo anglosassone; re-pertori per l'analisi morfologica dei te-sti greci compresi in

Perseus; una colle-zione di 25.000 im-magini che si riferi-scono all'architettu-ra, la scultuall'architettu-ra, la monetazione, la ce-ramica, l'urbanisti-ca della Grecia clas-sica; studi moderni

per la comprensione dell'arte, della civiltà e della storia del mondo gre-co classigre-co; il Perseus At/as, gre-con car-te della Grecia tratcar-te da immagini prese da satellite e mappe topografi-che; un sommario delle principali vicende storiche e culturali della Grecia del V secolo a.C.; un'enci-clopedia di antichità classiche e infi-ne un archivio bibliografico con ol-tre 2.600 titoli.

Tutti i materiali di Perseus sono uniti tra loro da collegamenti di ca-rattere ipertestuale; altre connes-sioni possono essere stabilite dallo stesso utente, che può registrare un suo personale percorso fra i da-ti, una sorta di "viaggio organizza-to" nella Grecia classica, traccia per una conferenza o una lezione.

Perseus è pubblicato anche in una Concise Edition, che presenta circa un quinto delle immagini a schermo pieno presenti nella

ver-tel. 0461/829833 fax 0461/829754

sione superiore. Buona parte dei materiali dei Cd-Rom di Perseus sono inoltre consultabili gratuita-mente attraverso la Perseus Home

Page in Internet, all'indirizzo h t t p : / / w w w . p e r s e u s . t u f t s . edu /. La versione on line presenta alcune limitazioni rispetto a quella su supporto ottico (un minor nu-mero di immagini, una minore

so-fisticazione delle ricerche consen-tite dall'atlante), ma anche alcuni vantaggi: per esempio, oltre

all'In-termediate Liddell-Scott, la versio-ne su World Wide Web consente di utilizzare un prototipo elettro-nico della versione completa del noto vocabolario greco-inglese.

Il fine del progetto Perseus è quello di offrire a un prezzo accessi-bile anche ai privati un corpus docu-mentario di grandi proporzioni, con gli strumenti indispensabili per la sua comprensione, e di permette-re la cpermette-reazione di percorsi personali tra tutti questi materiali. La ricchez-za e la complessità di questa risorsa sono testimoniate dall'esistenza di una crescente letteratura scientifica dedicata all'uso di Perseus nelle classi, per esempio nei volumi mi-scellanei La Pratìque de

l'informati-que dell'Università di Paris VII (consultabili all'indirizzo elettronico h t t p : / / p e r s e u s . h o l y c r o s s . e d u / P e r s e u s _ d o c u -m e n t a t i o n / L I T A L A / ) .

Il progetto Diotima è meno rigi-damente strutturato di Perseus, ma, in conseguenza del fatto che i suoi materiali vengono esclusivamente diffusi attraverso Internet (all'indi-rizzo elettronico h t t p : / /www. u k y . e d u / A r t s S c i e n c e s / C l a s s i c s / g e n d e r . h t m l ), presenta notevoli caratteri di apertura e fles-sibilità. Questa risorsa è dedicata a un tema limitato ma di grande for-tuna negli anni recenti, particolar-mente nell'ambito scientifico anglo-sassone: lo studio della donna e del rapporto fra i due sessi (i cosiddetti

gender studies) nel mondo mediter-raneo in età antica. I due curatori della risorsa, Suzanne Bonefas e Ross Scaife, si propongono in parti-colare di creare un punto di riferi-mento per i docenti che vogliano te-nere un corso sul tema; nella condu-zione dell'impresa i curatori si affi-dano largamente alla

collabora-zione di tutti gli interessati. In effetti si può pensare a Diotima non come a un semplice contenitore di infor-mazioni, ma come a un punto di ac-cesso a materiali registrati non solo nel server dell'Università del Ken-tucky, presso la quale il progetto è stato elaborato, ma anche sui com-puter di altre istituzioni accademi-che, materiali riuniti dai curatori in

un disegno il più possibile coeren-te. Il sito elettro-nico si articola in numerose sezio-ni, dedicate ai materiali didatti-ci relativi a corsi universitari sul tema di Diotima, alla documenta-zione iconografi-ca, alle fonti let-terarie (con una speciale versione ipertestuale e ri-cercabile dell'an-tologia Women's

Life in Greece

and Rome di

Mary R. Lefko-witz e Maureen B. Fant), ai con-tributi moderni di inquadramen-to al tema, com-pletate da un'e-stesa sezione bibliografica che sod-disfa le eventuali esigenze di ap-profondimento. Dalla pagina

Search è possibile effettuare inter-rogazioni per parole chiave nelle pagine del progetto Diotima e ac-cedere ad altri motori di ricerca di Internet specializzati o generali.

L'idea di un sito che sia un

fo-rum di aggiornamento e di discus-sione è reso particolarmente evi-dente dalle rubriche dedicate alle recenti novità di Diotima e agli an-nunci di nuovi siti elettronici, se-minari e convegni dedicati in gene-re alla storia sociale del mondo an-tico, e, soprattutto, dall'esistenza di un gruppo di discussione colle-gato a Diotima, "Anahita", in cui si dibatte attraverso la posta elettro-nica sul tema della condizione fem-minile nel mondo classico.

Diotima è dunque il risultato di uno sforzo di collaborazione da parte di docenti e studiosi; l'attività' degli studenti stessi assume un

ruo-10 preminente nel MiamiMoo Project della Miami University ( h t t p : //miamimoo.mcs.muoh io.edu/) dedicato alla costruzio-ne di siti virtuali legati agli spazi re-ligiosi, in particolare, per quanto concerne il mondo classico, il san-tuario di Asclepio a Epidauro. Un Moo (l'acronimo sta per Multi-User-Dimension Object Oriented) è uno spazio virtuale nel quale pos-sono entrare e interagire contempo-raneamente diversi visitatori, che si presenta attraverso testi descrittivi; 11 Moo di Miami, invece, offre an-che una rappresentazione visiva di importanza sempre crescente.

La funzione didattica del

Miami-Moo Project si sostanzia in due mo-menti: quello della costruzione del sito, affidata a studenti - che richie-de una somma di conoscenze sulla topografia, l'archeologia e le vicen-de storiche vicen-del luogo e dunque ob-bliga il "costruttore" a compiere ac-curate ricerche sulla base della do-cumentazione letteraria, epigrafica e archeologica - e quello del tour del sito virtuale: il "visitatore" può semplicemente aggirarsi nel santua-rio di Asclepio come potrebbe fare un turista, osservando i monumenti e fermandosi a leggere le epigrafi, ma può anche assumere un ruolo, per esempio quello di un sacerdote, ed essere chiamato a comportarsi di conseguenza, il che naturalmente lo costringe a compiere una ricerca su quelli che erano i compiti di un sa-cerdote a Epidauro: il MiamiMoo

Project è dunque qualcosa di simile a un gioco di ruolo, con notevoli potenzialità formative nei confronti di un pubblico studentesco affasci-nato sia dall'informatica sia dal

Ro-le-Playing.

Questa breve scelta, esemplificati-va ma non certo esaustiesemplificati-va, può mo-strare la molteplicità di approcci e di fini nel settore dell'informatica ap-plicata alla didattica del mondo anti-co dopo la rivoluzione apportata da Internet. Non a caso gli esempi pro-posti si riferiscono tutti ad ambienti accademici statunitensi: la scuola e l'università in Europa e in particola-re in Italia si affacciano ai nuovi sce-nari con un certo ritardo, che sarà necessario colmare al più presto guardando alle esperienze di oltreo-ceano, ma senza metter da parte la tradizione culturale e formativa del vecchio continente, la cui specificità deve essere salvaguardata.

Ascolta. C'è un universo

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