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Allegato 9.3.1: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL POF

Valutazione Evidenza Profilo Interventi della famiglia

Voto 1-3 elementi essenziali della disciplina. Non svolge il proprio lavoro in classe, né esegue i compiti a casa.

L’allievo non ha mai studiato la disciplina e perde molto tempo in altre attività; confida di essere promosso essenziali della disciplina. Usa in modo non corretto la lingua italiana e non conosce il linguaggio specifico della di-sciplina. Disorganizzato nel lavoro.

Probabilmente l’allievo studia solo pochi giorni prima delle verifiche ed accumula molto materiale da studiare; non studia tutti i giorni e tralascia per molto tempo alcune discipline

È necessario controllare ogni giorno l’esecuzione dei compiti e dedicare circa 30 minuti per farsi ripetere ciò che il ragazzo ha studiato; è possibile anche chiedere di elementi essenziali della disciplina. ma in modo organizzato nel lavoro in classe e a casa. conosce gli elementi essenziali della disciplina secondo i livelli stabiliti dai Consigli di Classe. Ha una sufficiente padronanza della lingua italiana e dei linguaggi specifici. Riesce, se guidato, ad analizzare gli elementi di un fenomeno. Lavora con ritmo costante.

L’alunno studia quanto basta per sostenere le interrogazioni, segue le lezioni con la minima

attenzione che gli servirà per sostenere le verifiche, per tale ragione le conoscenze non sono approfondite

Sostenere lo studente, partecipando ai consigli di classe aperti e ai colloqui settimanali. Parlare con gli insegnanti, per verificare le possibilità di miglioramento

Voto 7 Discreto

L’alunno conosce gli elementi essenziali della disciplina e i concetti che la organizzano. Usa correttamente la lingua italiana e sa usare i diversi linguaggi specifici. Riesce a trasferire le conoscenze ad altri contesti. Se opportunamente guidato, sa analizzare e operare relazioni tra i diversi elementi della disciplina.

Lavora con regolarità ed ordine.

L’alunno si applica nello studio e riflette sui concetti e gli argomenti. Riesce così a fare delle sintesi personali di livello apprezzabile egli sia cosciente del lavoro svolto e dei miglioramenti possibili

Voto 8 Buono

L’alunno ha sicure conoscenze della disciplina ed ha sviluppato le abilità corrispondenti. È capace di trasferire quanto ha appreso a contesti nuovi. È capace di collegare, autonomamente, gli elementi della disciplina ed opera sintesi; organizzato nel proprio lavoro.

L’alunno è consapevole del percorso scolastico intrapreso e si applica in modo

soddisfacente nello

svolgimento del lavoro sia a scuola che a casa, ha buona cultura di base e padroneggia la lingua

La famiglia segue e sostiene l’alunno regolarmente, lo gratifica per i progressi scolastici e il miglioramento persona. Lo stimola positivamente al massimo impegno certa che il giovane sarà in grado di capire l’importanza per sé delle mete perseguite

Voto 9-10 Ottimo

L’alunno è in grado di operare collegamenti all’interno della disciplina e tra le diverse discipline, anche grazie ad approfondimenti personali; è capace di esprimersi con coerenza e sicurezza nella lingua italiana e nei linguaggi specifici.

È autonomo nelle proprie valutazioni e sa motivarle.

L’alunno studia e si applica in modo continuativo, cogliendo ogni aspetto della materia di studio, organizza il proprio lavoro in modo autonomo ed efficace, ha interiorizzato le finalità del percorso scolastico e la sua importanza sia al fine di acquisire una professionalità che del proprio arricchimento culturale

La famiglia segue e

sostiene l’alunno

regolarmente, lo gratifica per i progressi scolastici e il miglioramento persona sottolineando l’importanza che hanno i risultati raggiunti per la sua crescita personale

Attribuzione del voto di comportamento

Per l’attribuzione del voto di comportamento, il Collegio Docenti ha deliberato dopo ampia e approfondita discussione, che sia opportuno basarsi sui seguenti quattro descrittori:

a) Frequenza alle attività didattiche:

− Puntualità

− Assenze

− Entrate in ritardo/ Uscite anticipate b) Comportamento:

− Rispetto nei confronti di persone, luoghi e attrezzature

− Rispetto e cura della persona, dell’abbigliamento e del linguaggio

− Rispetto durante le visite e i viaggi di istruzione

− Partecipazione attiva a tutte le attività scolastiche

− Collaborazione attiva alle proposte educative e didattiche

c) Rispetto delle consegne:

− Puntualità nelle consegne scolastiche

− Assiduità e continuità nello studio d) Rispetto delle regole:

− Infrazioni al Regolamento di Istituto

− Infrazioni al Patto di corresponsabilità

Il consiglio di classe valuterà il comportamento di ciascuno studente/studentessa sulla base dei parametri individuati e:

1. Attribuirà il voto 10 (dieci) allo studente che ha rispettato in modo esemplare le condizioni sopra specificate.

2. Attribuirà il voto 9 (nove) allo studente che ha rispettato con maturità e impegno le condizioni sopra specificate

3. Attribuirà il voto 8 (otto) allo studente che ha rispettato con buon impegno e costanza le condizioni sopra specificate

4. Attribuirà il voto 7 (sette) allo studente che ha dimostrato un discreto impegno nel rispettare le condizioni sopra specificate

5. Attribuirà il voto 6 (sei) allo studente che ha dimostrato un sufficiente impegno in tutte le condizioni sopra specificate

6. Attribuirà il voto 5 (cinque) allo studente che ha dimostrato di non osservare la metà delle condizioni sopra specificate e/o abbia compiuto violazioni alla dignità e al rispetto delle persone, e/o abbia causato danni a luoghi e materiali scolastici.

Allegato 9.3.2: Griglia di valutazione della prima prova

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO ECONOMICO “G.GALILEI”

Griglia di valutazione - prova scritta di ITALIANO Commissione:

Griglia di valutazione - prova scritta di ITALIANO Tipologia A: Analisi del testo Candidato________________________________ classe 5 B

INDICATORI DESCRITTORI

(il corsivo indica il livello della sufficienza)

PUNTI

Uso delle regole grammaticali (ortografia, morfologia, sintassi)

Parzialmente corretto/ scorretto 0,5

Sufficientemente corretto 1

Chiaro e complessivamente corretto 1.5

Sicuro e pienamente corretto 2

Lessico e registro linguistico Del tutto inadeguati/errati 0,5

Imprecisi/gergali/poveri 1

Complessivamente adeguati 1.5

Ricchi/appropriati/specifici 2

Articolazione (coesione e coerenza) e organizzazione delle risposte

Inadeguate/contraddittorie 0,5

Frammentarie/contorte 1

Sufficientemente adeguate 1,5

Chiare e precise 2

Comprensione del testo Gravemente fraintesa 1

Confusa 2

Non del tutto adeguata 3

Globalmente sufficiente 4

Complessivamente pertinente e corretta 5

Approfondita ed esaustiva 6

Capacità di contestualizzazione e approfondimento

Assente o gravemente lacunosa 0,5

Non del tutto adeguata o con qualche imprecisione

1

Sufficiente ma non approfondita 2

Adeguata e sicura 3

PUNTEGGIO CONSEGUITO …. /15

ESAME DI STATO - a.s. 2015-2016 Commissione:

Griglia di valutazione - prova scritta di ITALIANO Tipologia B: Saggio breve / Articolo di giornale Candidato________________________________ classe 5 B

INDICATORI DESCRITTORI

(il corsivo indica il livello della sufficienza)

PUNTI Uso delle regole grammaticali (ortografia,

morfologia, sintassi)

Parzialmente corretto/ scorretto 0,5

Sufficientemente corretto 1

Chiaro e complessivamente corretto 1,5

Sicuro e pienamente corretto 2

Rispetto alla destinazione editoriale: usa un lessico e un registro linguistico

Inadeguati / errati 0,5

Imprecisi / gergali / poveri 1

Sufficientemente precisi e adeguati 1,5

Precisi / appropriati / specifici 2

Struttura il testo in modo coerente (coerenza tra: presentazione della tesi, argomentazione, sintesi conclusiva)

Disorganizzato e privo di logica 0,5

Non del tutto corretto con qualche passaggio poco chiaro 1 Corretto nell’insieme, senza incertezze di rilievo 1,5 Sicuro nell’articolazione e nei passaggi logici 2

Il contenuto è Farraginoso/contraddittorio 0,5

Superficiale /scontato 1,5

Sufficientemente articolato 2,5

Abbastanza critico e approfondito 3,5

Motivato, critico, approfondito 4

Utilizza i documenti di riferimento in modo

Errato/improprio 0,5

Impreciso /parziale 1

Essenziale ma adeguato 1,5

Appropriato e incisivo 2

Puntuale /critico /personale 2,5

Rispetta la tipologia testuale in modo Inappropriato 0,5

Impreciso / parziale 1

Sufficientemente preciso 2

Puntuale / preciso 2,5

PUNTEGGIO CONSEGUITO …. .. / 15

ESAME DI STATO - a.s. 2015-2016 Commissione:

Griglia di valutazione - prova scritta di ITALIANO

Tipologia C/D: Tema di argomento storico e di ordine generale Candidato________________________________ classe 5 B

INDICATORI DESCRITTORI

(il corsivo indica il livello della sufficienza)

PUNTI

Lessico e registro linguistico Del tutto inadeguati/errati 0,5

Imprecisi/gergali/poveri 1

Disorganizzato e privo di logica 0,5

Confuso /poco chiaro 1

Sufficientemente organizzato e coerente 1.5

Sicuro nell’articolazione e nei passaggi logici 2

Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti

I contenuti non sono pertinenti alla traccia 0.5

La traccia è stata svolta in modo assai limitato rispetto alle richieste 1 I contenuti sono attinenti alla traccia ma lo svolgimento è confuso 2 I contenuti sono attinenti alla traccia ma sono stati trattati in modo superficiale 3 I contenuti sono attinenti alle richieste della traccia e trattati in modo essenziale 4 La traccia risulta svolta in modo abbastanza approfondito e completo 5

I contenuti sono attinenti alle richieste della traccia e rivelano una conoscenza ampia e approfondita dell’argomento trattato

6

Capacità di

contestualizzazione/approfondiment o critico e originalità delle argomentazioni

Non sono presenti 0,5

Sono presenti opinioni personali e/o approfondimenti ma in modo superficiale e dispersivo 1

Il testo è sufficientemente contestualizzato e presenta ad un livello adeguato opinioni e/o approfondimenti personali

2

L’elaborato risulta ben contestualizzato; sono presenti opinioni personali motivate in modo ampio e critico e/ approfondimenti interessanti

3

PUNTEGGIO CONSEGUITO .. / 15

Allegato 9.3.3: Griglia di valutazione della seconda prova

DISCIPLINA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

ESAME DI STATO - a.s. 2015-2016 Commissione:

Griglia di valutazione - seconda prova - Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale Candidato__________________________________ classe__________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

Nessuna risposta 1

1. Pertinenza a quanto richiesto

Pertinenza

2. Conoscenza dei contenuti

Conoscenza

Totale della prova (in quindicesimi)

DESCRITTORI PER LA SUFFICIENZA

Valutazione e misurazione della performance per attribuire la sufficienza (10-dieci) :

1. Conosce nelle linee generali i contenuti e applica correttamente le conoscenze minime.

2. E’ in grado di rielaborare i dati proposti e di commentare i risultati.

3. Sa usare un linguaggio specifico, complessivamente adeguato e corretto

Allegato 9.3.4: Griglia di valutazione della terza prova scritta Griglia di valutazione - terza prova - materie

Matematica

Chimica Organica e Biochimica Fisica ambientale

Chimica analitica e strumentale

Candidato__________________________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Quesito

1

DESCRITTORI PER LA SUFFICIENZA

Valutazione e misurazione della performance per attribuire la sufficienza (10 - dieci) 1. Risponde in modo pertinente al quesito

2. Conosce nelle linee generali i contenuti

3. Sa applicare le conoscenze al caso/problema/situazione proposti, sa usare in modo corretto il linguaggio specifico, che risulta complessivamente adeguato

4. È in grado di rielaborare i dati proposti e di commentare i risultati, riesce a d avere una visione generale dei contenuti essenziali

DISCIPLINA : LINGUA INGLESE

Griglia di valutazione - terza prova - INGLESE Candidato ________________________ classe: 5^

INDICATORI DESCRITTORI

PUNTEG-GIO

Nessuna risposta 1

1. Pertinenza a quanto richiesto 2. Conoscenza dei contenuti Conoscenza

Scarsa

Valutazione e misurazione della performance per attribuire la sufficienza (10 – dieci):

1) Il testo risulta espresso in modo comprensibile, nonostante qualche errore di forma.

2) La conoscenza dell’argomento richiesto è accettabile.

3) Sa usare un linguaggio specifico, complessivamente adeguato e corretto.

Allegato 9.3.5: Griglia di valutazione - Colloquio

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Alunno ___________________________________ Classe _______________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

Conoscenza dei contenuti

carente 1 - 2

frammentaria 3 - 4

limitata all’essenziale 5 - 6

abbastanza organica 7

organica 8

esauriente, bene articolata e sicura 9

Competenze applicative e ca- pacità di rielaborazione

incerte 1 - 2 - 3

imprecise 4 - 5 - 6

si orienta se guidato 7

abbastanza autonome e coerenti 8 - 9

personali, abbastanza pronte e sicure espresse con

discreta scioltezza argomentativa 10 - 11 personali e sicure nella rielaborazione delle

conoscenze 12 - 13

Lessico specifico delle singole discipline

impreciso 1 - 2

insicuro 3

limitato ai termini fondamentali e di uso più

frequente 4

sicuro, puntuale e vario 5

Discussione degli elaborate

non individua e non riconosce i propri errori 1 prendendo atto degli errori commessi dimostra di

saperli correggere 2

discute con competenza sull’esecuzione degli

elaborati 3

RIEPILOGO PUNTEGGIO Conoscenza dei contenuti Competenze applicative e capacità di rielaborazione Lessico specifico delle singole discipline Discussione degli elaborati TOTALE

Allegato 9.3.6: Testi simulazione della prima prova (scritto di Italiano)

SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO

29/04/2016

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO LUIGI PIRANDELLO

La carriola

Al centro della novella “La carriola” si pone come protagonista un grande avvocato, che è anche professore all’Università: uomo di notevole spessore culturale, molto stimato, ricco e di forte personalità.

Un giorno in treno prova una sensazione di inesistenza come di chi non ha vissuto mai, vissuto ovviamente la vera vita. Ha guadagnato, in denaro come in stima, ma di questa vita non si sente più soddisfatto.

[...] Ritornavo, quindici giorni or sono, da Perugia, ove mi ero recato per affari della mia professione.

Uno degli obblighi miei piú gravi1 è quello di non avvertire la stanchezza che m’opprime, il peso enorme di tutti i doveri che mi sono e mi hanno imposto, e di non indulgere minimamente al bisogno di un po’ di distrazione, che la mia mente affaticata di tanto in tanto reclama. L’unica che mi possa concedere, quando mi vince troppo la stanchezza per una briga2 a cui attendo da tempo, è quella di volgermi a un’altra nuova.

M’ero perciò portate in treno, nella busta di cuojo, alcune carte nuove da studiare. A una prima difficoltà incontrata nella lettura, avevo alzato gli occhi e li avevo volti verso il finestrino della vettura. Guardavo fuori, ma non vedevo nulla, assorto in quella difficoltà.

Veramente non potrei dire che non vedessi nulla. Gli occhi vedevano; vedevano e forse godevano per conto loro della grazia e della soavità della campagna umbra. Ma io, certo, non prestavo attenzione a ciò che gli occhi vedevano. [...]

Non pensavo a ciò che vedevo e non pensai piú a nulla: restai, per un tempo incalcolabile, come in una sospensione vaga e strana, ma pur chiara e placida. Ariosa. Lo spirito mi s’era quasi alienato3 dai sensi, in una lontananza infinita, ove avvertiva appena, chi sa come, con una delizia che non gli pareva sua, il brulichio d’una vita diversa, non sua, ma che avrebbe potuto esser sua, non qua, non ora, ma là, in quell’infinita lontananza; [...] il brulichio, insomma, di una vita che era da vivere, là lontano lontano [...].

Gli occhi a poco a poco mi si chiusero, senza che me n’accorgessi, e forse seguitai nel sonno il sogno di quella vita che non era nata. Dico forse, perché, quando mi destai, tutto indolenzito e con la bocca amara, acre e arida, già prossimo all’arrivo, mi ritrovai d’un tratto in tutt’altro animo, con un senso d’atroce afa della vita, in un tetro, plumbeo attonimento, nel quale gli aspetti delle cose piú consuete m’apparvero come votati4 di ogni senso, eppure, per i miei occhi, d’una gravezza5 crudele, insopportabile.

Dopo la vicenda raccontata sopra il protagonista entra in crisi d’identità, non si riconosce più nel ruolo, da sempre esercitata, di avvocato, marito, padre; allora, per poter uscire dal disagio che prova, si abbandona a un gesto piuttosto strano.

Ecco. Ho una vecchia cagna lupetta, da undici anni per casa, bianca e nera, grassa, bassa e pelosa, con gli occhi già appannati dalla vecchiaja.

Tra me e lei non c’erano mai stati buoni rapporti. Forse, prima, essa non approvava la mia professione, che non permetteva si facessero rumori per casa; s’era messa però ad approvarla a poco a poco, con la vecchiaja;

1 gravi: pesanti.

2 briga: occupazione.

3 alienato: estraniato.

4 votati: svuotati.

5 gravezza: pesantezza.

tanto che, per sfuggire alla tirannia capricciosa dei ragazzi, che vorrebbero ancora ruzzare6 con lei giú nel giardino, aveva preso da un pezzo il partito7 di rifugiarsi qua nel mio studio da mane a sera, a dormire sul tappeto col musetto aguzzo tra le zampe. Tra tante carte e tanti libri, qua, si sentiva protetta e sicura. Di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi, come per dire:

«Bravo, sì, caro: lavora; non ti muovere di lì, perché è sicuro che, finché stai lì a lavorare, nessuno entrerà qui a disturbare il mio sonno.»

Così pensava certamente la povera bestia. La tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse, quindici giorni or sono, all’improvviso, nel vedermi guardato così.

Non le faccio male; non le faccio nulla. Appena posso, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano, dal mio seggiolone [...] e in punta di piedi mi reco all’uscio a spiare nel corridojo, se qualcuno non sopravvenga; chiudo l’uscio a chiave, per un momento solo; gli occhi mi sfavillano di gioja, le mani mi ballano8 dalla voluttà che sto per concedermi, d’esser pazzo, d’esser pazzo per un attimo solo, d’uscire per un attimo solo dalla prigione di questa forma morta, di distruggere, d’annientare per un attimo solo, beffardamente, questa sapienza, questa dignità che mi soffoca e mi schiaccia; corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non piú, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro.

Questo è tutto. Non faccio altro. Corro subito a riaprire l’uscio adagio adagio, senza il minimo cricchio9, e mi rimetto in trono, sul seggiolone, pronto a ricevere un nuovo cliente, con l’austera dignità di prima, carico come un cannone di tutta la mia sapienza formidabile. [...]

Comprensione complessiva

 Quale potrebbe essere l’argomento della novella La carriola, da cui sono tratti i due brani riportati?

 Parla della tecnica compositiva della novella. A chi è affidato il racconto? Come il narratore riesce a tenere in sospeso il lettore?

•• Analisi e commento del testo

 Che cosa accade al protagonista durante il viaggio in treno? Perché entra in crisi d’identità?

 Quale significato assume il gesto di “fare la carriola” con la cagnetta?

 La critica ritiene che la novella sia giocata sulla contrapposizione tra essere e apparire. Condividi? Se sì, spiega come tale argomento sia spesso presente nelle opere pirandelliane.

 Il gesto finale del protagonista, secondo l’opinione comune, potrebbe essere considerato segno di alienazione mentale; però è noto che per Pirandello il concetto di pazzia assume sfumature diverse.

Parlane.

 Leggi attentamente l’ultimo capoverso. Il protagonista è disposto a rinunciare a carriera, stima sociale, famiglia per essere se stesso?

• • Approfondimento

• Ripensando ai testi pirandelliani da te conosciuti, metti in relazione il protagonista della novella La carriola con qualche altro personaggio creato dallo scrittore agrigentino.

6 ruzzare: giocare.

7 partito: decisione.

8 ballano: tremano.

9 cricchio: scricchiolio.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DIGIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO -LETTERARIO randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte

attiva alla cena. In mezzo alla

mensasorgevaunapiccolatorredifocaccetondeelucidecheparevanod‟avorio:ciascunodeicommensaliognitanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e dicreta:e ognunosi serviva dasé,asua volontà.[…]Ma quandofusazioesentì bisognodi muoversi,ripensòaisuoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appenanato,unbelbambinorosso,conduericciolisulletempieegliocchigiàaperti.–

Èilnostroprimo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il donocheGesùcihafattoquestanotte.»

Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012

«Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano non ha più il

minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con unascetticavalutazione dell‟altroeconla minor fatica possibile.La vera

minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con unascetticavalutazione dell‟altroeconla minor fatica possibile.La vera

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