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FASI PROGRESSIVE E PROCEDURE PIU’ SIGNIFICATIVE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI

1. ALLESTIMENTO DEL CANTIERE

Prima di approntare un cantiere, occorre analizzare attentamente l’organizzazione generale. Ciò significa, in relazione al tipo ed all’entità, considerare il periodo in cui si svolgeranno i lavori, la durata prevista, il numero massimo ipotizzabile di addetti, la necessità di predisporre logisticamente il sito in modo da garantire un ambiente di lavoro non solo tecnicamente sicuro e igienico, ma anche il più possibile confortevole.

In particolare, dovranno essere osservate le prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di Cantiere, così come indicate nell’Allegato XIII del D.Lgs. 81/’08.

L’allestimento del cantiere contempla una serie di attività che, per il cantiere in esame possono essere così elencate:

- Montaggio della recinzione, degli accessi e della cartellonistica;

- Predisposizione viabilità interna ed esterna;

- Allestimento di depositi;

- Predisposizione piazzole impianti;

- Realizzazione impianto elettrico ed alimentazione;

- Installazione servizi sanitari.

MISURE GENERALI DI PREVENZIONE ED IGIENE

¾ DELIMITAZIONE DELL’AREA DI CANTIERE

Stanti le caratteristiche dei lavori ma anche del sito di cantiere, non sarà necessario realizzare una recinzione delle aree interessate dalle opere. Essendo, infatti, il cantiere interno all’opificio esistente, che è dotato di sua recinzione, non sarà possibile l’accesso al cantiere da parte di estranei e di non addetti ai lavori. Ciò nonostante le zone interessate dai lavori dovranno essere opportunamente segnalate e dotate della cartellonistica monitoria, di segnalazione e di divieto necessaria, oltre che di eventuali specifiche protezioni.

¾ SEGNALAZIONE DELL’AREA DI LAVORO

Al fine di identificare nel modo più chiaro l’area di lavoro, soprattutto nel caso del cantiere in oggetto la cui ubicazione varierà a seguito dell’avanzamento dei lavori, è necessario sistemare una idonea cartellonistica ed opportuni sbarramenti nelle zone in cui verranno intrapresi i lavori. Delimitazioni, sbarramenti, protezioni, segnalazioni ed avvisi devono essere mantenuti in buone condizioni, resi ben visibili e controllati ad ogni inizio del turno lavorativo.

¾ TABELLA INFORMATIVA

L’obbligo dell’esibizione del cartello di cantiere è determinato essenzialmente da norma di carattere urbanistico. Deve essere collocato in sito ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere.

Il Cartello l’apposito sistema di sostegno devono essere realizzati con materiali di adeguata resistenza e aspetto decoroso. Anche nella legge n. 47/’85 si richiama la necessità dell’apposizione del cartello di cantiere, facendo obbligo agli istituti di controllo di segnalare le inottemperanze sia riguardo le caratteristiche dell’opera che dei soggetti interessati.

¾ TABELLA INFORMATIVA

Qualunque emissione provenga dal cantiere nei confronti dell’ambiente esterno dovrà essere valutata al fine di limitarne gli effetti negativi.

Nei riguardi delle emissioni di rumore si ricorda la necessità del rispetto del D.P.C.M. del 1 marzo 1991, relativo appunto ai limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali sono, a pieno diritto, i cantieri edili.

Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori diurni e notturni massimi ammissibili, è fatta concessione di richiedere deroga al Sindaco. Questi, sentito l’organo tecnico competente della ASL, concede tale deroga, assodato che tutto quanto necessario all’abbattimento delle emissioni sia stato messo in opera (rispetto D.Lgs. 277) e, se il caso, condizionando le attività disturbanti in momenti ed orari prestabiliti.

¾ ACCESSI AL CANTIERE

La dislocazione degli accessi al cantiere è per forza di cose vincolata alla viabilità esterna, è, per la tipologia delle lavorazioni previste, anche all’avanzamento dei lavori di rinterro delle tubazioni.

Sovente comporta esigenze, oltre che di recinzione, di personale addetto al controllo ed alla vigilanza.

Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne.

¾ DEPOSITI DI MATERIALI

Il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli o cedimenti pericolosi e comunque all’interno delle aree di cantiere delimitate come già precisato.

È opportuno allestire i depositi di materiali che possono costituire pericolo in zone appartate del cantiere e delimitate in modo conveniente.

¾ SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI

Nel cantiere in oggetto sarà possibile adoperare i servizi igienici presenti all’interno dell’edifici industriale. Nel corso dei lavori non è, infatti, previsto il loro uso da parte dei lavoratori della società Committente.

I lavoratori, in tal modo, potranno disporre di un numero sufficiente di gabinetti e di lavabi, con acqua corrente, calda se necessario, dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi.

In linea di massima, attenendosi alle indicazioni della ingegneria sanitaria, sarà predisposto un locale w.c. ogni 30 persone occupate per turno.

¾ ACQUA

Deve essere messa a disposizione dei lavoratori in quantità sufficiente, tanto per uso potabile che per lavarsi.

L’acqua da bere, quindi, deve essere distribuita in recipienti chiusi o bicchieri di carta onde evitare che qualcuno accosti la bocca se la distribuzione dovesse avvenire tramite tubazioni o rubinetti.

¾ IMPIANTO ELETTRICO

Il progetto degli impianti elettrici di cantiere non è obbligatorio; tuttavia è consigliabile far eseguire la progettazione dell’impianto per definire la sezione dei cavi, il posizionamento delle attrezzature, l’installazione dei quadri.

Nel caso in oggetto si prevede l’utilizzo Dell’alimentazione elettrica esistente all’interno dell’opificio ed in particolare la realizzazione di uno o più quadri di cantiere derivati dagli esistenti quadri di alimentazione della struttura industriale. I quadri di cantiere dovranno garantire la fornitura di corrente elettrica durante l’avanzamento dei lavori.

Gli impianti elettrici così realizzati, a valle delle derivazioni dai quadri elettrici esistenti, in tutte le loro parti costitutive ivi comprese le predette derivazioni, devono essere costruiti, installati e mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anormalità che si verifichino nel loro esercizio.

Un impianto elettrico è ritenuto a bassa tensione quando la tensione del sistema è uguale o minore a 400 Volts efficaci per corrente alternata e a 600 Volts per corrente continua. Quando tali limiti sono superati, l'impianto elettrico è ritenuto ad alta tensione.

Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare l’indicazione della tensione, dell’intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l’uso.

¾ PRESIDI SANITARI

Se il cantiere è lontano dai posti pubblici permanenti di pronto soccorso va prevista una camera di medicazione. Essa risulta obbligatoria qualora le attività presentino rischi di scoppio, asfissia, infezione o avvelenamento e quando l’impresa occupi più di 50 addetti soggetti all’obbligo delle visite mediche preventive e periodiche.

Negli altri casi, è sufficiente tenere la cassetta del pronto soccorso se nel cantiere sono occupati più di 50 addetti; in quelli di modesta entità, tra i quali rientra il cantiere in oggetto, basta il pacchetto di meditazione. Cassetta e pacchetto di medicazione devono contenere quanto indicato e previsto dalla norma.