Articolo 48 Autotutela e richiesta di riesame dei titoli abilitativi rilasciati o presentati
1. Il richiedente un titolo abilitativo può chiedere il riesame dell’istanza entro il termine indicato sull’avviso di rigetto, accompagnando la richiesta con circostanziate motivazioni dirette a confutare o a dimostrare la parziale o totale infondatezza delle ragioni del rigetto medesimo.
2. Qualunque soggetto controinteressato, sulla base di ragioni giuridicamente rilevanti, può chiedere il riesame di titoli abilitativi già rilasciati e il loro eventuale annullamento in autotutela, accompagnando la richiesta con circostanziate motivazioni dirette a dimostrare l’illegittimità del provvedimento medesimo.
3. In ogni caso, i provvedimenti sono annullabili solo se ricorrono i presupposti di cui agli articoli 21 octies e 21 nonies della legge 241/1990 e sue successive modifiche e integrazioni.
Articolo 49 Certificato urbanistico (CU) o Certificato di destinazione urbanistica (CDU)
1. La richiesta del certificato urbanistico (CU) o del certificato di destinazione urbanistica (CDU) può essere formulata dal proprietario o dal titolare di altro diritto che conferisca la facoltà di svolgere attività edilizie; essa deve indicare le generalità del richiedente e riportare i dati catastali e di ubicazione per individuare l'immobile a cui il certificato si riferisce.
2. Il certificato è rilasciato dall’autorità comunale e specifica:
le disposizioni vigenti e quelle eventualmente in salvaguardia alle quali è assoggettato l'immobile;
l'area urbanistica in cui è compreso l'immobile e le destinazioni d'uso ammesse;
i tipi e le modalità d'intervento consentiti
le prescrizioni urbanistiche ed edilizie da osservare;
le eventuali prescrizioni concernenti obblighi amministrativi, in particolare per quanto concerne urbanizzazioni e dismissioni;
i vincoli incidenti sull'immobile.
3. Il CU, previsto all’articolo 5 della L.R. 19/1999, ha la finalità di fornire al proprietario o a chi si trova in condizione di compiere attività edilizie le informazioni necessarie a valutare le condizioni urbanistico edilizie riguardanti l’area oggetto di intervento.
4. Il CDU, previsto all’articolo 30 del D.P.R. 380/2001 (Lottizzazione abusiva), ha la finalità stipula di un atto pubblico di compravendita, divisione o donazione con oggetto un terreno non di pertinenza di un edificio o pertinenza superiore a 5.000 mq.
44 5. I tempi per il rilascio del certificato urbanistico sono fissati in 60 giorni, mentre i tempi per il rilascio del certificato di destinazione urbanistica sono fissati in 30 giorni.
6. Sia il CU, sia il CDU conservano validità per un anno dalla data del rilascio, salvo che nel frattempo intervengano modificazioni degli strumenti urbanistici.
Articolo 50 Proroga e rinnovo dei titoli abilitativi
1. L’articolo 15 del D.P.R 380 disciplina l’efficacia temporale e la decadenza del permesso di costruire e indica i termini per l’inizio e l’ultimazione dei lavori:
Inizio lavori: entro 1 anno dal rilascio del titolo abilitativo;
Fine lavori: entro 3 anni dall’inizio dei lavori.
2. La proroga deve essere concessa necessariamente qualora i lavori non possono essere iniziati o conclusi per iniziative dell’amministrazione o per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso, quali: mole dell’opera da realizzare, particolari caratteristiche tecnico-costruttive dell’opera, difficoltà tecnico-esecutive emerse successivamente all’inizio dei lavori, finanziamenti di opere pubbliche previsti per più esercizi finanziari.
3. In tutti gli altri casi la proroga è discrezionale, ossia deve essere valutata caso per caso dall’amministrazione comunale e concessa con provvedimento motivato.
4. La richiesta deve avvenire anteriormente alla scadenza dei termini di inizio e fine lavori.
5. Nel caso di decadenza del titolo abilitativo per decorrenza dei termini, deve essere richiesto un nuovo titolo avente per oggetto le opere di completamento non ancora eseguite.
Articolo 51 Sospensione dell'uso e dichiarazione di inagibilità
1. Il Comune può dichiarare l’inagibilità parziale o totale di un immobile e ordinarne la sospensione dall’uso, qualora sia accertata la sopravvenuta mancanza dei requisiti igienici o di sicurezza del medesimo, o nei casi previsti dallo specifico regolamento ai fini tributari.
2. Per le abitazioni esistenti può essere dichiarata inabitabile un’unità abitativa o parte di essa, quando ricorra almeno una delle seguenti situazioni:
Le strutture e gli impianti del fabbricato siano in condizioni di degrado tali da pregiudicare l’incolumità degli occupanti;
L’unità abitativa non rispetti i requisiti dimensionali minimi di cui al DM 5/7/1975: superficie, altezza interna, rapporto aeroilluminante, fermo restando che, qualora uno solo dei suddetti requisiti risulti insoddisfatto per valori non superiori al 15%. La condizione di agibilità può essere comunque
45 assicurata mediante accorgimenti impiantistici che garantiscano un adeguato ricambio d’aria;
L’unità abitativa sia priva di acqua potabile o di servizi igienici, o non sia collegata alla rete fognaria, né dotata di idoneo sistema di smaltimento dei reflui.
Articolo 52 Contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione: criteri applicativi e rateizzazioni
1. La corresponsione dei contributi di costruzione ex art. 14 e seguenti del D.P.R. 380/2001 e s.m.e i. è disciplinata da apposito Regolamento per l’applicazio0ne dei contributi di costruzione.
Articolo 53 Pareri preventivi
1. Il Comune non si esprime in via preventiva, ma solo nell’ambito dei procedimenti per il rilascio dei titoli abilitativi previsti dal Testo unico dell’edilizia e su progetti definiti.
2. Nel caso di interventi edilizi o di ristrutturazione urbanistica particolarmente complessi potranno essere valutati studi di fattibilità preliminare al fine di una condivisione dei contenuti proposti con gli obiettivi dell’Amministrazione.
Articolo 54 Ordinanze, interventi urgenti e poteri eccezionali in materia edilizia 1. Nei casi in cui ricorrano condizioni di pericolo per la stabilità delle
costruzioni o si manifestino situazioni di emergenza con possibile compromissione per l'integrità dell'ambiente e rischio per l'incolumità delle persone, il proprietario degli immobili interessati procede mediante un "intervento urgente" alle operazioni necessarie per rimuovere la situazione di pericolo, sotto personale responsabilità sia per quanto attiene la valutazione dello stato di pericolo sia per l'effettiva consistenza delle operazioni medesime. L’ufficio comunale competente ne riconoscerà immediatamente lo stato dandone tempestiva comunicazione al Sindaco e contemporanea diffida al proprietario degli immobili interessati. Se il pericolo è riconosciuto imminente, il Sindaco intimerà, con apposita ordinanza, al proprietario di procedere senza indugio agli interventi urgenti necessari (sgombero, puntellamenti, riparazioni o demolizioni di edifici o parti di essi, ecc.) al fine di rimuovere la situazione di pericolo ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.
2. Se il pericolo non fosse ritenuto imminente, l'Ufficio comunale competente, ai sensi dell'art. 107 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i, con apposita ordinanza, comunicherà al proprietario lo stato delle cose con l'ingiunzione ad eseguire i lavori necessari in un tempo fissato dal provvedimento stesso.
E' comunque fatto obbligo al proprietario di dare immediata comunicazione dei lavori all'Autorità comunale, nonché agli eventuali organi di tutela, nel caso di edifici gravati da specifici vincoli, presentando nel minor tempo possibile, comunque non oltre 30 giorni, istanza per ottenere gli atti di assenso previsti nelle normali condizioni di intervento.
46 3. Qualora venga accertato lo stato di degrado di aree inedificate o di edifici dismessi che determinano pericolo per la sicurezza o per la salubrità o l’incolumità pubblica, disagio per il decoro e la qualità urbana, il Comune intimerà con apposita ordinanza al proprietario di eseguire i necessari interventi di ripristino, pulizia e messa in sicurezza.
4. Ogni abuso in materia è sanzionato ai sensi del Titolo IV, fatto salvo l'eventuale accertamento di fatti e comportamenti penalmente rilevanti e perseguibili.
5. La violazione delle prescrizioni contenute nelle ordinanze di cui ai precedenti commi 1, 2 e 3 fatta salva, ove ne sussistano i presupposti, l'applicazione dell'art. 133, è sanzionata ai sensi del successivo art. 135.
6. Qualora la rimozione dello stato di pericolo comporti la demolizione di fabbricati o parti di essi, il proprietario dell’immobile demolito conserva la titolarità delle relative consistenze edilizi utilizzabili nei limiti e secondo le prescrizioni del PRG.
Articolo 55 Modalità e strumenti per l'informazione e la trasparenza del procedimento edilizio
1. Il comune promuove con ogni mezzo l'informazione e la trasparenza del procedimento edilizio ai sensi di quanto riportato nella l. 241/1990 e nel decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni)
Articolo 56 Coinvolgimento e partecipazione degli abitanti
1. Il comune sostiene la gestione di processi comunicativi e partecipativi e sostiene ogni modalità di coinvolgimento e partecipazione degli abitanti per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni condivisi e per gli interventi che riguardano spazi aperti e attrezzature pubbliche o di uso pubblico.
Articolo 57 Concorsi di urbanistica e di architettura, ove possibili
1. Il comune nell’ambito della propria autonomia organizzativa può indire procedure per eventuali concorsi di urbanistica e di architettura per incentivare la qualità del progetto nei concorsi di idee o di progettazione, per finalità proprie degli aspetti paesaggistici. Nel caso di interventi pubblici, può avvalersi della l.r. 14/2008 (Norme per la valorizzazione del paesaggio).
47