Capitolo 2 L E ROTATORIE COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO
DELLA SICUREZZA INTRINSECA DI UNA INTERSEZIONE
15 Collisione con pedone nella corona giratoria 3,5%
2.5. Altri aspetti dell’uso dello schema a rotatoria
Da quanto esposto in precedenza, è evidente che con la soluzione a rotatoria si ottiene una notevole riduzione del numero di incidenti e della loro gravità. Possiamo così riassumere i motivi di questa riduzione e i principali vantaggi riscontrati nell’utilizzo di questa tipologia di intersezione:
• la rotatoria, rispetto ad un’intersezione classica a raso, consente una riduzione dei punti di conflitto comportanti l’intersezione delle correnti veicolari;
• si eliminano le manovre di svolta a sinistra che sono la causa della maggior parte degli incidenti mortali nelle intersezioni;
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• facilità di decisione (solo svolta a destra) per ogni ramo di entrata;
• azione di responsabilizzazione dell’utenza. La rotatoria, a differenza di un incrocio regolato da semafori, costringe l’utente ad una maggiore attenzione data la mancanza di un sistema automatico di regolazione delle precedenze;
• introduzione nella geometria del raccordo di una deflessione che impedisce l’attraversamento dell’incrocio con una traiettoria diretta e conseguentemente la riduzione della velocità del veicolo;
• le isole direzionali offrono rifugio ai pedoni e permettono di attraversare la strada in più tempi;
• flessibilità degli itinerari data la possibilità di effettuare, in sicurezza, una manovra per lo più proibita negli incroci tradizionali: l’inversione di marcia;
• semplificazione della segnaletica verticale: la rotatoria consente l’installazione di una segnaletica più sobria e maggiormente comprensibile;
• la pianificazione dello spazio: l'utilizzo di questo incrocio contrassegna certi nodi importanti, delimita le strade di forma diversa (fine di autostrade, di superstrade o vie a scorrimento veloce) e di funzioni diverse (ingresso in un centro abitato per esempio). In tal caso la rotatoria delimita il terreno urbanizzabile e l'isola di rotazione consente la valorizzazione del luogo (pur considerando i necessari vincoli di sicurezza) con un intervento architettonico o paesaggistico di bell'effetto; • la capacità è superiore a quella di un incrocio ordinario ed è inferiore a
quella degli incroci regolati da gruppi semaforici, che sono però sconsigliati fuori dei centri abitati a causa del loro pessimo grado di sicurezza in tale ambito;
• il funzionamento: a parte la manutenzione dell'isola rotazionale (che può essere minima), la rotatoria non richiede una manutenzione specifica e
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non comporta costi di gestione (non può rimanere in panne come i semafori);
• la moderazione della circolazione: sulle strade di collegamento urbane secondarie o su quelle principali dove il volume del traffico degrada le condizioni di vita della popolazione residente, una successione di rotatorie comporta dei vincoli ed un allungamento dei tempi di percorrenza, in particolare nelle ore di morbida, atti a favorire il trasferimento del traffico non locale su altri assi viabilistici od altri mezzi di trasporto.
La peculiarità fondamentale della rotatoria è quella di non attribuire priorità ad alcuna delle strade che si intersecano. Tale prerogativa è associata anche al principale svantaggio di questo tipo di intersezione: l’impossibilità di privilegiare una corrente veicolare piuttosto che un’altra. Ciò diventa un problema nel caso in cui si volesse favorire il rapido deflusso dei mezzi di trasporto pubblico o dei mezzi di soccorso; mentre è possibile predisporre corsie riservate sino all’entrata della rotatoria, l’immissione dei mezzi di trasporto pubblico o di soccorso nella corona giratoria non può usufruire del diritto di precedenza.
Bisogna anche considerare la totale inconciliabilità delle rotatorie con i moderni sistemi di regolazione centralizzata e diretta del traffico che consentono la programmazione delle precedenze per determinati flussi veicolari.
Altri svantaggi riguardano i forti condizionamenti imposti dai siti per il corretto posizionamento e la regolare funzionalità delle rotatorie.
Infatti, facendo riferimento ai contesti in cui è consigliabile la realizzazione di un incrocio a circolazione rotatoria, bisogna tener presente che, secondo quanto disposto nel “Codice della Strada” [2.28] e dalle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” [2.2], la rotatoria è ammessa come soluzione dell’incrocio solo tra le seguenti categorie di strade:
• strade di categoria C (extraurbane secondarie); • strade di categoria E (urbane di quartiere);
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La decisione di risolvere un incrocio con un sistema di circolazione a rotatoria è basata su criteri riguardanti la gestione del traffico e la sistemazione urbanistica. La realizzazione di una rotatoria è raccomandata nei seguenti casi:
• nelle intersezioni in cui i volumi di traffico sono tali per cui la regolamentazione tramite segnale di “Stop” o di “Dare precedenza” genera ritardi inaccettabili per la strada secondaria;
• nel caso di intersezioni in cui è elevato il perditempo causato dalla regolazione semaforica. Le rotatorie offrono capacità simili a quelle delle intersezioni semaforizzate, ma operano con minor perditempo e maggiore sicurezza;
• nella sistemazione di incroci dove gli incidenti si verificano ripetutamente, ad esempio a causa dell’alta velocità;
• nelle intersezioni con più di quattro rami;
• nelle intersezioni caratterizzate da un’elevata percentuale di svolte a sinistra;
• sulle strade locali, ove non si desidera dare la priorità a nessuna direttrice e dove la presenza di una rotatoria può incrementare la sicurezza e ottimizzare lo smaltimento dei flussi veicolari verso i quartieri limitrofi; • nel caso di intersezioni tra strade extraurbane caratterizzate da elevate
velocità di marcia e da notevoli flussi di svolta a sinistra; • nelle intersezioni a Y o a T tra strade principali;
• nelle aree dove si vuole ridurre l’inquinamento, sia acustico che atmosferico, di origine veicolare attraverso la fluidificazione del traffico e la riduzione delle manovre di “stop and go”.
Non sempre però è possibile usufruire dei vantaggi conseguibili con la realizzazione delle rotatorie. In particolare esistono alcuni casi in cui l’adozione di una rotatoria è tecnicamente difficile se non addirittura controproducente.
I principali condizionamenti derivano:
• dalla conformazione dello spazio esistente, tale da impedire il corretto sviluppo e dimensionamento della rotatoria;
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• dalla topografia accidentata da non permettere l’adeguato andamento plano-altimetrico della rotatoria (pendenze longitudinali eccessive, problemi di visibilità planimetrica, ecc.);
• dalla vicinanza di poli attrattori/generatori di traffico pesante che potrebbero condizionare la fruibilità della rotatoria a causa degli elevati volumi di mezzi commerciali;
• dalla presenza, a valle di alcuni rami della rotatoria, di sistemi di controllo del traffico che potrebbero causare colonne tali da intasare l’anello;
• dalla presenza di altre modalità di controllo del traffico che gestiscono l’assegnazione delle precedenze (passaggi a livello);
• dalla presenza di strade con caratteristiche di volumi di traffico molto differenti; in genere è sconsigliato l’utilizzo della rotatoria quando il rapporto tra il flusso sull’arteria secondaria e quello sull’asse principale è inferiore al 20%;
• dall’esistenza di significativi flussi di pedoni e/o veicoli a due ruote e contemporanea presenza di elevati volumi di traffico.
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