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Gli altri indicatori di sostenibilità, costi di gestione e dati di bilancio

3. Il sistema delle Casse privatizzate dei Liberi Professionisti: il quadro generale e gli

3.3 Gli altri indicatori di sostenibilità, costi di gestione e dati di bilancio

Il secondo indicatore di sostenibilità di lungo periodo è dato dal saldo generale tra tutte le entrate

contributive e finanziarie e tutte le uscite per prestazioni e spese di funzionamento che permette di

avere un quadro il più completo possibile della situazione economica delle singole Casse. Pertanto, a partire dal 2014 vengono rilevati non solo i dati della gestione previdenziale (entrate contributive e

spese per prestazioni pensionistiche) ma l’insieme di tutte le poste contabili dell’ente, ovvero, sia le

altre entrate (contributi per welfare, rendimenti della gestione del patrimonio ed entrate straordinarie) sia gli altri costi (prestazioni welfare, spese di gestione e spese straordinarie). In pratica viene evidenziato il saldo contabile, ovvero il risultato complessivo della gestione economica dell’ente, e

monitorato il suo andamento nel tempo29.

Nel 2019 per entrambe le tipologie di Enti il saldo contabile ha registrato un notevole aumento, con particolare riferimento ai 103 dove è più che raddoppiato. Nel dettaglio, per i 509 il saldo contabile totale è cresciuto di 1,54 miliardi di euro, pari al 49% sull’anno precedente, trascinato dalle maggiori entrate generate dalla gestione patrimoniale (+54%) grazie all’andamento molto positivo dei mercati e alla rivalutazione dei titoli in portafoglio, e nonostante il permanere delle notevoli perdite dell’INPGI causate dallo squilibrio fra entrate contributive e prestazioni previdenziali in ulteriore lieve aumento anche nel 2019.

29 Solo per memoria, si ricorda che in relazione alla previsione della sostenibilità dei bilanci a 50 anni29 (art. 24, comma 24, L. 214/2011 Monti-Fornero), non si condivide che il vincolo (discutibile anche dal punto di vista tecnico) imponga un saldo pensionistico sempre positivo senza considerare le entrate derivanti dai redditi dei patrimoni e senza poter utilizzare parte dello stesso patrimonio per sopperire a periodi di aumento temporaneo della spesa per pensioni non infrequenti in momenti di crisi economica o di mutamento degli scenari lavorativi. C’è da chiedersi a cosa serva il patrimonio, che peraltro incrementando continuamente pone seri problemi di redditività e di mantenimento dei valori reali.

2019 EPPI ENPAP ENPAPI ENPAB ENPAIA AGR ENPAIA PA EPAP INPGI 2 TOTALE 103

Contributi prestazioni

pensionistiche 107,4 143,7 91,1 58,5 3,3 8,5 61,1 45,0 518,5

Recuperi per omissioni, sanzioni ed interessi per

ritardati versamenti. 3,3 5,4 6,5 0,2 0,0 0,1 1,7 2,6 19,9

Percentuale 3,12% 3,77% 7,08% 0,33% 0,95% 1,30% 2,83% 5,73% 3,83%

2018 EPPI ENPAP ENPAPI ENPAB ENPAIA AGR ENPAIA PA EPAP INPGI 2 TOTALE 103

Contributi prestazioni

pensionistiche 99,1 130,2 93,2 52,9 3,0 8,4 55,3 42,3 484,4

Recuperi per omissioni, sanzioni ed interessi per

ritardati versamenti. 3,3 5,1 6,4 0,2 0,0 0,2 2,0 1,8 18,9

Ancora più accentuata la crescita del saldo per i 103 praticamente pari a 2,3 volte quello del 2018: 209 milioni contro gli 89. Questo risultato deriva, come per i 509, dalle maggiori entrate rivenienti dalla gestione patrimoniale.

Da ultimo, essendo di particolare interesse, il Rapporto rileva anche l’incidenza dei costi di funzionamento sul cosiddetto valore della produzione (somma delle entrate e uscite totali). Nel 2019 per i 509 l’indice si è lievemente ridotto passato al 2,59% dal 2,63% del 2018 grazie alla sostanziale stabilità della spesa e all’aumento del valore della produzione trascinata dai rendimenti della gestione. Per l’insieme dei 103 sono aumentate le spese (in particolare quelle di ENPAPI che però riportavano quelle del 2017 non essendo disponibili i dati del bilancio 2018) portando l’indice al 5,07% dal precedente 5,03%. Le tabelle 3.6 e 3.7 che seguono riportano questi indicatori: contributi per prestazioni pensionistiche e assistenziali, altre entrate, spese per prestazioni pensionistiche e assistenziali, costi, saldo contabile spese di funzionamento e loro incidenza sul valore della produzione.

Tabella 3.6 - Altri indicatori degli Enti privatizzati ai sensi del Decreto 509/1994

(importi in milioni di euro, incidenza sul valore della produzione in %)

* Per ragioni di spazio eliminata colonna importo/perc.e inserita dicitura nel titolo

Una, sia, pur sintetica analisi sulla composizione degli iscritti e del suo svilupparsi nel corso degli

anni completa il quadro sul mondo delle Casse. Dai dati relativi al 2018, ultimo dato disponibile30,

emerge come la crescita sia favorita dal progressivo sensibile incremento del numero dei pensionati attivi che nel 2018 è stato quasi il doppio di quello degli attivi (2,08% contro l’1,30%) a conferma di un fenomeno di non breve durata; infatti, dal 2005 la crescita è stata rispettivamente del 102,41% e del 23,51%. A fine 2018 i pensionati attivi costituiscono il 45,2% del totale dei contribuenti.

La prosecuzione del versamento dei contributi anche dopo la pensione è conseguente sia alle recenti riforme che hanno gradualmente aumentato la componente contributiva personale nel calcolo della pensione sia alle ricorrenti crisi economico-finanziarie che portano dubbi e paure sul futuro.

30

ENPACL ENPAV ENPAF CFARCASSA CIPAG CNPR CNPADC CNN INPGI ENPAM TOTALE

Contributi prestazioni pensionistiche 179,14 121,37 266,66 1.696,66 1.128,17 546,45 296,00 866,39 294,15 360,34 2.970,38 8.725,70 Contributi prestazioni assistenziali 25,37 2,44 4,97 72,33 10,18 12,91 18,38 13,40 3,11 24,40 14,58 202,07 Rendimenti gestione e altre entrate 35,35 31,76 118,99 495,94 495,94 72,36 110,84 485,43 53,84 71,29 1.021,72 2.993,47 Totale ricavi 239,87 155,56 390,62 2.322,09 1.634,29 631,73 425,22 1.365,22 351,10 456,03 4.006,69 11.978,41 Spesa prestazioni pensionistiche 129,11 47,03 153,04 862,04 704,16 504,15 235,60 297,98 211,81 537,75 1.838,88 5.521,54 Spesa prestazioni assistenziali 6,62 6,00 11,76 94,67 29,91 7,11 6,05 22,52 42,07 18,08 127,33 372,12 Spese funzionamento altre uscite 23,54 41,92 33,71 94,28 94,28 75,83 119,48 184,90 36,76 71,53 301,45 1.077,67 Totale Costi 159,26 94,95 198,50 1.384,30 828,35 587,09 361,13 505,40 290,64 627,35 2.267,66 7.304,63 Saldo contabile 80,61 60,61 192,11 937,78 805,94 44,63 64,09 859,82 60,46 -171,32 1.739,03 4.673,77 Totale ricavi + prestazioni 375,59 208,60 555,42 3.278,80 2.368,35 1.142,99 666,87 1.685,71 604,98 1.011,85 5.972,90 17.872,06 Spese di funzionamento 12,10 13,08 13,88 58,23 34,45 27,35 22,24 74,32 10,41 25,76 170,91 462,72 Incidenza sul valore

Tabella 3.7 - Altri indicatori degli Enti privatizzati ai sensi del Decreto 103/96

(importi in milioni di euro, incidenza sul valore della produzione in %)

* Come 3.6 + aggiunti 2 decimali per uniformità con 3.6

L’analisi demografica degli iscritti evidenzia la lieve riduzione della fascia di età fino a 30 anni (6,8% dal 7% del 2017), la stabilità della fascia 30-40 anni al 21,5%, l’ulteriore riduzione della fascia 40-50 anni (da 28,8% a 28,2%), la forte contrazione della fascia 40-50-60 dal 26% al 24,9% e la crescita delle ultime due classi: 60-70 anni (da 13,3% a 15%) e over 70 anni (da 3,4% a 3,6%). La contrazione della classe 50-60 anni a favore di quella 60-70 anni è probabilmente dovuta alle paure generate dalle difficoltà dell’economia che ha indotto i nuovi pensionati procrastinare l’abbandono della propria attività. Alla base di questi andamenti troviamo le riforme previdenziali con l’innalzamento dell’età pensionabile, la maggiore proporzionalità delle pensioni rispetto ai contributi versati, l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione degli iscritti alle università.

Quanto alla componente femminile, emerge la sua continua crescita, passando dal 37,9% del 2018 al 39,8% del totale degli iscritti con un’età media di 45 anni contro i 50 degli uomini. Più nel dettaglio, analizzando le fasce d’età, per i professionisti sotto i 40 anni la componente femminile è ulteriormente cresciuta dal 48% del 2017 raggiungendo il 53% del totale. Le proporzioni si invertono all’aumentare dell’età e le differenze sono inversamente proporzionali all’aumentare dell’età riducendosi al 25% fra i 60-70 anni e al 14% oltre i 70 anni. Considerando i nuovi iscritti, le differenze di genere scompaiono, con il 51% di donne, mentre si nota una differenza di età: 32 anni per le donne e 35 per gli uomini.

Territorialmente, il numero medio di professioni per mille abitanti è intorno ai 27 e le regioni sono vicine a questo numero: si va dal minimo del Trentino-Alto Adige di 22 al massimo di 31 del Lazio. Le regioni del Centro Italia sono quelle con il numero più alto di professionisti: Toscana 29, Umbria 30, Marche 28 e il già citato Lazio 31.

EPPI ENPAP ENPAPI ENPAB ENPAIA AGR ENPAIA PA EPAP INPGI 2 TOTALE

Contributi prestazioni pensionistiche 107,39 143,65 91,13 58,47 3,35 8,49 61,05 44,99 518,53 Contributi prestazioni assistenziali 0,03 10,77 2,26 2,55 0,02 0,00 0,48 2,84 18,95 Rendimenti gestione altre entrate 67,50 96,28 101,80 23,42 1,50 4,49 79,63 45,12 419,73 Totale ricavi 174,91 250,70 195,19 84,44 4,87 12,99 141,16 92,95 957,21 Spesa prestazioni pensionistiche 20,02 11,16 4,77 5,56 0,03 1,21 8,76 5,36 56,86 Spesa prestazioni assistenziali 2,40 17,25 5,80 4,26 0,03 0,07 2,19 0,69 32,69 Spese funzionamento e altre uscite 117,03 177,81 193,92 60,37 4,44 10,72 84,44 10,02 658,76 Totale Costi 139,44 206,22 204,49 70,20 4,50 12,00 95,40 16,07 748,31 Saldo contabile 35,47 44,48 -9,30 14,24 0,37 0,99 45,76 76,88 208,90 Totale ricavi + prestazioni 197,33 279,11 205,76 94,26 4,93 14,27 152,12 98,99 1.046,76 Spese di funzionamento 5,59 11,71 13,08 7,61 0,82 1,00 4,79 8,47 53,07

Incidenza sul valore