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L’istituto penitenziario ferrarese appare al visitatore pulito, curato, senza tracce di degrado. Gli ambienti sono decorosi, non asfittici e non si avvertono cattivi odori. Sono presenti alcune infiltrazioni e segni lasciati dall’umidità nelle zone più esposte ai vapori, come le cucine, i locali dove sono collocate le docce e alcuni bagni all’interno delle camere detentive. Frequenti tinteggiature arginano temporaneamente il problema, che potrebbe essere risolto definitivamente solo con alcuni interventi straordinari.

Le camere di detenzione sono tutte poste su un solo lato dei reparti detentivi.

I corridoi delle sezioni sono ampi, eccetto quello nuovi/giunti isolamento disciplinare. Gli arredi sono quelli consueti che assimilano gli istituti detentivi: letti

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a castello o appoggiati ai muri più lunghi, un tavolino, uno scaffale a muro con piccoli vani contenitivi e uno sgabello.

Quasi tutte le camere sono occupate da due persone. In alcuni casi, per specifiche esigenze (come quelle di isolamento) i detenuti soggiornano da soli nella stanza.

Il regime “celle aperte”, adottato in quasi tutto l’istituto, consente ai detenuti di trascorrere 8 ore fuori dalle camere di pernottamento:

dalle 8.30 alle 11.30 dalle 12.00 alle 15.30 dalle 16.15 alle 18.15

Il regime è volto ad assicurare non solo condizioni più umane di detenzione, consistendo movimento e socializzazione fuori dagli angusti spazi delle celle, ma anche una più efficace osservazione della personalità (c.d. sorveglianza dinamica).

In tutte le camere dell’istituto il vano bagno è separato, con un wc, un lavandino, un bidet. Fuori dalle camere, in un ambiente dedicato, si trovano due docce per sezione, numero senza dubbio esiguo in rapporto alla popolazione ristretta. Un sistema di turni, unito alla libertà di accedere autonomamente ai locali docce, consente comunque ai detenuti di soddisfare adeguatamente le esigenze di igiene personale. In una sezione le docce sono collocate nei bagni delle camere di detenzione, in condizioni tuttavia apparentemente non preferibili:

lo spazio disponibile è molto più angusto e l’erogatore è collocato sul muro sopra i sanitari.

Gli impianti di aerazione dei bagni non funzionano bene in quasi nessuna parte dell’istituto.

Le finestre delle camere di detenzione non sono solo protette da sbarre, ma da schermature metalliche a rete che impediscono il lancio di oggetti dalle finestre, ma rendono gli ambienti più scuri e con meno circolazione d’aria nei mesi più caldi.

In ogni sezione è presente una sala socialità, di cui i detenuti si avvalgono anche per stendere il bucato: buona parte delle stanze risulta in effetti occupata da fili con indumenti stesi. Sono poi presenti vani di dimensioni contenute dove sono collocati congelatori e lavatrici. Il Comune di Ferrara ha contribuito all’acquisto di questi elettrodomestici, che hanno portato a un sensibile miglioramento dell’aspetto e della salubrità degli ambienti e delle condizioni di vita dei detenuti.

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Le aree comuni sono in buone condizioni. L’area pedagogica è ben strutturata con aule per le lezioni e una biblioteca molto fornita, collegata al sistema bibliotecario comunale. Qualche pianta e una buona luminosità addolciscono l’ambiente.

È presente un’ampia cappella dove si celebrano le funzioni religiose. Alla pratica del culto musulmano è adibita una stanza. È presente un emporio gestito da volontari (Associazione Noi per loro) che distribuisce abiti usati, un’ampia sala teatro dove si svolgono gli eventi con pubblico, negli ultimi anni spesso aperti alla partecipazione della cittadinanza e delle istituzioni locali. Un locale, di recente ritinteggiato e dall’aspetto pulito, è dedicato a palestra: vi sono collocati attrezzi per un numero limitato di persone, che accedono a turni programmati all’attività sportiva. È inoltre presente un locale per il servizio di barbiere e una piccola area interamente dedicata al laboratorio bricolage: in origine constava di una sola, ampia stanza, a cui sono state aggiunti altri due ambienti più ristretti per ulteriori lavorazioni. Lo spazio della cucina è sufficientemente ampio. Vi si svolgono anche i corsi per addetto alla ristorazione e sono presenti alcuni strumenti professionali, in parte provenienti da donazione, in parte acquistati anche con il sostegno del Garante. Un ampio magazzino è dedicato al lavoro di smaltimento e recupero di grandi elettrodomestici (RAEE).

Ben sfruttati sono gli spazi esterni, dove si trovano il campo sportivo, alcune aree per i colloqui all’aperto con le famiglie e vaste zone dedicate alla coltivazione di frutta e ortaggi: una risorsa preziosa, da custodire e valorizzare, che contraddistingue l’istituto ferrarese.

Anche la sezione Collaboratori è in buone condizioni, con spazi colorati all’interno e all’esterno dedicati ai colloqui con i bambini. La sezione AS2 è isolata dalle altre e appare in buone condizioni interne, anche grazie a recenti tinteggiature. L’installazione di un impianto di condizionamento acquistato con i fondi del Garante ha decisamente migliorato le condizioni di vivibilità dell’ambiente durante i mesi estivi.

Resta critica la situazione in estate per altre sezioni, in particolare quelle dell’ultimo piano del corpo principale e la sezione Congiunti di collaboratori, la cui collocazione ed esposizione contribuiscono al clima torrido. Ferrara negli ultimi anni è stata spesso durante l’estate la città che ha raggiunto le temperature più elevate d’Italia. La scarsa ventilazione e l’alto tasso di umidità rendono i mesi estivi particolarmente difficili da sopportare, situazione che diventa molto preoccupante per le persone ristrette in carcere, specie se affette da patologie

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croniche. Occorrerebbe compiere il massimo sforzo per escogitare soluzioni di raffrescamento dell’ambiente coniugabili con le esigenze di sicurezza.

Anche la palazzina dei semiliberi è molto calda nei mesi estivi, ma la situazione è più sopportabile per l’ampiezza delle stanze e soprattutto per la possibilità degli occupanti di uscire dall’istituto detentivo durante il giorno per svolgere attività lavorative. La zona cucina e socialità, di recente ristrutturata, rende l’ambiente gradevole e accogliente, per quanto possa esserlo una zona detentiva.

È da segnalare che durante il periodo coperto da questa Relazione sono state avanzate pochissime doglianze da parte delle persone ristrette sugli ambienti di detenzione; segnale, questo, delle buone condizioni generali della struttura.