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ambito Pari opportunità nel lavoro Un ambito importante di realizzazione di interventi

fi-nalizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavo-ro è stato ed è tuttora il Fondo Sociale Eulavo-ropeo (FSE) mediante il Programma Operativo Regionale (POR). La regione Piemonte fin dal 2001 realizza, sul pro-prio territorio, interventi finalizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con tali risorse.

nell’ambito della programmazione 2000/2006 del

2001-2002-2005, la regione Piemonte ha finanziato centinaia di progetti, aventi come obiettivo la sperimentazio-ne di azioni finalizzate a introdurre misure flessibili di organizzazione del lavoro e a sostenere lo sviluppo professionale e di carriera delle donne, da parte di enti e aziende pubbliche e private a favore delle/ dei dipendenti. si è trattato di azioni che, interve-nendo sulla struttura organizzativa del lavoro e degli orari, favorissero la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e incoraggiassero la diffusione del welfare aziendale e territoriale (telelavoro, part time reversi-bile, job sharing e job rotation, altre forme di organiz-zazione del lavoro family friendly, sperimentazione di servizi aziendali, azioni di promozione di percorsi di carriera, nonché di valorizzazione e riconoscimento delle competenze femminili ecc.)

sempre con risorse del FSE, nel corso delle

Program-mazioni 2000/2006 e 2007/2013, sono stati attivati i

“voucher di conciliazione” a favore, in via prioritaria, delle donne inserite in percorsi di politica attiva del lavoro volti al loro inserimento o reinserimento lavo-rativo. Le risorse sono trasferite alle amministrazioni provinciali che gestiscono l’intervento tramite i Cen-tri per l’impiego.

Inoltre nel 2010, nell’ambito della Programmazione

2007/2013 del FSE, è stato realizzato un intervento a

favore dell’assistenza familiare. Tale intervento, inte-grato successivamente con specifiche azioni finan-ziate con risorse statali del fondo Politiche Migrato-rie e con risorse regionali, è finalizzato a strutturare in rete e a qualificare i servizi di cura alle famiglie, in risposta alle crescenti e sempre più articolate esi-genze di conciliazione. nella realizzazione dell’in-tervento vi è un forte coinvolgimento dei Centri per l’impiego delle Province piemontesi e degli enti ge-stori dei servizi socioassistenziali nonché dei Comuni, delle aziende sanitarie e del settore privato che, a

vario titolo, operano nell’ambito dell’assistenza fa-miliare.

Il percorso avviato con le risorse del fse è proseguito con le risorse dell’Intesa Conciliazione dei tempi di

vita e di lavoro 2010, in attuazione della quale è

sta-ta sottoscritsta-ta una Convenzione tra il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consi-glio dei Ministri e la regione Piemonte per la rea-lizzazione di un sistema complesso di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, avente come obiettivo primario la permanenza del-le donne nel mercato del lavoro e pari opportunità di occupazione, sostenendo lo sviluppo professio-nale e di carriera e favorendo la condivisione delle responsabilità familiari.

In particolare, con le risorse dell’Intesa Conciliazione 2010, sono stati realizzati i seguenti interventi:

• sostegno alla realizzazione di centri di custodia oraria e di nidi in famiglia in comuni privi di servizi per la prima infanzia;

• realizzazione e prima attivazione di nidi aziendali, anche in ambito rurale;

• azioni finalizzate all’aggiornamento continuo delle donne assenti dal lavoro per periodi medio/lun-ghi legate a esigenze di conciliazione e alla fa-cilitazione del rientro al lavoro, rivolte a soggetti privati e pubblici;

• sostegno a modalità flessibili di organizzazione del lavoro, rivolto a soggetti privati e pubblici;

• sostegno alla costituzione delle “banche del tem-po”;

• intervento innovativo e sperimentale di incentivo all’utilizzo del congedo parentale da parte dei padri.

attualmente è in corso di avanzata realizzazione il nuovo Programma attuativo della regione Piemon-te per l’utilizzo delle risorse ad essa destinaPiemon-te

dall’In-tesa Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro 2012,

in attuazione della quale è stata firmata la nuova Convenzione tra il Dipartimento per le Pari opportu-nità e la regione Piemonte.

In particolare sono in corso di avanzata realizzazio-ne i seguenti interventi:

• partecipazione al sostegno alla rete dei servizi per la prima infanzia;

• realizzazione di formule organizzative di lavoro de-centrato per introdurre e/o rafforzare modelli fles-sibili di telelavoro (ad esempio domiciliare, presso telecentri, postazioni mobili) per imprese private ed enti pubblici, inclusa la regione Piemonte; • erogazione di incentivi per l’utilizzo dei congedo

parentale da parte dei padri “insieme a papà … cresce”;

• realizzazione di percorsi di sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità di cura familiari “Condividiamo con i papà… continua”, realizza-to nelle aziende sanitarie piemontesi.

anche il nuovo POR FSE 2014/2020, approvato re-centemente e in fase di avvio, contiene una specifi-ca priorità di investimeto (8iv) finalizzata a sostenere “L’uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, in-cluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione della vita professio-nale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore”.

La motivazione della selezione da parte della regio-ne Piemonte di tale priorità di investimento, tra le

al-tre selezionate, è dovuta al fatto che “I divari tra uo-mini e donne in teruo-mini di partecipazione al mercato del lavoro, nonostante una dinamica di lungo perio-do che mostra una loro riduzione, rimangono signifi-cativi, in particolare in termini di occupazione. sem-pre sul fronte dell’occupazione permangono inoltre notevoli margini di miglioramento anche in relazio-ne alla persistente difficoltà di conciliaziorelazio-ne tra vita professionale e privata e di condivisione di respon-sabilità tra uomo-donna. Persiste il problema della maternità, il fenomeno delle dimissioni a seguito del-la nascita di figli, del-la difficoltà ai percorsi di carriera, i differenziali salariali. Quelli segnalati rappresentano gli ambiti di intervento destinati a promuovere diret-tamente l’occupazione femminile, al cui sostegno indiretto sono peraltro rivolti gli interventi destinati alla generalità della popolazione (creazione posti di lavoro, contrasto disoccupazione)”.

In particolare, in relazione alle persone occupate, il Por fse 2014/2020 sottolinea che “si osserva, so-prattutto per il genere femminile, una tendenza a rientrare nell’inattività in concomitanza con deter-minate situazioni tipiche: nascita di un figlio, malat-tia di un genitore o di un parente, ecc.”

La priorità di investimento 8iv prevede specifiche azioni da sostenere nel proprio ambito, quali: vou-cher e altri interventi per la conciliazione e misure di promozione del “welfare aziendale” e di nuove for-me di organizzazione del lavoro family friendly, sulle quali si sta lavorando.

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