Capitolo 2 Discorsi di genere applicati alle ‘donne avanzate’ e al matrimonio nella Cina
2.3 il fenomeno delle shengnü
2.4.1 L’ambizione può essere donna?
Da qualche tempo a questa parte in Cina si fa ironia sul fatto che esistano tre generi: ‘uomini, donne e dottoresse di ricerca’ (ge guojia you san zhong xingbie – nanren, nüren,
nü boshi 个国家人有三种性别 —— 男人、女人、女博士)204. L’essere umano sente sempre la necessità di crearsi aspettative di genere, e quest’ultimo è solo una creazione dell’uomo; perciò, tutto quanto risulta al limite dei criteri di genere diviene oggetto di derisioni. Secondo il pensiero cinese più diffuso una dottoressa di ricerca è destinata, per più motivi, a rimanere zitella. Prima di tutto, tale tipologia di donna è vista come poco attraente agli occhi di un uomo e si crede che il dottorato sia un ripiego a cui potrebbe avere teso dopo svariati insuccessi amorosi. In secondo luogo, il fatto che le dottoresse non vengano considerate né donne né uomini, ma un sesso a sé stante, è perverso e spaventoso. Una dottoressa, secondo lo stereotipo comune, non vanta un bell’aspetto, è bassa, grassottella, non proviene da una famiglia ricca e ha pochi amici.
A molte donne capita di essere scoraggiate dalle famiglie dopo aver loro confessato il desiderio di continuare gli studi dopo la laurea magistrale, dato che, seguendo la strada del dottorato, si presenta un alto rischio di diventare shengnü. Di qui, si comprende come solo donne dalla volontà particolarmente forte prendano la decisione di continuare a studiare, e donne volitive a questo livello sono ritenute possedere caratteristiche maschili, più che femminili, quindi sono anormali. Lo sforzo e l’ambizione richiesti per ottenere un dottorato non vengono riconosciuti, e una donna che assume atteggiamenti da uomo è ‘deviata’: l’ambizione, caratteristica maschile che tende all’individualismo, non è vista di buon grado in una donna, che in Cina viene educata per essere gentile, silenziosa e accondiscendente205 e per occuparsi della famiglia, ponendo l’amore per gli altri prima di
203 ZHENG, J. (2017). “Developing a feminist identity among elite female students in a Chinese university: a qualitative study”, cit.
204 HUANAN LIGONG DAXUE SHUJU XINWEN YANJIU ZHONGXIN, ZHONGSHAN DAXUE XINLI XUEXI 华南理工大学数据 新闻研究中心, 中山大学心理学系 (2016). “Ta, weishenme ‘shengxia’? – Zhongguo chengshi ‘shengnü’ wenti da shuju yanjiu baogao” “她,为什么 ‘剩下’? 中国城市 ‘剩女’ 问题大数据研究报告” (Perché ‘lasciata indietro’? Cosa dice la ricerca riguardo al problema delle ‘shengnü’) Canton: Yangcheng wanbao.
205 CHIU, J. (2013). China's women professionals challenge workplace inequality, https://www.scmp.com/news/china/article/1330568/chinas-women-professionals-challenge-workplace-inequality.
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tutto206. Nella cultura cinese non è previsto che una signorina ottenga un dottorato senza essere giudicata negativamente; anche solo il semplice detto popolare sulle dottoresse di ricerca, perciò, sta ad indicare che la società cinese ancora non accetta donne alla pari degli uomini.
Inoltre, il successo di uomini e donne si misura in funzione al tipo di lavoro. Un uomo ottiene successo se riesce bene nella sua carriera e se non ha problemi nel mantenere economicamente la sua famiglia. Per questo motivo, un uomo cinese dev’essere un lavoratore ambizioso e stacanovista. Una donna, invece, ha successo se bilancia lavoro e famiglia, e se è una buona madre così come un’efficiente donna di casa: “The constant balancing of work and home renders processes of female individualization much more
complex and conflictual, not easily resulting in a shift from ‘being there for others’ to
‘living one’s own life’”207. Questa osservazione di Kim, confermando ancora una volta
quanto sia difficile il processo di individualizzazione per una donna cinese oggi, è in accordo con quanto sostiene Beck, che riconosce differenze di genere nell’esperienza di individualizzazione: “While men remain essentially untouched by family events in their biographies, women lead a contradictory double life shaped equally by family and by organizations. For them the family rhythm still applies, and in the majority of cases the rhythm of education and career already do as well, which results in conflictual crises and continuing incompatible demands”208.
Fatte queste premesse, si può affermare che i ‘segreti del successo’ per uomini e donne dipendano da quella che Zuo e Bian chiamano la gendered resource (‘risorsa di genere’), per la quale una persona vive cercando di soddisfare aspettative fondate sul proprio genere209. Per questo, molte donne mettono al primo posto l’attenzione per la famiglia e sminuiscono le pulsioni individualiste. Nel più comune dei casi la donna cinese è sempre molto impegnata, dovendosi dividere tra lavoro e famiglia, ma anche una donna che potenzialmente avrebbe più tempo per se stessa spesso sceglie di non approfittarne, per paura di subire il giudizio altrui ed essere tacciata di egoismo.
206 LI, H. (2006). "Intervention and Counseling Strategies for Men's Domestic Violence Against women in Beijing." In
Women and gender in Chinese studies, SPAKOWSKI, N. e C. NATHANSEN MILWERTZ a cura di. Lit Verlag.
207 KIM, D. Y. a cura di. (2012). Women and the Media in Asia cit., p.11. 208 BECK, U. (1992). Risk society: Towards a new modernity cit., p.132.
209 ZUO, J. e Y. BIAN. (2001). "Gendered resources, division of housework, and perceived fairness—A case in urban China." Journal of Marriage and Family no. 63 (4):1122-1133.
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