• Non ci sono risultati.

Gli ammendanti utilizzati nella sperimentazione sono un vermicompost da acque di vegetazione e un compost convenzionale da RSU. I parametri chimici, biochimici e chimico-strutturali dei due ammendati sono riportati in tab. 2

Tabella 2 – Parametri chimici, chimico-strutturali biochimici e dei due ammendanti utilizzati nella sperimentazione.

Parametri Vermicompost Compost convenzionale

pH 7,7±0,4 7,7±0,5 CE (mS/cm) 0,76±0,10 0,44±0,08 N totale (%) 1,5±0,003 1,1±0,035 C organico totale (%) 29,7±0,7 11,1±0,3 C/N 20,1±2,1 10,4±0,7 Nitrati (µµµµg/g ss) 2564±178 432±26 Ammoniaca (µµg/g ss) µµ 6,1±0,3 13,5±1,7 C idrosolubile (µµg/g ss) µµ 2237±30 2457±38 C umico (µµµµg/g ss) 53814±3767 53676±3221 Acidi Umici (µµµµg/g ss) 774±38 18536±1483 Acidi Fulvici (µµg/g ss) µµ 53039±3713 35140±3757 Cloruri (µµµµg/g ss) 40±3 143±8,58 Fosfati (µµµµg/g ss) 678±41 68±4,1 Solfati (µµg/g ss) µµ 51±3,6 276±22 N/O 0,8±0,06 1,0±0,08 B/E3 0,7±0,04 1,1±0,1 AL/AR 0,4±0,03 0,5±0,0 IG (%) 80±6,4 79±7,10

Deidrogenasi tot. (µµµµg INTF/g ss*h) 3,8±0,21 4,5±0,07

β ββ β-glucosidasi tot. (µµµµg PNG/g ss*h) 1087±45 183±7 Ureasi tot. (µµµµg NH3/g ss*h) 115±10,35 88±6,16 Fosfatasi tot. (µµµµg PNF/g ss*h ) 1471±133 355±40 Proteasi tot. (µµg NHµµ 3/g ss *h) 58±3,48 26±1,82

Materiali

34

Calcolo della necessità di compost

Il calcolo si basa sul bilancio tra apporto e perdita di sostanza organica del terreno.

Calcolo delle perdite di sostanza organica:

Se il peso specifico apparente di un terreno di medio impasto lavorato a 30 cm di profondità è 1,2 t/m3, il peso di un ettaro di terreno è:

10.000 m2/ha × 0,3 m × 1.200 kg/m3 =3.600.000 kg/ha Contenuto in s. o. del terreno: 2,5 % * 1,724 = 4,31 %

Se il contenuto in sostanza organica del terreno è pari al 4,31 % del suo peso: 3.600.0000 × 4,31 % = 155000 kg di sostanza organica da reintegrare

Ipotizzando un coefficiente di mineralizzazione del 2%:

155.000 kg ×2% = 3100 kg/ha di humus mineralizzato

Per conoscere il contenuto in sostanza organica nei due ammendanti è necessario moltiplicare la percentuale di carbonio organico totale per un fattore di conversione: 1,724

Sostanza organica nel vermicompost: 29,7% di C org. tot. * 1,724 = 51,2%

Sostanza organica nel compost convenzionale: 11.1% di C org. tot. * 1,724 = 19,1 %

Necessità di vermicompost per il reintegro della sostanza organica mineralizzata = 3100 kg/s.o.c./K1 = 30273 kg/ha

Necessità di compost convenzionale per il reintegro della sostanza organica mineralizzata = 3100

kg/s.o.c./K1= 81151 kg/ha dove:

s.o.= sostanza organica (%)

Materiali

Necessità di vermicompost per parcella: circa 6 kg.; poiché il ciclo biologico delle specie vegetali utilizzate copre circa 4 mesi dell’anno, si considera un apporto di 2 kg di vermicompost per parcella.

Necessità di compost per parcella: 16 kg; per gli stessi motivi sopra citati, si considera un apporto di 5 kg di compost per parcella.

Materiali

36

Schede botaniche

Brassica oleracea L. convar. botrytis (L.) Alef. var. botrytis

Figura 18 - Disegno di Rembert Dodoens/Rembertus Dodonaeus del 1544 (probabilmente la prima opera manoscritta in cui compare un cavolfiore)

Figura 19 - Fotografia della parte edule della pianta Brassica oleracea L. convar. botrytis

Questa specie vegetale fa parte della famiglia delle Brassicaceae, meglio nota col nome classico ma non più valido di Cruciferae.

Il cavolfiore è pianta con radice fittonante, fusto di altezza variabile dai 15 ai 50 centimetri, con foglie più o meno sviluppate, le più alte delle quali, avvolgono il germoglio. L'ipertrofia della gemma apicale porta alla formazione di una infiorescenza molto sviluppata che costituisce la parte commestibile della pianta.

Si conoscono oltre duemila varietà orticole che si differenziano essenzialmente per la forma dell'infiorescenza o germoglio. Il criterio di distinzione utilizzato per il cavolfiore è l'epoca di maturazione.

Il cavolfiore è una pianta adatta ai climi temperati. La germinazione avviene a temperature minime di 6 °C e massime di 35 °C, con optimum intorno a 25 °C. Le cv autunno-invernali si impianto in estate e quindi durante le prime fasi di vegetative richiedono temperature alte (20-25 °C media mensile), mentre in seguito, durante la formazione della testa, temperature di 10-15 °C sono indispensabili per ottenere corimbi compatti e di buona qualità.

Materiali

Nei riguardi del terreno il cavolfiore è una pianta poco esigente, potendosi adattare a tutti i tipi di terreno, anche a quelli a tessitura sottile perché ben strutturati e arricchiti in sostanza organica; il pH ottimale è compreso tra 6- 7; nei riguardi della salinità è considerata specie abbastanza tollerante ad esclusione delle prime fasi vegetative. Nei terreni acidi il cavolfiore è soggetto a carenze di molibdeno ed all’ernia del cavolo. Le esigenze idriche sono elevate, tuttavia la irrigazione si richiede solo nelle prime fasi della coltura in estate in quanto nel periodo autunno-invernale le piogge sono normalmente sufficienti a soddisfare il fabbisogno.

Le esigenze nutritive del cavolfiore non sono rilevanti tuttavia la pianta reagisce in maniera evidente alla concimazione, soprattutto azotata o fosfoazotata. Il rapporto di asportazione tra N: P2O5: K2O risulta di 1:0,4:1,25 per produzioni di 300 q/ha di

corimbi si considera un fabbisogno per ha di 120 Kg di N, 48 Kg di P2O5, 150 Kg di

K2O.

La raccolta si effettua quando l'infiorescenza è già sviluppata ed ancora compatta e hanno raggiunto una sufficiente grandezza (minimo 11-13 cm di diametro).

Materiali

38

Cichorium intybus L. v. foliosum Bishoff

Figura 20 - Fotografia della parte edule e fittone della Cichorium intybus L. v. foliosum, coltivata ai nostri giorni

Figura 21 - La cicoria selvatica nell'iconografia del Cruijdeboeck di Rembert Dodoens/ Rembertus Dodonaeus (1544)

Figura 22 - La cicoria coltivata nell'iconografia del Cruijdeboeck di Rembert Dodoens/ Rembertus Dodonaeus (1544

Di questo genere di piante fanno parte molte diverse specie, tra le quali le più conosciute sono i radicchi da taglio a foglie verdi o rosse, le cicorie da foglie, da radici e da germogli ed infine le cicorie e i radicchi da forzare.

La specie più diffusa è la Cichorium intybus, che può essere annuale, biennale o perenne. Le foglie sono di dimensioni decrescenti (più grandi quelle più in basso e più piccole quelle più alte), e i fiori sono color azzurro chiaro e raggruppati in capolini ascellari o terminali. I frutti sono achenii color sabbia, e spesso vengono scambiati per semi. All' interno di ogni achenio è contenuto solo un seme.

Si tratta di una specie microterma

La cicoria è specie a microterma, a basse esigenze termiche e con buona resistenza al freddo (0,-2 °C) per brevi periodi.

I terreni profondi e freschi, ben dotati di sostanza organica, sono i più idonei allo svolgimento delle colture, anche se la cicoria si adatta bene ai terreni pesanti, purché ben drenati; il pH ottimale è compreso tra 6 e 7.

Materiali

Le asportazioni minerali variano con livelli e tipo di produzione, tuttavia si considerano valori di 0,4-0,7 Kg di N; 0,2-0,4 Kg di P2O5 e rapporto spostato a favore del potassio; è

considerata una pianta a medie esigenze nutritive.

Come pratica di concimazione viene consigliato l’impiego del letame (300-400 q/ha) e del fosforo (200 Kg/ha di P2O5) alla preparazione del terreno, a cui seguirà la

concimazione azotata in copertura (100 Kg/ha di N); in caso di terreni poveri di K viene consigliato di distribuire 200-250 Kg/ha di K2O, parte all’impianto e parte in copertura

Materiali

40

Foeniculum vulgare Miller

Figura 23 - Fotografia della parte edule della pianta Foeniculum vulgare Figura 24 - Disegno dell’infiorescenza e la parte edule.

Il finocchio è pianta perenne (della famiglia delle Umbrelliferae) dal fusto ramificato, alta fino a 2 m, spontanea nelle località aride delle zone mediterranee; possiede foglie verde scuro e produce piccoli fiori gialli raccolti in ombrelle terminali. Su queste si sviluppano in estate i frutti, prima verdi e poi grigiastri, di odore aromatico.

Il finocchio è specie a medie esigenze termiche, con temperature ottimali per la crescita comprese tra 15 e 25 °C; la temperatura minima per la germinazione è di 7 °C, le semine effettuate in condizioni di temperatura elevata con fotoperiodo lungo predispongono alla prefioritura od alla produzione di grumoli scadenti, analogamente agli stress idrici nel periodo estivo.

Il finocchio preferisce terreni profondi fertili e freschi, ben dotati di sostanza organica, con pH intorno alla neutralità; non sono adatti i terreni troppo sciolti o compatti con ristagni di umidità.

Le esigenze idriche sono rilevanti sopratutto nelle fasi iniziali della coltura quando l’apparato radicale non si è ancora approfondito; il finocchio cresce rapidamente in condizioni di umidità elevata e costante nel terreno.

Materiali

Le esigenze nutritive sono medie, con asportazioni, per produzione di grumoli di 450 q/ha, di 30 Kg di N, 105 Kg di P2O5 e 484 Kg K2O con un rapporto di 1:0,32:1,52. per

questa coltura è considerata molto efficace la concimazione organica (300-400 Kg di letame maturo).

Materiali

42

Allium porrum L.

Figura 25 - Fotografia dell’Allium porrum L

Figura 26 - Tavola botanica dell’Allium porrum L

Il porro (Allium ampeloprasum var. porrum (L.) J. Gay) è un ortaggio facente parte, con la cipolla e l'aglio, delle Liliaceae, la famiglia delle cipolle;è una pianta da orto coltivata in tutta l'Italia e originaria probabilmente delle regioni mediterranee.

Pianta biennale viene coltivata come annuale. Alta 40-80 cm, ha un apparato radicale fascicolato formato da numerosissime radici sottili, queste si originano da un fusto ridotto. Nel fusto sono inserite anche le foglie lineari e lanceolate, strettamente sovrapposte le une alle altre nella porzione basale, e disposte in due serie opposte. Il porro si adatta tanto a climi temperato-caldi che quelli temperato-freddi. La temperatura minima di germinazione è di 12 °C; durante la crescita le temperature ottimali sono comprese tra 15 e 25°C.

I terreni più adatti sono quelli di impasto di impasto medio, con buona capacità idrica di ritenuta, ma senza problemi di drenaggio; una buona dotazione di sostanza organica è favorevole per la crescita, così come un pH compreso tra 6 e 7; scarsa è la tolleranza alla alle elevate salinità.

Materiali

Le asportazione su colture invernali sono di medie esigenze, per Kg di prodotto, sono di 0,31 Kg di N, 0,08 Kg di P2O5 e 0,31 Kg di K2O, con un rapporto di 1:0,26:1 per

produzione di 400 q/ha si considera un fabbisogno netto 123 Kg di N, 32 Kg di P2O5 e

125Kg K2O; nella pratica si consiglia l’impiego di 400-500 q/ha di letame ben maturo

da interrare nella preparazione del terreno.

L’irrigazione è quasi sempre indispensabile (ad esclusione del periodo invernale) per avere buone produzioni.

Documenti correlati