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• semiotica

Eero: secondo me tutta quella gente di merd.a(non mi interessa se qualcuno di loro lo legge,non ho paura di quei tossici anzi,fanno ridere)siano solamente persone che non hanno le palle e cerchino di rifugiarsi nei trip o altre merd.e...la feccia della società...ovvio che la gente che vede ragazzi intrippati pensa:legalizzare???ma siete pazzi?? […] nascondetevi pezzenti fate vomitare[…].LA GANJIA NON HA NESSUN COLLEGAMENTO CON QUELLE MERD.E DI

FESTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nigosh: @Eero: ti faccio notare che il tuo accanimento ha precise similitudini con quello che

rivolgono a "noi" tutti i bigotti proibizionisti. A parte il linguaggio offensivo, tu eguagli tutte le

"altre" droghe e sostieni che chi le consuma è una m.erda che le usa per sfuggire ai suoi

problemi. Se vuoi essere trattato con rispetto anche da chi non fuma canapa come te dovresti avere un filo di rispetto e apertura mentale verso gli altri.

Ve_Rita: Io ci sono stata ai rave e l'ultimo proprio a Bologna e la penso esattamente come Eero.

Magari quando ci andrai pure tu ad un rave, prova ad insegnare il rispetto a tutta quella demenziaglia e guardati in giro e conta i pochi che meriterebbero il tuo

Ancheglielfisidrogano: Chi usa droghe illegali diverse dall' erba è sempre vittima del

proibizionismo. Siamo tutti sulla stessa barca. Distinguere è corretto, ma credo scorretto sia discriminare. Io credo che andrò a Bologna, a me come manifestazione piace molto

In group – Out group

• Elementi di Psicologia Sociale

Nel topic come entrare con roba si scambiano consigli su come entrare al festival senza essere scoperti dai cani antidroga:

GiO420: www.odoroff.it lo uso come filtro antiodore per il mio "armadio"... un portento!!!!!

Crepuscolare: minchia lo voglio pure io Felix: dice ke basta x fottere i cani?

GiO420: si... il gel non lo spray...

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infine, ad un livello più generale, se la festa è visibilità, on line la visibilità della festa diventa esponenziale.

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La seconda asserzione, da dimostrare, è la

conseguenza pratica dei discorsi, on line, sulle feste.

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dal nostro percorso sono emersi atti linguistici con conseguenze dentro e fuori la rete: informazioni di carattere pianificatorio per raggiungere, insieme, un luogo; di carattere organizzativo per gestire uno

spazio; di carattere strategico per superare ostacoli;

di carattere qualificatorio o dequalificatorio

(ringraziamenti, smascheramenti, discriminazioni sub culturali).

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In alcune arene si sono divulgati manifesti e proposte di azione, presi in considerazione in altri forum, che, almeno per quanto risulta dalla comunicazione

manifesta, ha spinto le persone ad attivarsi sia sul

profilo della riflessione politica sia dell’azione pratica.

Si discute della location posta sottosequestro dalla polizia. Ecco alcuni post in merito e nostre osservazioni all’interno di parentesi quadre.

MetilenDiossiMetaAnfetamina: e per quanto riguarda il sequestro by sbirri fascisti venduti?

MK: X QUESTA DATA TROVEREMO UN ALTRO POSTO....E' POCO MA SICURO. QUEI BASTARDI NON CI FERMERANNO MAI!

[c’è una forte opposizione noi vs loro, “non ci fermeranno mai” presuppone un movimento in atto, il “noi” implica il ritenere di essere un gruppo. Si potrebbe leggere così: il nostro gruppo è in movimento, il nostro gruppo è un movimento inarrestabile]

Nei post successivi si apre una spontanea riflessione tesa all’organizzazione di una manifestazione e si riflette, in maniera molto politica, sui modi, sulle possibilità e sulle opportunità di manifestare.

= LeleANIMAL° =: DAI DAI MANIFESTIAMOOOOOooo

T.A.Z.: Secondo me se vogliamo manifestare dovremmo ragionare sulle modalità del corteo: o scendiamo nelle piazza con le classiche modalità, i soliti cortei, che di sicuro non sarebbero partecipatissimi (basti pensare all'ultima reclaim the street di crash, 1000 persone a essere veramente di manica larga), ma si potrebbe ovviare a questa mancanza, dandoci degli obiettivi. se invece vogliamo prenderci visibilità e puntare sulla partecipazione dobbiamo creare nuovi modi di stare insieme, ovviamente una ipotetica street parade garantirebbe probabilmente un grande afflusso di persone (visto anche che da un anno a questa parte sono state bandite dalle piazze italiane) ma forse potrebbe essere carente di contenuti e avere problemi logistici. Questo secondo me è il punto. Voi cosa ne pensate??? P.S. Spero che ca.cu.bo. , MK etc dato che, a quanto pare, avevano investito molto su questo progetto siano determinati e motivati a portare avanti questo progetto e spero che molta gente sia pronti a

supportarli.

[qui si riconosce e si premia chi della comunità ha lavorato e si chiede partecipazione, poi continua con una qualificazione e distinzione ingroup/outgroup basata sui progetti politici]

P.S. 3(e poi non rompo più i coglioni) ho visto in un post che si citava anche crash, che anche se è accomunato con le altre sigle dal minimo comune denominatore di essere rimasto senza "casa", abbia progetti politici assai diversi...

JO: Bravo T.A.Z. ... questo significa ragionare!! Avremo tempo per parlarne ...

Cerchiamo di non battere la strada della STREET RAVE PARADE ... piuttosto la STREET SPACE PARADE DI UN ANNO FA ... CHE TANTI DANNI FECE ALLA GIUNTA DI COFFERATI ... Vi ricordate? 5000 persone in piazza senza

soundsystem ... alla fine la questura si era schierata dalla nostra parte contro Cofferati che avrebbe voluto manganellarci pur di non farci manifestare ... quella è stata una grande vittoria!!

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Le arene hanno dato spazio ad informazioni non presenti nei mezzi di comunicazione tradizionali,

raggiungendo così contesti altrimenti non esposti alle notizie e resoconti di iniziative. La condivisione di

valori e norme intorno ad un genere o un party motiva a seguire delle linee di condotta.

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Le condivisioni di narrazioni su quello che le persone hanno vissuto ai party stimola comportamenti di

selezione o filtro nelle esperienze successive.

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Si costruisce così un orizzonte di aspettative condivise che attiva che cosa una comunità di

interlocutori (on line) potrà vedere nell’ambiente (off line), quali situazioni cogliere, quali opportunità

sviluppare e quali strumenti poter utilizzare, insieme di affordance che orienterà la costruzione della

situazione della festa.

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Infine, l’esperienza nella festa diventerà nuovamente discorso on line che contribuirà alla sua riproduzione culturale ed alla sua evoluzione.

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