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ANALISI DEI DATI NAZIONALI

ODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

2.1 ANALISI DEI DATI NAZIONALI

Nel 2008, i rifiuti speciali complessiva-mente gestiti in Italia ammontano a cir-ca 143 milioni di tonnellate, di cui il 91,7% costituiti da rifiuti non pericolosi ed il restante 8,3% da rifiuti pericolosi.

La figura 2.1, evidenzia il ricorso al-le varie tipologie di gestione e indica le quantità trattate nel 2008.

L’analisi dei dati rileva che 78 milio-ni di tonnellate di rifiuti speciali sono avviati ad operazioni di recupero, cir-ca 46 milioni di tonnellate a smalti-mento e 19,1 milioni di tonnellate so-no destinate ad impianti di stoccaggio e di messa in riserva, che rappresen-tano forme intermedie di gestione, pre-liminari alla destinazione finale (recu-pero/smaltimento).

Al riguardo si segnala che il regolamen-to (CE) n.2150/2002, sulle statistiche dei rifiuti, al fine di evitare la duplica-zione dei quantitativi dei rifiuti trattati nell’anno di riferimento, esclude dal calcolo dei rifiuti complessivamente sottoposti ad operazioni di recupero e smaltimento, anche le quantità avviate ad operazioni di trattamento chimico fi-sico e biologico (D8 e D9), di raggrup-pamento preliminare (D13) e di ricon-dizionamento preliminare (D14). Tut-te quesTut-te forme di gestione sono, infat-ti, da ritenersi come preliminari.

In realtà, considerando i dati relativi ad

un determinato anno di riferimento, non è sempre possibile estrapolare quei flussi di rifiuti che, dopo un’ope-razione di trattamento preliminare, vengono effettivamente avviati a recu-pero/smaltimento finale. Spesso, infat-ti, rimangono in giacenza (R13 e/o D15) ovvero presso gli impianti di trattamento preliminare.

In questa indagine si è ritenuto di espor-re anche i dati espor-relativi alla gestione dei rifiuti speciali, escludendo quelli avvia-ti a messa in riserva (R13) e a deposi-to preliminare (D15) o a operazioni di trattamento preliminari. Quanto detto porta a ribadire la non correttezza del-le analisi effettuate correlando i rifiuti prodotti con quelli gestiti, sia per la senza di operazioni di trattamento pre-liminari, sia perché spesso non si tiene conto dei rifiuti esportati/importati.

Per quanto concerne questi ultimi, nel 2008, la quantità di rifiuti speciali de-stinata all’estero ammonta a 2,1 milio-ni di tonnellate, di cui 1,1 miliomilio-ni di tonnellate sono rifiuti non pericolosi e oltre 1 milione di tonnellate sono ri-fiuti pericolosi. Un pari quantitativo (2,1 milioni di tonnellate) è importa-to nel nostro Paese, ma risulta costi-tuito essenzialmente da rifiuti non pe-ricolosi, infatti, i rifiuti pericolosi corrispondono a 28 mila tonnellate.

In tabella 2.1 si riportano le quantità di rifiuti speciali complessivamente gestite nel biennio 2007-2008. In

par-GESTIONE RIFIUTI SPECIALI

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AN ALISI DEI D ATI N AZION ALI

Figura 2.1 – Quantità di rifiuti speciali per tipologia di gestione (tonnellate*1000), anno 2008

142.797

Totale Recupero materia (R2,R3,R4,R5,R6,R7,R8,R9,R10,R11)

Altre operazioni di smaltimento (D8,D9,D14) Smaltimento in discarica

Messa in riserva Recupero di energia

Deposito preliminare Incenerimento

Fonte: ISPRA

ticolare, i rifiuti gestiti nel 2007, am-montano a 130,5 milioni di tonnella-te, di cui i non pericolosi costituisco-no il 90,9%, mentre i rifiuti pericolo-si sono il 9,1%.

Confrontando i dati del biennio, si evi-denzia, sul totale gestito, un incremen-to del 9,4%.

Di seguito, nelle figure 2.2 e 2.3, si raf-frontano i dati relativi alle operazioni di recupero e di smaltimento, per ma-croarea geografica, negli anni 2007 – 2008. Relativamente al recupero, il maggior aumento si evidenzia al Nord, con oltre 7 milioni di tonnella-te, mentre, al Centro ed al Sud si

rile-va un aumento, rispettirile-vamente di cir-ca 2 e 2,3 milioni di tonnellate. Per lo smaltimento, il Nord è interessato da una riduzione pari a 406 mila tonnel-late, al Centro ed al Sud, invece, si re-gistra un aumento rispettivamente di 901 e di 199 mila tonnellate.

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Figura 2.2 – Recupero dei rifiuti speciali per macroarea geografica (tonnellate*1000), anni 2007 – 2008

NORD CENTRO SUD ITALIA

2007 2008

-10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000 100.000

Fonte: ISPRA

Figura 2.3 – Smaltimento dei rifiuti speciali per macroarea geografica (tonnellate*1000), anni 2007 - 2008

-5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000

NORD CENTRO SUD ITALIA

2007 2008

Fonte: ISPRA

La figura 2.4 mostra le quantità di ri-fiuti speciali avviati alle varie forme di gestione comprensive dei trattamenti preliminari. Specificatamente si ha che:

– il 13,4% dei rifiuti, corrispondente ad un quantitativo di oltre 19 milio-ni di tonnellate, viene avviato al de-posito preliminare (1,5%) o messo in riserva (11,9%) anche in impianti che effettuano altre operazioni di re-cupero;

– il 53% è avviato a recupero di ma-teria;

– il 19,2% è sottoposto a trattamento biologico o chimico fisico;

– l’1,6% viene recuperato sotto forma di energia;

– il 12% è smaltito in discarica;

– lo 0,8% viene incenerito.

Le operazioni che mostrano sostanzia-li differenze, tra gsostanzia-li anni 2007 e 2008, sono il recupero di materia e lo smal-timento in discarica. Per il primo, si re-gistra un incremento pari a 8,2 milio-ni di tonnellate, per il secondo, una ri-duzione di oltre 1 milione di tonnel-late.

Di seguito, nella figura 2.5, si passa ad esaminare i dati relativi all’anno 2008, con l’esclusione degli stoccaggi (R13 e D15).

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI

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Figura 2.4 – Gestione dei rifiuti speciali, anno 2008

53,0%

11,9%

12,0%

0,8%

19,2%

1,5% 1,6%

Recupero di energia Recupero materia

Messa in riserva Smaltimento in discarica

Incenerimento Altre operazioni di smaltimento

Deposito preliminare

Fonte: ISPRA

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Regione20072008 da R1 a R12 e R13Totale da D1 a D13 e D15Totale GESTIONE da R1 a R12 e R13Totale da D1 a D13 e D15Totale GESTIONE R11recuperoD12 e D14smaltimentoTOTALER11recuperoD12 e D14smaltimentoTOTALE

Tabella 2.1 – Quadro riepilogativo per regione della gestione dei rifiuti speciali (tonnellate), anni 2007 – 2008 Piemonte5.448.8271.390.8346.839.6612.256.200231.5892.487.7899.327.4506.136.8632.379.4148.516.2772.038.860161.0082.199.86810.716.145 Valle D'Aosta172.08426.621198.705269.431233269.664468.369112.249109.257221.506186.0040186.004407.510 Lombardia15.507.9012.349.44317.857.3446.429.528229.4426.658.97024.516.31416.830.0893.153.82019.983.9095.793.759348.0846.141.84326.125.752 Trentino A A2.766.953477.4183.244.3711.025.4768.5281.034.0044.278.3753.468.496694.7044.163.2001.408.9518.2541.417.2055.580.405 Veneto10.310.3381.781.35812.091.6964.296.987495.7484.792.73516.884.43111.256.6191.613.22812.869.8474.722.680628.0735.350.75218.220.599 Friuli V G2.885.904490.8063.376.710477.22839.621516.8493.893.5594.524.728346.7834.871.511283.15834.743317.9015.189.412 Liguria1.701.600269.1251.970.7251.734.67231.4131.766.0853.736.8101.629.557378.9882.008.5452.222.75018.0542.240.8034.249.348 Emilia Romagna7.982.4201.731.2509.713.6704.512.652136.9674.649.61914.363.2898.045.1211.934.2009.979.3213.788.108126.8753.914.98213.894.303 NORD46.776.0278.516.85555.292.88221.002.1741.173.54022.175.71577.468.59752.003.72210.610.39462.614.11620.444.2691.325.09021.769.35984.383.475 Toscana5.362.396841.5606.203.9562.115.895104.4612.220.3568.424.3125.779.479793.0136.572.4922.666.78786.4712.753.2589.325.750 Umbria1.384.222301.1741.685.395625.79819.864645.6622.331.0571.580.012369.7771.949.789711.3016.199717.5002.667.289 Marche1.281.426518.9871.800.4133.721.41029.1483.750.5585.550.9711.335.811501.1131.836.9244.245.23763.0864.308.3236.145.247 Lazio2.315.339650.9352.966.2742.604.41442.8632.647.2775.613.5513.293.421951.0234.244.4442.348.69436.6382.385.3326.629.776 CENTRO10.343.3832.312.65512.656.0389.067.517196.3369.263.85321.919.89111.988.7232.614.92614.603.6489.972.019192.39410.164.41324.768.061 Abruzzo562.230332.629894.859285.5457.573293.1181.187.977669.854372.6201.042.474367.25310.890378.1431.420.617 Molise201.91466.484268.398234.885634235.519503.917167.342102.310269.652260.989706261.695531.347 Campania1.882.629397.5022.280.130807.04933.239840.2883.120.4192.423.259650.0973.073.356584.80682.347667.1543.740.510 Puglia5.986.177804.9896.791.1662.379.402480.0732.859.4759.650.6415.323.5161.122.4886.446.0041.959.011338.9472.297.9588.743.962 Basilicata345.96646.356392.322612.90711.310624.2171.016.539309.322110.051419.373607.3088.853616.1611.035.534 Calabria503.836208.799712.6351.232.69625.6511.258.3471.970.982472.063134.256606.319859.71436.358896.0721.502.391 Sicilia2.368.195809.2023.177.3974.019.83141.8604.061.6917.239.0883.607.8791.004.9264.612.8054.297.16111.1104.308.2718.921.076 Sardegna706.666194.970901.6365.372.157182.3745.554.5316.456.1671.003.903245.1791.249.0826.328.583172.5796.501.1627.750.244 SUD12.557.6132.860.93115.418.54314.944.472782.71415.727.18731.145.73013.977.1383.741.92717.719.06515.264.825661.79015.926.61633.645.681 ITALIA69.677.02313.690.44183.367.46445.014.1642.152.59147.166.754130.534.21877.969.58316.967.24794.936.83045.681.1142.179.27447.860.388142.797.218 Fonte: ISPRA

In particolare, si registra che:

– il 61,3% dei rifiuti speciali, pari ad un quantitativo di 75,7 milioni di tonnellate, viene avviato ad opera-zioni di recupero di materia, com-prendente le tipologie di recupero descritte dalle operazioni da R2 a R11;

– il 13,9% dei rifiuti, pari a 17,2 mi-lioni di tonnellate, è smaltito in di-scarica;

– il 22,2%, circa 27,4 milioni di ton-nellate di rifiuti, è avviato in impian-ti di trattamento chimico-fisico o biologico e ricondizionamento pre-liminare;

– l’1,8%, circa 2,2 milioni di tonnel-late di rifiuti, viene recuperato ener-geticamente, sia in impianti dedica-ti (impiandedica-ti di recupero di biogas, impianti di valorizzazione di bio-masse, gassificatori), sia in impian-ti produtimpian-tivi quali cemenimpian-tifici, im-pianti per la produzione di energia ed altri impianti che utilizzano rifiu-ti come combusrifiu-tibile in luogo di quelli convenzionali; in tale quanti-tà non viene incluso l’incenerimen-to con recupero di energia;

– lo 0,9%, oltre 1 milione di tonnella-te, è avviato all’incenerimento con o senza recupero di energia.

Eliminando, come prevede il Regola-mento (CE) n.2150/2002, anche le al-tre operazioni di trattamento prelimi-nare (figura 2.6), si ha che:

– il 78,8% dei rifiuti speciali viene av-viato ad operazioni di recupero di materia;

– il 17,8% è smaltito in discarica;

– il 2,3% viene recuperato energetica-mente;

– l’1,1% viene incenerito.

Nelle figure 2.7 e 2.8 è riportato l’an-damento di tutte le operazioni di recu-pero e di smaltimento nel biennio 2007-2008.

Il quantitativo di rifiuti avviato ad operazioni di recupero, nel 2008, au-menta di oltre 11,6 milioni di tonnel-late, con un incremento del 14% ri-spetto al 2007. Una quota rilevante di tale crescita è attribuibile all’incre-mento (+8%, corrispondente a 3,3 milioni di tonnellate) dei quantitati-vi di rifiuti avquantitati-viati all’operazione di

“riciclo/recupero” di altre sostanze inorganiche (R5).

Le elevate quantità di rifiuti avviate a tale forma di gestione sono costitui-ti, per la maggior parte, da rifiuti rivanti da attività di costruzione e de-molizione, sottoposti a trattamento, soprattutto, in impianti di frantuma-zione, o utilizzati nei ripristini am-bientali, nei processi produttivi lega-ti all’industria delle costruzioni o in opere di ricostruzione del manto stradale.

Altro consistente aumento, pari al 18,5%, si registra per il recupero dei metalli (R4), con oltre 2 milioni di ton-nellate; in particolare, si evidenzia un incremento del 20% dei rifiuti non pe-ricolosi ed, invece, una flessione dell’1,5% dei rifiuti pericolosi.

Anche il “riciclo/recupero” di altre so-stanze organiche (R3), fa rilevare un

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI

38

Figura 2.5 Gestione dei rifiuti speciali esclusi gli stoccaggi, anno 2008

1,8%

61,3%

13,9%

0,9%

22,2%

Recupero di energia Recupero materia

Smaltimento in discarica Incenerimento

Altre operazioni di smaltimento

Fonte: ISPRA

incremento rispetto al 2007, del 17%, corrispondente a 1,2 milioni di tonnel-late. Analogo trend interessa il

quan-titativo di rifiuti recuperati in operazio-ni di ripristino ambientale (R10), che si porta al 16,8%, con oltre 1 milione

di tonnellate. Cresce del 5,7% la quantità di rifiuti speciali utilizzati co-me fonte di energia (R1).

39

Figura 2.6 Gestione dei rifiuti speciali esclusi gli stoccaggi e le operazioni di trattamento preliminare, anno 2008

17,8%

78,8%

1,1% 2,3%

Recupero di energia Recupero materia

Smaltimento in discarica Incenerimento

Fonte: ISPRA

Figura 2.7 – Andamento del recupero di rifiuti speciali, anni 2007 – 2008

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000

Anno 2007 (1000*t) Anno 2008 (1000*t)

R1 R2 R3 R4 R5 R6+R7+R

R10 R11 R12+R13

8+R9

2.110 216 6.866 12.547 40.991 156 6.719 72 13.690

2.230 169 8.032 14.869 44.331 312 7.849 178 16.967

Fonte: ISPRA

R1: Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia, R2: Rigenerazione/recupero di solventi, R3: Riciclo/recu-pero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche), R4: Riciclo/re-cupero dei metalli e dei composti metallici, R5: Riciclo/reRiciclo/re-cupero di altre sostanze inorganiche, R6: Rigenerazione degli acidi o delle basi, R7: Re-cupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti, R8: ReRe-cupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori, R9: Rigenerazione o altri reimpie-ghi degli oli, R10: Spandimento sul suolo a beneficio dell'agricoltura o dell'ecologia, R11: Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni in-dicate da R1 a R10, R12: Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni inin-dicate da R1 a R11, R13: Messa in riserva di rifiuti per sottopor-li a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

Per le operazioni di smaltimento, tra il 2007 ed il 2008, si riscontra un lie-ve incremento, pari all’1,5%, corspondente a 722 mila tonnellate di ri-fiuti.

Il ricorso alla discarica (D1) e il trat-tamento chimico-fisico (D9) rimango-no le forme di smaltimento più utiliz-zate, rappresentando rispettivamente il 36% ed il 38% del totale smaltito.

Riguardo allo smaltimento in discari-ca, va rilevato che, considerevoli quantitativi di rifiuti da costruzione e demolizione e di rifiuti biodegradabi-li, dopo la stabilizzazione biologica, sono utilizzati nelle discariche per la copertura giornaliera o in attività di ri-pristino finale dopo la chiusura delle stesse. Tale operazione, quando inte-ressi quantitativi rilevanti, non può non essere ritenuta come una forma di smaltimento. L’Istituto ha, pertanto, tenuto di sommare alle quantità di ri-fiuti in discarica (D1 totale) anche una quota di quelle avviate a queste atti-vità. Tale prassi accertata dall’ISPRA oramai da diversi anni, interessa, nel 2008, diverse regioni: Lombardia, Ve-neto, Emilia Romagna e Basilicata.

Nel merito, nel 2008, il quantitativo di rifiuti avviato in discarica, subisce una contrazione del 5,8%. Analizzando i dati per macroarea geografica, si rile-va che tale riduzione, interessa il Nord ed il Sud, rispettivamente per il 4,4%

ed il 13,4%, mentre al Centro si ma-nifesta un incremento del 4,3%.

Il trattamento chimico-fisico e biolo-gico, mostra un incremento dell’8,5%, corrispondente a oltre 2 milioni di ton-nellate. I rifiuti sottoposti a tale tipo-logia di smaltimento, includono eleva-ti quaneleva-titaeleva-tivi di rifiueleva-ti liquidi e con-centrati acquosi (CER 191307 e CER 191308), derivanti dall’attività di bo-nifica effettuata da alcune industrie chimiche, localizzate nelle regioni Marche, Sicilia e Sardegna.

Si precisa, che con le codifiche D8 e D9, vengono dichiarati, indifferente-mente, i trattamenti chimico-fisici e biologici e, ad eccezione degli impian-ti di demolizione dei veicoli fuori uso che effettuano solo il trattamento fisi-co chimifisi-co, non è possibile general-mente distinguere i quantitativi di ri-fiuti avviati al trattamento chimico-fi-sico da quelli destinati al trattamento

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI

40

Figura 2.8 – Andamento dello smaltimento di rifiuti speciali, anni 2007 – 2008

0

D1: Deposito sul o nel suolo (a esempio discarica), D2: Trattamento in ambiente terrestre (a esempio biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli), D8: Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a composti o a miscugli che vengono eliminati secon-do uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12, D9: Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato che dia origi-ne a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati origi-nei punti da D1 a D12 (a esempio evaporazioorigi-ne, essiccazioorigi-ne, calcina-zione, ecc.), D10: Incenerimento a terra, D13: Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12, D14: Ricon-dizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D13, D15: Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)

biologico, essendo i due trattamenti, nella maggior parte dei casi, posti in sequenza. Pertanto, nell’analisi dei da-ti si rida-tiene più corretto trattare entram-be le operazioni nel loro complesso.

I quantitativi di rifiuti pericolosi avvia-ti a trattamento chimico fisico com-prendono anche i veicoli fuori uso e le altre tipologie di rifiuti pericolosi de-rivanti dagli stessi veicoli, trattati da-gli impianti di demolizione/rottama-zione.

Per le altre forme di smaltimento non si riscontrano, nel biennio in esame, variazioni di rilievo.

Di seguito si analizzano separata-mente i dati relativi alle operazioni di recupero/smaltimento dei rifiuti non pericolosi e di quelli pericolosi.

In particolare, le tabelle 2.2 e 2.4, mo-strano i dati dei rifiuti speciali non pe-ricolosi recuperati negli anni 2007 – 2008.

Dall’esame di tali dati (figura 2.9), ri-sulta che, nel 2008, alle operazioni di

recupero di materia, sono state avvia-te complessivamenavvia-te 73,9 milioni di tonnellate di rifiuti. La forma di recu-pero prevalente risulta essere l’opera-zione identificata dal codice “R5” (ri-ciclo/recupero di altre sostanze inor-ganiche), infatti, rappresenta il 48%

del totale dei rifiuti non pericolosi re-cuperati. A detta operazione, sono sta-ti avviasta-ti oltre 44 milioni di tonnella-te, con un incremento, rispetto all’an-no 2007, dell’8%.

Largamente diffuso (20%) è il “rici-clo/recupero di metalli o di composti metallici” (R4), che si attesta sui 14 milioni di tonnellate.

Anche la quantità di rifiuti avviata al-l’operazione di “riciclo/recupero di so-stanze organiche” (R3), 7,7 milioni di tonnellate, fa registrare un aumento, ri-spetto al 2007, del 15,6%. A tal pro-posito, va rilevato che nell’ammonta-re complessivo dei rifiuti avviati ad operazioni di riciclo o recupero di so-stanze organiche è compresa, anche, la quota di imballaggi secondari e

terzia-ri di natura organica provenienti da su-perfici private.

Altra forma di recupero praticata, comprensiva delle quote di fanghi uti-lizzate in agricoltura, è rappresentata dallo “spandimento sul suolo a bene-ficio dell’agricoltura e dell’ecologia”

(R10), con oltre 7,8 milioni di tonnel-late, pari all’8,5% del totale recupera-to.

Infine, la messa in riserva interessa una quota, molto rilevante, di rifiuti speciali non pericolosi pari a circa 17 milioni di tonnellate (18% del totale avviato ad operazioni di recupero). Ta-le forma di gestione registra un incre-mento, rispetto all’anno 2007, di oltre 3,2 milioni di tonnellate. Gli aumenti più consistenti si registrano in Piemon-te ed in Lombardia, rispettivamenPiemon-te con 989 e 804 mila tonnellate; seguo-no la Puglia ed il Lazio, con circa 300 mila tonnellate, si inverte, invece, la tendenza in Veneto ( -168 mila tonnel-late) ed in Friuli Venezia Giulia (-144 mila tonnellate).

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Figura 2.9 – Andamento del recupero di rifiuti speciali non pericolosi, anni 2007 – 2008

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R1: Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia, R2: Rigenerazione/recupero di solventi, R3: Riciclo/recu-pero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche), R4: Riciclo/re-cupero dei metalli e dei composti metallici, R5: Riciclo/reRiciclo/re-cupero di altre sostanze inorganiche, R6: Rigenerazione degli acidi o delle basi, R7: Re-cupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti, R8: ReRe-cupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori, R9: Rigenerazione o altri reimpie-ghi degli oli, R10: Spandimento sul suolo a beneficio dell'agricoltura o dell'ecologia, R11: Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni in-dicate da R1 a R10, R12: Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni inin-dicate da R1 a R11, R13: Messa in riserva di rifiuti per sottopor-li a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).