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Indicatori di qualità

9. Analisi dei dati della donazione di organ

L’inserimento di questo modello nella AOUP ha permesso alla stessa, insieme a tutte le Aziende toscane che hanno aderito al modello, di trovarsi tra le prime in tutto il territorio nazionale sia come numero di donatori effettivi sia come percentuali di qualità di tutto il processo. L’analisi empirica dei dati è fondamentale per testare la validità del modello. In Italia la crescita dei donatori è avvenuta dopo il 1994 con la legge n° 578/93, a partire da questo momento si è notato un icremento delle donazioni a livello nazionale fino a raggiungere valori tra i più alti d’europa.

Dati dell’ attività di donazione e trapianto nel 2010

Nel 2010 sono stati effettuati 2874 trapianti contro i 3163 del 2009. La diminuzione percentuale registrata nel corso dell’anno 2010 è pari al 9.1%. Questo il primo dato evidenziato nel Report dei dati 2010 del Centro Nazionale Trapianti su attività di donazione e trapianto. Le cause principali della flessione del numero dei trapianti effettuali sono due: da un lato si è riscontrato negli ultimi cinque anni un aumento dell’età media dei donatori da 50 a 55 anni, che riduce in modo rilevante il numero degli organi idonei al trapianto, e dall’altro si è registrata la diminuzione del numero dei decessi di pazienti cerebrolesi.

Le ragioni di questa riduzione sono da individuarsi nella diminuzione dei decessi per cause traumatiche (da 1348 nel 2009 a 1240 nel 2010, con una riduzione percentuale del 8,0% ) e in generale i decessi sotto i quaranta anni (da 650 nel 2009 a 553 nel 2010, con una riduzione percentuale del 14,9 %). Si è registrata anche una riduzione delle morti dei pazienti di età superiore ai 60 anni (da 3801 nel 2009 a 3512 nel 2010, con una riduzione percentuale del 7,6 %) che ha anch’essa avuto un impatto sulla disponibilità di organi e le cui ragioni sono in corso di verifica. In totale, dunque, i dati registrano un passaggio da 5572 nel 2009 a 5085 nel 2010 del numero

dei decessi di pazienti cerebrolesi, pari a circa una riduzione del 8.7%. È necessario interpretare quest’ultimo elemento in un quadro più ampio che prenda in considerazione il rapporto esistente tra il numero complessivo dei soggetti deceduti con lesioni cerebrali e quelli nei quali sia stato possibile effettuare l’accertamento di morte cerebrale (2326 nel 2009 a fronte di 2289 nel 2010) e che rappresenta la condizione prevista dalla legge per poter effettuare il prelievo di organi. Nel corso del 2010 tale rapporto è aumentato di 3.2 punti percentuali (passando dal 40.5% nel 2009 al 43%). Dunque, se è indubbio che sono diminuiti i decessi in seguito a lesioni cerebrali è altrettanto vero che la Rete Nazionale Trapianti (RNT) è stata in grado di rispondere in modo incisivo, limitando la riduzione nel numero degli accertamenti cerebrali e riducendo gli effetti negativi sul sistema delle donazioni. In totale, i potenziali donatori segnalati dai rianimatori, cioè i soggetti sottoposti ad accertamento di morte cerebrale, nel 2010 sono stati 2289 contro i 2326 del 2009 con una riduzione percentuale assoluta pari all’1%.

I donatori utilizzati nel 2010 sono 1095 (contro i 1167 del 2009) con una diminuzione percentuale assoluta del 6.2%. Un altro dato registrato nel 2010 è quello relativo alle opposizioni: nell’anno trascorso la percentuale di opposizioni si è attestata sul 31.5% contro il 30.4% del 2009. Un trend sostanzialmente stabile e in linea con gli standard europei. Per quanto riguarda, invece, i dati delle 3 aggregazioni Interregionali, l’area NIT (comprendente Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento e Marche ) nel 2010 ha registrato 441 donatori utilizzati rispetto ai 474 nel 2009. L’area AIRT (comprendente Piemonte,Valle D’Aosta, Toscana, Emilia Romagna, Provincia Autonoma di Bolzano e Puglia) ha avuto 410 donatori utilizzati nel 2010 contro gli 407 nel 2009. L’area OCST (comprendente Lazio, Basilicata, Campania, Abruzzo-Molise, Calabria, Umbria,

Sicilia e Sardegna) ha registrato 244 donatori utilizzati nel 2010 rispetto ai 286 dell’anno precedente. In Italia il totale dei pazienti in lista d’attesa nel 2010 è stato pari a 9489, con un aumento di 158 pazienti rispetto al 2009; questi dati confermano un quadro sostanzialmente stabile, attestato dalla durata media dei tempi di attesa, sostanzialmente identica rispetto al 2010.

Dei pazienti iscritti in lista, 7021 sono in attesa di un trapianto di rene con un tempo medio di attesa in lista pari a 3,01 anni; 1322 per un trapianto di fegato con un tempo medio di attesa in lista pari a 2,04 anni; 728 per un trapianto di cuore con un tempo medio di attesa in lista pari a 2,36 anni; 260 per un trapianto di pancreas con un tempo medio di attesa pari a 3,25 anni; 345 per un trapianto di polmone con un tempo medio di attesa pari a 1,86 anni. Le percentuali di decessi per i pazienti in

lista d’attesa è passata per il trapianto di Rene dal 1.5% del 2009 all’1,46% del 2010, per il trapianto di Fegato dal 5.4% del 2009 al 6.55% del 2010, per il trapianto di Cuore dal 10.1% del 2009 all’8.08% del 2010, per il trapianto di Polmone dal 14.7 % del 2009 all’11.5% del 2010, per il trapianto di Pancreas dal 1.2% del 2009 allo 0.3% del 2010. Va precisato che la mortalità si riferisce ai soli pazienti deceduti in lista d’attesa. I primi dati disponibili a livello europeo segnalano che la riduzione delle donazioni e dei trapianti non interessa solo l’Italia ma riguarda la maggior parte dei paesi europei.

Numero totale trapianti in Italia dal 1992 al 2010 (inclusi i combinati)

Dati nazionali donatori utilizzati anno 2000-2010 (%)

Morti encefaliche segnalate/decessi con lesioni cerebrali (%)

Anest Rian 2° 18 8 5 44,4% 62,5%

Anest Rian PS 29 6 4 20,7% 66,7%

AOUP 50 15 9 30,0% 60,0%

Regione 410 200 106 48,8% 53,0%

ANNO 2004 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 19 12 7 63,2% 58,3%

Anest Rian PS 29 12 9 41,4% 75,0%

AOUP 54 26 17 48,1% 65,4%

Regione 503 225 127 44,7% 56,4%

ANNO 2005 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 18 9 7 50,0% 77,8%

Anest Rian PS 33 6 3 18,2% 50,0%

AOUP 57 15 10 26,3% 66,7%

Regione 498 190 111 38,2% 58,4%

ANNO 2006 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 21 14 9 66,7% 64,3%

Anest Rian PS 32 18 10 56,3% 55,6%

AOUP 66 36 24 54,5% 66,7%

Regione 550 260 149 47,3% 57,3%

ANNO 2007 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 30 15 5 50,0% 33,3%

Anest Rian PS 42 26 15 61,9% 57,7%

AOUP 77 39 21 50,6% 53,8%

Regione 594 273 146 46,0% 53,5%

ANNO 2008 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 26 12 9 46,2% 75,0%

Anest Rian PS 44 24 17 54,5% 70,8%

AOUP 75 38 27 50,7% 71,1%

Regione 542 263 142 48,5% 54,0%

ANNO 2009 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 33 17 5 51,5% 29,4%

Anest Rian PS 38 21 14 55,3% 66,7%

AOUP 76 41 20 53,9% 48,8%

Regione 573 306 172 53,4% 56,2%

ANNO 2010 Dec.Les.Cer. Morti Encef. Segn. Donatori Effettivi ME/DLC DE/ME

Anest Rian 2° 33 16 5 48,5% 31,3%

Donatori effettivi/ Morti encefaliche (%)

Cause del mancato prelievo di organi nella Regione Toscana dal 2003 al 2010

AOUP 78 30 14 38,5% 46,7%

Cause del mancato prelievo di organi nell’ AOUP dal 2003 al 2010

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