3. Il mercato internazionale
3.1 Il mercato risicolo internazionale
3.1 Il mercato risicolo internazionale
Produzione mondiale di riso in lievissimo calo e consumi a livello record caratterizzano la campagna risicola 2014/15. Gli stock finali sono stimati in calo rispetto all’annata precedente: in particolare, la Thailandia sta attuando un programma di smaltimento delle scorte governative. Tuttavia, i prezzi delle varietà di riso thailandesi non ne hanno risentito, mostrando una sostanziale stabilità nei primi mesi del 2015.
Le stime per la produzione mondiale 2014/15 aggiornate nel mese di febbraio dal Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense (USDA) evidenziano volumi pari a 474,5 milioni di tonnellate, con una lievissima contrazione rispetto all’annata precedente di 2,5 milioni di tonnellate (‐0,5%), la prima dalla campagna 2009/10 (tabella 3.1).
Tabella 3.1: Produzione mondiale di riso nei principali paesi produttori (in migliaia di tonnellate)
2012/13 2013/14 2014/15* Var. % 2014‐15/
2013‐14
Cina 143.000 142.530 144.500 1,4%
India 105.240 106.540 102.000 ‐4,3%
Indonesia 36.550 36.300 36.500 0,6%
Bangladesh 33.820 34.390 34.600 0,6%
Vietnam 27.537 28.161 28.250 0,3%
Thailandia 20.200 20.460 19.500 ‐4,7%
Filippine 11.428 11.858 12.200 2,9%
Birmania 11.715 11.957 12.150 1,6%
Brasile 8.037 8.300 8.300 0,0%
Giappone 7.756 7.832 7.679 ‐2,0%
Mondo 471.998 477.080 474.556 ‐0,5%
* stime
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA
Nello specifico, la Cina presenterebbe una crescita di quasi 2 milioni di tonnellate (+1,4%) a 144,5 milioni di tonnellate. Risulterebbe in crescita anche il raccolto nelle Filippine (+342mila tonnellate), in Bangladesh (+210mila tonnellate), Indonesia (+200mila tonnellate) e Birmania (+193mila tonnellate). Il secondo Paese produttore, l’India, confermerebbe un calo di 4,5 milioni di tonnellate, con un raccolto di 102 milioni di tonnellate. A influire negativamente su questa performance sarebbe stato il ritardo della stagione dei monsoni, caratterizzata da precipitazioni inferiori alla media. In calo di
960mila tonnellate anche la produzione thailandese (‐4,7%) a causa della siccità che ha colpito il Paese e della riduzione della superficie risicola. Il Governo thailandese, inoltre, ha annunciato di cercare di contenere la produzione di riso, mantenendola entro 33,7 milioni di tonnellate fino alla campagna 2016/17, per ridurre il surplus di prodotto e sostenere i prezzi.
La Cambogia mostrerebbe un lieve calo produttivo di 25mila tonnellate, legato ad una minore area risicola investita e a rese più contenute a seguito delle eccessive inondazioni nei mesi di luglio e agosto. Negli Stati Uniti i livelli produttivi mostrerebbero invece una crescita rilevante di oltre 950mila tonnellate (+15,5%), superando i 7 milioni di tonnellate.
Relativamente alla superficie risicola mondiale, per la campagna 2014/15 si stima un’estensione di 160 milioni di ettari, dato lievemente inferiore a quello della scorsa annata.
Per quanto concerne i consumi mondiali di riso, questi sono stimati per la campagna 2014/15 al livello record di 483,1 milioni di tonnellate, al di sopra di 2,6 milioni di tonnellate rispetto ai volumi della precedente campagna. I consumi dovrebbero quindi totalmente assorbire l’offerta mondiale di riso. Bangladesh, Birmania, Cina, Indonesia, Filippine e Stati Uniti presenterebbero il maggiore incremento della domanda di riso.
Gli stock finali sono previsti sui 98,2 milioni di tonnellate, il livello più basso dalla campagna 2009/10 e in flessione dell’8% rispetto alla campagna 2013/14. Gli stock sarebbero in riduzione in India, Indonesia e Thailandia, mentre si rafforzerebbero nelle Filippine e negli Stati Uniti. Al riguardo, la Thailandia sta immettendo progressivamente sul mercato lotti di riso detenuti presso le scorte governative: il Governo thailandese ha infatti programmato di smaltire 17 milioni di tonnellate di riso nei prossimi due anni, vendendo 10 milioni di tonnellate nel 2015 e 7 milioni di tonnellate nel 2016. Tale decisione
sembra tuttavia non aver influito particolarmente
sui prezzi, che si sono mantenuti stabili.
Relativamente agli scambi internazionali, l’USDA ha stimato volumi scambiati sui 42,2 milioni di tonnellate (tabella 3.2), in calo di 683mila tonnellate rispetto alla precedente annata (‐
1,6%).
Tabella 3.2: Principali paesi importatori di riso (in migliaia di tonnellate)
2012/13 2013/14 2014/15* Var. % 2014‐
15/ 2013‐14
Cina 3.483 4.100 4.300 4,9%
Nigeria 2.400 3.000 3.500 16,7%
Iran 2.220 1.650 1.700 3,0%
Filippine 1.000 1.700 1.700 0,0%
Arabia Saudita 1.326 1.450 1.325 ‐8,6%
Indonesia 650 1.225 1.300 6,1%
Iraq 1.294 1.050 1.250 19,0%
Mondo 39.432 42.920 42.237 ‐1,6%
* stima
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA
Sul fronte delle importazioni, la crescita maggiore è stimata per la Nigeria, che con 500mila tonnellate in più rispetto alla campagna 2013/14 (+16,7%) raggiungerebbe 4,3 milioni di tonnellate di riso importate. Segue l’incremento di 200mila tonnellate (+4,9%) previsto per la Cina, le cui importazioni si attesterebbero sui 4,3 milioni di tonnellate. Rilevante è anche l’aumento di 500mila tonnellate (+19%) relativo all’Iraq.
Tabella 3.3: Principali paesi esportatori di riso (in migliaia di tonnellate)
2012/13 2013/14 2014/15* Var. % 2014‐15/
2013‐14
Thailandia 6.722 10.969 11.000 0,3%
India 10.480 10.800 8.700 ‐19,4%
Vietnam 6.700 6.325 6.700 5,9%
Pakistan 4.126 3.400 3.900 14,7%
Stati Uniti 3.293 3.042 3.400 11,8%
Birmania 1.163 1.550 1.550 0,0%
Cambogia 1.075 1.000 1.200 20,0%
Mondo 39.432 42.920 42.237 ‐1,6%
* stima
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA
Dal lato delle esportazioni, si evidenzia il netto calo di 2,1 milioni di tonnellate stimato per l’India (‐19,4%), i cui volumi esportati scenderebbero a 8,7 milioni di tonnellate. L’export di riso basmati
indiano, il cui prezzo presenta un trend negativo, risulta infatti in diminuzione rispetto allo scorso anno per la minore richiesta proveniente dal principale acquirente, l’Iran, che ha dapprima innalzato il relativo dazio imponendo nuovi protocolli sanitari e ha poi vietato l’importazione nel Paese di riso basmati indiano. Inoltre, si conferma che l’India importerà riso dal Bangladesh per far fronte alla domanda della regione Nord‐orientale del Paese.
Sostanzialmente stabili sarebbero invece le esportazioni della Thailandia, che nella campagna 2014/15 manterrebbe il primato di primo esportatore mondiale strappato all’India l’annata precedente. In base ai dati USDA, si stimano degli aumenti per gli altri principali Paesi esportatori. Il Pakistan segnerebbe un incremento di 500mila tonnellate (+14,7%), grazie alla domanda di riso Basmati proveniente dai Paesi dell’Africa Orientale. Vietnam e Stati Uniti presenterebbero una crescita rispettivamente di 375mila tonnellate (+5,9%) e di 358 mila tonnellate (+11,8%). In particolare, le esportazioni Vietnamite sono dirette per un terzo alla Cina e per una quota minore a Filippine, Malesia, Indonesia e Cuba. Le esportazioni della Birmania si manterrebbero stabili a 1,5 milioni di tonnellate rispetto alla precedente annata. È invece prevista una crescita di 200mila tonnellate (+20%) a 1,2 milioni di tonnellate per la Cambogia, il cui Governo si è posto l’obiettivo di diversificare le esportazioni orientandosi verso altri mercati, quali i Paesi del Medio Oriente, oltre a quelli dell’Unione Europea.
Per quanto riguarda i prezzi sui mercati internazionali, tra novembre e dicembre 2014 è proseguito il trend negativo per le varietà da esportazione thailandesi, per poi rallentare nei primi mesi del 2015 (grafico 3.1). In particolare, il prezzo del Thai B nel mese di dicembre è sceso del 2,3% rispetto a novembre, portandosi sui 424
$/t: a gennaio e febbraio è sceso lentamente a 421 $/t, segnando nel trimestre dicembre‐
febbraio un lieve calo dello 0,7%. Simile dinamica
per il Thai A, il cui prezzo è sceso tra novembre e dicembre 2014 dell’1,8% a 326 $/t, valore che è rimasto stabile fino a febbraio. La dinamica tendenziale, che dalla seconda metà del 2014 aveva iniziato ad essere meno accentuata, è diventata positiva nel mese di gennaio per il Thai B (+1,2%), mostrando nel prosieguo valori sostanzialmente in linea con il dato dell’anno precedente. Per il Thai A si è verificata a inizio anno un’inversione di tendenza, con una crescita su base annua del 5,2% a gennaio e del 4,2% a febbraio.
Grafico 3.1: Prezzo medio mensile ($/t) del riso Thai A1 Super e del riso 100% Thai B in Thailandia*
* Fob Bangkok
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA
Con riferimento al mercato americano, è continuato il calo dei prezzi nel periodo dicembre‐febbraio per il risone (southern long grain rough) ed il riso lavorato (southern long grain milled). Nello specifico, il valore del risone ha accentuato nei primi mesi del 2015 la dinamica negativa in atto da luglio 2014, portandosi nel mese di febbraio su 265 $/t e
segnando nel trimestre in esame un calo complessivo del 12,5%. Anche il prezzo del riso lavorato ha continuato a diminuire scendendo a 480 $/t a fine periodo, con una contrazione del 7,7% nel trimestre dicembre‐febbraio. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente si è mantenuto negativo sia per il risone che per il riso lavorato. Il primo ha segnato una flessione anno su anno che si è accentuata passando da ‐20,3% di dicembre a 30,3% di febbraio. Allo stesso modo, la variazione tendenziale per il riso lavorato è passata da ‐ 12,6% di dicembre a ‐17,1% di fine periodo.
Grafico 3.2: Prezzo medio mensile ($/t) del risone (southern long grain rough) e del riso lavorato (southern long grain milled) negli Stati Uniti *
* US Gulf Port
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA
250 300 350 400 450 500 550
600 riso thai B riso thai A
150 200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700
southern long grain milled southern long grain rough
3.2 Import‐Export
Risone
Tabella 3.4: Esportazioni nazionali di risone in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Portogallo 1.198.675 1.819.086 51,8% 1.715 2.310 34,7%
Spagna 723.738 1.791.900 147,6% 1.113 3.067 175,4%
Paesi Bassi 1.230.138 1.230.587 0,0% 4.005 3.963 ‐1,0%
Francia 1.003.615 839.854 ‐16,3% 1.486 1.087 ‐26,8%
Romania 723.877 585.258 ‐19,1% 1.086 874 ‐19,5%
Bulgaria 268.019 486.071 81,4% 355 597 68,0%
Grecia 269.382 382.748 42,1% 410 471 14,8%
UE‐28 5.769.514 7.723.976 33,9% 10.819 13.283 22,8%
Mondo 6.776.839 8.205.526 21,1% 12.109 13.880 14,6%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.5: Importazioni nazionali di risone in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Francia 1.803.475 3.977.240 120,5% 5.107 11.713 129,3%
Romania 2.284.335 1.164.110 ‐49,0% 5.729 1.972 ‐65,6%
Regno Unito 717.495 700.936 ‐2,3% 641 559 ‐12,7%
Spagna 93.719 629.273 +++ 82 1.355 +++
Stati Uniti 688.527 305.359 ‐55,7% 80 40 ‐49,7%
Paesi Bassi 13.261 194.481 +++ 11 182 +++
Germania 166.571 170.336 2,3% 103 97 ‐6,0%
UE‐28 5.116.386 6.891.770 34,7% 11.721 15.923 35,9%
Mondo 5.808.321 7.206.573 24,1% 11.804 15.969 35,3%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.6: Bilancia commerciale di risone in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Export 6.776.839 8.205.526 21,1% 12.109 13.880 14,6%
Import 5.808.321 7.206.573 24,1% 11.804 15.969 35,3%
Saldo 968.518 998.953 3,1% 306 ‐2.089 ‐783,3%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.7: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Prezzo medio export 0,56 0,59 5,6%
Prezzo medio import 0,49 0,45 ‐8,3%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Nei primi 11 mesi del 2014 le esportazioni italiane di risone si sono attestate a 13.880 tonnellate per un valore di 8,2 milioni di euro, risultando in aumento del 14,6% in volume e del 21,1% in valore rispetto allo stesso periodo del 2013 (tabella 3.1). Questa dinamica è riconducibile principalmente agli incrementi registrati nell’export verso Spagna (+1.953 tonnellate) e Portogallo (+595 tonnellate). Sul fronte delle importazioni, sono cresciute di un terzo i volumi rispetto al 2013, attestandosi poco sotto le 16mila tonnellate per un valore di oltre 7,2 milioni di euro (tabella 3.3). In particolare, sono più che raddoppiati (+129,3%) gli arrivi dalla Francia (+6.606 tonnellate). La crescita più attenuata dell’esborso monetario va ricondotto al calo dell’8,3% del prezzo medio all’import, attestatosi sui 0,45 €/kg (tabella 3.5). L’incremento dei volumi importati, maggiore di quello dei volumi esportati, ha comportato il passaggio in territorio negativo della bilancia commerciale in volume (‐2.089 tonnellate). In crescita (+3,1%) e poco inferiore a 1 milione di euro il saldo della bilancia commerciale in valore (tabella 3.4).
Riso semigreggio
Tabella 3.8: Esportazioni nazionali di riso semigreggio in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Belgio 11.101.417 11.819.503 6,5% 17.134 19.288 12,6%
Germania 5.586.311 7.583.945 35,8% 6.732 7.714 14,6%
Paesi Bassi 6.560.199 7.170.991 9,3% 10.805 11.204 3,7%
Svizzera 3.658.231 4.909.270 34,2% 6.173 6.200 0,4%
Francia 3.257.305 4.439.350 36,3% 3.020 3.565 18,0%
Polonia 2.550.635 3.134.301 22,9% 4.941 6.220 25,9%
Regno Unito 1.192.609 1.512.738 26,8% 1.402 1.433 2,2%
UE‐28 33.775.592 39.821.106 17,9% 48.694 54.828 12,6%
Mondo 38.491.705 46.332.168 20,4% 56.023 62.650 11,8%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.9: Importazioni nazionali di riso semigreggio in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
India 22.771.488 33.157.967 45,6% 29.946 33.954 13,4%
Pakistan 5.996.491 15.119.732 152,1% 7.019 17.944 155,7%
Thailandia 3.250.431 2.683.709 ‐17,4% 3.346 3.008 ‐10,1%
Argentina 74.320 644.053 766,6% 129 948 634,9%
Romania 4.200 584.968 +++ 5 588 +++
Spagna 89.253 567.811 536,2% 90 499 452,1%
Francia 264.106 483.458 83,1% 192 938 389,7%
UE‐28 1.116.435 2.536.643 127,2% 930 2.795 200,7%
Mondo 33.276.670 54.704.683 64,4% 41.472 59.586 43,7%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.10: Bilancia commerciale di riso semigreggio in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Export 38.491.705 46.332.168 20,4% 56.023 62.650 11,8%
Import 33.276.670 54.704.683 64,4% 41.472 59.586 43,7%
Saldo 5.215.035 ‐8.372.515 ‐260,5% 14.551 3.063 ‐78,9%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.11: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Prezzo medio export 0,69 0,74 7,6%
Prezzo medio import 0,80 0,92 14,4%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Le esportazioni nazionali di riso semigreggio nei primi 11 mesi del 2014 si sono attestate a 62.650 tonnellate per un valore di oltre 46,3 milioni di euro, in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2013, dell’11,8% in volume e del 20,4%
in valore (tabella 3.6). La crescita delle esportazioni è dovuta all’incremento dell’export di verso il Belgio (+2.153 tonnellate; +12,6%) e la Polonia (+1.279 tonnellate). Crescita più marcata si è osservata per le importazioni (tabella 3.8), sia in volume (+43,7%) che in valore (+64,4%). Questa dinamica è stata trainata dal boom delle importazioni dal Pakistan, passate da poco più di 7mila tonnellate del 2013 a quasi 18mila tonnellate nel 2014, per un valore di oltre 15 milioni di euro. Relativamente alla bilancia commerciale, si è assistito ad un forte peggioramento del saldo che è diventato negativo in valore (‐8,3 milioni di euro) e si è assottigliato in volume, pur restando positivo (tabella 3.8).
Riso semilavorato e lavorato
Tabella 3.12: Esportazioni nazionali di riso semilavorato e lavorato in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Germania 72.532.177 81.362.950 12,2% 101.409 103.654 2,2%
Francia 77.638.648 74.647.448 ‐3,9% 101.001 94.015 ‐6,9%
Regno Unito 35.165.877 37.135.317 5,6% 52.267 57.837 10,7%
Turchia 26.081.873 28.305.610 8,5% 44.640 39.785 ‐10,9%
Belgio 20.706.976 22.493.535 8,6% 28.135 28.723 2,1%
Austria 12.928.303 13.364.998 3,4% 15.866 15.820 ‐0,3%
Repubblica ceca 17.644.757 11.768.015 ‐33,3% 31.140 21.838 ‐29,9%
UE‐28 314.649.762 320.364.619 1,8% 456.820 447.753 ‐2,0%
Mondo 384.662.783 402.809.058 4,7% 556.226 552.982 ‐0,6%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.13: Importazioni nazionali di riso semilavorato e lavorato in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Thailandia 6.907.641 8.486.047 22,9% 7.300 10.788 47,8%
India 5.856.972 7.548.393 28,9% 6.953 7.777 11,8%
Francia 5.821.335 5.428.950 ‐6,7% 5.795 4.452 ‐23,2%
Cambogia 5.089.542 3.319.723 ‐34,8% 8.077 5.638 ‐30,2%
Pakistan 2.231.525 2.582.716 15,7% 2.506 2.668 6,4%
Spagna 594.226 2.564.211 332% 673 4.579 580,0%
Belgio 898.611 2.550.701 183,8% 692 2.315 234,8%
UE‐28 13.644.654 17.671.890 29,5% 13.793 18.191 31,9%
Mondo 35.474.682 42.231.948 19,0% 41.330 50.068 21,1%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.14: Bilancia commerciale di riso semilavorato e lavorato in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale
Valore in euro Volume in tonnellate
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. % gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Export 384.662.783 402.809.058 4,7% 556.226 552.982 ‐0,6%
Import 35.474.682 42.231.948 19,0% 41.330 50.068 21,1%
Saldo 349.188.101 360.577.110 3,3% 514.896 502.913 ‐2,3%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Tabella 3.15: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa
gen13‐nov13 gen14‐nov14 var. %
Prezzo medio export 0,69 0,73 5,3%
Prezzo medio import 0,86 0,84 ‐1,7%
Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT
Per quanto concerne il riso semilavorato e lavorato, si è registrato nel periodo gennaio‐novembre 2014 una sostanziale stabilità delle esportazioni nazionali in volume (quasi 553mila tonnellate) e un aumento del 4,7% in valore (402,8 milioni di euro), dovuto all’incremento del 5,3% nel prezzo medio all’export (0,73 €/kg). La crescita in volume registrato per Regno Unito e Germania ha in parte compensato il calo registrato per Repubblica Ceca e Turchia, sebbene l’export verso quest’ultima sia aumentato in valore di oltre 2,2 milioni di euro. Dal lato delle importazioni (tabella 3.11), si è registrato un aumento dei volumi (+21,1%) e dei valori (+19%). Si è confermata una forte crescita in volume dell’import dalla Spagna (+3.906 tonnellate) e dalla Thailandia (+3.487 tonnellate) e un incremento in valore dall’India (+1,6 milioni di euro). Si sono invece contratte le importazioni dalla Cambogia sia in volume (‐2.439 tonnellate) che in valore (‐1,8 milioni di euro). Il saldo della bilancia commerciale ha mostrato un aumento in valore (+3,3%) e un calo in volume del 2,3% a quasi 503mila tonnellate(tabella 3.12).
4. Approfondimento normativo
4.1 Nuova legge sul mercato italiano del
riso
Il 28 gennaio scorso a Milano, presso l’Ente Risi, è stato raggiunto un accordo sulla legge per il mercato interno del riso tra le Confederazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia) e l’AIRI (Associazione Industriale Risiere Italiane), alla presenza dei funzionari del Mipaaf. Sulla riforma si discuteva da anni nell’intento di salvaguardare le varietà tipiche italiane e di offrire maggiore trasparenza e tutela al consumatore. Al riguardo, le Associazioni di categoria il 14 maggio 2014 avevano approvato un testo condiviso, la cui bozza è stata redatta da Ente Nazionale Risi, sottoposto al Mipaaf il 16 dicembre scorso e rivisto ancora nell’ultimo incontro.
Le norme contenute nella bozza si applicano al riso destinato al consumo interno e non riguardano i prodotti già tutelati da un sistema di qualità riconosciuto in ambito comunitario o destinati ad altri Paesi. Nella bozza di legge si distingue tra le varietà che possono utilizzare le denominazioni tradizionali di vendita e quelle cui si applicherà la denominazione comune riconosciuta sui mercati internazionali e basata sulle caratteristiche morfologiche del granello.
Nel primo caso, le denominazioni di vendita tutelate sono Arborio, Carnaroli, Roma‐Baldo, Ribe, Vialone Nano e S. Andrea. Le varietà che possono essere associate a quelle sopra elencate verranno vendute con il nome delle stesse e non potranno essere miscelate. Inoltre, le varietà tradizionali possono essere commercializzate con la dicitura “classico”, a condizione che aderiscano al protocollo sulla tracciabilità varietale che accompagnerà la nuova legge; in questo caso, quindi, il risone dovrà derivare da seme certificato. L’Ente Risi deterrà un registro per la classificazione merceologica delle varietà con la denominazione di vendita tutelata.
Per tutte le altre varietà vengono applicate le denominazioni generiche Tondo, Medio e Lungo, eventualmente accompagnate dal nome della varietà. Sarà quindi possibile miscelare risi diversi
in una stessa confezione, purché siano dello stesso gruppo (Tondo, Medio e Lungo) e non appartengano alle varietà tutelate dalla denominazione di origine. Se si volesse indicare le varietà utilizzate nella miscela, queste dovranno tutte comparire sulla confezione.
La bozza di legge è corredata da allegati tecnici per la classificazione delle denominazioni di vendita, per l’inclusione o l’esclusione delle varietà dal registro dell’Ente Risi. Tali allegati possono essere modificati con provvedimento del Mipaaf, in concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico. Un punto ancora aperto riguarda la soglia delle rotture di riso per le varietà meno pregiate, attualmente al 5%. La bozza sarà consegnata al Governo per diventare disegno di legge. Dopodiché il Governo, cui il collegato agricolo alla legge di stabilità delega di legiferare in materia, trasformerà il disegno di legge in decreto legislativo, riformando la Legge 325 del 1958.
4.2 PAN per la tutela delle acque
Il Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari nel 2015 si arricchirà di ulteriori linee guida d’indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
Obiettivo del PAN è ridurre l’impatto degli agro‐
farmaci sulla salute dei consumatori e dei soggetti che ne vengono a contatto, sulla biodiversità e sull’ambiente; il PAN promuove, inoltre, le pratiche di difesa integrata e biologica.
La normativa si inserisce nell’ambito della direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, recepita con il Decreto legislativo 150 del 14 agosto 2012, in vigore da fine gennaio 2014 e interessa chiunque realizzi una qualsiasi produzione vegetale o abbia un’attività legata ai prodotti fitosanitari.
Le nuove linee guida, attualmente in fase di completamento, sono state proposte al Ministero
delle Politiche Agricole dal Comitato tecnico‐
scientifico, costituito dai rappresentati dei Ministeri e delle Regioni, nominati dalla Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Provincie autonome. Esse costituiranno un vademecum per le Amministrazioni regionali, volto ad individuare le misure per la tutela dei corpi idrici superficiali e delle specie acquatiche d’interesse comunitario. Nello specifico, si tratta di misure per la mitigazione del rischio derivante
dal fenomeno della deriva, del ruscellamento e della lisciviazione dei prodotti fitosanitari, i quali potranno essere limitati, sostituiti o eliminati in presenza di specifiche criticità. Saranno inoltre stabilite delle prescrizioni per gli agro‐farmaci classificati come pericolosi per l’ambiente acquatico. Tali misure influiranno in particolar modo sul settore del riso e potrebbero incidere sulla redditività e competitività delle imprese risicole.
5. Analisi su superfici e
produzione nazionali ed
approfondimento sulla
Lombardia e su Pavia
Sulla base investiti a ri dedicate all provinciale, ovvero il 13 (rappresent LOTO ‐ ARIE LUNGO
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'08 '09 '10 B ‐ Sole Cl ‐ Itali
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'09 '10 '11 Brio ‐ Pavia
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4 o seguiti, sia le altre varie B ‐ Brio ‐ Italia
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to nel 2009, rovinciale ch nziata la for e nazionale, rte riduzione