L'analisi dei cosiddetti determinanti della RSI è stata sviluppata per identificare eventuali corrispondenze con i fattori che contribuiscono a spiegare il rapporto tra iniziative di responsabilità sociale e performance d’impresa. Gran parte degli oltre settanta articoli esaminati sono stati pubblicati dopo il 2006 (74%) ed esattamente la metà tra il 2009 e il 2010. In particolare, l'analisi mostra che esistono diciotto diverse tipologie di elementi decisivi delle pratiche socialmente responsabili, le quali possono essere a loro volta classificate in base alla provenienza rispetto all’azienda: interne, di settore, ed esterne, relative cioè al contesto di insediamento o al mercato. Più di due terzi degli articoli selezionati sono focalizzati su un fattore determinante, circa un quarto su due elementi e solo due studi prendono in considerazione ben quattro caratteristiche (Hsiang-Lin et al., 2009; Lattemann et al., 2009). Perrini e Minoja (2008), invece, hanno individuato tre principali antecedenti della strategia di responsabilità sociale. Infatti, questi autori sostengono che ‘le credenze ed i sistemi valoriali degli imprenditori giocano un ruolo fondamentale nel plasmare la RSI di un’azienda’, come ‘il tipo di strategia competitiva che un’impresa ha implementato’ e la consapevolezza dell’orientamento socialmente responsabile da parte degli stakeholder interni ed esterni
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(Perrini et al., 2008, p. 47). Inoltre, Reverte (2009) ha evidenziato che le pratiche di responsabilità sociale possono essere definite da cinque caratteristiche aziendali, quali la dimensione, il settore, la proprietà, l’esposizione esterna e la quotazione in borsa, le stesse individuate da Gamerschlag et al. (2011) che hanno aggiunto anche la redditività. Come mostrato in Figura 2.3, i fattori determinanti più citati in letteratura sono relativi alle peculiarità interne delle imprese, seguite da quelle del contesto. In particolare, gli elementi principali che portano l'azienda ad integrare un comportamento più responsabile per affrontare le questioni sociali sono riconducibili al tipo di gestione. Quest’ultimo, in particolare, è stato declinato in tredici diverse definizioni, quali il tipo di governance (Harjoto et al., 2011; Jamali et al., 2008; Roshima et al., 2009; Roshima et al., 2009), lo stile della direzione (Ibrahim et al., 1995; 2003), gli atteggiamenti dei dirigenti (Murphy et al., 1992; Lopez-Gamero et al., 2008) i valori dei manager (Waldman et al., 2006; Salam, 2009), la loro capacità (Sangle, 2010) e l’impegno mostrato (Muller et al., 2010), la struttura gestionale (Brammer et al., 2003) e l'uso del potere da parte degli amministratori (Nygaard et al., 2010), le capacità dinamiche (Fang et al., 2010), le caratteristiche del CEO (Manner, 2010), come le loro convinzioni (Graafland et al., 2007) e, infine, l'esperienza internazionale (Slater et al., 2009). Le pressioni esercitate dall’esterno sono la seconda causa dell’impegno sociale e sono rappresentate dalla visibilità (Brammer et al., 2004; Gamerschlag et al., 2011; Giannarakis et al., 2011.), dall’esposizione ai media (Reverte, 2009; Islam et al., 2010), dall'opinione pubblica (Preuss, 2009), dalle priorità degli stakeholder (Smaliukien, 2007), dalla presenza a livello internazionale (Bansal et al, 2003), dalle preoccupazioni espresse dalla società nel suo complesso (Tengblad et al., 2010), o da parte delle istituzioni (Husted et al., 2006), o dalle parti interessate (Huang et al., 2010). Karaibrahimoglu (2010) ha sostenuto, inoltre, che la crisi finanziaria internazionale è un fattore contestuale che può spingere le imprese ad integrare responsabilità sociale nelle loro strategie. Altre caratteristiche che influenzano le pratiche socialmente responsabili sono, in ordine di importanza, la dimensione (Murphy et al., 1992; Elsayed, 2006; Robson et al., 2007; Hsiang-Lin et al., 2009; Johnstone et al., 2009; Lattemann et al., 2009;. Reverte, 2009; Monteiro et al., 2010; Gamerschlag et al., 2011; Giannarikis et al., 2011) il paese di appartenenza (Maignan et al., 2002; Sotorrio et al., 2008; Gouldson, 2006; Tan, 2009), gli aspetti culturali che lo caratterizzano (Hisrich et al., 2003; Kusku et al., 2004; Ringov et al., 2007; Xu et al., 2010) e le questioni legate alla religione (Brammer et al., 2007) il settore (Cottrill, 2009; Brammer et al., 2003;
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Lattemann et al., 2009; Padgett et al., 2009; Islam et al., 2010) e le relative criticità che lo rendono più esposto alle preoccupazioni sociali (Reverte, 2009; Jackson et al., 2010; Gamerschlag et al., 2011), la proprietà (Lee, 2009;. Prado-Lorenzo et al., 2009; Reverte, 2009; Barnea et al., 2010; Li et al., 2010; Gamerschlag et al., 2011), intesa anche come compleso valoriale degli imprenditori (Cordeiro, 2008) e l'attivismo degli azionisti (Sjostrom, 2010).
Figura 2.3: I determinanti della RSI per origine e tipologia: numero di citazioni negli articoli selezionati
Infine, vengono spesso citati come fattori determinanti della RSI la strategia competitiva (Bansal et al., 2003; Perrini et al., 2008) – rappresentata dal Total Quality Management (Hisrich et al., 2003.), dalla differenziazione di prodotto (Siegel et al., 2007), o dall'orientamento al mercato (Qu, 2007) – le norme di un paese (Williamson et al., 2006; Qu, 2007; Hsiang-Lin et al., 2009; Lattemann et al., 2009; Perez-Batres et al., 2010), la quotazione in borsa (Reverte, 2009; Monteiro et al., 2010;. Perez-Batres et al., 2010; Gamerschlag et al., 2011), la competitività del mercato (Cottrill, 1990; Hsiang- Lin et al., 2009; Fernandez-Kranz et al., 2010) – compresa la globalizzazione (Tengblad
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et al., 2019) – la redditività (Brammer et al., 2004; Gamerschlag et al., 2011) o le performance aziendali (Williamson et al., 2006; Preuss, 2009), i compensi degli amministratori (Mahoney et al., 2005; 2006; Frye et al., 2006; Prior et al., 2008) e, infine, l'efficacia stessa degli strumenti di responsabilità sociale, ovvero l’efficacia del codice di condotta (Erwin, 2010), la consapevolezza delle parti interessate (Perrini et al., 2008) e la fiducia dei consumatori (Vlachos et al., 2009).
Figura 2.4 Confronto tra il numero di utilizzi di ciascun fattore come determinante e variabile di controllo
Il modello di economia è stato citato solo due volte negli articoli analizzati nel presente paragrafo. Tale fattore è stato esplicato con la presenza dell’autoregolamentazione dei mercati finanziari (Hsiang-Lin et al., 2009) e di un modello liberista (Jackson et al., 2010). Il passaggio del tempo (Fernando, 2010), la cooperazione inter-organizzativa (Carter et al., 2008), e l'innovazione (Padgett et al., 2009) sono stati richiamati una volta ciascuno.
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I risultati di questa analisi dimostrano che i fattori determinanti la responsabilità sociale si sovrappongono in gran parte alle variabili di controllo utilizzate nei modelli econometrici per la verifica del business case per la RSI, come mostrato in Figura 2.4. Questo, come già anticipato, può creare problemi di dipendenza fra le variabili esplicative delle performance d’impresa, che si riflette sulla non significatività dei risultati. Tuttavia, affinché quest’ultimi risultino inutilizzabili il valore attribuito alla responsabilità sociale deve essere una perfetta combinazione lineare delle variabili di controllo. In particolare, quest’ultime dovrebbero contribuire alla valutazione stessa delle pratiche socialmente responsabili. Tale evento è piuttosto improbabile, anche se una forte correlazione (anche maggiore di 0,5) è molto comune. Per concludere, si osserva che alcuni determinanti della responsabilità sociale non sono mai stati indagati nella verifica del business case per la RSI. Tuttavia, il sistema di norme di un determinato contesto ed il modello di economia possono svolgere un ruolo importante anche nella definizione dei risultati d’impresa. Infine, l'efficacia degli strumenti socialmente responsabili potrebbe essere utilizzata per valutare in modo più adeguato la RSI.
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