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4.2. Analisi dei risultati della regressione

4.2.2 Discussione dei risultati e verifica delle ipotesi

Le analisi effettuate nel precedente paragrafo evidenziano che i modelli descritti dalle formule da (2) a (9) sono maggiormente rappresentativi dell’associazione fra l’insieme delle variabili indipendenti e di controllo individuate e le performance d’impresa valutate con il ROA e con il ROS. Per il periodo 2007 – 2008 si ottiene uno schema moderatamente efficace anche con il ROE. In particolare, l’utilizzo del ROS come variabile dipendente mostra una certa continuità nei valori dei coefficienti di determinazione, che sono perlopiù superiori al 50% e significativi. Tuttavia, dall’analisi dei β si rileva che la redditività delle vendite dipende in gran parte degli investimenti in ricerca e sviluppo e solo per il 2007 – 2008 è influenzata dalle iniziative di responsabilità sociale volte alla tutela ambientale. Quest’ultime, comunque, si dimostrano determinanti per la redditività netta del capitale investito, soprattutto quando il modello di regressione viene semplificato attraverso l’esclusione di due variabili di controllo. Risulta poco utili esprimere una valutazione sull’indicatore si RSI globale e su quelli relativi alla dimensione Sociale interna e Sociale esterna in quanto i loro coefficienti di determinazione non sono mai significativi nei modelli analizzati, ovvero

Analisi della varianza

Origine DF Somma dei Media dei Valore

F Pr > F quadrati quadrati Modello 7 774.48685 110.64098 2.5 0.0431 Errore 25 1,106.69479 44.26779 Totale corretto 32 1,881.18164

Radice MSE 6.6534 R-quadro 0.4117

Media dipendente 3.74193 R-quadro

corr

0.247

Coeff var 177.80686

Variabile DF Stima dei Errore Valore t Pr > |t|

parametri standard Interc 1 -6.04124 5.18115 -1.17 0.2546 RSI 1 14.93715 6.45063 2.32 0.0291 S 1 -0.00001395 0.0000962 -0.15 0.8858 A 1 -0.00002416 0.00011898 -0.2 0.8407 D 1 1.24772 2.4828 0.5 0.6197 R&D 1 -0.0014 0.00156 -0.9 0.3772 E 1 0.00008117 0.00005561 1.46 0.1568 Old 1 -7.11355 2.83361 -2.51 0.0189

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quelli con R2 superiore a 0,4 e significativo. In ogni caso, le iniziative di responsabilità sociale rivolte agli stakeholder interni hanno valori di β sempre positivi, tranne che nella relazione fra quest’ultimi riferiti al 2007 ed il ROS del 2010. Le attività definite come Sociale esterno, invece, sono sempre associate negativamente con il suddetto indice economico – finanziario. Questo sembra influenzare l’andamento del valore totale della strategia di responsabilità sociale sviluppata dai gruppi chimici che presenta una relazione negativa con la redditività delle vendite sia nel medio termine 2007 – 2010, sia nell’arco temporale 2008 – 2010. In quest’ultimi periodi il coefficiente di determinazione dell’indicatore Ambientale calcolato con la regressione completa ha un

β positivo, ma il relativo t-value è superiore a quello del Sociale esterno. L’analisi

semplificata ha invece evidenziato che le iniziative di responsabilità sociale complessivamente intese, riferite al 2007, influenzano positivamente e significativamente il ROS, relativo al 2008.

I risultati ottenuti sono stati rielaborati e presentati in Tabella 4.35 per fornire con immediatezza risposte puntuali alle ipotesi e alle domande di ricerca. Tale tabella prende in considerazione i modelli con il ROA come variabile dipendente ed il sotto- indicatore Ambientale come variabile dipendente perché hanno prodotto i risultati più significativi in relazione agli obiettivi del presente studio. Questa evidenza consente di verificare la prima ipotesi. Infatti, nessuno dei modelli di regressione costruiti e specificati con le variabili di controllo più utilizzate nei precedenti studi quantitativi sul business case per la RSI associa con continuità i risultati aziendali (espressi almeno da uno degli indici economico – finanziari utilizzati) all’insieme delle iniziative di responsabilità sociale delle imprese appartenenti all’industria chimica. Inoltre, la quasi totalità dei β positivi e significativi del sotto-indicatore Ambientale ottenuti con il modello semplificato applicato alla variabile dipendente ROA è una valida dimostrazione della seconda e della terza ipotesi. Esiste, quindi, una dimensione della responsabilità sociale, quella ambientale, che, attraverso una serie di iniziative adeguatamente pianificate, migliora le performance aziendali. Infatti, è possibile sostenere che le attività di tutela ambientale implementate dai grandi gruppi chimici analizzati nel presente studio siano appropriate e rappresentative del settore perché quest’ultimo risulta pioniere nella loro adozione. Nel tempo, inoltre, l’industria chimica si è dimostrata proattiva nella salvaguardia del patrimonio naturale, ritenuto particolarmente sensibile alla sua attività.

127 Modello 1: regressione con tutte le variabili di controllo

Modello 2: regressione con Assets, Sales, Debt to Assets, R&D, Employees e Old come variabili di controllo Modello 3: regressione con Assets, Sales, R&D, Employees e Old come variabili di controllo

* t-value e p-value compresi tra 0,06 e 0,05 ** t-value e p-value inferiori a 0,05

Tabella 4.35 Coefficienti di determinazione ed angolari, con relativa significatività, del sotto- indicatore Ambientale nei diversi modelli e per tutti i periodi analizzati

Tuttavia, contrariamente a quanto assunto, le regressioni risultano particolarmente efficaci nel rappresentare le relazioni di breve periodo, in quanto i coefficienti di determinazione risultano più elevati. Il modello di medio termine, inoltre, ha prodotto i valori di R2 più bassi fra quelli accettati per la successiva analisi dei coefficienti angolari. Pertanto, è possibile affermare che le iniziative di responsabilità sociale volte ad affrontare criticità specifiche di un determinato settore influenzano positivamente la redditività aziendale, almeno nel breve periodo. In particolare, con riferimento all’industria chimica, le attività volte a ridurre gli impatti ambientali di questo comparto, da sempre ritenuto maggior causa di inquinamento, determinano una maggiore efficienza della gestione interna. Il ROA, infatti, informa sull’adeguatezza dell’allocazione delle risorse in funzione degli obiettivi d’impresa, ovvero se gli investimenti effettuati sono stati in grado di generare un maggiore guadagno. Questo significa che una strategia di RSI opportunamente pianificata per migliorare gli aspetti socialmente più preoccupanti in relazione all’attività svolta incide direttamente sulla capacità d’impresa di generare reddito, attraverso una migliore distribuzione degli impieghi. Tali considerazioni, seppur estendibili solo ad un limitato arco temporale, aggiungono un’evidenza positiva all’esistenza del business case per la responsabilità sociale. In particolare, questi risultati evidenziano l’efficacia di studi più mirati, nei quali le iniziative socialmente responsabili sono valutate in funzione della loro

Modello 1 Modello 2 Modello 3

R2 β Amb R2 β Amb R2 β Amb

X 2007, Y 2010 0.3953 5.84146 0.3947* 14.82232** 0.3874** 14.93775** X 2008, Y 2010 0.4653** 17.5697** 0.463** 17.47085** 0.4607** 17.56285** X 2009, Y 2010 0.5505** 21.20527** 0.5442** 21.10195** 0.5339** 21.39224** X 2007, Y 2009 0.4852** 6.1603 0.4745** 1.33749 0.471** 6.37983 X 2008, Y 2009 0.493** 7.37458 0.4846** 7.5334** 0.4835** 7.58587** X 2007, Y 2008 0.5056** 18.40538** 0.5032** 18.51914** 0.4965** 18.66239**

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adeguatezza alle caratteristiche interne ed esterne all’azienda, quali, come in questo

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Capitolo 5

CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI