3 Risultati 70
3.1 Analisi descrittiva del campione 71
Il numero totale di questionari raccolti nel 2012, completati da aziende che hanno aperto il loro processo innovativo a collaborazioni esterne negli ultimi cinque anni, risulta pari a 411. Di questi, 376 sono risultati compilati in maniera completa e pertanto sono stati utilizzati come base dati per le elaborazioni ed i risultati riportati nel presente capitolo. Innanzitutto si ritiene utile fornire una panoramica generale della survey, per caratterizzare e classificare le imprese intervistate e quindi avere un quadro di contesto completo nel quale si inseriscono i risultati della ricerca.
Al fine di fornire una descrizione preliminare del campione d’analisi, sono state individuate tre principali caratteristiche, spesso utilizzate in letteratura come variabili contestuali, ed utilizzate nel presente lavoro anche come variabili di controllo, necessarie a contestualizzare le risposte fornite e validare le ipotesi di ricerca:
• Distribuzione geografica • Attività economica • Dimensioni aziendali
Distribuzione geografica
La Tabella 2 riporta la distribuzione territoriale delle imprese rispondenti nelle tre nazioni partecipanti alla survey, Italia, Finlandia e Svezia. I dati sono riportati in valore assoluto e relativo (in percentuale sul totale).
Stato # aziende # relativo (%)
Italia 145 39%
Finlandia 75 20%
Svezia 156 41%
Totale 376 100%
I dati tabulati sono rappresentati graficamente in Figura 23.
Figura 23 - Distribuzione geografica
Attività economica
Un’ulteriore suddivisione delle aziende è stata poi effettuata sulla base della loro attività economica, indicata secondo i codici NACE Rev.2, lo standard europeo di classificazione delle attività economiche secondo i diversi settori di attività. In particolare dal momento che tutte le aziende rispondenti appartengono al settore manifatturiero, nella seguente Tabella 3 è riportata in dettaglio la loro classificazione in base all'attività manifatturiera svolta. Alcune aziende hanno ritenuto opportuno fornire due o più risposte al presente quesito, e in questi casi sono state inserite più volte nell’analisi, mentre 95 aziende non hanno fornito risposta, pari a circa il 25% del campione.
I dati in tabella sono riportati in valore assoluto e relativo (in percentuale sul totale delle risposte al quesito sull'attività economica).
Attività manifatturiere # aziende # relativo (%)
10 - Industrie alimentari 21 5,2%
11 - Industria delle bevande 2 0,5%
12 - Industria del tabacco 0 0%
13 - Industrie tessili 5 1,2%
14 - Confezione di articoli di abbigliamento;
Confezione di articoli in pelle e pelliccia 4 1% 15 - Fabbricazione di articoli in pelle e simili 8 2% 16 - Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero
(esclusi i mobili);
Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
6 1,5% Svezia' 41%' Finlandia' 20%' Italia' 39%'
17 - Fabbricazione di carta e di prodotti di carta 3 0,7%
18.11 - Stampa di giornali 3 0,7%
18.12 - Altra stampa 4 1%
18.13 - Servizi preliminari alla stampa e ai media 1 0,2% 19 - Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla
raffinazione del petrolio 2 0,5%
20 - Fabbricazione di prodotti chimici 16 4% 21 - Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di
preparati farmaceutici 2 0,5%
22 - Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 18 4,5% 23 - Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di
minerali non metalliferi 6 1,5%
24 - Metallurgia 8 2%
25 - Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi
macchinari e attrezzature) 49 12,2%
26 - Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica o ottica; apparecchi elettromedicali; apparecchi di
misurazione e di orologi
14 3,5%
27 - Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed
apparecchiature per uso domestico non elettriche 23 5,7% 28 - Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 45 11,2% 29 - Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 4 1% 30 - Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 2 0,5%
31 - Fabbricazione di mobili 10 2,5%
32 - Altre industrie manifatturiere 51 12,7% Tabella 3 - Attività economica
I dati sono ulteriormente schematizzati nel diagramma a torta in Figura 24.
Figura 24 - Attività economica
In base al totale delle risposte ottenute, oltre il 12% delle aziende svolge la propria attività nella realizzazione di prodotti in metallo, seguito dalle imprese specializzate nella produzione di macchine ed apparecchiature nca, “non classificabili altrimenti” (11,2%), di apparecchiature elettriche (5,7%), di prodotti alimentari (5,2%) e di articoli in gomma e plastica (4,5%). Gli altri settori sono molto meno diffusi o addirittura non presenti (come l'industria del tabacco), ad eccezione della categoria “Altre industrie manifatturiere” di cui fanno parte 51 aziende rispondenti, pari al 12,7% del totale.
Prendendo a riferimento la classificazione del settore manifatturiero Eurostat, si è raggruppato le imprese in due macro categorie, come riportato in Tabella 4:
• aziende operanti in settori High tech, • aziende operanti in settori Low tech.
Macro categorie Classificazione
Eurostat Codici settore
High Tech High Tech 21; 26
Medium – High Tech 20; 27; 28; 29; 30
Low Tech
Medium – Low Tech 18.12; 18.13; 19; 22; 23; 24; 25
Low Tech 10; 11; 12; 13; 14; 15; 16; 17; 18.11; 31; 32 Tabella 4 – Raggruppamento macro categorie High Tech - Low Tech
10,$5,2%$ 11,$ 0,5%$ 13,$1,2%$ 14,$1,0%$ 15,$2,0%$ 16,$1,5%$ 17,$0,7%$ 18,$2,0%$ 19,$0,5%$ 20,$4,0%$ 21,$0,5%$ 22,$4,5%$ 23,$1,5%$ 24,$2,0%$ 25,$12,2%$ 26,$3,5%$ 27,$5,7%$ 28,$11,2%$ 29,$1,0%$ 30,$0,5%$ 31,$2,5%$ 32,$12,7%$
Tra le imprese che hanno risposto alla domanda relativa al settore, si può quindi individuare un 35% di aziende operanti in settori ad alta tecnologia e un 65% di imprese specializzate in industrie low tech.
La variabile, in questo caso deterministica, che rappresenta l’appartenenza delle imprese ai settori high o low tech, verrà utilizzata successivamente come variabile di controllo.
Dimensione aziendale
La terza caratteristica presa in considerazione per la descrizione del campione è la dimensione aziendale, caratterizzata dal numero di dipendenti dell’impresa e dal fatturato dell’anno 2011. Le dimensioni delle aziende rispondenti variano da micro (numero di dipendenti inferiore a 10 e fatturato inferiore a 5 milioni di €) a grande (numero di dipendenti maggiore di 250 e fatturato oltre i 50 milioni di €).
In base al numero di dipendenti, considerando sia quelli impiegati full time che quelli impiegati part time, le imprese campionate sono state classificate come segue (Tabella 5), in base ai parametri dimensionali stabiliti dall’Unione Europea. Circa il 3% delle aziende del campione non ha risposto alla domanda relativa al numero di dipendenti aziendali.
Dimensione Numero di dipendenti Numero aziende Numero relativo (%)
Micro <10 18 5%
Piccola 10÷49 154 41%
Media 50÷249 115 31%
Grande Oltre 250 76 20%
Tabella 5 - Dimensione aziendale: numero di dipendenti
Il numero di impiegati nelle imprese intervistate varia in un range da 1 a 38.000 unità, con valore medio di 673 e deviazione standard di 3.170.
In base al fatturato 2011, le imprese sono state suddivise in base alla Tabella 6; quasi il 9% non ha fornito la risposta a questa domanda.
Dimensione Fatturato Numero aziende Numero relativo (%)
Micro 0÷5 milioni € 52 14%
Piccola 5÷20 milioni € 85 23%
Media 20÷50 milioni € 61 16%
Grande Oltre 50 milioni € 145 38%
Le aziende rispondenti hanno registrato nell’anno 2011 un fatturato che varia da 0,2 a 90000 milioni di €, con media di 822 milioni di € e deviazione standard di 5.329. Si può inoltre notare che il 38% delle aziende dichiara di avere avuto un fatturato di oltre 50 milioni di €.
È stato deciso di classificare le aziende partecipanti alla survey in due macro categorie, in base alla dimensione, attraverso un processo di fuzzificazione:
• piccole-medie imprese (PMI) • grandi imprese (GI)
Questo permette di creare un’unica variabile, di tipo fuzzy, che rappresenti la dimensione aziendale attraverso la combinazione dei due dati in ingresso (numero dipendenti e fatturato). Tale variabile potrà essere utilizzata nelle analisi successive, come variabile di controllo, inserendola tra gli input nelle regole definite. La fuzzificazione, quindi, in questo caso offre la possibilità di combinare in maniera sfumata i due input trasformati in variabili fuzzy, così da ottenere un unico output fuzzy.
Per ognuna delle due variabili in ingresso (ND, Numero Dipendenti e F, Fatturato) sono stati definiti tre fuzzy sets:
• Piccola • Media • Grande
Figura 25 - Fuzzy sets per il Numero di dipendenti
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1 10 19 28 37 46 55 64 73 82 91 100 109 118 127 136 145 154 163 172 181 190 199 208 217 226 235 244 253 262 271 280 289 298 μ (ND) Numero Dipendenti ND
Figura 26 - Fuzzy sets per il Fatturato 2011
È poi stata definita una serie di regole fuzzy linguistiche, in grado di esprimere la relazione tra gli input (ND e F) e l’output (D, Dimensione), per il quale sono stati definiti due insiemi fuzzy, chiamati “PMI” e “GI”. Ad ogni regola è stato associato un peso, variabile da 0 a 1, rappresentativo della validità della regola stessa.
Come input sono stati considerati entrambi i parametri presenti nel questionario, in quanto in letteratura si trovano misurazioni effettuate sia attraverso variabili finanziarie (fatturato o ricavi, come negli studi di Lichtnethaler), che variabili fisiche (numero di dipendenti, come ad esempio in Laursen e Salter, 2006 o Freel e de Jong, 2009). La dimensione d’impresa è una grandezza non direttamente quantificabile e spesso la migliore soluzione è quella che combina le due tipologie di parametri, come suggerito dalla direttiva europea.
Nonostante ciò, per la definizione delle regole e dei pesi è stato dato maggior rilievo alla variabile fisica perché, nonostante sia un elemento variabile in base al livello di automatizzazione del settore e dell’azienda, non è strettamente dipendente dall’anno in corso, come il fatturato annuo. Inoltre il fatturato, essendo un’espressione in termini monetari, è usato solitamente per confrontare imprese operanti nello stesso settore, ma può essere fuorviante quando si vanno a confrontare aziende con diverso grado di integrazione verticale. 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 0,5 2,5 4,5 6,5 8,5 10,5 12,5 14,5 16,5 18,5 20,5 22,5 24,5 26,5 28,5 30,5 32,5 34,5 36,5 38,5 40,5 42,5 44,5 46,5 48,5 50,5 52,5 54,5 56,5 58,5 60,5 62,5 64,5 66,5 68,5 μ (F) Fatturato F
Le regole ed i relativi pesi sono riportati in Tabella 7.
Regola Peso
L’azienda è PMI se
il Numero Dipendenti è piccolo e il Fatturato è 0 (mancata risposta) 0,8 il Numero Dipendenti è medio e il Fatturato è 0 (mancata risposta) 0,8 il Numero Dipendenti è 0 (mancata risposta) e il Fatturato è piccolo 0,8 il Numero Dipendenti è 0 (mancata risposta) e il Fatturato è medio 0,8 il Numero Dipendenti è piccolo e il Fatturato è piccolo 1 il Numero Dipendenti è medio e il Fatturato è medio 1 il Numero Dipendenti è piccolo e il Fatturato è medio 1 il Numero Dipendenti è piccolo e il Fatturato è grande 0,2 il Numero Dipendenti è medio e il Fatturato è piccolo 1 il Numero Dipendenti è medio e il Fatturato è grande 0,6
L’azienda è GI se
il Numero Dipendenti è grande e il Fatturato è 0 (mancata risposta) 0,8 il Numero Dipendenti è 0 (mancata risposta) e il Fatturato è grande 0,8 il Numero Dipendenti è grande e il Fatturato è grande 1 il Numero Dipendenti è grande e il Fatturato è piccolo 0,2 il Numero Dipendenti è grande e il Fatturato è medio 0,6
Tabella 7 - Regole fuzzy per la Dimensione
L’output del sistema ottenuto dall’insieme delle regole e dei relativi pesi sopra definiti è rappresentato dai livelli di appartenenza dell’uscita agli insiemi PMI e GI. Non si è proseguito con la defuzzificazione perché tale output è stato utilizzato come variabile di controllo in input al modello.