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5.1 ANALISI ED ELABORAZIONE DEI DATI

5.1.2 Analisi e individuazione dei costi

Una volta effettuata la selezione dei fornitori sono state fatte considerazioni su come procedere alla ricerca delle informazioni riguardanti i costi; a questo scopo sono state utili delle telefonate ai fornitori stessi per capire la loro collaborazione al progetto di tesi, dimostrandosi interessati e disponibili per eventuali domande e incontri. Per evitare di essere invadenti con le prime domande è stato pensato di creare un primo questionario, mostrato in Figura 34, per capire in base alla bozza di partenza, quali fossero le incidenze dei costi sul prezzo del venduto e quanto realmente le concerie fossero disposte a collaborare. Il questionario è stato differenziato per articolo e ad ogni fornitore è stato mandato uno massimo due articoli; successivamente è stato inviato via e-mail. Il campione preso in esame non è stato del tutto collaborativo, ovvero su 12 concerie selezionate hanno risposto in 9, ma è stato reputato un numero interessante per fare delle statistiche e non è stato necessario aggiungerne altri.

La prima parte del questionario, nel quale sono state richieste le caratteristiche aziendali, è stata utilizzata per fare considerazioni sulle dimensioni dell’azienda valutando anche le relazioni con il fatturato, mentre la parte inerente all’articolo richiesto è stata creata per essere a messi a conoscenza delle caratteristiche. Nella parte rimanente, invece, sono state ricercate le incidenze che i costi diretti, indiretti, ambientali e il profitto possono avere sul prezzo finale del pellame. Attraverso i dati ricevuti con il primo questionario è stato possibile creare il grafico, riportato in

Figura 35, il quale mostra i risultati messi a confronto rispetto ai singoli fornitori; per le concerie

alle quali è stato richiesto più di un articolo e quindi hanno risposto a più questionari si è assunta una media delle incidenze per riuscire a equiparare tutti i dati.

Figura 35: Risultati del Questionario n.1

Questo primo step ha portato a considerazioni fondamentali per lo sviluppo dello strumento, innanzitutto è emerso che tra un articolo ed un altro ciò che li differenzia in maniera sostanziale sono i costi della materia prima, che hanno delle percentuali elevate rispetto agli altri costi. Per quanto riguarda le altre voci, sono state valutate di conseguenza:

I prodotti chimici sono assolutamente impattanti e sono costi che variano al variare dell’articolo;

La manodopera, il lavoro conto terzi hanno sicuramente percentuali non trascurabili ma attraverso alcuni incontri con le concerie toscane è stato possibile capire che vengono considerati parte dei costi del processo conciario e quindi non sono facilmente scorporabili per ogni singolo articolo.

I costi dell’energia invece sono costi che in media sono stimabili tra il 2% o 3%;

I costi dei macchinari e della ricerca e sviluppo sono veramente esigui;

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% lambda cappa iota eta epsilon delta gamma beta alpha

I costi indiretti sono invece impattanti e sono stati necessari alcuni incontri per capire come valutarli nello strumento;

I costi ambientali non hanno impatti elevati sul singolo articolo ma è stato chiarito dalle concerie che sono “costi di smaltimento” e quindi da considerarsi variabili perché dipendono da quanto viene prodotto all’interno della conceria e se utilizzano terzisti per svolgere alcune operazioni.

Il profitto invece è un dato che più o meno si le concerie lo calcolano intorno al 5% ma la dinamicità del mercato non rende possibile fissare questo dato e quindi sarà necessario considerarlo il più flessibile possibile.

Prendendo atto dell’importanza della materia prima che incide circa la metà sul prezzo del prodotto finito, è stata fatta una ricerca mirata per questa voce, necessaria per capire le variabili che impattano sul prezzo del grezzo pagato ai macelli o alle aziende che lo vendono. Per poter reperire questi dati è stato necessario abbonarsi a riviste del settore, grazie alle quali sono state possibili valutazioni sulle variazioni del prezzo che dipende dalla provenienza e del tasso di scambio della moneta in paesi extra-UE. Nello scenario odierno ciò che emerge nel settore conciario, speculare all’economia globale, è il forte momento di instabilità e incertezza che si sta manifestando con una riduzione generalizzata di quantitativi e degli ordini fatte alle concerie, uno spostamento del lavoro verso Occidente e un forte rallentamento del lavoro in Asia; l’impatto negativo si sta riversando anche sul valore della materia prima. Per mostrare l’andamento del prezzo del grezzo sono stati creati grafici con i dati presi dalle riviste, mostrati nell’Appendice B. Vengono successivamente riportati nel dettaglio, in Figura 36 e Figura 37 le provenienze di Francia e Olanda, essendo quelle maggiormente richieste nelle quali è mostrato un range di tempo dal 30/09/2014 al 31/07/2015 per poter avere un quadro completo delle variazioni del prezzo.

Figura 37: Grafico provenienza Olanda

Questi grafici mostrano un decremento precedentemente esposto e portano alla riflessione che se le loro incidenze sono circa del 50% sul prezzo finale, sono valori che devono assolutamente essere tenuti aggiornati per creare prezzi reali di volta in volta; e sarà tenuta in considerazione durante l’implementazione dello strumento. Tramite le percentuali restituite dai questionari è stato possibile creare dei costi per costruire delle tabelle in Excel e fare delle prove sul dato ricercato attraverso una tabella che simuli le voci pensate per lo strumento.

Queste semplici simulazioni hanno portato a risultati quali:

 Attraverso le voci prese a riferimento inizialmente non è possibile rendere flessibile lo strumento per sviluppi futuri perché le percentuali che impattano su un determinato articolo non possono essere utilizzate per altri;

 Le percentuali risultanti sono state ritenute corrette ma rimango delle percentuali su un prezzo e quindi non sufficienti per essere prese come punto di partenza;

 Altro problema riscontrato è la trasformazione del prezzo del grezzo che a seconda della provenienza può essere €/kg oppure $/pelle mentre la pelle viene venduta dalle concerie in €/m²;

 È necessario fare inoltre valutazioni sulla resa, definita come il rapporto tra i kg acquistati della pelle su i m² effettivamente entrati in produzione;

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