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3 ANALISI TECNICA E TEORICA DEL RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO

3.2 Metodologie di riduzione del rischio di caduta dall’alto: DPC e DPI

3.2.1 Analisi di ponteggi

I ponteggi sono opere provvisionali di carattere temporaneo allestite per la realizzazione, la manutenzione e il recupero di opere edilizie. La classificazione delle diverse tipologie di ponteggio avviene secondo quattro criteri principali:

• Materiale costituente la struttura del ponteggio;

• Altezza dell’apprestamento e dell’opera edilizia di riferimento;

• Elementi costruttivi utilizzati;

• Classe di carico del ponteggio.

La classificazione di un ponteggio è una valutazione assolutamente necessaria ed eseguita dal progettista, il quale attraverso la determinazione e la scelta della tipologia più idonea da utilizzare per le opere da eseguire definisce le procedure atte all’installazione e allo smontaggio del ponteggio, nonché stima il valore economico dell’utilizzo di tale apprestamento da conteggiare nei cosiddetti costi della sicurezza. Il materiale comunemente adottato nella realizzazione dei ponteggi è l’acciaio; tuttavia, storicamente i ponteggi venivano costituiti in legno, materiale che secondo la normativa vigente è ancora ammissibile, ma non più utilizzato per condizioni sfavorevoli di analisi costi- benefici nonché a causa di una scarsa durabilità e versatilità.

Il tipo di acciaio impiegato nei ponteggi si differenzia a seconda degli elementi costruttivi e strutturali che compongono l’apprestamento; in linea generale, si può affermare che il materiale utilizzato risulta acciaio di tipo S235JR per i montanti, i correnti ed i traversi. Mentre gli elementi di collegamento vengono realizzati con un acciaio di tipo S355JR.

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Si riportano le caratteristiche dei materiali sopra citati nelle tabelle 3.7 e 3.8.

Tabella 3-7- Caratteristiche meccaniche acciaio s235JR

Tabella 3-8- Caratteristiche meccaniche acciaio s355JR

I valori di riferimento contenuti nelle tabelle sono ricavati dalla norma tecnica UNI EN10025-2, in cui:

• fyk: tensione di snervamento misurata in N/mm2 (Mpa);

• ftk: tensione di rottura misurata in N/mm2 (Mpa);

fyk [N/mm2] ftk [N/mm2] fyk [N/mm2] ftk [N/mm2]

235 360 215 360

JR

T [°C]

20 27

Charpy Energy CVN Jmin [Joule]

Acciaio S235JR, impiegato per montanti, traversi e correnti Spessore nominale t dell'elemento considerato

t ≤40 mm 40 mm< t≤80 mm

Resilienza misurata attraverso Prova a pendolo di Charpy

fyk [N/mm2] ftk [N/mm2] fyk [N/mm2] ftk [N/mm2]

355 510 335 470

JR

t ≤40 mm 40 mm< t≤80 mm

Resilienza misurata attraverso Prova a pendolo di Charpy

T [°C] Charpy Energy CVN Jmin [Joule]

20 27

Acciaio S355JR, impiegato per collegamenti Spessore nominale t dell'elemento considerato

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Si nota come l’acciaio utilizzato per la realizzazione dei collegamenti sia maggiormente performante dal punto di vista strutturale rispetto al tipo di acciaio impiegato per gli elementi da collegare, quali montanti traversi e correnti, la motivazione risiede nel criterio di progettazione proprio della gerarchia delle resistenze, in cui si prevede una sostanziale salvaguardia degli elementi di collegamento.

L’altezza del ponteggio, contestualmente alla specifica disposizione geometrica, costituisce il discriminante principale in termini di normativa e di documentazione necessaria per l’installazione del ponteggio stesso; a tal punto, un ponteggio standard la cui altezza non superi i 20 metri rispetto al piano di posa e la cui disposizione geometrica sia contenuta negli “schemi tipo” delle Autorizzazioni Ministeriali, correlate all’ opera provvisionale di riferimento, non necessita di progettazione strutturale. Nei casi in cui almeno una delle due condizioni sopra riportate non sia rispettata, vi è la necessità di un progetto strutturale per poter procedere alla installazione del ponteggio stesso. A prescindere dall’esecuzione del progetto, il ponteggio viene sempre corredato del Pi.M.U.S, documento contenente il disegno esecutivo dell’opera provvisionale e delle prescrizioni operative di montaggio e smontaggio degli elementi costituenti.

Il disegno esecutivo costituisce uno strumento fondamentale per guidare a livello operativo il personale responsabile dell’installazione del ponteggio, inoltre, attraverso una precisa rappresentazione grafica del quantitativo degli elementi da utilizzare per la disposizione del ponteggio, è possibile stimare in maniera accurata il costo del nolo del ponteggio per i tempi necessari a svolgere le lavorazioni e il costo così calcolato viene computato nella sezione relativa ai costi della sicurezza contenuta in un eventuale PSC. Nel Pi.M.U.S vengono ulteriormente considerati i vari dispositivi anticaduta da usare nelle fasi di montaggio e smontaggio del ponteggio, con annessa valutazione del rischio delle varie fasi delle procedure, i contenuti di tale documento vengono meglio dettagliati nell’Allegato XII del D.lgs. 81/08.

La distinzione tra i vari elementi costruttivi del ponteggio consente un’ulteriore classificazione dell’opera provvisionale in tre tipologie:

• ponteggio a tubi e giunti;

• ponteggio a telai prefabbricati;

• ponteggio multidirezionale.

Il ponteggio a tubi e giunti risulta la tipologia maggiormente diffusa e standardizzata nel settore dell’edilizia, tale tipologia viene caratterizzata dalla presenza di profilati di tipo cavo (tubi) che

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vengono collegati tra loro attraverso i giunti. La struttura da realizzare può assumere diverse disposizioni geometriche proprio grazie alla tecnologia del montaggio consentendo una elevata versatilità in grado di eludere la maggioranza dei vincoli fissi propri della struttura oggetto di intervento [11]. Il montaggio di un ponteggio a tubi e giunti non è caratterizzato da elevata rapidità; tuttavia, poiché tale tecnologia di installazione risulta quella più standardizzata e compatibile alla maggioranza degli edifici esistenti presenti nel territorio, questo tipo di soluzione costituisce la maggioranza dei ponteggi installati nel settore edile.

Il ponteggio a telai prefabbricati viene installato adottando come elemento di base il cavalletto, ovvero un elemento metallico in cui sono presenti dislocazioni in grado di consentire la disposizione di ulteriori componenti, quali ad esempio controventatura formata da diagonali o parapetti. Il principale vantaggio di questa tipologia di opera provvisionale rispetto alla classica installazione a tubi e giunti consiste nella elevata rapidità di montaggio: dal momento che gli elementi costituenti risultano tutti prefabbricati; tuttavia, l’utilizzo di questa tipologia di telai comporta una forte riduzione della versatilità e della compatibilità geometrica con edifici esistenti.

La tecnologia a telai prefabbricati rappresenta una soluzione molto interessante ed efficiente per edifici con forme geometriche lineari [11]. Si constata un importante abbattimento nelle tempistiche di installazione e una sostanziale riduzione dei rischi correlati alle fasi di montaggio e smontaggio nonché all’utilizzo del ponteggio stesso poiché, rispetto alla tecnologia a tubi e giunti, vi è una minore interdipendenza tra una precisa procedura di montaggio e la corretta stabilità dell’opera.

Il ponteggio multidirezionale è una soluzione che combina i vantaggi esposti precedentemente per le due tipologie di tubi e giunti e telai prefabbricati; in questo tipo di ponteggio si mantiene sia la versatilità geometrica in grado di disporre l’opera provvisionale in maniera del tutto compatibile alla geometria dell’edificio da servire, sia l’elevata rapidità di installazione.

Nonostante gli enormi vantaggi di questa tipologia, non vi è un forte impiego della tecnologia multidirezionale a causa di una importante onerosità e una bassa diffusione nel settore edilizio.

La classificazione dei ponteggi, infine, viene condotta ulteriormente in correlazione alle classi di carico, in particolare si elencano due tipologie di ponteggio:

• Ponteggio da manutenzione;

• Ponteggio da costruzione.

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In tabella 3.8 si riportano i valori di riferimento delle classi di carico sopra citate.

Tabella 3-8- Classi di carico- valori desunti da normativa

A seguito della installazione di qualsiasi tipologia di ponteggio, la normativa impone specifiche verifiche da eseguire in archi temporali differenti, in particolare:

• “verifiche di primo impianto;

• verifiche durante l’uso;

• verifiche eccezionali.” 20