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Come detto in precedenza, il convertitore lavora alla frequenza di risonanza in condizioni nominali di tensione in ingresso e resistenza di carico (carico massimo). Imponendo ๐‘‰๐‘–๐‘› = 400๐‘‰ e ๐‘…๐‘œ๐‘ข๐‘ก = 1.92ฮฉ e simulando il circuito di fig. 3.2, si ottengono le forme dโ€™onda di fig. 4.1.1.

Figura 4.1.1 Forme d'onda in risonanza

Si consideri un ciclo di funzionamento del convertitore di durata ๐‘‡๐‘  (fig. 4.1.2). V(n008) e V(n014) sono i segnali di comando dei MOSFET M1 e M2. Quando il convertitore lavora in risonanza, la corrente ๐ผ(๐ฟ๐‘ ) che scorre nel circuito risonante รจ una sinusoide a frequenza ๐‘“๐‘…1, mentre ๐ผ(๐น๐‘™๐‘ข๐‘ฅ), ovvero la corrente attraverso lโ€™induttanza parallela ๐ฟ๐‘, รจ unโ€™onda triangolare alla medesima frequenza, in quanto la tensione ai capi di ๐ฟ๐‘ (V(n003)) รจ unโ€™onda

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quadra alternata di ampiezza ๐‘Ž โˆ™ ๐‘‰๐‘œ๐‘ข๐‘ก โ‰… 200๐‘‰, dove a รจ il rapporto spire del trasformatore.

Figura 4.1.2 Correnti attraverso Ls e Lp

La tensione ai capi di Lp, cioรจ quella al primario del trasformatore, si

inverte quando i diodi rettificatori al secondario commutano (fig. 4.1.3). In particolare, essa vale +200V quando conduce D1 e -200V quando invece conduce D2. Lo spegnimento di un rettificatore e la conseguente accensione dellโ€™altro avvengono quando la corrente che scorre al secondario si annulla; dato che questa corrente รจ uguale ad ๐‘Ž โˆ™ [๐ผ(๐ฟ๐‘ ) โˆ’ ๐ผ(๐น๐‘™๐‘ข๐‘ฅ)], il suo annullamento implica ๐ผ(๐ฟ๐‘ ) = ๐ผ(๐น๐‘™๐‘ข๐‘ฅ). Nel funzionamento in risonanza questa uguaglianza si verifica in corrispondenza delle transizioni ON-OFF dei MOSFET, quindi gli intervalli di conduzione di D1 e D2 risultano allineati a quelli di M1 e M2 rispettivamente. I diodi rettificatori conducono ciascuno per metร  periodo di commutazione, per cui la conduzione รจ continua; quando

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non lavorano risultano polarizzati in inversa con una tensione pari a โˆ’2 โˆ™ ๐‘‰๐‘œ๐‘ข๐‘ก โ‰… โˆ’48๐‘‰. Dato che ciรฒ avviene solo quando la loro corrente รจ andata a zero, non interviene il fenomeno di recovery e la condizione di ZCS รจ assicurata.

Figura 4.1.3 Intervalli di conduzione dei diodi rettificatori

Indicando con ๐‘ก๐‘‚๐น๐น1 lโ€™istante di spegnimento del transistore M1, si ha ๐ผ(๐ฟ๐‘ )(๐‘ก๐‘‚๐น๐น1) > 0 e ๐ผ(๐ฟ๐‘ )(๐‘ก๐‘‚๐น๐น1) รจ per ipotesi sufficientemente grande da garantire la completa commutazione della tensione ๐‘‰๐ป๐ต entro il tempo morto ๐‘‡๐ท (fig. 4.1.4), assicurando la commutazione in ZVS di M2. Analoghe considerazioni valgono per la commutazione opposta (la transizione ON-OFF di M2), quando le grandezze caratteristiche del sistema hanno valori uguali in modulo ma opposti in segno rispetto al semiperiodo precedente.

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Figura 4.1.4 Dettaglio della transizione ON-OFF di M1

In questa modalitร  di funzionamento il modello ottenuto applicando lโ€™approssimazione di prima armonica rispecchia bene il reale comportamento del convertitore, in quanto la corrente che scorre nel circuito risonante รจ puramente sinusoidale. Si riporta qui per comoditร  il circuito linearizzato equivalente di figura 3.3, adattandolo al caso specifico (fig. 4.1.5).

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Dato che lโ€™impedenza di un bipolo LC serie che lavora alla frequenza di risonanza รจ nulla, lโ€™impedenza di ingresso complessiva del circuito si riduce a: ๐‘๐‘–๐‘›(๐‘—2๐œ‹๐‘“๐‘…1) = ๐‘—2๐œ‹๐‘“๐‘…1๐ฟ๐‘ 1 +๐‘—2๐œ‹๐‘“๐‘…๐‘…1๐ฟ๐‘ ๐‘Ž๐‘ โ‰… (88 + ๐‘—38.8)ฮฉ da cui si ottiene: ๐‘–๐ฟ๐‘ (๐‘ก) = 2 ๐œ‹๐‘‰๐‘–๐‘›

|๐‘๐‘–๐‘›|sin(2๐œ‹๐‘“๐‘…1๐‘ก โˆ’ arg(๐‘๐‘–๐‘›)) = 2.65 sin(2๐œ‹๐‘“๐‘…1๐‘ก โˆ’ 0.42) ๐ด dove ๐œ‘ = 0.42๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘‘ = 23.8ยฐ รจ lo sfasamento tra la componente fondamentale della tensione impressa e la corrente (in ritardo) che scorre nel circuito risonante. Lโ€™espressione di ๐‘–๐ฟ๐‘ (๐‘ก) trovata coincide con buona approssimazione con quella deducibile dal grafico di fig. 4.1.6. Si noti che lโ€™angolo di ritardo della corrente รจ determinato dalla condizione di carico: se il carico va in corto la corrente tende ad andare in fase con la tensione e non cโ€™รจ piรน margine per garantire ZVS; sarร  bene prevedere la condizione di sovraccarico o corto e gestirla.

A livello energetico รจ possibile distinguere due fasi collocate durante il periodo di conduzione di M1, cioรจ quando la tensione impressa al circuito risonante dal leg di interruttori รจ non nulla: lโ€™intervallo di tempo in cui la corrente ๐ผ(๐ฟ๐‘ ) รจ positiva corrisponde alla fase di cessione attiva dellโ€™energia dalla sorgente al carico, mentre il lasso di tempo precedente, in cui la tensione impressa ๐‘‰๐ป๐ต vale sempre ๐‘‰๐‘–๐‘› ma la corrente รจ negativa, costituisce la fase rigenerativa, quando cioรจ lโ€™energia viene restituita alla sorgente di ingresso. Lโ€™energia di questโ€™ultima fase va a sottrarsi a quella fornita dalla prima, riducendo (quindi regolando) il flusso netto di energia dalla sorgente al carico. Diminuendo lo sfasamento tra la corrente e la tensione impressa รจ possibile aumentare il fattore di potenza in ingresso, purchรฉ rimangano valide le condizioni per lo ZVS. Durante il periodo di conduzione di M2, cioรจ quando la tensione impressa dal leg al circuito risonante รจ nulla, si ha il ricircolo della corrente, ovvero il flusso energetico verso valle avviene a spese dellโ€™energia immagazzinata dal risonatore durante la fase precedente (la gran parte sul condensatore).

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Figura 4.1.6 Dettaglio delle forme d'onda in risonanza

Per quanto riguarda la tensione ai capi del condensatore ๐ถ๐‘Ÿ, bisogna tenere presente che in regime periodico la tensione ai capi di un induttore ha valor medio nullo, per cui il valor medio di tensione dellโ€™onda quadra in ingresso al circuito risonante (๐‘‰๐‘–๐‘›

2 ) ricade tutto sulla capacitร , che quindi ha anche la funzione di blocco della componente dc. Lโ€™espressione di ๐‘ฃ๐ถ๐‘Ÿ(๐‘ก) รจ il risultato dellโ€™integrazione della corrente espressa precedentemente:

๐‘ฃ๐ถ๐‘Ÿ(๐‘ก) = ๐ผ๐ฟ๐‘  2๐œ‹๐‘“๐‘…1๐ถ๐‘Ÿsin (2๐œ‹๐‘“๐‘…1๐‘ก โˆ’ ฯ† โˆ’ ๐œ‹ 2) + ๐‘‰๐‘–๐‘› 2 = = (253 sin(2๐œ‹๐‘“๐‘…1๐‘ก โˆ’ 1.99) + 200)๐‘‰

Anche in questo caso lโ€™equazione ottenuta seguendo il metodo FHA ricalca bene la forma dโ€™onda reale (fig. 4.1.6, curva corrispondente a

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La corrente al secondario del trasformatore, data dalla somma delle correnti che scorrono nei due diodi rettificatori, รจ una sinusoide raddrizzata (ultimo grafico di fig. 4.1.3) di ampiezza:

๐ผ๐‘Ÿ๐‘’๐‘๐‘ก = ๐œ‹ 2๐ผ๐‘œ๐‘ข๐‘ก = ๐œ‹ 2 ๐‘ƒ๐‘œ๐‘ข๐‘ก ๐‘‰๐‘œ๐‘ข๐‘ก = ๐œ‹ 2 300 24 โ‰… 19.63๐ด

Infine, dato che la corrente attraverso lโ€™induttanza parallela รจ unโ€™onda triangolare a valor medio nullo con pendenza ยฑ๐‘Žโˆ™๐‘‰๐‘œ๐‘ข๐‘ก

๐ฟ๐‘ nei rispettivi semiperiodi, il suo valore di picco, in modulo, risulta pari alla metร  del valore picco-picco:

๐‘Ž โˆ™ ๐‘‰๐‘œ๐‘ข๐‘ก ๐ฟ๐‘

๐‘‡๐‘ 

4 = 1.32๐ด

In sintesi, in risonanza il carico RL vede direttamente la tensione impressa dalla rete di switch, dato che la tensione ai capi della serie LC รจ nulla, per cui vale ๐‘‰๐‘–๐‘›

2 = ๐‘Ž โˆ™ ๐‘‰๐‘œ๐‘ข๐‘ก indipendentemente dal valore di ๐‘…๐‘œ๐‘ข๐‘ก. Pertanto, ci si riferisce alla risonanza come al โ€œpunto di lavoro indipendente dal caricoโ€.

Si noti come il riconoscimento della equazione sopra determini che, per definizione, il guadagno di tensione ๐‘€ รจ unitario nella condizione di funzionamento in risonanza (a meno di non tener conto di fenomeni di perdita). Poichรฉ in risonanza il convertitore opera senzโ€™altro con prestazioni eccellenti non meraviglia che si cerchi di dimensionare il rapporto spire in modo che lโ€™equazione sopra sia soddisfatta quando le tensioni di ingresso e di uscita sono quelle nominali.

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