ANNO 2011 TIPOLOGIA POTENZA (GWh) %
9.9 ANALISI DI SENSIBILITA’
Sulla base delle incertezze attribuite ai dati come descritto nel Capitolo 7, Paragrafo 7.7, si è proceduto a valutare come tali incertezze influiscono sui risultati dell’elaborazione. In particolare è stato determinato se le incertezze attribuite ai dati, abbiano un’influenza nel far variare i risultati ottenuti dai confronti fra i differenti scenari.
È stato possibile effettuare ciò utilizzando il metodo di calcolo delle incertezze di Monte Carlo, ed in particolare utilizzando una particolare funzione del SimaPro che calcola per un certo numero di volte il valore degli impatti del processo considerato facendo variare ciascun dato tra il valore da noi attribuito e sottraendovi o sommandovi un valore uguale o inferiore al valore di incertezza che vi abbiamo riferito.
Tale operazione può essere fatta confrontando solamente due valori alla volta, viene poi calcolato il numero di volte per cui un processo risulta meno impattante rispetto ad un altro e, valutando i risultati ottenuti con quelli del confronto ottenuto mediante l’analisi dei processi, si può controllare se i risultati sono coerenti, ossia se il processo che risulta dall’analisi Monte Carlo ambientalmente meno impattante per un dato intervallo di confidenza, è anche quello che risulta favorito dalla Valutazione degli Impatti. Il metodo valuta statisticamente le differenze fra due scenari considerati, per un determinato livello di confidenza, quando i dati di processo sono fatti variare statisticamente all’interno di un intervallo di incertezza. Se il numero delle iterazioni favorevoli ad uno dei due prodotti è superiore al 95% (livello di confidenza), la differenza è considerata rilevante.
Nel caso specifico di questo studio, sono state effettuate due comparazioni, la prima tra lo scenario del 1996 e quello del 2007, la seconda tra quello del 2007 e quello del 2011. La scelta degli scenari considerati è motivata dal fatto che il 1996 rappresenta la
modellazione dell’impianto quando ancora non era attivo il sistema di recupero energetico, mentre il 2007 è stato scelto perché rappresenta una configurazione impiantistica con ancora attive le Linee 1, 2 e 3 e con il sistema di recupero energetico attivo, il 2011 è stato selezionato invece perché si tratta dell’anno più recente valutato, con tutte le innovazioni tecnologiche di cui si è parlato presenti e con la sola Linea 4 attiva. Poiché, come detto, i confronti possono essere effettuati solamente comparando due scenari alla volta, è stato comparato lo scenario del 1996 con quello del 2007, e quello del 2007 con il 2011. Il calcolo è stato effettuato in entrambi i casi impostando l’esecuzione di 1000 iterazioni ed impostando l’intervallo di fiducia al 95%.
A seguire sono riportati i risultati.
9.9.1 CONFRONTO IMPATTI 1996-2007
È innanzitutto riportato sotto il risultato, espresso come grafico, del confronto fra gli impatti del 1996 e 2007 (Figura 9.29).
Figura 9.29 –Analisi Monte Carlo, confronto impatti 1996-2007
Le barre blu rappresentano la percentuale di iterazioni in cui gli impatti relativi al 1996 sono risultati maggiori o uguali del 2007, mentre le barre grigie rappresentano la percentuale di volte per cui esso è risultato meno impattante.
Come si può chiaramente vedere dal grafico, per tutte le categorie di impatto, è evidente che il numero di iterazioni in cui lo scenario del 1996 è risultato il più impattante è più elevato; ciò è in linea con quanto riscontrato nel corso della valutazione dei risultati della caratterizzazione, in cui lo scenario 2007 evidenzia impatti notevolmente inferiori, grazie alle operazioni di ristrutturazione degli anni 2000 ed all’introduzione del sistema di recupero energetico. In particolare, per le categorie di impatto respiratory organics, respiratory inorganics, ozone layer, minerals, fossil fuels ed acidification/eutrophication
-100% -90% -80% -70% -60% -50% -40% -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Acidification/ Eutrophication Carcinogens Climate change Ecotoxicity Fossil fuels Minerals Ozone layer Resp. inorganics Resp. organics
si è superato il valore di soglia del 95%, per cui è considerata rilevante la differenza registrata.
Per alcune di esse, le ragioni di tale differenza sono evidenti: l’entità della categoria respiratory inorganics è infatti notevolmente influenzata dalla notevole diminuzione dell’emissione di NOx e polveri, la diminuzione dell’emissione di NOx ed SOx spiega anche perché il 2007 risulta meno impattante per quanto riguarda la categoria acidification/eutrophication. L’introduzione del sistema di recupero energetico ha implicato per l’anno 2007 un risultato migliore per la categoria fossil fuels ed anche la categoria ozone layer ne risulta influenzata. Quanto alle rimanenti categorie di impatto, è comunque evidente il vantaggio dello scenario del 2007 rispetto a quello 1996, sebbene senza superamento del valore soglia. In particolare ciò è vero per lo scenario climate change, per il quale l’abbattimento dell’impatto è correlato all’attivazione del sistema di recupero energetico. Per quanto riguarda le categorie carcinogens ed ecotoxicity, si registra comunque un impatto inferiore per il 2007, anche se la differenza non è elevata, ed è attribuibile ad una minore emissione di metalli pesanti, tuttavia queste due categorie sono piuttosto influenzate anche dalla dismissione delle scorie, la cui quantità per unità di rifiuti inceneriti è rimasta stabile nei due anni considerati.
9.9.2 CONFRONTO IMPATTI 2007-2011
Analogamente a quanto fatto sopra, sono ora riportati i risultati relativi alla comparazione effettuata tra i risultati del 2007 e 2011 (Figura 9.30).
Figura 9.30 –Analisi Monte Carlo, confronto scenari 2007-2011
Le barre blu rappresentano la percentuale di iterazioni per cui la configurazione del 2007 risulta meno impattante di quella relativa al 2011, mentre le barre gialle rappresentano la situazione opposta. -100% -90% -80% -70% -60% -50% -40% -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Acidification/ Eutrophication Carcinogens Climate change Ecotoxicity Fossil fuels Minerals Ozone layer Resp. inorganics Resp. organics
Dal grafico si denota che lo scenario relativo al 2011 è complessivamente meno impattante; lo scarto è inferiore rispetto a quello inerente il confronto fra 1996 e 2003 in quanto in entrambi gli anni considerati è attivo il sistema di recupero energetico e sono installate efficienti tecnologie di depurazione fumi, tuttavia il 2011 risulta più favorevole grazie alla maggiore efficienza di recupero energetico, alle innovazioni tecnologiche installate sulla Linea 4 ed allo spegnimento delle vecchie linee.
Le categorie per cui è superato il valore limite del 95%, sono: respiratory organics, respiratory inorganics, minerals ed acidification/eutrophication. La differenza relativa per le categorie respiratory inorganics ed acidification/eutrophication sono strettamente correlate alla diminuzione delle emissioni di NOx causate dall’introduzione del sistema SCR, SOx e particolato emesso.
La differenza dovuta alla maggiore efficienza di recupero energetico, che dovrebbe influire in maniera particolare sulla categoria fossil fuels, non è particolarmente evidente, in quanto, in entrambi i sistemi il recupero energetico è presente; tuttavia la maggiore efficienza del 2011 fa sì il 2007 risulti più impattante in quasi il 65% dei casi.
Quanto invece alla categorie climate change, il 2007 risulta migliore solamente nel 33% dei casi, ciò è in linea con gli impatti maggiori registrati nel 2011, causati dall’emissione di una maggiore quantità di CO2.
Per quanto riguarda la categoria carcinogens, rimane valido il discorso che l’emissione di minori quantità di metalli pesanti contribuisce ad abbatterne l’impatto, ciò si somma alla diminuzione dell’impatto legato alla generazione di una minore quantità di scorie da inviare in discarica, seppure ciò comporta un effetto minimo dovuto alla diminuzione, dal 30% al 23% in massa, di scorie prodotte rispetto ai rifiuti in ingresso.
Per quel che riguarda invece la categoria ecotoxicity, gli impatti dei due anni risultano simili perchè fortemente legati alla lisciviazione delle scorie dismesse in discarica.
CAPITOLO 10
VALUTAZIONE RECUPERO ENERGETICO
La Direttiva Europea 2008/98, recepita in Italia con il D.Lgs. 205/2010, prevede che un impianto di incenerimento possa essere considerato un impianto di recupero energetico se il valore di efficienza, calcolata secondo la formula descritta nella stessa legge, è superiore a:
• 0,60 per gli impianti funzionanti e autorizzati prima del 1° gennaio 2009;
• 0,65 per gli impianti autorizzati dopo il 31 dicembre 2008.
L’impianto da noi considerato rientra nel secondo caso, poiché la nuova, definitiva, Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA n. 13 del 28/01/2009), è stata rilasciata nel 2009. Il punto chiave su cui è stata sviluppata la nuova normativa è che l’incenerimento dei rifiuti può essere considerato un’operazione di recupero solo se il recupero energetico avviene con un’alta efficienza energetica.
10.1 FORMULA PER IL CALCOLO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA SECONDO