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L’analisi statistica è stata eseguita mediante un software commerciale (GraphPad Prism 5). Per determinare la normalità della distribuzione dei dati è stato usato il test di Shapiro-Wilk. I dati distribuiti normalmente sono stati espressi come media ± deviazione standard, mentre i dati non normalmente distribuititi sono stati riportati con mediana (range).

È stata valutata la correlazione (test di Spearman), la regressione lineare e la regressione non lineare tra i parametri di LA/Ao, LADn e LAVn.

Le differenze di LA/Ao, LADn e LAVn tra cani appartenenti alle classi ACVIM B1, B2 e C sono state valutate con l'utilizzo del test ANOVA 1-via o con il test di Kruskal-Wallis in accordo alla distribuzione dei dati. Un valore di P<0.05 è stato considerato come significativo.

3. Risultati

Nello studio sono stati inclusi 66 cani affetti da malattia mitralica cronica, di cui 41 maschi e 25 femmine (Grafico 1).

Grafico 1 – Distribuzione della popolazione in base al sesso.

L’età mediana era di 12 anni (range: 3 anni – 16,5 anni) e la mediana del peso corporeo era di 9,25 Kg (range, 1,5 kg – 36 kg).

La maggior parte della popolazione oggetto dello studio era formata da meticci (n=22), per il resto da Cavalier King Charles Spaniel (n=7), Barboncini Nani e Toy (n=6), Pincher (n=5), Bassotti (n=3), Chihuahua (n=3), Labrador (n=2), Golden Retriever (n=2), Breton (n=2), Setter inglesi (n=2) e altre razze meno rappresentate (n=1).

In accordo con la stadiazione ACVIM, 29 cani facevano parte dello stadio B1, 24 cani dello stadio B2, 13 cani dello stadio C (Grafico 2).

Grafico 2 – Prevalenza dei differenti Stadi ACVIM

n = 41; 62%

n = 25; 38%

Cani maschio Cani femmine

0 5 10 15 20 25 30

Stadio B1 Stadio B2 Stadio C

29

24

39

Dall’analisi effettuata con correlazione lineare e regressione lineare tra i valori di LADn con quelli di LAVn, abbiamo ottenuto dei valori di r = 0,87, R2 = 0,81 e P < 0,0001. Mentre correlando i valori di LA/Ao e LAVn, abbiamo ottenuto dei valori di r = 0,92, R2 = 0,83, e P < 0,0001.

Invece, utilizzando la regressione non lineare tra LADn e LAVn, abbiamo ottenuto un R2 = 0,82, mentre tra LA/Ao e LAV si è ottenuto un R2 = 0,89.

I grafici e i valori statici delle correlazioni sono consultabili nel Grafico 3 e 4, con le rispettive tabelle.

Graf 3 – Correlazione tra LA/Ao e LAVn Graf 4 – Correlazione tra LAVn e LAVn r = 0,87

R2 = 0,81 (regressione lineare)

R2 = 0,82 (regressione non lineare) P < 0,0001

r = 0,92

R2 = 0,83 (regressione lineare)

R2 = 0,89 (regressione non lineare) P < 0,0001

Per la correlazione tra LADn e LAVn, abbiamo poi fissato un cut off di LAVn = 4 mg / kg, e separato il grafico in due porzioni, una con valori di LAVn < 4 mg / kg, e l’altra con LAVn > 4 mg / kg (Grafico 5 e Grafico 6).

Valutando la correlazione lineare e la regressione lineare e non lineare, si è ottenuto per il grafico con valori di LAVn < 4 mg / kg un r = 0,86, R2 = 0,74 (con regressione lineare), R2 = 0,74 (con regressione non lineare), mentre per i valori di LAVn > 4 mg / kg un r = 0,66, R2 = 0,44 (con regressione lineare), R2 = 0,58 (con regressione non lineare) (Grafico 5 e 6 e rispettive tabelle).

Grafico 5: Correlazione tra LADn e LAVn con valori di LAVn < 4 ml/kg

Grafico 6: Correlazione tra LADn e LAVn con valori di LAVn > 4 ml/kg.

r = 0,86

R2 = 0,74 (regressione non lineare) R2 = 0,74 (non lineare)

r = 0,66

R2 = 0,44 (regressione lineare) R2 = 0,58 (regressione non lineare)

In tabella sono elencati i valori di LA/Ao, LADn e LAVn nei vari cani della popolazione in esame, esperessi come mediana e range (Tabella 7)

Totale soggetti (n=66)

Stadio B1 (n=29) Stadio B2 (n=24) Stadio C (n=13)

LA/Ao 1,43 (1,14 – 1,54) 1,83 (1,62 – 2,34) 2,77 (1,9 – 3,82) LADn 13,4 (11 – 18,9) 18,55 (13,30 – 26,30) 24,70 (18,7 – 28,5)

LAVn 1,09 (0,64 - 1,84) 2,13 (1,11 – 5,02) 5,62 (2,47 – 9,77)

Tabella 7: I dati rappresentano la mediana (range).

Nel nostro studio, i valori di LAVn, LA/Ao e LADn, sono risultati significativamente aumentati (P>0,05) nei pazienti in stadio B2 rispetto a quelli di stadio B1, e a loro volta significativamente aumentati nei pazienti di stadio C, rispetto ai B2 e ai B1. (Grafico 7, 8 e 9)

41

Grafico 7. Valori di LA/Ao suddivisi nelle diverse classi ACVIM.

Grafico 8. Valori di LADn suddivisi nelle diverse classi ACVIM.

I valori mediani di LAVn del nostro studio appaiono significativamente aumentati rispetto a quelli descritti in bibliografia.

LAVn Stadio B1 Stadio B2 Stadio C

(Hollmer et al, 2017) 0,66 (0,27 – 0,92) 1,31 (0,95 – 2,61) 3,79 (2,46 – 7,02) Nostro studio 1,09 (0,64 – 1,84) 2,13 (1,11 – 5,02) 5,62 (2,47 – 9,77)

43

4. Discussione

Questo studio compara tre differenti tecniche ecocardiografiche per determinare le dimensioni dell’atrio sinistro.

In medicina umana il metodo piu sensibile e prognostico per la valutazione delle dimensioni atriali sinistra è il LAV.100, 102, 103 Anche in medicina veterinaria il miglior metodo per valutare le dimensioni

atriali è il calcolo del LAV,93, 110, 116 tuttavia questa tecnica richiede maggiore esperienza e tempo

nell’effettuare le proiezioni e le misurazioni necessarie.

Analogalmente a precedenti studi, i nostri dati hanno evidenziato che il LAVn aumenta progressivamente nelle differenti classi ACVIM. Tuttavia dal nostro studio emergono dei valori mediani di LAV significativamente più alti rispetto a quelli precedentemente descritti.72 Ciò potrebbe essere dovuto alla differente gravità della malattia mitralica cronica tra le diverse popolazioni oggetto di studio, oppure più verosimilmente a differenti tecniche di misura, in quanto in medicina veterinaria non sono ancora presenti delle linee guida sulla misurazione del LAV.

In medicina umana è stato dimostrato che il LAV può essere stimato con buona accuratezza da una semplice misura del LAD, utilizzando equazioni non lineari con un modello ellittico, solo nei casi in cui il calcolo del volume atriale non possa essere eseguito.128 In medicina veterinaria ad oggi il LAD è comunemente utilizzato nella pratica clinica nel gatto, dove risulta più facile e veloce da ottenere rispetto al rapporto LA/Ao ed aiuta nella diagnosi di scompenso cardiaco in questa specie.129 Nel cane il LAD è un parametro descritto,59, 117, 130, 131 ma ancora poco utilizzato nella pratica clinica. In particolare si utilizza il rapporto tra LAD ed anulus dell’aorta, come indice per valutare un eventuale ingrandimento atriale sinistro.59 Solo recentemente è stata dimostrata l’applicabilità clinica di questo rapporto, essendo un metodo semplice e sensibile nell’individuare ingrandimento atriale sinistro in pazienti con rigurgito mitralico.132

Il principale risultato del nostro studio è rappresentato dal fatto che la correlazione tra LADn e LAVn risulti migliore rispetto a quella tra LA/Ao e LAVn (r = 0,92 e r = 0,87 rispettivamente).

Inoltre, sia la relazione tra LADn e LAVn (R2 = 0,89) e quella tra LA/Ao e LAVn (R2 = 0,82) sono risultate di tipo non lineare. Questo significa, come già riportato in precedenti studi per il LA/Ao,93 che ad alti ingrandimenti dell’atrio sinistro le dimensioni lineari ne sottostimano la gravità.

Per quanto riguarda la regressione del LA/Ao e LAVn si ottengono dei valori di R2 molto simili tra la regressione lineare (R2 = 0,81) e quella non lineare (R2 = 0,82). Questo potrebbe essere dovuto al numero esiguo di casi, infatti probabilmente aumentando il numero di dati, e quindi aumentando i

valori di LA/Ao, è probabile che la differenza tra i valori di R2 calcolati con regressione lineare e quelli calcolati con regressione non lineare, sarebbe aumentata.

Mentre se analizziamo il tipo di regressione tra LADn e LAVn, si ottengono dei valori di R2 significativamente diversi tra la regressione lineare (R2 = 0,83) e quella non lineare (R2 = 0,89). Infatti la regressione tra i due parametri è di tipo lineare fino a circa un valore di LAVn = 4 ml / kg, e diventa di tipo non lineare a valori più altri. Anche la correlazione tra i due parametri con valori di LAVn < 4 ml / kg è migliore (r = 0,86), rispetto a quella con valori di LAV > 4 ml / kg (r = 0,66).

Inoltre dalla bibliografia emerge che misurando più volte nell’arco della stessa giornata i valori di LAD e di LA/Ao sia in cani sani che in cani affetti da malattia mitralica cronica, il LAD ha un coefficiente di variazione (CV) inferiore rispetto al LA/Ao (CV = 4,2 e CV = 6,4 rispettivamente).117

Tutto questo ci porta a dire che il LADn potrebbe essere uno strumento migliore rispetto al LA/Ao per quanto riguarda l’indivuazione di ingrandimento atriale.

Questo studio presenta dei limiti.

Primo, non è stato possibile inserire un gruppo di controllo di animali sani, questo perché nel periodo di studio non abbiamo avuto un numero sufficiente di cani sani in cui è stato possibile acquisire il LAV. Secondo, non è stata statisticamente esaminata la variabilità inter e intra operatore per i parametri valutati, considerando i risultati ottenuti da studi precedenti che attestavano una ripetibilità nella misurazione del LAD molto buona sia in medicina veterinaria,117 sia in medicina umana.128 Terzo, non sono state prese in cosiderazione le condizioni di nutrizione dei soggetti (BCS, Body Condition Score), che potrebbero far variare il peso tra animali di uguale struttura corporea,59 infatti un BCS elevato potrebbe influire sottostimando l’ingrandimento atriale mentre al contrario un BCS ridotto potrebbe sovrastimare l’ingrandimentro atriale. Tuttavia, nello studio non erano presenti cani gravemente cachettici o sovrappeso.

45

5. Conclusione

In conclusione, il LADn risulta essere uno strumento efficace nella valutazione della dimensione dell’atrio sinistro e potrebbe avere una migliore accuratezza diagnostica per la diagnosi di ingrandimento atriale sinistro rispetto al tradizionale rapporto LA/Ao.

Auspichiamo ulterirori studi per definire il potenziale ruolo prognostico del LAD in corso di MMVD. Sono infine auspicabili delle linee guida veterinarie per il calcolo del LAV, in modo da ottimizzare la standardizzazione di questo utile parametro clinico.

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