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Analisi temporale dei dati nazionali e tendenze recenti: principali indicatori

Nel documento la SICUREZZa STRaDalE IN SICIlIa 56 56 (pagine 39-44)

3. analisi statistica dell’incidentalità stradale: confronti

3.1 la rilevazione istat degli incidenti stradali con lesioni alle persone: l’organiz- l’organiz-zazione e l’analisi dei dati nazionali

3.1.2 Analisi temporale dei dati nazionali e tendenze recenti: principali indicatori

Nel 2012 gli incidenti stradali con lesioni a persone rilevati in Italia1 sono stati 186.726 e hanno causato il decesso di 3.653 persone mentre altre 264.716 sono rimaste ferite (Tavola 3.1). Ogni giorno, durante il 2012, si sono verificati in media 512 incidenti stradali, che hanno comportato lesioni alle persone e, in particolare, la morte di 10 individui e il ferimento di altri 725. Rispetto al 2011, si riscontra una diminuzione del numero di incidenti (-9,2 per cento), feriti (-9,3 per cento) e morti (-5,4 per cento).

1 La rilevazione, per i dati riferiti al 2012, si è basata su accordi di collaborazione, mediante l’adesione a un

Protocollo di intesa o a convenzioni, con alcune Regioni e Province per le attività di raccolta e monitoraggio. Le Regioni aderenti al Protocollo d’intesa con l’Istat sono: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana. Le province autonome e le province aderenti a convenzioni con l’Istat sono: Bolzano/ Bozen, Trento, Vicenza, Treviso, Rovigo, Viterbo, Crotone, Pesaro e Urbino.

Con riferimento alla serie temporale 2001-2012, in Italia si registra un trend di-scendente e continuo del numero dei morti e anche degli incidenti e dei feriti, anche se con variazioni percentuali più contenute. Gli incidenti stradali con lesioni a perso-ne sono passati, infatti, da 263.100 a 186.726, con un calo complessivo del 29 per cento; i morti sono passati da 7.096 a 3.653 (-48,5 per cento) e i feriti da 373.286 a 264.716 (-29,2 per cento) (Figura 3.1 e Tavola 3.1).

figura 3.1 - incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti in italia - anni 2001-2012 (valori assoluti)

Fonte: Elaborazione su dati Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

L’indice di mortalità calcolato come rapporto tra i morti e gli incidenti stradali (moltiplicato 100) varia da 2,70 a 1,96 morti ogni 100 incidenti; il tasso di mortalità in incidenti stradali, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e la popolazione residente (per 1.000.000), passa da 124,5 nel 2001 a 60,1 nel 2012 (Tavola 3.1).

Per quanto concerne la localizzazione degli incidenti stradali, nel 2012, sulle strade urbane si sono verificati 141.715 incidenti (75,9 per cento del totale) che han-no causato 191.521 feriti (pari al 72,3 per cento del totale) e 1.562 morti (pari al 42,8 per cento del totale). Sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.398 (pari al 5,0 per cento del totale) con 15.852 feriti (6,0 per cento del totale) e 330 decessi (9,0 per cen-to del cen-totale) mentre sulle altre strade extraurbane, comprensive delle strade Statali, Provinciali, Comunali extraurbane e Regionali, sono avvenuti 35.613 incidenti, che hanno causato 57.343 feriti e 1.761 morti (19,1 per cento, 21,7 per cento e 48,2 per cento dei rispettivi totali) (Tavola 3.2).

Nel 2012 si osserva una riduzione, rispetto al 2011, del numero di incidenti con lesioni a persone, morti e feriti su tutti gli ambiti stradali. Tale diminuzione è più ac-centuata sulle autostrade, dove si registra un calo del numero degli incidenti con lesioni del 14,6 per cento, dei morti del 2,4 per cento e dei feriti del 14,4 per cento. Va segnalato che il calo dell’incidentalità sulla rete autostradale è iniziato nel 2008, ha

263.100 186.726 373.286 264.716 7.096 3.653 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000 400.000 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12

Incidenti Feriti Morti

Scala Serie Morti Scala Serie Incidenti e Feriti

tavola 3.1 - incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti (a) - anni 2001-2012 (b) (valori assoluti, indici di mortalità, morti per milione di abitanti e variazioni percentuali)

Anni

incidenti (c)

Morti Feriti Morti per milione di abitanti (d) indice di mortalità (e) Variazione per-centuale annua del numero morti (f) Variazione percentuale del numero morti rispetto al 2001 (f) 2001 263.100 7.096 373.286 124,5 2,70 - -2002 265.402 6.980 378.492 122,1 2,63 -1,6 -1,6 2003 252.271 6.563 356.475 113,9 2,60 -6,0 -7,5 2004 243.490 6.122 343.179 105,2 2,51 -6,7 -13,7 2005 240.011 5.818 334.858 99,3 2,42 -5,0 -18,0 2006 238.124 5.669 332.955 96,2 2,38 -2,6 -20,1 2007 230.871 5.131 325.850 86,4 2,22 -9,5 -27,7 2008 218.963 4.725 310.745 79,0 2,16 -7,9 -33,4 2009 215.405 4.237 307.258 70,4 1,97 -10,3 -40,3 2010 (g) 212.997 4.114 304.720 68,0 1,93 -2,9 -42,0 2011 205.638 3.860 292.019 63,7 1,88 -6,2 -45,6 2012 186.726 3.653 264.716 60,1 1,96 -5,4 -48,5

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

(a) I dati della rilevazione statistica degli incidenti stradali con lesioni a persone possono essere soggetti a revisione su richiesta degli organi diretti e intermedi di rilevazione. Il termine ultimo stabilito per l’invio del dato consolidato, riferito all’anno t, ad Istat è il 31/5 dell’anno t+1.

(b) Gli incidenti stradali sono stati verbalizzati, nel 2012, nel maggior numero dei casi dalla Polizia Locale (66,5 per cento). La Polizia Stradale e i Carabinieri hanno rilevato, rispettivamente, il 16,7 per cento e il 16,6 degli incidenti. Lo 0,2 per cento è stato registrato, invece, da altri organi di rilevazione . A partire dall’anno 2012, inoltre, l’Arma dei Carabinieri ha adottato una modalità di acquisizione informatizzata per i dati sugli incidenti stradali con lesioni a persone. Tale modalità è stata implementata gradualmente sul territorio nazionale.

(c) L’incidente stradale viene definito come «quell’evento in cui è coinvolto almeno un veicolo in circolazione sulla rete stradale e che comporti lesioni alle persone (morti entro il trentesimo giorno e/o feriti)».

(d) Morti su popolazione media residente (per 1.000.000). Per i dati 2011 e 2012 i tassi di mortalità per l’Italia sono stati desunti dalla pubblicazione dell’ European Transport Safety Council, Annual PIN report. Year 2012-2013 - http://www.etsc.eu/PIN-publications.php per poter effettuare il confronto internazionale (popolazione desunta da sito Eurostat – Statistical Data-base http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/statistics/search_database ).

(e) Rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone, moltiplicato 100. (f) La variazione percentuale annua è calcolata per l’anno t rispetto a t-1 su base variabile:

100 * )1 M M ( tt1 e 100 * )1 M M ( 2001t .

(g) Il dato per l’anno 2010 è stato revisionato su richiesta della Regione Toscana, aderente al Protocollo di intesa con Istat per il decentramento della rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone.

raggiunto un picco nel 2009 (con una flessione del numero di morti del 22,6 per cento rispetto all’anno precedente), ha subìto una battuta d’arresto tra il 2009 e il 2010, per poi proseguire fino al 2012. Si tratta di un importante risultato ottenuto soprattutto a seguito dell’implementazione del sistema “Tutor” di controllo elettronico sulla velocità media, introdotto nel 2006 e diffusosi progressivamente su un numero sempre cre-scente di tratte autostradali.

Anche sulle strade urbane si registrano sensibili riduzioni del numero di incidenti stradali con lesioni (-9,7 per cento), di morti (-10,4 per cento) e di feriti (-10,1 per cento). Sulle strade extraurbane le diminuzioni risultano più contenute, e pari rispet-tivamente a -5,3 per cento (incidenti), -1,0 per cento (morti), -5,2 per cento (feriti).

L’indice di mortalità conferma che gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane, dove si verificano 4,94 decessi ogni 100 incidenti (4,73 nel 2011). Sulle autostrade l’indice di mortalità è pari a 3,51 (3,13 nel 2011). Gli incidenti sulle strade urbane sono meno gravi, con 1,10 morti ogni 100 incidenti.

Sulle strade extraurbane e sulle autostrade l’indice di mortalità risulta in aumento rispetto al 2011, rimane invece stabile per le strade urbane (Tavola 3.2 e Tavola 3.3).

tavola 3. 2 - incidenti stradali con lesioni a persone secondo la categoria della strada - anno 2012 (valori assoluti e variazioni percentuali 2012/2011)

CATEGORiA

DELLA STRADA incidenti Morti Feriti

Variazione percentua-le incidenti 2012/2011 Variazione percentuale Morti 2012/2011 Variazione percentuale Feriti 2012/2011 Strade urbane 141.715 1.562 191.521 -9,7 -10,4 -10,1 Autostrade e raccordi 9.398 330 15.852 -14,6 -2,4 -14,4

Altre strade (a) 35.613 1.761 57.343 -5,3 -1,0 -5,2

Totale 186.726 3.653 264.716 -9,2 -5,4 -9,3

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

(a) Sono incluse nella categoria “Altre strade”, le strade Statali, Regionali e Provinciali fuori dall’abitato e Comunali extraurbane.

La serie storica degli incidenti e morti, in valore assoluto, e quella degli indici di mortalità 2001-2012 per categoria della strada mostrano come, in particolare per le autostrade e per le strade extraurbane, l’ammontare di incidenti e morti e i valori degli indici di mortalità siano diminuiti in maniera consistente e costante nel tempo. Gli indi-ci di mortalità sono infatti passati, rispettivamente, per le indi-citate categorie di strada, da 5,05 e 6,88 a 3,51 e 4,94 (morti per 100 incidenti). Tali livelli, però, malgrado i notevoli miglioramenti nel tempo, legati all’attuazione di numerosi interventi su infrastrutture e implementazione di misure per la sicurezza stradale, rivelano ancora, negli anni più recenti, una elevata pericolosità degli incidenti avvenuti sulle strade fuori dell’abitato. Per le strade urbane i livelli degli indici di mortalità sono invece decisamente più bassi e stabili nel tempo, anche se occorre tenere conto che il numero degli incidenti e dei morti in ambito urbano rappresenta da sempre una percentuale consistente del totale (nel 2012 rispettivamente il 76 per cento e 43 per cento circa) (Tavola 3.3).

.

tavola 3.3 - incidenti, morti e indici di mortalità secondo la categoria della strada (a) - anni 2001-2012

(valori assoluti e valori percentuali)

Anni

Stradaurbana Autostrada Altra strada

incidenti Morti mortalità indice di

(a) incidenti Morti

indice di mortalità

(a) incidenti Morti

indice di mortalità (a) 2001 204.627 3.351 1,64 15.306 773 5,05 43.167 2.972 6,88 2002 199.028 3.083 1,55 16.359 801 4,90 50.015 3.096 6,19 2003 192.798 2.746 1,42 14.842 711 4,79 44.631 3.106 6,96 2004 186.087 2.596 1,40 14.002 648 4,63 43.398 2.878 6,63 2005 184.411 2.588 1,40 14.010 577 4,12 41.589 2.653 6,38 2006 182.175 2.494 1,37 13.319 590 4,43 42.627 2.585 6,06 2007 176.895 2.269 1,28 13.635 526 3,86 40.338 2.336 5,79 2008 168.088 2.070 1,23 12.372 452 3,65 38.503 2.203 5,72 2009 163.715 1.892 1,16 12.200 350 2,87 39.489 1.995 5,05 2010 (b) 161.616 1.782 1,10 12.079 376 3,11 39.302 1.956 4,98 2011 157.023 1.744 1,11 11.007 338 3,07 37.608 1.778 4,73 2012 141.713 1.562 1,10 9.400 330 3,51 35.613 1.761 4,94

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

(a) Rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone, moltiplicato 100.

(b) Il dato per l’anno 2010 è stato revisionato su richiesta della Regione Toscana, aderente al Protocollo di intesa con Istat per il decentramento della rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone.

Per quanto riguarda i veicoli coinvolti in incidenti stradali nel 2012, le autovetture rappresentano la categoria di veicolo maggiormente coinvolta negli incidenti stradali, essendo il 66,3 per cento dei veicoli incidentati (230.184 in valore assoluto) (Tavola 3.4). Seguono i motocicli, corrispondenti al 13,6 per cento (47.311 in valore assoluto), gli autocarri, le biciclette e i ciclomotori (rispettivamente il 6,7 per cento, il 5,2 per cento e il 5,0 per cento del totale dei veicoli coinvolti in incidente stradale). Si segnala inoltre che continua ad aumentare, anche se con un rallentamento nel ritmo di cresci-ta, il numero di biciclette coinvolte in incidenti stradali con lesioni a persone (+ 2,6 per cento rispetto al 2011 contro il +12 per cento registrato un anno prima). I conducenti e i passeggeri morti in autovetture a causa di incidente stradale sono pari al 52,9 per cento, mentre quelli rimasti feriti rappresentano il 61,3 per cento del totale. Le vittime della strada su motocicli, pur essendo di meno di quelle su autovetture, rappresenta-no il 26,6 per cento dei decessi, quota molto importante della mortalità complessiva.

tavola 3.4 - Veicoli coinvolti, morti e feriti per categoria di veicolo (a) - anno 2012 (valori assoluti e composizioni percentuali)

CATEGORiA Di VEiCOLO

Valori assoluti Composizioni percentuali indici

di mortalità (c)

Veicoli Morti Feriti Veicoli Morti Feriti

Autovetture 230.184 1.633 149.595 66,3 52,9 61,3 0,71 Autocarri e motocarri 23.173 174 8.009 6,7 5,6 3,3 0,75 Biciclette 17.885 289 16.816 5,2 9,4 6,9 1,62 Ciclomotori 17.512 122 17.657 5,0 3,9 7,2 0,70 Motocicli 47.311 822 47.368 13,6 26,6 19,4 1,74 Quadricicli 691 11 616 0,2 0,4 0,3 1,59 Altri veicoli (b) 10.200 38 3.903 2,9 1,2 1,6 0,37 Totale 346.956 3.089 243.964 100,0 100,0 100,0 0,89

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

(a) Il totale dei morti e dei feriti si riferisce ai soli conducenti e passeggeri morti e feriti in incidente stradale; da tale computo sono esclusi i pedoni.

(b) Nella categoria “Altri veicoli” sono inclusi autobus e filobus, tram, veicoli speciali e altri veicoli.

(c) L’indice di mortalità è calcolato rapportando il numero dei morti e il numero dei veicoli, per categoria di veicolo per 100.

Nel 2012 l’indice di mortalità per categoria del veicolo (morti per 100 veicoli coin-volti) presenta un livello elevato per i motocicli (1,74), per le biciclette (1,62) e qua-dricicli (1,59), mentre i valori per autovetture, autocarri e motocarri raggiungono livelli intorno a 0,70.

Focalizzando l’attenzione sulle utenze deboli della strada (pedoni, centauri e ciclisti) e sull’andamento temporale negli ultimi anni, si rileva che tra il 2001 e il 2012 il numero di pedoni morti in incidente stradale è diminuito di oltre il 45 per cento; per i conducenti e passeggeri di motocicli e ciclomotori la riduzione del numero di morti è stata più contenuta e pari al 33,8 per cento (Tavola 3.5). Per i ciclisti il numero di morti in incidente stradale è diminuito del 21 per cento tra il 2001 e il 2012; tale percentuale è molto più contenuta rispetto alla variazione percentuale totale pari a -48,5 per cento e rivela anche una tendenza all’aumento delle vittime su biciclette in incidenti stradali dal 2010 ad oggi.

Tavola 3.5 - Morti in incidenti stradali e variazioni percentuali per alcuni utenti deboli della strada (a) - Anni

2001-2012 (valori assoluti e variazioni percentuali rispetto al 2001)

Anni

Morti in incidenti stradali (valori assoluti)

Variazione percentuale del numero morti rispetto al 2001 (b)

Pedoni ciclomotoriMotocicli e Biciclette Pedoni ciclomotoriMotocicli e Biciclette

2001 1.032 1.426 366 - - -2002 1.226 1.359 326 18,8 -4,7 -10,9 2003 871 1.555 355 -15,6 9,0 -3,0 2004 810 1.595 322 -21,5 11,9 -12,0 2005 786 1.505 335 -23,8 5,5 -8,5 2006 758 1.473 311 -26,6 3,3 -15,0 2007 627 1.540 352 -39,2 8,0 -3,8 2008 646 1.377 288 -37,4 -3,4 -21,3 2009 667 1.249 295 -35,4 -12,4 -19,4 2010 (a) 614 1.146 263 -40,5 -19,6 -28,1 2011 589 1.088 282 -42,9 -23,7 -23,0 2012 564 944 289 -45,3 -33,8 -21,0

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

(a) Il dato per l’anno 2010 è stato revisionato su richiesta della Regione Toscana, aderente al Protocollo di intesa con Istat per il decentramento della rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone.

(b) La variazione percentuale annua è calcolata per l’anno t rispetto al 2001: 1)*100

M M

( 2001t .

Nel documento la SICUREZZa STRaDalE IN SICIlIa 56 56 (pagine 39-44)