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Analisi delle unità di acquisizione e delle produzioni realizzate in classe

Nel presente capitolo verranno presentate le dodici unità di acquisizione svolte in classe nell’ambito della ricerca condotta. In particolare, saranno illustrate le attività predisposte dal docente-ricercatore al fine di sollecitare gli apprendenti alla realizzazione dei tempi del congiuntivo focalizzati in dipendenza dalle strutture reggenti considerate. Inoltre, si renderà conto, anche attraverso la presentazione di tabelle riassuntive, del numero delle occorrenze realizzate sia dai tre gruppi nel complesso sia nello specifico dai singoli apprendenti in essi inclusi.

7.1. La prima unità: “Gli esempi dello sport”

L’unità di acquisizione con la quale ha preso avvio l’azione didattica avente come focus il congiuntivo presente era intitolata “Gli esempi dello sport” e intendeva approfondire, dal punto di vista contenutistico, l’idea di lealtà e di fair play nel mondo delle competizioni sportive, portando in primo piano, in particolar modo, la vicenda di Alex Schwazer, noto marciatore italiano e pluridecorato campione a livello mondiale, la cui luminosa carriera è stata macchiata da un grave scandalo legato all’utilizzo di sostanze dopanti alla vigilia dei giochi olimpici di Londra del 2012.

Trattandosi della prima unità nella quale veniva presentato il focus morfosintattico preso in esame, gli apprendenti sono stati accompagnati, attraverso la predisposizione di alcune attività di analisi e riflessione sulla lingua, in un percorso induttivo di scoperta delle regole di formazione del congiuntivo presente e del suo uso in dipendenza dalle tre strutture focalizzate, rappresentate dalle reggenze “pensare che”, “sembrare che” e parere che”, il cui verbo era coniugato all’indicativo presente. Nello specifico, in seguito alla lettura di un articolo giornalistico che raccontava la vicenda dell’atleta, agli apprendenti è stata sottoposta un’attività nella quale veniva chiesto loro di individuare, all’interno di due periodi estrapolati dal testo, il modo e il tempo verbale di due verbi opportunamente sottolineati e presentati al congiuntivo presente, e di fornire altresì le motivazioni che ne giustificavano l’uso in quello specifico contesto sintattico. Nell’attività successiva era poi richiesto agli studenti di individuare nell’articolo altri quattro verbi coniugati al congiuntivo presente, di cui veniva in seguito stimolata l’elicitazione delle forme dell’infinito e dell’indicativo presente al fine di trovare delle regolarità nella formazione del congiuntivo presente.

Una volta concluso il percorso di scoperta induttiva delle regole di formazione del congiuntivo presente e tracciato un quadro di natura formale relativo alla coniugazione dei verbi regolari e dei principali verbi irregolari, gli apprendenti sono stati sottoposti nella fase di sintesi dell’unità di acquisizione a delle attività di produzione orale finalizzate alla fissazione delle regole individuate e alla realizzazione di forme verbali al congiuntivo presente in dipendenza dalle strutture reggenti focalizzate. Analizzando nello specifico i diversi tipi di compiti proposti, nella prima attività si invitavano gli studenti a esprimere i loro pensieri relativamente allo sport e ai suoi protagonisti; nella seconda, invece, si richiedeva agli apprendenti di indicare quali potessero essere, a loro parere, le principali differenze esistenti negli stili di vita dei personaggi mostrati in due diverse immagini: un calciatore famoso e un operatore ecologico; l’ultima attività, infine, riprendeva i contenuti del testo già analizzato attraverso la visione di un breve estratto della conferenza stampa indetta da Schwazer in seguito alla diffusione della notizia della sua positività al controllo antidoping, in cui l’atleta racconta, in maniera estremamente partecipata e commossa, il dramma personale vissuto. Sulla scia dei contenuti del video, gli apprendenti sono stati quindi incoraggiati a fornire una loro opinione sul

protagonista della vicenda, indicando, in particolare, se questi meritasse una condanna oppure una seconda opportunità, se le critiche a lui rivolte fossero giuste e cosa dovesse fare l’atleta nella situazione in cui si trovava. Va inoltre specificato che nella consegna di ognuna delle tre attività appena descritte era richiesto esplicitamente l’uso di almeno una delle strutture reggenti focalizzate e, per fornire agli studenti un modello concreto relativo al tipo di lavoro che si intendeva svolgere, è stato altresì presentato un esempio di una produzione ben formata adeguata al compito richiesto66.

Le produzioni realizzate dagli apprendenti nelle tre succitate attività mostrano come, nel complesso, la presenza di occorrenze67 mal formate risulti estremamente carente: su 118 realizzazioni totali,

infatti, solamente 12 si rivelano agrammaticali68. La maggior parte di esse si concentra nel secondo

gruppo, nel quale 8 delle 44 produzioni complessive appaiono scorrette. L’incidenza di tali occorrenze sul numero totale delle voci verbali presentate risulta invece ancora più ridotta nel primo e nel terzo gruppo, i cui apprendenti producono rispettivamente appena 3 e una forma agrammaticale su un totale di 35 e 39 realizzazioni totali rispettivamente formulate.

Approfondendo il quadro statistico relativo alle occorrenze prodotte, emerge come tutti gli apprendenti del primo gruppo, sottoposti a correzione esplicita unita a una spiegazione metalinguistica, realizzino nell’arco delle tre attività un numero di produzioni compreso tra 5 e 6 (cfr. tab. 5)69; l’unica eccezione in tal senso è rappresentata da Katarina, la quale formula in totale 3 sole

occorrenze70.

Studenti A.1 A.2 A.3 Occorrenze totali

C S C S C S C S Katarina (B2) 1 1 1 3 Danijela (B2) 2 2 1 5 Maja R. (B1) 2 2 1 1 5 1 Nemanja (B1) 2 1 1 1 4 1 Ana (B1) 3 2 1 6

66 Tali caratteristiche risultano comuni a tutte le attività proposte nei due cicli di unità di acquisizione finalizzate a favorire la produzione del congiuntivo in dipendenza dalle strutture focalizzate.

67 In questa sede si ricorrerà più volte a espressioni quali occorrenze, produzioni, realizzazioni, forme e voci verbali, che, in mancanza di ulteriori indicazioni, andranno intese come espressioni del congiuntivo presente o imperfetto a seconda del tempo verbale individuato come focus dell’unità di acquisizione o del test di riferimento.

68 Il termine agrammaticale, così come le espressioni scorretto, mal formato ed errato/erroneo, che ricorrono frequentemente nel corso del presente lavoro, viene utilizzato in riferimento esclusivo a quelle forme verbali che non vengono presentate al congiuntivo (presente o imperfetto, a seconda dello specifico tempo verbale oggetto di analisi) nei contesti di reggenza considerati o che presentano nella forma in cui sono presentati elementi giudicati lontani dallo

standard che permettono di formulare su di esse dei giudizi di agrammaticalità.

69 Come si può notare, la tabella, per esigenze di spazio, presenta in alcuni casi le sole iniziali di certe parole. Di seguito, si fornisce quindi una leggenda per facilitare la comprensione e la lettura della tabella: A.1 = attività 1; A.2 = attività 2; A.3 = attività 3; C = produzione corretta; S = produzione scorretta. Infine, il simbolo *, se posto accanto al nominativo di un apprendente, indica che quest’ultimo non era presente alla lezione, mentre se inserito in corrispondenza di una determinata attività, comunica l’assenza dello studente dalla specifica attività considerata. Si noti, infine, che per rendere la lettura della tabella più agevole, si è scelto di non inserire il numero “0” laddove i singoli apprendenti non abbiano presentato nessuna occorrenza (corretta o scorretta) nelle specifiche attività svolte.

70 Va osservato, in generale, come il docente-ricercatore abbia cercato di garantire a tutti gli apprendenti le medesime opportunità di esprimersi e di cimentarsi nella produzione dello stesso numero di occorrenze. Non sempre, tuttavia, una simile intenzione ha trovato un effettivo riscontro nel reale svolgimento delle attività e nei dati emersi dall’analisi delle produzioni formulate: la maggiore intraprendenza di certi apprendenti rispetto ad altri, infatti, ha in certi casi favorito la creazione di un quadro di generale squilibrio riguardo al numero di occorrenze prodotte, che non sempre il docente- ricercatore è stato in grado di riequilibrare attraverso il coinvolgimento di coloro che si erano dimostrati meno inclini a esprimersi.

Mirna (A2) 1 1 2 1 4 1

Jelena R. (A2) 2 2 1 5

Occorrenze

totali 13 1 12 2 7 0 32 3

Tab. 5. Primo gruppo. Distribuzione delle occorrenze prodotte tra gli apprendenti.

In merito alle specifiche occorrenze prodotte, invece, non è possibile riscontrare nelle performance dei singoli apprendenti una piena rappresentatività di tutti i tipi di verbi di cui sono stati approfonditi la morfologia flessionale e l’uso nei contesti di reggenza considerati71: di conseguenza, certi studenti

(per esempio Nemanja) si sono cimentati nella formulazione di voci verbali riconducibili a determinati tipi di verbi (nel caso specifico dell’apprendente menzionato, si fa riferimento ai verbi modali e a quelli appartenenti alla seconda coniugazione), mentre altri discenti (è il caso di Jelena R.) hanno prodotto principalmente forme di altri tipi di verbi (in particolar modo, con riferimento alla studentessa appena citata, voci dei due verbi ausiliari) 72. Le produzioni mal formate, infine, sono

state realizzate da tre apprendenti diversi (Mirna, Nemanja e Maja R.), costituendo, quindi, una parte minoritaria delle occorrenze totali prodotte da ognuno dei suddetti studenti.

Passando all’analisi delle performance offerte dagli apprendenti del secondo gruppo, trattati con il

feedback metalinguistico, si osserva come ogni studente realizzi tra le 6 e le 8 produzioni totali, un

numero maggiore rispetto a quello fatto registrare dagli apprendenti del primo gruppo (cfr. tab. 6).

Studenti A.1 A.2 A.3 Occorrenze totali

C S C S C S C S Ana-Marija (B2) 3 3 1 7 0 Tamara (B2) * Jovana (B1) 4 2 1 1 7 1 Srdjan (B1) 3 3 6 0 Maja S. (B1) 3 1 2 1 1 6 2 Jelena O. (A2) 2 1 1 2 1 4 3 Branko (A2) 3 1 2 1 1 6 2 Occorrenze totali 18 3 13 5 5 0 36 8

71 Per ovviare a tale problematica, il docente-ricercatore aveva previsto di sollecitare ogni apprendente a produrre i vari tipi di verbi focalizzati sottoponendo loro delle idee che gli stessi studenti avrebbero dovuto esprimere realizzando delle produzioni da presentare in dipendenza dalle strutture focalizzate. Il verbo da coniugare al congiuntivo, così come il concetto generale da esprimere, sarebbe stato scelto dal docente-ricercatore, che avrebbe così avuto pieno controllo sul tipo di occorrenza che lo studente di turno avrebbe dovuto realizzare. Tuttavia, la produzione di un’occorrenza per ognuno dei tipi di verbi focalizzati avrebbe reso le attività eccessivamente lunghe, con il rischio di generare un senso di noia e di

dis-piacere (cfr. Balboni, 2012a) verso le stesse e un conseguente calo nella motivazione degli studenti. Per tali motivi,

si è optato per una riduzione del numero delle occorrenze totali da far produrre a ciascun apprendente e per una conseguente rinuncia alla rappresentatività di tutti i tipi di verbi considerati nelle realizzazioni di ogni studente.

72 L’impossibilità per ogni apprendente di produrre il medesimo numero di occorrenze per tutti tipi di verbi individuati è dovuta in primo luogo alla libertà concessa agli stessi nella formulazione delle produzioni spontanee, i cui contenuti, tra i quali rientrava ovviamente anche il verbo da coniugare al congiuntivo, sono stati scelti liberamente dagli studenti. Va inoltre tenuto conto del fatto che, come è stato spiegato nella nota precedente, non si è ritenuto opportuno stimolare gli apprendenti alla produzione di forme appartenenti a ogni tipo di verbo focalizzato. Tali considerazioni vanno estese anche agli altri due gruppi della ricerca.

Tab. 6. Secondo gruppo. Distribuzione delle occorrenze prodotte tra gli apprendenti.

All’incremento del dato generale relativo alle occorrenze realizzate corrisponde, tuttavia, anche un aumento delle produzioni mal formate, che, come rilevato in precedenza, risultano complessivamente 8. A tal proposito, appare significativo rilevare come due apprendenti, Branko e Maja S., producono entrambi 2 forme scorrette sulle 8 totali, mentre Jelena O. ne realizza addirittura 3 su 7, evidenziando, in particolar modo, una certa insicurezza nella corretta formulazione delle voci dei verbi della prima coniugazione, prodotte erroneamente in due casi su quattro: nello specifico, una di tali due forme, “guadagnano”, è oggetto di un lungo scambio comunicativo tra il docente e l’apprendente, che tuttavia non termina, come atteso, con l’autocorrezione da parte della studentessa della produzione precedentemente realizzata, ma con la presentazione da parte dell’insegnante della forma corretta. Sebbene un simile esito non risulti in linea con quanto previsto dal tipo di trattamento correttivo somministrato, il docente ha ritenuto opportuno porre fine allo scambio dopo aver constatato che, nonostante i numerosi indizi metalinguistici presentati, l’apprendente non era in grado di realizzare con successo una mossa di riparazione. Si riporta di seguito la trascrizione dell’interazione a cui si fa riferimento (11).

(11)

Jelena O.1: xxx mi sembra:: che:: gli atleti (0.5) ((ride)) (0.5) ehm (0.5) guadagnano Ins2: Quello che hai detto tu è indicativo, ti serve il congiuntivo. Non si

suggerisce…guadagnare…in are. Ti ricordi? Non rimane la a come vocale, la vocale cambia, prende la…?

Jelena O.3: i Ins4: i. Quindi?

Jelena O.5: guadagnare? Ins:6 guadagnare [xxx]

Jelena O.7: [Guada-] no guarda- no (0.5) non so

Ins8: tu hai detto guadagnano che è indica- che è plurale, terza persona plurale dell’indicativo Jelena O.9: guada- (0.5) guadagni (0.5) guadagni (0.5) guadagni (0.5) guadagnamo (0.5) gua-

guadagnate (0.5) guada (0.5) guadagnano

Ins10: Guadagnano è indicativo, ma guadagni guadagni guadagni guadagnamo guadagnate guada… Jelena O.11: gnano

Jovana12: gnino

Ins13: la ì ci vuole (0.5) ((brusio in classe)) guadagnino. Ti ricordi che se la vocale è la i rimane

sempre la i? Guadagni guadagni guadagni guadagnino (0.5) ok?

Gli apprendenti del terzo gruppo, infine, realizzano individualmente tra le 7 e le 9 occorrenze, delle quali solamente una, prodotta da Marija, risulta agrammaticale (cfr. tab. 7). Si noti altresì come il dato relativo alle produzioni totali, il più alto in assoluto che emerge dalla somma delle performance prodotte nelle tre attività considerate, sia ottenuto grazie al contributo di soli cinque apprendenti: due

dei tre studenti di livello A2, infatti, Milos e Danilo, non erano presenti in classe durante lo svolgimento dell’unità.

Studenti A.1 A.2 A.3 Occorrenze totali

C S C S C S C S Dragana P. (B2) 4 2 1 7 Dragana B. (B2) 4 3 1 8 Ivana (B1) 5 3 1 9 Snezana (B1) 3 3 1 7 Marija (A2) 4 2 1 1 7 1 Danilo (A2) * Milos (A2) * Occorrenze totali 20 0 13 1 5 0 38 1

Tab. 7. Terzo gruppo. Distribuzione delle occorrenze prodotte tra gli apprendenti.

7.2. La seconda unità: “Donne in carriera”

L’argomento delle donne in carriera costituisce il cuore tematico della seconda unità di acquisizione, che si sviluppa intorno a un breve estratto del film “Il diavolo veste Prada”, nel quale avviene il primo incontro tra le due figure femminili protagoniste del film, che rappresentano, almeno inizialmente, due modelli opposti di come intendere la vita lavorativa e il rapporto tra questa e la sfera privata. Nel complesso, sono state predisposte tre attività finalizzate a favorire la produzione di forme verbali al congiuntivo presente: nella prima, presentata nella fase di motivazione dell’unità di acquisizione, si richiedeva agli apprendenti di fornire delle loro opinioni personali su alcuni aspetti generali della prima parte del video appena proposto facendo ricorso ad almeno una delle reggenze considerate; con la seconda attività, di carattere più analitico, si invitavano gli studenti a tracciare un profilo delle due donne protagoniste della scena mostrata, illustrandone tratti e caratteristiche principali, con riferimento in particolare al loro carattere, al loro comportamento sul lavoro, alla loro vita privata e al loro stile di vita in generale; l’ultima attività, inclusa nella fase di sintesi, era costituita da tre domande relative alla verosimiglianza del modello di donna-capo illustrato nel film, alle principali caratteristiche che una donna che intende fare carriera dovrebbe avere e alla rappresentazione ideale del capo in ambiente lavorativo.

L’analisi delle produzioni realizzate dagli apprendenti rivela, in maniera speculare a quanto già osservato in merito alla prima unità di acquisizione, che il numero delle occorrenze mal formate risulta estremamente esiguo rispetto al totale delle forme verbali prodotte: delle 175 produzioni totali realizzate dagli studenti dei tre gruppi in dipendenza dalle reggenze considerate, infatti, solamente 13 si rivelano scorrette. Gli apprendenti del primo gruppo, in particolare, sottoposti a correzione esplicita e feedback metalinguistico, si rendono autori, nel complesso, di 64 voci verbali ben formate e di 8 occorrenze scorrette, risultando coloro i quali hanno contribuito maggiormente alla creazione del dato relativo alle occorrenze complessive nonché a quello riguardante le sole produzioni mal formate, nonostante l’assenza di una studentessa, Katarina (cfr. tab. 8). Gli apprendenti, nello specifico,

realizzano individualmente un numero complessivo di occorrenze che varia tra le 10 e le 12, con la sola eccezione di Maja R., la quale presenta da sola 18 forme verbali.

Per quanto riguarda il tipo di produzioni presentate, va rilevata all’interno del gruppo una maggiore omogeneità rispetto a quanto non fosse invece emerso nella prova precedente: se nelle produzioni spontanee, infatti, tutti gli studenti si cimentano nella coniugazione al congiuntivo presente dell’ausiliare “essere” (il verbo maggiormente ricorrente nelle occorrenze da essi prodotte), di “avere” e del verbo “svolgersi”, utilizzato dagli stessi per esprimere le loro opinioni sull’ambientazione della scena filmica visionata, certi momenti di alcune attività hanno visto il docente suggerire agli apprendenti determinate espressioni da utilizzare, all’interno delle quali ricorrevano o uno specifico verbo o forme verbali appartenenti alla medesima coniugazione del primo. In tal modo, tutti gli apprendenti si sono esercitati nella produzione dei medesimi tipi di verbi. Le produzioni mal formate, come già detto poco rappresentative rispetto al numero totale delle produzioni corrette, ricorrono maggiormente nelle performance di Maja R., che presenta in due casi la voce “è” e una volta la forma “pensiano”, e di Jelena R., la quale è autrice delle occorrenze “è” e “si tratta”. Anche Danijela e Ana producono l’indicativo presente dell’ausiliare “essere”, sebbene in un unico caso, mentre Nemanja si rivela l’unico apprendente a formare in maniera errata il congiuntivo presente del verbo “esibire”73.

Studenti A.1 A.2 A.3 Occorrenze totali

C S C S C S C S Katarina (B2) * Danijela (B2) 6 4 1 1 11 1 Maja R. (B1) 9 2 5 1 1 15 3 Nemanja (B1) 4 4 1 1 9 1 Ana (B1) 4 1 5 1 10 1 Mirna (A2) 4 6 1 11 0 Jelena R. (A2) 2 2 5 1 8 2 Occorrenze totali 29 5 29 3 6 0 64 8

Tab. 8. Primo gruppo. Distribuzione delle occorrenze prodotte tra gli apprendenti.

Passando all’analisi delle performance offerte dagli studenti del secondo gruppo, emerge in primo luogo un numero complessivo di produzioni realizzate, pari a 42, notevolmente inferiore a quello che era stato registrato in riferimento al primo gruppo (cfr. tab. 9). Un simile dato sembra poter essere principalmente attribuito al fatto che tre dei sette apprendenti del gruppo (Branko, Jelena O. e Srdjan) non siano stati presenti alla lezione, anche se va comunque rilevato, in generale, un minor coinvolgimento individuale dei presenti nelle attività di produzione svolte: tre studentesse, infatti, hanno realizzato tra le 8 e le 10 occorrenze totali, media, quest’ultima, che è stata superata dalla sola Maja S., autrice di 14 produzioni complessive. Approfondendo l’analisi delle occorrenze ben formate, va rilevato come la generale omogeneità relativa ai tipi di verbi presentati dagli apprendenti del primo

73 Va tuttavia osservato come lo stesso studente sia stato probabilmente svantaggiato dall’essere stato il primo a cui è stato sottoposto un item che presentava l’infinito di tale verbo da coniugare al congiuntivo presente. Si noti, infatti, come, dopo la correzione fornita dall’insegnante, nessun altro apprendente ha prodotto scorrettamente la forma verbale da realizzare.

gruppo risulti osservabile anche nelle performance offerte dagli studenti del secondo gruppo, per quanto certe forme verbali siano state prodotte solamente da alcuni apprendenti e non da altri. Le uniche due occorrenze mal formate attestate, infine, “sono” e “porti”, sono state realizzate rispettivamente da Jovana e Maja S.: se è innegabile che il peso statistico di tali produzioni sul totale delle occorrenze formulate dalle due apprendenti appaia poco significativo, va comunque rilevato che le due forme prodotte non vengono realizzate altrove in maniera grammaticale da chi ne è autore, e la forma “porti”, in particolare, si rivela l’unica voce di un verbo della prima coniugazione ad essere formulata da Maja S.

Studenti A.1 A.2 A.3 Occorrenze totali

C S C S C S C S Ana-Marija (B2) 2 7 1 10 0 Tamara (B2) 2 7 1 10 0 Jovana (B1) 1 5 1 1 7 1 Srdjan (B1) * Maja S. (B1) 4 8 1 1 13 1 Jelena O. (A2) * Branko (A2) * Occorrenze totali 9 0 27 2 4 0 40 2

Tab. 9. Secondo gruppo. Distribuzione delle occorrenze prodotte tra gli apprendenti.

Passando all’analisi delle performance degli apprendenti del terzo gruppo, si osserva come il dato complessivo relativo alle occorrenze prodotte, pari a 61, si avvicini notevolmente a quello fatto registrare dagli apprendenti del primo gruppo (cfr. tab. 10). Di tali produzioni, tuttavia, solamente 3 risultano mal formate: esse sono rappresentate dalle voci “è” e “ha”, realizzate da Marija, e “debbe”, prodotta da Danilo. Tuttavia, se la prima realizza, accanto alle forme agrammaticali segnalate, le corrispondenti voci corrette al congiuntivo presente, attestate tra l’altro in più occasioni nelle produzioni dell’apprendente, il secondo non appare ancora in grado di realizzare correttamente la terza persona singolare del congiuntivo presente del verbo “dovere”. In ogni caso, il peso assunto dal punto di vista statistico da tali produzioni mal formate appare relativo non solo a livello generale, ma anche dal punto di vista individuale, considerato il numero di occorrenze totali realizzate singolarmente dagli apprendenti: Milos, Danilo, Dragana B. e Dragana P., nello specifico, producono individualmente tra le 6 e le 8 voci verbali, mentre le altre apprendenti, cioè Snezana, Ivana e Marija, realizzano un numero di produzioni totali variabile tra le 10 e le 12. Relativamente al tipo di verbi presentati e all’omogenea distribuzione delle produzioni tra gli apprendenti del gruppo, valgono le stesse considerazioni già avanzate in merito agli altri due gruppi della ricerca: pur in un quadro generale caratterizzato da una sostanziale impossibilità da parte del docente-ricercatore di garantire

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