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APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTO MIELOMA

Nel documento Gammopatie Monoclonali (pagine 38-61)

INDAGINI DI LABORATORIO (I)

• Protidemia totale + elettroforesi (iper o ipogammaglobulinemia)

• Dosaggio Ig

• Proteinuria delle 24 ore con dosaggio quantitativo della escrezione delle catene leggere libere monoclonali

• Caratterizzazione della CM (Immunofissazione sierica e urinaria)

• Dosaggio delle catene leggere libere nel siero

Elettroforesi delle proteine del siero in gel di agarosio.

Campioni di siero da 2 controlli, 28 pazienti e 14 con gamopatia monoclonale

(A) Perpendicular drop (B) tangent skimming Quantificazione del picco monoclonale

Quantificazione del picco fondamentale per

1. classificazione della gammopatia monoclonale: se M < 30 g/L = MGUS, se >30 g/L SMM 2. Valutazione prognostica

3. Risposta alla terapia: VGPR se riduzione CM > 90%, PR se >50%, PD se aumento CM>

25%

PROTEINURIA DI BENCE JONES

La proteinuria di Bence Jones è una

proteinuria costituita da catene leggere libere monoclonali in urina. Le catene leggere in eccesso prodotte in eccesso da un clone di plasmacellule neoplastiche superano il filtro glomerulare e sono solo parzialmente

riassorbite a livello tubulare. Vanno quindi ad accumularsi nelle urine dove possono essere rivelate mediante elettroforesi oppure

immunofissazione dopo elettroforesi.

Normalmente le plasmacellule producono un eccesso di catene leggere rispetto all'aliquota montata sulle catene pesanti.

Queste catene leggere policlonali vengono filtrate in modesta quantità (da 3 a 4 mg/die) attraverso il filtro renale e riassorbite in parte dal tubulo contorto prossimale, sede del

catabolismo delle proteine a basso peso molecolare.

La proteinuria di BJ (PBJ) può manifestarsi in diverse situazioni patologiche:

• mieloma multiplo

• macroglobulinemia di Waldenström

• amiloidosi

• malattia da deposizione di catene leggere.

Meno frequente è la presenza di PBJ nei linfomi e nelle leucemie linfatiche croniche.

Raramente si manifesta in associazione con neoplasie non linfoproliferative.

La presenza di proteinuria di BJ è un indice prognostico negativo ed è importante nel follow-up

La Bence-Jones è nefrotossica: determina danni al nefrone per la capacità di precipitare nel lume dei tubuli renali oppure negli spazi interstiziali. Può causare:

• Rene da mieloma

• Malattia da deposizione di catene leggere

• Sindrome da alterata funzione dei tubuli renali

uIEF su urine concentrate non > 10 volte.

· Sensibilità SIBioC per la ricerca della BJ:

almeno 10 mg/L

Catene leggere libere

•plasmacellule producono un lieve eccesso di catene leggere rispetto alle catene pesanti = catene leggere libere (FLC).

•Emivita: 2-4 ore per FLC κ e 3-6 ore per le FLC λ.

•Liberamente filtrate dal glomerulo a causa delle loro piccole dimensioni.

•La diversa velocità di filtrazione renale comporta che, anche se la sintesi è a favore delle FLCκ, nel siero la concentrazione delle FLCλ è più elevata.

Un aumento della concentrazione plasmatica delle FLC può essere dovuto :

1. depressione o stimolazione immunitaria, insufficienza renale (rapprto κ/λ inalterato 2. discrasie plasmacellulari (rapprto κ/λ alterato)

FLC ratio ≥100 e FLC Z 100 mg/L

•Saggio immunometrico (Freelight Binding Site) per la misura delle FLC nel siero che, utilizzando anticorpi contro gli epitopi nascosti nella immunoglobulina intera.

•Non è in grado di distinguere tra FLC policlonali e monoclonali

Sensibilità e accuratezza nella diagnosi di gammopatie monoclonali:

confronto tra SPE, free light chain e loro combinazione

International Myeloma Working Group guidelines recommend use of serum free light chain assays in the initial diagnostic workup for multiple myeloma and related disorders.

Concentrazioni di κ e λ FLC in condizioni cliniche selezionate

Indicazioni per la richiesta catene leggere libere

•Diagnosi: insieme a SEP e IFE, la misura di FLC è sufficiente per rilevare una discrasia plasmacellulare monoclonale diversa dalla amiloidosi AL.

Una volta che la diagnosi è stata posta, la ricerca sulle urine va eseguita su tutti pazienti (Classificazione dell’indicazione: +++).

•Prognosi: rilevante valore prognostico e dovrebbe quindi essere eseguita alla diagnosi in tutti i pazienti con MGUS, SMM, MM, plasmocitoma solitario e amiloidosi AL.

Una componente monoclonale <15 g/L, l’isotipo IgG e un rapporto FLC κ/λ non alterato identificano i pazienti con MGUS a basso rischio di progressione verso il mieloma multiplo, la macroglobulinemia di Waldenström o l’amiloidosi AL

(Classificazione dell’indicazione: +++).

•Monitoraggio terapeutico: pazienti con amiloidosi AL e con MM oligosecernente, la misura di FLC per valutare nel tempo la risposta alla terapia. In tutti i pazienti che hanno ottenuto una risposta completa, FLC serve a determinare il raggiungimento di una “stringent

complete response” (Classificazione dell’indicazione: +++).

•Rene da mieloma: la misura di FLC si è rivelata utile nella verifica dell’efficacia della rimozione di FLC mediante emodialisi nei pazienti con MM e grave insufficienza renale (Classificazione dell’indicazione: +).

•La misura delle FLC nelle urine non è raccomandata (Classificazione dell’indicazione: –).

•Quantificare accuratamente le proteine monoclonali quando le bande SPE e IFE sono difficili da interpretare

•Quantificare accuratamente le proteine monoclonali a livelli bassi (<10 g/L)

•Identificare la malattia residua nel mieloma multiplo

•Rilevare precocemente la recidiva di mieloma multiplo Hevylite® (HLC)

Le Ig intatte presentano degli epitopi nella zona di giunzione tra le regioni costanti delle catene leggere e delle catene pesanti target per the Hevylite® antibodies.

Le molecole sono dosate in coppia e.g. IgGκ/IgGλ per quantificare la ratio tra involved monoclonal immunoglobulin / background uninvolved immunoglobulin concentrations,

High Specificity Hevylite® Antibodies

There are 4 Hevylite® epitope regions per immunoglobulin molecule - one on each side of the heavy chain / light chain contact regions and the same on the other arm of the molecule. Because there are 4 epitope regions per molecule, immune complexes readily form with immunoglobulins in the patient's serum.

Heavy chain / light chain pairs of IgG, IgA and IgM molecules

showing the target epitopes for Hevylite® immunoassays in black.

ESAME MIDOLLARE

La presenza di plasmacellule a livello midollare è confermata mediante aspirato midollare e biopsia ossea. La percentuale di plasmacellule può essere misurata con precisione mediante l’uso di anticorpi anti-CD138, mentre la clonalità può essere valutata mediante l’identificazione della catena leggera a livello

citoplasmatico. Inoltre, è necessario eseguire la “fluorescent in situ hybridization” (FISH) per la valutazione dell’assetto cromosomico delle

plasmacellule in esame (preferibilmente purificate), avvalendosi di sonde per la ricerca delle seguenti alterazioni cromosomiche:

del17p13, del13, t(4;14), t(14;16), t(11;14) e amplificazione del cromosoma 1q.

L’analisi convenzionale del cariotipo fornisce invece ulteriori informazioni sulla ploidia delle plasmacellule.

INDAGINI DI LABORATORIO: Aspirato midollare

Nel documento Gammopatie Monoclonali (pagine 38-61)

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