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APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI AUTONOLEGGIO CON CONDUCENTE DI VEICOLI FINO A NOVE

POSTI -

Vice Presidente

Quindi passiamo al successivo punto all’ordine del giorno:

Approvazione Regolamento comunale per il servizio di autonoleggio con conducente di veicoli fino a nove posti. La parola all’Assessore… invito il funzionario Gigi Giuliani ad accomodarsi.

Assessore Rigon

Grazie Presidente. Il Regolamento che si chiede di approvare questa sera ha l’obiettivo di colmare un vuoto in merito al recepimento della legge n. 21/92, legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea e delle leggi regionali che fanno riferimento a questo argomento. Quindi, tenuto poi conto dell’ampliamento delle autorizzazioni possibili su un’attività che è ancora attualmente contingentata, era doveroso a questo punto fare approvare un Regolamento che gestisca questi rapporti. Lascerei la parola a questo punto, per migliori chiarimenti, al responsabile Sig.

Giuliani, grazie.

Vice Presidente

Grazie, a Lei la parola Giuliani.

Sig. Giuliani

In verità non si tratta di prendere decisioni di aumentare o liberalizzare quello che è il numero delle autorizzazioni riguardanti l’autonoleggio da rimessa con conducente, perché questo problema è già stato risolto dalla Provincia, non è competenza del Comune ma della Provincia delegata dalla Regione a stabilire, Comune per Comune, quanto è il contingente assegnato in termini di numero di autorizzazioni. E il contingente che era stato assegnato al Comune di Treviglio molti anni fa è di 15 autorizzazioni. Per poter mettere in gioco le autorizzazioni,

occorre, sempre in base alla legge che ha citato l’Assessore Rigon, la 21 nazionale del ’92, aprire una procedura concorsuale di bando pubblico e di conseguenza, sempre perché la legge nazionale del ’92 e successivamente anche quella regionale di recepimento prevedono l’obbligo, in capo ai Comuni, di aggiornare i propri Regolamenti, ecco che il passaggio che si fa in Consiglio Comunale è proprio quello di arrivare ad aggiornare il Regolamento perché il precedente in vigore in questo Comune risale addirittura al 25.5.74.

Fino ad oggi il Consiglio Comunale di questo problema non se ne è mai occupato, non perché il problema non c’era, è che probabilmente rispetto a tante tematiche e tanti problemi, parlare di un problema residuale, così possiamo anche definirlo, che riguarda questa piccola parte del mondo delle imprese, probabilmente non era così urgente, tant’è che nei mandati delle precedenti Amministrazioni il problema comunque dell’addivenire all’aggiornamento di questo Regolamento era sempre stato sottoposto all’attenzione delle Amministrazioni, ma ovviamente proprio perché magari non ritenuto urgente, le Amministrazioni non lo avevano mai portato in Consiglio Comunale. Ma c’è anche un altro aspetto importante, che non ci fa più ritenere rinviabile l’aggiornamento di questo Regolamento, è che intanto sta invecchiando il parco macchine, scusate il gioco di parole, dell’attuale numero dei titolari di licenze di autonoleggio a Treviglio, e comunque c’è anche una sempre crescente domanda di gente che intende comunque chiedere autorizzazioni in questo settore. E ovviamente, avendo noi a disposizione questo numero di 15 licenze, di cui 5 sono già assegnate ai titolari storici di autorizzazioni, quindi ne abbiamo a disposizione 10, non possiamo più dire che non le possiamo mettere in gioco, ci sono, le dobbiamo mettere in gioco e per metterle in gioco occorre ovviamente adeguare le regole che sono vecchie, risalenti, lo dicevo prima, al ’74, mentre la legge nazionale del ’92 e quella regionale di qualche anno dopo, del ’95, imponevano ai Comuni di aggiornarle.

Quindi arriviamo a sottoporre proprio quell’aggiornamento di questo Regolamento alle norme, per poter procedere poi ad aprire i bandi per nuove licenze. Io nel testo che ho predisposto e che avete sottomano, non a caso ho voluto inserire frequentemente come delle note a margine, proprio dei riferimenti precisi alla norma. Questo per dire che magari alcune regole che ci potrebbero sembrare anche non dico opinabili, in effetti non lo sono perché sono precise disposizioni di legge e anche per questo le ho richiamate nella bozza di Regolamento che è stata presentata. Sicuramente però essendo il passaggio in Consiglio Comunale anche un passaggio di tipo politico di indirizzo, di tutta la maggior parte degli articoli di questo Regolamento ce ne sono e lo dico

subito in modo da concentrare secondo me l’interesse ed eventualmente la discussione, su quegli argomenti tra virgolette

“discrezionali” nel senso che meritano l’attenzione e la valutazione del Consiglio Comunale in termini di indirizzo, che poi ovviamente gli uffici competenti dovranno attuare e rimando subito all’articolo 12 che non mette in discussione il numero delle autorizzazioni che non dobbiamo decidere noi perché è già deciso dalla Provincia, ma attraverso il confronto che è stato fatto con le associazioni di categoria, ma soprattutto attraverso l’incontro e il confronto fatto con gli operatori del settore, si è stabilito in linea di proposta, cosa che poi è stata discussa anche in Commissione Consiliare, di applicare il principio di gradualità, cioè di queste dieci autorizzazioni, di non buttarle sul mercato tutte insieme, anche per non sconvolgere l’attuale assetto organico degli autisti, ma di fare un’applicazione graduale nel tempo.

Nella proposta che potete vedere indicata appunto all’art. 12 è stata indicata una gradualità che prevede tre autorizzazioni entro il 2009, tre altre autorizzazioni entro il 2011 e le ultime quattro, per arrivare a dieci, entro il 2014. Occorre fare un’ulteriore precisazione, un motivo anche per cui tante volte le Amministrazioni su questo argomento non hanno inteso fare un passaggio in Consiglio Comunale, anche perché in tema di liberalizzazioni, come sempre più spesso vediamo in questi ultimi anni a partire dai decreti Bersani in poi, tra tutte le attività che sono state liberalizzate, questa dell’autonoleggio da rimessa con conducente ancora non lo è stata liberalizzata. Però è sempre stata preannunciata una liberalizzazione di questo tipo. Sembrava che la liberalizzazione arrivasse da un momento all’altro, difatti non è ancora arrivata, può darsi che stasera andiamo ad approvare questo Regolamento che ci obbliga a tener conto ancora del contingentamento e magari fra un mese non vale più niente perché arriverà questa liberalizzazione. Però fintanto che queste sono le regole, secondo me non occorre più rinviare, anche perché se dovessero pervenirci delle domande di autorizzazione, non possiamo più fare finta di niente rispetto al fatto che ne abbiamo disponibili da assegnare attraverso bando di pubblico concorso.

Io ho voluto sottolineare il passaggio, era l’eventuale appunto indicazione del Consiglio Comunale su questo punto dell’art. 12, se ci sono anche altri argomenti da approfondire sono qui a disposizione.

Vice Presidente

Grazie, a Lei la parola Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Ho visto il testo solo oggi del Regolamento, una domanda, anche se sono contrario alle domande in Consiglio Comunale, Lei Giuliani faceva accenno a dei richiami di legge; mi riferisco all’art. 11, mi pare che il paragrafo b) siano richiami di legge. Le volevo chiedere se i richiami a), c), d), e), f) g) invece sono note regolamentari nostre.

Sig. Giuliani

L’art 11? Impedimenti soggettivi.

Consigliere Manenti

Cioè se sono tutti richiamati dalla legge, perché ho visto che Lei quando fa il richiamo della legge… in calce.

Sig. Giuliani

No, allora volevo chiarire. Il comma 1 lettera b)… sono richiami espliciti di legge che…

Consigliere Manenti Il b) solo e invece la c)?…

Sig. Giuliani

Anche la c), cioè è la legge diciamo dei requisiti soggettivi che vale un per tutte…

Consigliere Manenti

È un richiamo di legge tutta questa norma qua.

Sig. Giuliani

Questo è tutto un richiamo di legge. I richiami di legge che io volevo invece sottolineare con le note a margine sono quelli riferiti ad alcune disposizioni regolamentari contenute, che sono richiamate proprio nella legge del 21.

Consigliere Manenti

Perciò questa qua è la riproduzione degli impedimenti soggettivi previsti…

Sig. Giuliani

Sono quelli generali.

Consigliere Manenti Sono di una pesantezza…

Sig. Giuliani

Sono quelli generali, quelli del commercio, quelli.

Consigliere Manenti

Ne chiedono meno per fare l’avvocato che per fare l’autista del taxi, ve l’assicuro!

Sig. Giuliani

Purtroppo però sono impedimenti che trova anche nelle norme del commercio…

Consigliere Manenti

… anche uno che è pieno di reati fino a qua può farlo! Speriamo che cambino la legge perché è un assurdo.

Sig. Giuliani

Ma anche in tema di liberalizzazione hanno cambiato la legge, nel senso che con la DIA appoggi… presenti la dichiarazione di attività produttiva e oggi inizio l’attività, ma i requisiti devi sempre averli e sempre dichiararli e sono gli stessi.

(interventi fuori microfono) Vice Presidente

Scusate… evitiamo il dibattito a due.

Consigliere Manenti

Cioè c’è sempre il richiamo alla lettera a), che uno non può fare il tassista se è incorso in condanne definitive per reati contro il patrimonio

e l’ordine pubblico, salvo che sia intervenuta sentenza di riabilitazione, tanto per darvi il caso, anche se uno ha preso una multa perché ha imbrattato un muro. È un reato contro l’ordine pubblico, a questo punto non farà più il tassista per tutta la vita e mi sembra… magari un ragazzino di 18 anni e non fa più il tassista, mi sembra fuori senso, però…

Sig. Giuliani

Poi non è tassista…

Vice Presidente

Gigi scusa. Consigliere Merisi, a Lei la parola.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Volevo chiedere all’Assessore e al Sig. Giuliani se gentilmente si può fare il confronto, magari con una sospensione di due minuti, sul testo licenziato dalla Commissione, perché mi sembra che all’art. 15 manchi qualcosa, manchi un riferimento ben preciso. Posso sbagliare, per carità… allora faccio l’emendamento. Se è un errore di battitura è un conto, se è stato cassato dopo la Commissione è un altro discorso, faccio l’emendamento.

Sig. Giuliani

Se posso rispondere io, il testo che manca rispetto al testo licenziato dalla Commissione, che nel momento in cui si va a valutare le domande e i titoli preferenziali ai fini della formazione della graduatoria in occasione del bando pubblico, è il riferimento alla residenza, o per le società alla sede legale e operativa nel Comune di Treviglio, da almeno 12 mesi. Questo testo, che probabilmente non è indicato nel testo che hanno in mano i Consiglieri, dopo il passaggio in Commissione è stato valutato con il Segretario Comunale come illegittimo per il fatto che… a rischio di illegittimità, queste le parole del Segretario, per il fatto che l’essere residente a Treviglio non deve comportare elemento di priorità per chi fa la domanda rispetto a chi presenta la domanda e non è residente di Treviglio.

Vice Presidente

Consigliere Merisi, prego.

Consigliere Merisi

Gradirei sapere qual è il riferimento normativo; poi in Commissione si era indicato anche l’art. 7, magari fosse oggetto di conforto da parte degli altri Consiglieri che non erano presenti in Commissione, cioè tutti, quel discorso di autovettura fino a un massimo del 30%; se i Consiglieri ritenevano congruo il 30% e se intendevano altra percentuale, magari il 20%. Se però gli estensori del Regolamento non lo ritengono opportuno, mi dichiaro comunque insoddisfatto. Grazie.

Vice Presidente Prego Giuliani.

Sig. Giuliani

Io quando ho presentato prima la proposta ho detto che il problema di maggior concentrazione, cioè di attenzione politica era rivolto all’art. 12, quella gradualità di cui dicevo prima nell’introdurre le nuove autorizzazioni. Quello era il problema principale. È anche vero, quindi nel dibattito fa piacere che emerge questo fatto, che nella proposta indicata all’art. 7, dove si dà facoltà a un medesimo soggetto di poter avere intestate più di un’autorizzazione, con un limite massimo qui indicato nella proposta del 30%, che in rapporto al numero massimo disponibile di autorizzazioni, quindi sul contingente famoso di 15, potrebbe in difetto in capo ad un imprenditore essere intestate 4 autorizzazioni.

In Commissione si era fatta una valutazione, se il numero di 4, cioè il 30% in difetto di 15 fosse troppo o poteva essere congruo o eventualmente abbassare questa percentuale al 30%. Ci possono essere delle valutazioni pro e contro e sono valutazioni secondo me di impresa, perché uno può pensare che essere titolare di quattro autorizzazioni può essere troppo, ma è un’impresa che potrebbe essere in grado di sopportare e anche a beneficio economico di chi utilizza il servizio, potrebbe anche essere diverso, per cui potrebbe anche essere troppo poco allo stesso tempo. Però si può anche qui usare un principio di gradualità, non c’è un principio che ci dice 4, 5 o 6, ci sono imprese che appoggiano il loro servizio anche su 20, 30, 50 autorizzazioni, quindi sono imprese molto ben organizzate, che hanno la possibilità di farlo e quindi ovviamente questo comporta anche impegni in termini occupazionali e anche questo potrebbe essere un risvolto tra quelli positivi. Quindi è una indicazione, non è un obbligo.

Vice Presidente

Consigliere Brambilla, a Lei la parola.

Consigliere Brambilla

Grazie. Rispetto a questa ultima valutazione chiedevo, siccome nella gran parte delle città normalmente i tassisti sono organizzati in cooperative ecc., se questa percentuale vale comunque anche per eventuali cooperative e questo è un aspetto… io chiedo scusa tra l’altro perché forse per la prima volta non ho partecipato alla Commissione, chiedo scusa al Presidente, perché avevo un impegno e quindi devo fare due o tre domande in base a quello che ho visto leggendo… su questo aspetto pongo questo punto di domanda perché le eventuali cooperative è chiaro che, dato il tipo di organizzazione, potrebbe essere interessata sicuramente anche a una percentuale maggiore.

Per quanto riguarda invece il numero delle autorizzazioni, chiedevo se questo combinato/disposto è rapportato al numero degli abitanti, cioè questi 15 scaturiscono da una legge regionale, da una indicazione della legge regionale che è riferita al numero di abitanti o… punto di domanda?

C’era un’altra piccola osservazione, che riguarda l’art. 20 per quanto riguarda le caratteristiche e riconoscibilità dei veicoli, al comma dove parla di essere in regola con la vigente normativa in materia di circolazione stradale dei veicoli, ivi comprese tutte le disposizioni in materia di riduzione dell’inquinamento atmosferico. Su questa cosa qui mi pare che ci sia un pò di genericità, cioè non è il caso, trattandosi di una situazione controllabile, di porre delle condizioni più strette, per esempio che i veicoli siano a gas o a metano, roba di questo genere, per quanto riguarda almeno l’inquinamento… mi rendo conto che è poca roba, però quantomeno è una indicazione precisa di volontà.

E l’ultima osservazione per quanto riguarda l’art. 39, forse è giusto così, però può venire magari il dubbio. Nessun indennizzo in caso di sospensione ecc… nessun indennizzo è dovuto al Comune, al titolare o all’erede… cioè dal Comune al… oppure è anche il Comune che può rivendicare eventuale indennizzo? Cioè io lo leggerei: dal Comune al titolare ecc. ecc., perché diversamente è vero che potrebbe essere lui a rescindere e il Comune pretendere magari. Quindi dal Comune? Quindi è un refuso da sistemare. Basta, finito, grazie.

Vice Presidente

Grazie. Consigliere Merisi… è un intervento o sono ancora richieste Consigliere?

Consigliere Merisi

Invitavo l’Assessore alla partita, nel momento in cui… dopo che il testo venga licenziato in un certo modo dalla Commissione, se per caso ci sono delle modifiche, peraltro legittime, non discuto in questa sede, che venga comunicato preventivamente all’ingresso in Consiglio Comunale, non solo alla Commissione Prima per quanto ai Regolamenti, ma a tutte le Commissioni. Non mi sembra… se no sarebbe una perdita di tempo andare in Commissione. Grazie.

Vice Presidente

A questo punto, siccome tutti stanno facendo delle domande mentre in realtà dovremmo fare degli interventi, volevo capire, è una domanda o un intervento? Okay, considero questa la prima parte degli interventi, perché se no poi si sovrappongono ogni volta le repliche. A Lei la parola, Scarpellino.

Consigliere Scarpellino

Volevo chiedere se, premetto che non sono esperto in materia, per cui, né ho partecipato ai lavori della Commissione, ma per il rilascio di queste autorizzazioni, sono praticamente parificate a quelle dei tassisti, giusto? E il Comune può calmierare anche le tariffe di applicazione o sono regolamentate da leggi provinciali o regionali? Perché a me è capitato, soprattutto nella nostra città che sappiamo assente il servizio di trasporto pubblico comunale, ma solo quello ovviamente organizzato dalla Provincia, che si concentra in orari ben stabiliti che riguardano gli studenti e i lavoratori, nelle altre fasce orarie giornaliere finora l’unico autoconducente a noleggio della città, a me è capitato di essere veramente pelato per un trasporto a Castel Cerreto dalla stazione, che insomma manco a Fiumicino ho pagato tanto.

Vice Presidente

Grazie Consigliere Scarpellino. Sig. Giuliani a Lei la parola.

Sig. Giuliani

Parto da questa ultima considerazione facendo anche un’altra precisazione che forse era doverosa nei confronti di altre richieste.

Questo non è il servizio taxi, perché al Comune di Treviglio non è assegnato il servizio taxi. Le ragioni per cui non è assegnato non le conosciamo, ma possono essere abbastanza evidenti, il servizio taxi

viene attribuito alle grandi città o alle città turistiche dove l’afflusso delle persone è abbastanza notevole. Treviglio non ha il servizio taxi, ha questo servizio da autonoleggio da rimessa con conducente, che può fungere anche da servizio da piazza, che però non è equiparabile al taxi. Laddove invece la legge dei tassisti è molto ben precisa e chiara sul discorso delle tariffe, altrettanto chiara lo è sul discorso dell’autonoleggio da rimessa con conducente, dove proprio dice che il prezzo è concordato tra vettore e utente.

In questo Regolamento però sul discorso delle tariffe, pur richiamando quella che è norma e io proprio qui l’ho detto, lo vedete anche all’art. 9 con l’espresso richiamo dove dice quel concetto che vi ho detto di contrattazione, introduciamo una cosa che potrebbe comunque andare nel verso di una trasparenza dei prezzi, di una comunicazione delle tariffe e di un possibile, una volta comunicate, controllo delle tariffe in base a un vecchissimo decreto che ho qui e dopo posso anche darvi i riferimenti, decreto che allora stabiliva, parlo degli anni ’70, certe modalità ma abbastanza perverse, abbastanza difficili da calcolare, per determinare il calcolo delle tariffe. Comunque dentro a questo Regolamento già cominciamo a introdurre questi obblighi in capo ai titolari delle autorizzazioni, ce lo comunichi annualmente, lo comunichi visibilmente all’interno del tuo automezzo, in modo che il cliente è pienamente a conoscenza di che cosa sta contrattando in quel momento.

Per quanto riguarda l’art. 39 ovviamente è un refuso, era “dal”

esattamente come osservava Brambilla. Anche per l’inquinamento atmosferico sì, voglio dire questa è proprio trascrizione della legge che è stata fatta nel ’92 e che già allora c’erano comunque degli input, delle attenzioni verso il discorso dell’ambiente, però non possiamo dentro qui inserire, perché già anche i veicoli oggi escono tutti a norme, i veicoli nuovo come quelli che dovrebbero essere immatricolati per le nuove autorizzazioni, devono avere la garanzia delle norme di Euro 4 o 5.

La parte riguardante la cooperativa, sempre riallacciandoci al discorso della percentuale 30%, i soggetti che possono essere titolari delle autorizzazioni sono imprese personali o famigliari, oppure consorzi o cooperative. Questo proprio perché lo sviluppo maggiore in realtà analoghe dove questo servizio è più rappresentato, proprio il fatto di ricorrere a sistemi come tipo cooperative è molto frequente e questo incide, come dicevo prima, anche sul fatto occupazionale, per cui una cooperativa, quindi un’impresa ben organizzata, sa gestire economicamente in un modo diverso che non un’impresa singola questo tipo di attività, a beneficio probabilmente anche qui dell’utente, perché chi può disporre di un maggior numero, una catena voglio dire di auto

per questo servizio, può anche proporre sul mercato prezzi e tariffe più vantaggiose.

Non so se ho dimenticato qualche altra… il numero, quello del numero sicuramente deriva dal numero degli abitanti, ma è determinato anche in base ai servizi presenti nei Comuni, tipo il numero delle stazioni, il numero ospedale, servizi pubblici ecc. Per cui non sempre il numero è rapportato al numero degli abitanti, ma rapportato anche… però ripeto, è un numero questo che risale ormai da più di 15 anni, può darsi che

Non so se ho dimenticato qualche altra… il numero, quello del numero sicuramente deriva dal numero degli abitanti, ma è determinato anche in base ai servizi presenti nei Comuni, tipo il numero delle stazioni, il numero ospedale, servizi pubblici ecc. Per cui non sempre il numero è rapportato al numero degli abitanti, ma rapportato anche… però ripeto, è un numero questo che risale ormai da più di 15 anni, può darsi che

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