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Area produzione radicchio Rosso di Treviso I.G.P.

2.!I!RADICCHI!VENETI!!

2.1.!CENNI!STORICI!

2.3.1. Area produzione radicchio Rosso di Treviso I.G.P.

• Aspetto: grumolo ben chiuso

• Colore: foglie con nervatura principale bianca che si dirama nel lembo fogliare di colore amaranto;

• Sapore: gusto lievemente amarognolo e di consistenza croccante; • Calibro: peso da 180 a 400 grammi.

Per quanto riguarda il radicchio Rosso di Chioggia tardivo • Aspetto: grumolo molto compatto

• Colore: foglie con nervatura di color bianco perla che si dirama nel lembo fogliare di colore amaranto carico;

• Sapore: gusto amarognolo e di consistenza mediamente croccante; • Calibro: peso da 200 a 450 grammi42.

Come tutte le verdure a foglia, da un punto di vista nutrizionale il radicchio è povero di calorie e ricco di vitamine e sali minerali; in particolare potassio, calcio e fosforo. E’ inoltre un alimento con un ottimo apporto di fibre che favorisce quindi la digestione e aiuta le funzioni epatiche43.

Di seguito (tab. 8) sono riassunti i valori nutrizionali principali del radicchio Rosso di Chioggia I.G.P..

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42!Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art.2 Disciplinare di

produzione della indicazione geografica protetta Radicchio Rosso di Chioggia, 2008!

Tabella!8:!Valori!Nutrizionali!del!radicchio!Rosso!di!Chioggia!! (per!100!g!di!prodotto)! ! Fonte:!Consorzio!di!tutela!del!radicchio!rosso!di!Chioggia! ! !

Per la produzione del radicchio rosso di Chioggia del tipo tardivo e precoce sono adatti i terreni caratteristici della zona di produzione i quali sono argillosi e sciolti grazie ad un clima contraddistinto da precipitazioni medie annue che si attestano attorno ai 700 millimetri. Il clima è influenzato dalla vicinanza del mare che consente una ridotta escursione termica giornaliera che raramente supera i 30C° come massima e gli 0C° come minima.

La presenza di brezze e venti dominanti, in particolare la “bora”, contribuisce a rimescolare i bassi strati dell'atmosfera e quindi ad evitare ristagni di umidità che influirebbero negativamente sullo stato fitosanitario della coltura. Tale clima è particolarmente adatto al radicchio tardivo in quanto temperature troppo elevate non permetterebbero la chiusura del cespo e indurrebbero una fioritura precoce.

La coltivazione della tipologia precoce giova invece delle particolari caratteristiche pedoclimatiche dei comuni litoranei di Chioggia e Rovigo che si caratterizzano per il terreno particolarmente sabbioso e la maggiore vicinanza al mare che determina una differenza di temperatura media di qualche grado superiore rispetto all'entroterra, maggiore ventilazione e costanza di disponibilità idrica grazie ad una falda freatica molto superficiale

Valore'energetico 23#Kcal Acqua 94% Proteine' 1,01#g Lipidi 0,49#g Carboidrati 3,44#g Vitamina'A 3000#U.I. Vitamina'B1 70#mg Vitamina'B2 120#mcg Vitamina'D 1,7#mg Vitamina'C 10#mcg Ferro 1,7#mg Calcio 79#mg Fosforo 21#mg Potassio 180#mg

di acqua dolce44. Perché sia attestata la certificazione I.G.P. il radicchio rosso di Chioggia tardivo e precoce deve avere una densità di impianto non superiore le dieci piante per mq.. Per lo stesso motivo le produzioni massime per ettaro di superficie coltivata non devono superare per il tardivo i 28000kg/Ha e per il precoce i 18000kg/Ha.

Per quanto riguarda il periodo di produzione le operazioni di semina devono essere eseguite dal 1 Dicembre al 30 Aprile in semenzaio e dai primi di Marzo direttamente sul campo per la tipologia precoce; dal 20 Giugno al 15 Agosto in semenzaio e dal 30 Giugno al 15 Agosto direttamente sul campo per la tipologia tardiva. In caso di trapianto esso deve avvenire antro 30 giorni la semina in semenzaio. La raccolta del radicchio rosso di Chioggia di tipo tardivo avviene dal 1 Aprile al 15 Luglio, mentre per la tipologia precoce dal 1 Settembre al 31 Marzo.

Per entrambe le tipologie, l’intervento di raccolta si pratica recidendo la radice sotto l’inserzione delle foglie basali del grumolo, in genere circa 3 centimetri appena sotto la superficie del terreno, quando le foglie si sono embricate in modo da formare un grumolo più o meno compatto a seconda della tipologia.

Subito dopo la raccolta, le piante si toelettano direttamente in campo asportando le foglie più esterne di colore verde o anche rosso non uniforme, le quali, in ogni caso, non vanno a costituire la parte commerciabile. In altri casi, invece, le piante intere possono essere trasferite al centro aziendale purché situato all’interno dell’area definita nel disciplinare di produzione45. Per quanto riguarda la rintracciabilità del prodotto al fine di controllare le fasi di produzione e confezionamento della I.G.P. "Radicchio Rosso di Chioggia" vengono attivati presso l'Organismo autorizzato ai sensi dell'art.10 del Reg. (CEE) 2081/92, gli elenchi dei produttori e confezionatori che intendono avvalersi della I.G.P per le relative tipologie di radicchio.

Hanno titolo all’iscrizione nel suddetto elenco i produttori di radicchio di

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44 Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art.6 Disciplinare di

produzione della indicazione geografica protetta Radicchio Rosso di Chioggia, 2008!

45 Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art. 5 Disciplinare di

Chioggia tardivo o precoce, conduttori di un fondo rientrante nella zona delimitata nel disciplinare di produzione. I produttori, ai fini di utilizzare l'I.G.P., devono inoltre dichiarare annualmente le tipologie, le superfici coltivate ed i quantitativi prodotti e consegnati al confezionatore.

L’iscrizione all’elenco di produttori certificati ha validità annuale e la richiesta di rinnovo deve essere presentata all'Organismo di controllo autorizzato46. Il radicchio che voglia avvalersi dell’indicazione geografica protetta deve quindi essere confezionato utilizzando imballaggi con apposta una copertura sigillante e deve inoltre essere indicata la dicitura "Radicchio Rosso di Chioggia" I.G.P. accompagnata dalla specificazione "tardivo" o "precoce". Devono essere quindi riportati gli elementi atti ad individuare il nome ed indirizzo del produttore o confezionatore, il peso netto all'origine e il logo identificativo dell'I.G.P. (fig. 12). Quest’ultimo in particolare deve essere stampato utilizzando le forme, i colori e le dimensioni indicati nel disciplinare ed eventuali altre indicazioni diverse apposte nella confezione dovranno avere dimensioni significativamente inferiori47.

2.4.!IL!RADICCHIO!ROSSO!DI!VERONA!I.G.P.! !Figura!13.!Radicchio!Rosso!di!Verona!

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46 Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art.4 Disciplinare di

produzione della indicazione geografica protetta Radicchio Rosso di Chioggia, 2008!

47 Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art.7-8 Disciplinare di

Per quanto riguarda l’area di produzione possono essere certificate con l'I.G.P. le produzioni di radicchio unicamente e interamente ricavate entro i territori delle province di Verona, Padova e Vicenza. Si rimanda al relativo disciplinare di produzione I.G.P. per il dettaglio dei distretti 48.

Le piante di «Radicchio di Verona» I.G.P. hanno foglie sessili, intere, con margine privo di frastagliature e piegate a doccia verso l'alto. Favorite dalle basse temperature invernali esse assumono la tipica colorazione rosso scuro intensa e, addossandosi le une alle altre, danno al cespo la forma di tipico grumolo compatto. La nervatura principale delle foglie è di colore bianco. Inoltre, il ”Radicchio di Verona I.G.P. ” precoce deve avere il cespo con un peso che va dai 150 ai 300 grammi, mentre il tardivo dai 100 ai 300 grammi. Al momento dell'immissione al consumo, il «Radicchio di Verona» I.G.P., oltre a rispettare le suddette caratteristiche di tipicità, dovrà quindi presentare una toelettatura precisa e curata con cespo e fittone puliti e lavati, uniformità nel calibro e nella lunghezza dei cespi, nonché nelle dimensioni della piccola parte del fittone che rimane attaccato al cespo. Inoltre l'aspetto del germoglio dovrà apparire compatto, serrato nella parte apicale; di forma leggermente ellittica, con nervature della lamina fogliare ben evidenti ed aperte; colore del lembo fogliare rosso brillante senza variegature; colore della nervatura principale completamente bianca stretta alla base. I cespi di radicchio di Verona I.G.P. vengono dunque commercializzati interi, sani, di aspetto fresco, privi di parassiti e di danni provocati da parassiti, privi di umidità esterna anomala e con una piccola parte apprezzabile della radice di lunghezza non superiore a 4 cm. Le caratteristiche peculiari che contraddistinguono il «Radicchio di Verona» I.G.P. dagli altri prodotti della stessa categoria merceologica, sono quindi la particolare croccantezza delle foglie, il colore rosso intenso ed il sapore leggermente amarognolo49.

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48 Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art.3 Disciplinare di

produzione della indicazione geografica protetta Radicchio Rosso di Verona, 2009!

49 Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Art.2 Disciplinare di

produzione della indicazione geografica protetta Radicchio Rosso di Verona, 2009!

2.4.1. Area produzione e caratteristiche del radicchio Rosso di Verona